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Notti senza sonno, sogni infranti,
tra luci al neon e strade deserte,
danziamo veloci con l’incoscienza,
tra risate fragili e cuori aperti.
I giorni si sciolgono come cera,
nel calore di estati infinite,
e le promesse si perdon nel vento,
senza confine, come foglie d’autunno,
Amori fugaci, tra sogni ricamati
tra le pieghe di notti sbagliate,
un’età che brucia la candela,
tra desideri e momenti che aneli.
Strade e palcoscenico,
dove si recita l’età,
ma il sipario cala troppo presto,
e questa farsa non concede ritorni.
E chi siamo noi, se non figli del vento,
tra le note di una canzone mai cantata?
Siamo fuoco che si spegne,
tra le mani di chi non sa aspettare.
I tramonti sono quadri sbiaditi,
dipinti su cieli di nostalgia,
e i sorrisi si confondono con lacrime,
come stelle cadenti, in danze macabre.
Siamo un treno senza fermate,
che sfreccia tra stazioni di rimpianti,
e le speranze si perdon nel buio,
come monete lasciate in un vaso.
Ma forse, tra le pieghe del tempo,
c’è ancora spazio per un sogno in cui stare,
per questa assurda opera d’arte,
che si dipinge con i colori del caso.
E chi siamo noi, se non figli del vento,
tra le note di una canzone mai cantata?
Siamo fuoco che si spegne,
tra le mani di chi non sa più aspettare.
@anub1 #musica #music #cantante
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