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Quattro mesi fa Filippo Piccoli, insieme a tanti mantovani, pianse lacrime amare per quell'1-1 con l'Albinoleffe che significò retrocessione in D. Domenica sera gli occhi del patron erano ugualmente lucidi ma per l'emozione di una vittoria (3-1 all'Albinoleffe) che non decreta nulla di definitivo ma che ha il sapore della rinascita. «È inutile che ci prendiamo in giro - afferma Piccoli - questa era una partita che per me e per tanta gente aveva un significato particolare. Quel maledetto 13 maggio io me lo porterò sempre dentro: ricordo di aver visto singhiozzare bambini, anziani e persone comuni e non potrò mai dimenticarlo. Cinquemila persone, come stasera (domenica 24 settembre, ndr), che si aggrapparono a me come unica speranza di riscossa. E dopo aver vinto questa partita lasciatemelo dire: sono orgoglioso di questo direttore sportivo, di questa struttura, di questo allenatore, di questi ragazzi e di questa tifoseria stupenda. L'unica cosa che mi sento di dire è di ringraziarli dal più profondo del mio cuore».