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"Purtroppo ce ne sono troppi. Non sappiamo come fare. Adesso stiamo smaltendo circa 9-10 tonnellate al giorno di granchi, ma è come prendere un cucchiaio e vuotare il mare. Questa è un'emergenza a tutti gli effetti: non riusciamo più a seminare, perché come seminiamo, il granchio mangia tutto. E' una catastrofe". Sono le parole di Mauro Finotello, presidente della cooperativa Rosa dei Venti di Goro (Ferrara) e assessore del Comune di Goro con delega alla pesca. La sua è la seconda cooperativa attiva nell'allevamento di vongole veraci più grande del paese sul Delta del Po e, come molte altre realtà della zona attive nel settore, sta soffrendo per la proliferazione del granchio blu, specie aliena in Italia che si nutre di questi molluschi, ma anche di gamberi, piccoli pesci e altre specie di granchi autoctoni. Il crostaceo, presente in numeri sempre maggiori qui e in altre zone del Paese, non ha un grande mercato in Italia in quanto poco conosciuto tra i consumatori e, di conseguenza, allevatori e pescatori devono smaltirlo.
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