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La Lingua dei Segni Italiana, in acronimo LIS, altresì detta lingua italiana visiva, è una lingua romanza visiva erede della famiglia della Langue des Signes Française (LSF).
La Lingua dei Segni Italiana si differenzia dalla lingua italiana "sonora" in quanto puramente ed esclusivamente visiva, con una propria struttura fonologica, morfologica e sintattica ed è particolarmente usata dalla comunità italiana visual-centrica: sordi e figli di genitori sordi (Children of Deaf Adults - CODA).
Ricerche linguistiche sulla Lingua dei Segni Italiana si sono sviluppate da pochi decenni nonostante la lingua stessa sia esistita da secoli. Tutto ha inizio nel 1960 quando William C. Stokoe scrisse Sign Language Structure: An Outline of the Visual Communication System of the American Deaf. Egli riconosce la natura linguistica della lingua dei segni, l'elemento sequenziale nell'organizzazione della lingua dei segni e la suddivide in unità minime. Da lì, vediamo esplodere ricerche sulla lingua visiva in ogni Paese del mondo. Ricerche linguistiche e scientifiche sulla Lingua dei Segni Italiana sorgono solo verso gli anni ottanta.
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