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Genova non ebbe mai periferia; l’ebbe semmai dopo la seconda guerra mondiale, quando la speculazione edilizia deturpò con orribili casermoni alcune aree collinari.
Genova non poteva avere una periferia, allineandosi da occidente a oriente e a tramontana una lunga serie di Comuni autonomi, ognuno con una sua storia e fisionomia ambientale, anche architettonica, mai casoni avvilenti, appunto di periferia.
Mi spiego: le storie di questi grossi borghi furono già scritte per ognuno, mentre io ho preferito seguire vie mie, secondo un tracciato non dico insolito, ma molto personale, in un rapporto di cose dette molto amicale, fino all’approdo di un viaggio, oserei dire, sentimentale.
1 - Premessa
2- Voltri
3 - Prà
4 - Pegli
5 - Sestri Ponente
6 - Cornigliano
7 - Sampierdarena
8 - Valle Polcevera
9 - Coronata
10 - Borzoli-Fegino
11 - Certosa
12 - Rivarolo
13 - Teglia
14 - Bolzaneto
15 - La Guardia
16 - Murta
17 - San Quirico
18 - Pontedecimo
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penisolabella....
Piero Pastorino (1926 2006), studioso e appassionato di storia e costume locali, è stato giornalista a “Il Lavoro” di Genova, assorbito poi da “La Repubblica”.
Col passare degli anni, l’autore è uscito dai carrugi.
Ha percorso non meno di sessanta chilometri lineari a ponente, a levante e lungo le valli della città marinara.
Ha ricuperato, alla sua maniera, tutti i Comuni che furono assemblati nella “Nuova Genova”, poi detta “Grande Genova”.