I ribelli del latte: viaggio tra i pastori in rivolta che hanno unito la Sardegna

Sveglie all'alba, picchetti di protesta e latte versato in strada: la vita dei pastori sardi in rivolta contro il crollo dei prezzi del latte di pecora, non conosce soste. "Il nostro è un mestiere duro: la giornata inizia con la mungitura del mattino e dura più di sedici ore. In questi giorni, poi, si dorme ancora meno, perché finito il lavoro andiamo tutti a dare una mano ai picchetti". Una protesta portata avanti da allevatori anziani e nuove generazioni, che ha visto avvicinarsi tantissimi simpatizzanti: soprattutto gli studenti, che sono scesi in piazza in segno di solidarietà. "In Sardegna siamo tutti un po' pastori, e se oggi noi possiamo permetterci di farci una cultura, è solo grazie ai sacrifici dei nostri genitori e nonni nei campi"
di Antonio Nasso

[@vincenzoesposito2242]

Da nipote di pastore calabrese, vi sono vicino. Da piccolo anche io ho fatto il pastore durante le vacanze estive. Sul Pollino. Vi capisco. A tutti voi auguro il raggiungimento completo dei vostri obbiettivi. La vedo difficile, ma nulla è facile in questi tempi 'barbari' in cui la politica è assente e la 'gente' non sa nulla del mondo della terra. Purtroppo.

[@ecate.]

Uomini che fanno una vita dura, ma sana e affascinante. Animali che vivono bene, non conoscendo allevamenti intensivi, mangimi, ma solo il pascolo profumato e privo di pesticidi. Il latte, il formaggio sardo sono le principali eccellenze dell'Italia. La Sardegna, non è la Costa Smeralda, ma è questa! Lo dico da romagnola, compagna di un sardo, che se anche non proviene da una famiglia di pastori, mi ha fatto conoscere il cuore, il perno, la cultura e la saggezza della sua terra. I pastori, sono la colonna portante.

[@giupisanu]

Bellissime immagini, complimenti !

[@Robin_Hurgu]

Il signore a 2:48 spiega tutto e bene in meno di un minuto. La stessa cosa accade in agricoltura dove prima,40/60 anni fa, per 30 ettari a grano occupavamo circa 40 persone. Ora con 120 ettari ci lavoriamo in 2 persone e in poche ore,massimo giorni e il lavoro è fatto.

[@stratotega]

quando anche i pastori non ci saltano fuori vuol dire che lo stato è diventato davvero una merda, vergogna

[@marcusbernardi1215]

Basta con gli aiuti agli imprenditori. Cercate di rendervi indipendenti nella vostra attività. Fate un consorzio, costituite un marchio vostro. Sveglia, non è più tempo dell'assistenzialismo.

[@Robin_Hurgu]

Puoi anche fare Consorzio ma tutto dipende dal prezzo del latte. Senza il contributo UE,che tu chiami assistenzialismo, toccherebbe a noi produttori fare il prezzo e credimi che arriveresti a pagare 1 Kg di pane pure 8€.

[@ichnusanonesteitalia6890]

marcus bernardi ,,fallo tu il contadino ho l,allevatore poi vediamo le tue capacita´senza l,aiuto dello stato

[@marcusbernardi1215]

@@ichnusanonesteitalia6890 Quale stato? svizzera o italia o nuova repubblica di sardegna?

[@ichnusanonesteitalia6890]

@@marcusbernardi1215 si vai in svizzera e vedi come sono aiutati i contadini da uno stato serio ,,mica l,italietta

[@ichnusanonesteitalia6890]

@@marcusbernardi1215 li in nord italia anni fa per protesta gli allevatori padani buttavano il latte perche´per accordi comunitari non potevano produrre di piu e sempre per accordi comunitari gli inadempienti dovevano pagare multe milionarie ,,multe che poi pago´lo stato italiano ,,pensa un po se al posto dei padani l,avessero fatto i sardi ?ma non preocuparti ci stanno pensando i franco tedeschi a sistemare la vostra boria e arroganza