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Giovanni Scrinzi, dai "3 preludi", n.2 Andante
Un giorno aprii IMLSP cercando a caso spartiti liberi per pianoforte di compositori sconosciuti.
Quanta musica è perduta e rimasta sconosciuta?
Mi imbattei in questo compositore italiano. Questi preludi risalgono ai primi del novecento. In catalogo ci stavano solo 3 piccoli preludi, ne suonai uno.
Il pezzo è veramente particolare, pieno di accordi di 6/4 che inizialmente sembrano non avere senso o derivare da mancanza di "studio accademico"; così come la tipologia di accordi dissonanti. Tuttavia ciò, invece di svalutare il pezzo, gli conferisce un'aura particolare degna di nota e diversa dalla solita grammatica. D'altronde nei primi del 900 le influenze dello "strano" erano già in pista.
Mi sono accorto che i salti andrebbero suonati più stretti, li ho presi troppo larghi e noiosi.
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One day I opened IMLSP randomly looking for free piano scores by unknown composers.
How much music is lost and unknown?
I came across this Italian composer. These preludes date back to the early twentieth century. There were only 3 small preludes in the catalogue, I played one of them.
The piece is truly particular, full of 6/4 chords that initially seem to make no sense or derive from a lack of "academic study"; as well as the type of dissonant chords. However, instead of devaluing the piece, this gives it a particular aura worthy of note and different from the usual grammar. On the other hand, in the early 1900s the influences of the "strange" were already on the scene.
I realized that the jumps should be played tighter, I took them too wide and boring.