Nei versi 35-43 ci rivedo Hegel. Posso avere una sua opinione in merito? Grazie.
@jacopociravegna3 жыл бұрын
Interessantissima osservazione. Non ho mai letto che Manzoni abbia studiato Hegel (però non sono uno studioso di Manzoni, potrebbe benissimo averlo fatto), ma certo qualcosa di hegeliano riecheggia in questi versi. Hegel, vedendo Napoleone passare a Jena, annotò di aver visto passare lo spirito del mondo a cavallo, e questi versi ne paiono la versione cattolica. In più, poco oltre Napoleone è presentato come arbitro (sintesi, direbbe Hegel) di due secoli.
@alicecasella9613 жыл бұрын
complimenti!
@jacopociravegna3 жыл бұрын
Grazie! , 🙂
@riccardelliprof.guidobaldo94743 жыл бұрын
Professore, buon pomeriggio! È dunque corretto dire che la conversione di Napoleone passa attraverso la sua sofferenza? La ringrazio anticipatamente, in particolare per la spiegazione chiara e puntuale!
@jacopociravegna3 жыл бұрын
Buon pomeriggio a te! È corretto, perché la sventura (provida), e quindi la sofferenza, predispone ad accogliere Dio, che comunque agisce (la man dal cielo è la Grazia).
@riccardelliprof.guidobaldo94743 жыл бұрын
@@jacopociravegna la ringrazio sinceramente!
@annamastromarino40443 жыл бұрын
In quale verso, Manzoni parla di se stesso come poeta? Grazie mille
@jacopociravegna3 жыл бұрын
Non in un solo verso, ma nella terza e quarta strofa (nello specifico, parla di sé scrivendo "il mio genio", ossia il mio talento poetico - genio è un termine tecnico del Romanticismo).