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Signore e Signori Buonanotte, 1976.
Prime due scene di questo film capolavoro, [diretto e sceneggiato da: Age, Leo Benvenuti, Luigi Comencini, Piero De Bernardi, Nanni Loy, Ruggero Maccari, Luigi Magni, Mario Monicelli, Ugo Pirro, Furio Scarpelli, Ettore Scola.]
Nella prima scena il rapito Gianni Agnelli illustra come i suoi lavoratori possano pagare il riscatto; nella seconda un ministro democristiano risponde alle accuse di aver sottratto fondi alle mense degli orfani, 200 miliardi, dicendo: "no no io non mi dimetto per combattere la mia battaglia da una posizione di privilegio. Dal mio posto posso facilmente controllare l'inchiesta, inquinare le prove, corrompere il giudice, i testimoni, posso insomma fuorviare il corso della giustizia" -- ma non è irregolare, contro la legge -- a no giovanotto io le leggi le rispetto soprattutto la legge del più forte e siccome in questo momento io sono il più forte tendo ad approfittarne, è mio dovere precicuo" -- ma dovere verso chi? - "ma verso l'elettorato che mi ha dato il voto per ottenere da me posti licenze permessi appalti perchè li spalleggi in evasioni fiscali in amministrazioni di fondi neri, crolli di dighe mal costruite scandali ricatti contrabbando di valuta. [...] io sto dicendo che l'elettorato vede in me un prevaricatore se invece voleva scegliere un uomo probo, onesto e perbene ma che dava i voti a me?!"