I Teatrini di Roberto Codroico

I Teatrini, definiti anche scatole o box, sono stati creati dall’artista Roberto Codroico a partire dal 1970 sotto gli influssi degli Azionisti Viennesi e di Hans Richter con il contrappunto di Ferruccio Busoni.
"Sul finire degli anni Sessanta, io ero studente di Architettura all’università di Venezia, ebbi modo di frequentare un corso di cinema underground, realizzato dalla Biennale di Venezia.
«Nell’occasione vennero mostrati diversi film, partendo da quelli di Hans Richter, maestro indiscusso del cinema astratto, che io avevo peraltro pochi mesi prima conosciuto in Svizzera. All’epoca ero particolarmente affascinato dagli artisti della cosiddetta Scuola degli Azionisti Viennesi.
«Non avendo a diposizione corpi da dipingere né ampi spazi da utilizzare, iniziai a crearmi delle piccole scatole, in un primo momento di cartone, dentro cui inserivo degli oggetti sopra i quali poi facevo gocciolare il colore, documentando questa azione attraverso la fotografia.
«Successivamente, pensai che avrei potuto incollare gli oggetti dentro le scatole, in modo che diventassero esse stesse degli oggetti non solo da fotografare.
Nel 1971, arrivò a Venezia per tenere una conferenza lo scultore anglo-nipponico Noguchi, con il quale ebbi occasione di intrattenere un breve colloquio; mi fece da interprete il prof. Mazzariol, che aveva fondato da poco l’università internazionale dell’Arte che io frequentavo.
«Consegnai a Noguchi una delle mie scatole, gli piacque e mi consigliò, come del resto fece anche Mazzariol, di realizzarle in legno e non in cartone. Una volta salito in motoscafo salutò con il braccio, allontanandosi con la mia scatola." (R.Codroico)
Essi possono essere concepiti come uno spazio architettonico dove può accadere qualsiasi cosa nell’interazione con l’osservatore che li maneggia, rinviano non solo ai ricordi dell’artista ma a una visione del mondo da molti condivisa; possono essere pensati anche come scrigni dentro cui ognuno di noi può ritrovare qualcosa di sé stesso, qualcosa che credeva perduto, un luogo che potremmo definire magico dove poter rivivere antiche e nuove suggestioni. (da un Art. di Daniela Larentis "Roberto Codroico, ritorno all’essenzialità" su L'Adigetto del 05.03.2021).
Anche il video "I teatrini" è visionabile alla mostra personale "Oltre la frontiera... - Über die Grenzen..." dell'Archietto Roberto Codroico dal 22 Giugno al 07 Luglio 2024 presso la Galleria privata Kunst Grenzen-Arte di frontiera in Rovere della Luna (Trento, IT-38030).
Info: [e-mail]
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The Small Theatres, also called fantastic boxes, were created by the artist Roberto Codroico starting from 1970 under the influence of the Viennese Actionists and Hans Richter with the counterpoint of Ferruccio Busoni.
"At the end of the Sixties, I was a student of Architecture at the University of Venice, I had the opportunity to attend an underground cinema course, organized by the Venice Biennale.
«On this occasion, several films were shown, starting with those by Hans Richter, the undisputed master of abstract cinema, who I had also met a few months earlier in Switzerland. At the time I was particularly fascinated by the artists of the so-called Viennese Actionist School.
«Having no bodies to paint nor large spaces to use, I began to create small boxes, initially made of cardboard, into which I inserted objects onto which I then dripped the colour, documenting this action through photography.
«Subsequently, I thought I could glue the objects inside the boxes, so that they themselves became objects not only to be photographed.
In 1971, the Anglo-Japanese sculptor Noguchi arrived in Venice to hold a conference, with whom I had the opportunity to have a brief conversation; Prof. acted as my interpreter. Mazzariol, who had recently founded the international art university that I attended.
«I gave Noguchi one of my boxes, he liked it and advised me, as Mazzariol also did, to make them in wood and not cardboard. Once we got on the motorboat he waved goodbye, walking away with my box "(R.Codroico)
They can be conceived as an architectural space where anything can happen in the interaction with the observer who handles them, they refer not only to the artist's memories but to a vision of the world shared by many; they can also be thought of as treasure chests in which each of us can find something of ourselves, something that we thought was lost, a place that we could define as magical where we can relive old and new suggestions. (from an Art. by Daniela Larentis "Roberto Codroico, return to essentiality" in L'Adigetto of 03.05.2021).
The video "The Small Theaters" can also be viewed at the Solo Show "Beyond the border... - Über die Grenzen..." by the architect Roberto Codroico from 22 June to 07 July 2024 at the private gallery Kunst Grenzen-Arte di frontiera in Rovere della Luna (Trento, IT-38030).
Info: [e-mail]