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Sono profondamente grato per questa opportunità che mi è stata offerta di realizzare il mio sogno olimpico. Desidero ringraziare il Presidente Angelo Cito, la Federazione Italiana Taekwondo, il governo italiano e il Ministro Abodi per avermi concesso lo status di rifugiato, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano per il loro sostegno senza riserve e non ultima la World Taekwondo, la nostra federazione mondiale. Non vedo l'ora di rappresentare tutti coloro che come me hanno affrontato grandi sfide per perseguire i propri sogni. L'olimpiade è un luogo di inclusione e spero di ispirare altri a credere che nulla sia impossibile