Il TEMPO di LAUREA influisce nella ricerca di un LAVORO? | Avv. Angelo Greco

[@Elettra-vc1he]

Quando ero appena diplomata, non riuscivo a fare l'università, ci provai ma dopo aver visto che non ci riuscivo, abbandonai. Mi sono sentita dire tanti di quei luoghi comuni, le solite banalità, tra cui "l'università va fatta presto e bene, altrimenti è inutile" o "se non ci riesci, evidentemente non è la tua strada". Purtroppo, ho dato retta a queste generalizzazioni, dette sicuramente in buona fede, ma che non mi servivano. Nel mio caso io non riuscivo, ma non perché avevo scelto la strada sbagliata, ma perché avevo altri tipi di problemi di cui nessuno però teneva conto. Avevo problemi di autostima, soffrivo di ansia e depressione mai diagnosticate e mai trattate. E la cosa triste è che le persone che mi volevano bene, si preoccupavano più del fatto che non riuscivo a fare l'università, che non del fatto che non ero felice. Il punto è che non riuscivo in niente, quindi evidentemente il problema non era il percorso di studi scelto, il problema era altrove. Dopo aver lasciato, ho avuto la fortuna di incontrare una brava psicoterapeuta che mi ha fatto capire che il mio problema era altrove, e che non bisogna dare retta a luoghi comuni e ad una società che ci vuole tutti omologati. Ebbene, ho iniziato gradualmente a ricostruire la mia autostima, e piano piano ho constatato che riesco nelle cose. Non dico che sia stato facile, anzi. Ma poi, seppur tardi, ho iniziato a fare l'università, e mi laureeró ad oltre 30 anni, in una triennale di farmacia. Probabilmente non farò chissà quale carriera, ma per me la cosa più importante è constatare che posso riuscire a raggiungere degli obiettivi e dei traguardi, cosa che prima non credevo possibile. Guardo le persone che apparentemente sono realizzate perché si sono laureate presto e bene. Dove altri vedono il successo, io vedo persone che sono costantemente infelici e insoddisfatte, che vivono con la costante tensione di dover dimostrare qualcosa a qualcuno. Allora credo che sia importante stabilire che priorità si hanno nella vita. Il mio percorso mi ha insegnato tante cose. Mi ha insegnato che ogni percorso è diverso e che ognuno deve misurarsi con le proprie capacità. E che la carriera non è la cosa più importante nella vita. E che se non si è soddisfatti della propria vita, forse il fatto che si finisce tardi l'università non è il più importante dei problemi. Ma se ci sono altri problemi alla base, tutto il resto va male di conseguenza. La salute mentale è la prima cosa, se si sta bene con sé stessi, il successo viene di conseguenza.

[@SaroCata86]

@Elettra 1492 Considerazioni sagge che condivido. Anche io sono un over 30 che ha subito ritardi per mille cose (a parte il fatto che mi sono iscritto dopo alcuni anni di lavoro). Peccato che oggi, per come la vedo io, si consideri la persona come macchina da lavoro per cui se hai qualche anno in più "bah sei vecchio, non puoi competere". Ma che ne sanno di chi sei veramente e della tua storia. Ognuno è un mondo a sé, non si può pretendere che ce la faccia entro certi limiti per forza perché questo presuppone condizioni ideali che non tutti possono avere. Ma non per questo non vali. Comunque, complimenti per il tuo percorso !

[@holyman8685]

Ti capisco perfettamente e mi rispecchio in vari punti da te descritti! Io ho 27 anni, sono fuori corso alla triennale da un paio di anni, ho fatto parecchi esami e non me ne restano tantissimi..Per la mole di studio ce ne sono un paio più pesanti ovviamente, ma facendo due calcoli mi laureerò non prima dei 28 anni. Ho cambiato percorso più di una volta sia alle superiori che all'uni non avendo mai avuto le idee chiare su cosa volessi fare, tuttora ho idee confuse e non so dove mi collocherei di preciso in un contesto lavorativo, pur avendo una sorta di orientamento, e dunque ho passato anni a sentirmi costantemente in ritardo, indietro nella vita, venivo considerato magari uno che non aveva voglia di studiare e di impegnarsi quando invece solo io sapevo realmente di avere un blocco, problemi di autostima e ansia che ritenevo fossero invalidanti, talmente forti (più per l'ansia) da impedire di concentrarmi nello studio e trovare il buon umore. Ci sta perderlo a volte, siamo umani, ma l'eccesso non va mai bene. Ma non riuscivo ad esprimere questi disagi, la paura dei giudizi altrui o di non esser ascoltato prendeva il sopravvento. Neanche nel mio caso mi sono mai stati diagnosticati disturbi di ansia e depressione, tuttavia ho sempre percepito che ci fossero delle difficoltà,delle ansie e insicurezze scaturite magari da un trauma, ma che impedivano il normale svolgimento di attività quotidiane o conversazioni con altre persone: magari il non riuscire a guardare in faccia l'interlocutore o aver difficoltà a mantenere l'attenzione venivano interpretate come mancanza di rispetto o totale disinteresse, ma purtroppo se hai a che fare con chi è di mente chiusa non si sforzerà a capire. Ultimamente mi sto rendendo conto sempre più del fatto che sono stato per troppo tempo appresso a dicerie, luoghi comuni, giudizi derivanti dai gente superficiale che non sa vedere oltre il proprio naso, pressioni sociali, piuttosto che preoccuparmi soprattutto della salute mentale, anche un disturbo di ansia che perdura per anni oppure il sentirsi depressi non vanno mai banalizzate. Più facile dire che chi ha voglia di darsi da fare nella vita le cose le fa e basta oppure che se hai scelto la strada giusta non ti blocchi e i risultati arrivano altrimenti significa che non fai niente per cambiare le cose, questa convinzione viene rafforzata nel momento in cui vieni bocciato e impieghi 7 anni anziché 5 per terminare le scuole superiori..Anche qui, so bene come è successo e cosa ho passato, non mi ritengo stupido o nullafacente o inferiore agli altri per questo. Provare ad andare in profondità e non avere pregiudizi non è da tutti, non sarà semplice comprendere cosa si prova, ma fa parte della vita, non siamo robot e ci può stare non riuscire a strafare o ad essere sempre tutti super produttivi/operativi come ci "vorrebbe" la società.. In realtà solo tu sai realmente come ti senti e ciò che provi, ti senti come se fossi in un vicolo cieco, dentro di te sai che vorresti agire e cambiare le cose ma in quel momento non riesci proprio e sei portato a buttarti giù ma non c'è affatto pigrizia dietro a tutto ciò, ecco perché dico sempre che non dobbiamo sentirci indietro o "sbagliati" nella vita ma piuttosto prendiamoci i nostri tempi per fare scelte consapevoli, in linea con le nostre esigenze, con ciò che ci può aiutare a crearci un futuro migliore e prendiamoci sempre cura di noi stessi, ricordando che la nostra salute mentale va salvaguardata in primis , per cui non penso porti a nulla autoimporsi a tutti i costi di primeggiare, puntare a grandi traguardi perché ci si sente quasi costretti a far così per via di una società iper competitiva, questo non fa altro che generare ancora più ansia e intensificare quel blocco, quella sensazione di non riuscire ad agire, parlando sempre per esperienza personale...Ma ciò che voglio ribadire e che la salute mentale viene prima di tutto il resto, non importa se si trova la propria strada o si taglia il traguardo della laurea impiegando 1-2-3 anni più del previsto o per qualche motivo anche intorno ai 30 anni, potrà succedere che incontrerai chi ha pregiudizi e non gli interessa tutta la tua storia e perché ci hai messo più tempo rispetto ad altri, d'altronde bisogna tenere in conto anche questo, ma mai dimenticarsi che quella non deve essere e non sarà una regola standard, arriverà anche il momento in cui verranno valorizzate persone abituate a ricevere l'etichetta di "lente" , "ritardatarie" , il momento in cui daremo uno schiaffo morale a chi non ha creduto in noi ma soprattutto potremo ancora una volta gioire per non aver mollato, per aver ritrovato la giusta motivazione. Come cadere 7 volte e rialzarsi 8. In bocca al lupo a chiunque si senta in difficoltà o abbia la sensazione che sia troppo tardi per riprendere in mano la propria vita e realizzare i propri obiettivi, non sarete mai soli in questa situazione ma mai mollare, arriveranno le soddisfazioni! Non siamo in ritardo, siamo nei nostri tempi

[@rich.stringss]

@@holyman8685 grazie di cuore, ne avevo bisogno.

[@holyman8685]

​@@rich.stringss figurati! ☺

[@marcris8018]

​@@holyman8685 concordo ❤ grazie di aver condiviso la tua esperienza.

[@DimitarGueorgiev]

Avvocato questo video è la dimostrazione di quanto lei fosse ignorante in materia. Tolgo l’iscrizione e per i ragazzi là fuori che ascoltano questi “personaggi”: non è mai tardi per riprendere la vostra vita in mano ricordatevelo. Ho infiniti esempi da fare ma mi limito a dire questo. Buona giornata.

[@johnnynovantino8107]

Voi che guardate questo video: ciò che dice l'avvocato è solo un opinione e neppure un dato statistico. Quindi abbiate cura delle vostra vita e fate ciò che vi sentite di fare

[@cogitoergoboh7098]

👏👏👏👏👏👏👏 finalmente un commento serio.

[@strise06]

Mio cugino, laurea magistrale in ingegneria a 30 anni -> adesso è un ricercatore. Mio padrino, laurea in ingegneria civile (vecchio ordinamento) a 28 anni, ha preso l'abilitazione a 29 anni -> ha uno studio professionale e lavora parecchio e bene. Mia sorella, solo laurea triennale, conseguita a 24 anni, -> maestra alle elementari (solo a 33 anni). Io, laurea magistrale a quasi 28 anni in economia aziendale (presa 3 giorni fa) -> adesso inizierò il praticantato presso uno studio di commercialisti che finirò probabilmente tra circa 1 anno e mezzo per poi fare l'esame di abilitazione. Uno dei commercialisti, presso il quale sto facendo il praticantato si è laureato a 29 anni (vecchio ordinamento) e ha preso l'abilitazione a 34 anni. Una contabile che lavora lì, ha preso l'abilitazione nel 2007 a 38 anni e lavora stabilmente in quello studio dal 2012, quando aveva 43 anni. Un mio amico, si è laureato a 31 anni sempre in economia aziendale, laurea magistrale. Ha fatto anche lui il praticantato presso uno studio associato di commercialisti e adesso ci lavora stabilmente da 2 anni, da quel che noto, anche il suo stipendio è parecchio soddisfacente (buon per lui). Per quanto riguarda le opportunità lavorative, sinceramente non tendo a preoccuparmi più di tanto, potreste entrare nel mondo del lavoro in ritardo, avere meno contributi, ma prima o poi ci entreremo tutti. Ne sono convinto, bisogna provare a essere ottimisti, sempre. La pensione invece è un altro discorso, che potremmo rivolgere anche a chi per un motivo o per un altro è riuscito a completare il corso di studi molto prima, rispetto alla media, dicendogli: "Eh ma ti sei laureato con la magistrale a 24 anni... Sei in ritardo, Tizio ha fatto la primina, si è diplomato a nemmeno 17 anni e adesso ha 22 ha già la magistrale. Caio invece appena diplomato all'istituto tecnico industriale ha trovato subito lavoro e adesso ha già 10 anni di contributi rispetto a te. Sei spacciato, sarai ancora a lavoro a 75 anni, mentre lui sarà in pensione." Lo capite che si innesca un meccanismo malato così? Non pensate e non guardate troppo a ciò che ottengono gli altri, se non volete morire d'ansia. E vi do anche un consiglio non richiesto, quand'è periodo di lauree, non aprite i social. Testa bassa a studiare e pedalare. Così non rimuginate troppo e vi concentrate solo su voi stessi.

[@blackdante666]

Questo meccanismo si chiama Competizione, ma quando viene esasperata diviene Darwinismo Sociale. Occhio a dove andate a parare con i pensieri si scade facilmente nel Classismo

[@fabioorsucci2040]

La verità, secondo me, è che ci sarà sempre qualcuno pronto a criticarti indipendentemente da ciò che fai. Se ti laurei in pari, accettando però voti più bassi, ti diranno che hai preso poco; se ti laurei con 110L ma fuori corso, ti diranno che non sei in pari. Tanto vale che ognuno faccia ciò che reputa migliore (senza estremi ovvio). Poi credo che dipenda molto anche da settore a settore; ci sono alcuni settori dove guardano molto al voto, magari a discapito un po’ delle tempistiche e viceversa..non credo si possa fare un ragionamento generico su tutto. Buona giornata avvocato!

[@laura6344]

Ti criticano anche se ti laurei (specialmente i non laureati ) dicendo che " tanto oggi si laureano tutti " ( quindi probabilmente sei stupido anche se sei laureato, il che può anche essere vero, però "tanto oggi si laureano tutti" con certe lauree non si può dire). [ Comunque si' , uno può essere bravo negli studi, ma non avere una mente critica].

[@emanuelepaiano1769]

Peccato che nel curriculum non vengono elencati incidenti di percorso che possono influire sui tempi di crescita di una persona: problemi di salute, necessità lavorative, problemi familiari o sentimentali... e capita che alcune aziende si fanno sfuggire candidati con buone capacità, per via di un pregiudizio. Ognuno ha un suo percorso.

[@elisabettalisca]

Grazie... Anche la salute mentale. Ho una cara amica con depressione che ha spesso ricadute e rimane ferma per lunghi periodi, questo non è considerato come una scusante valida e spero che negli anni a venire cambierà

[@starman633]

@@elisabettalisca Mi dispiace per la sua amica ma una azienda ha bisogno di persone efficienti e produttive, una persona depressa di norma non lo è o lo è poco. Non è cattiveria, è il mercato che non ti permette di restare indietro.

[@starman633]

@Denny : New wave musica Dark e moda anni 80 Dalle depressione si può guarire e comunque nei colloqui nessuno è così fesso da dire di essere stato malato di depressione in passato.

[@elisabettalisca]

Lo comprendo perfettamente, sono imprenditore anche io. Con quello che ho scritto mi auguro solo che in futuro si trovi un equilibrio tra le due cose e che in qualche modo non giri tutto intorno alla mera produzione... In qualche modo.

[@suxsomiki8600]

@@starman633 cmq credo siano dati sensibili e nn c'è alcun obbligo

[@Blackicon97]

In Italia, molti corsi di studio consistono nell'abbandonare lo studente su tonnellate di libri e poi esaminarlo. A quel punto eccelle chi sa imparare a memoria e non chi ha un'intelligenza pratica, che invece in molti lavori renderebbe anche di più.

[@eigherreight71]

Esatto...

[@gokuson9181]

infatti ma se ci pensi bene è ciò che ha detto l'avvocato verso il minuto 2:40 ma se studi a memoria non serve a niente anzi rischi solo di far ricoprire degli incapaci su certe posizioni di lavoro che non sanno fare il relativo mestiere e in più si inflazionizza il valore della laurea

[@Ifgstyle]

Quante cavolate. Ognuno ha i suoi tempi. Personalmente, mi sono laureato in giurisprudenza a 27 anni con un voto basso, anche perché mi sono fatto strada da solo (credo valga più un 80 sudato che un 110 di un raccomandato). Dopodiché, ho frequentato una scuola di specializzazione biennale e alla fine sono entrato nel mercato del lavoro (settore pubblico) soltanto a 33 anni. Ora ho vinto anche un altro concorso abbastanza ambito e mi trovo avanti rispetto a colleghi laureati in corso. “Se insisti e resisti, raggiungi e conquisti”, mi scrisse un caro collega nel bigliettino degli auguri per la laurea. Non mollate mai per alcun motivo ragazzi! Prima o poi, chi semina raccoglie!

[@EclecticAlfa]

Più che i tempi di laurea bisognerebbe far capire prima cosa fare della propria vita lavorativa. Bisognerebbe riformare tutto il sistema formativo dalle elementari. Molte materie vengono ripetute troppe volte, il sistema scolastico non è aggiornato con l'attualità storica, tecnologica e sociale. La maggior parte delle lauree sono sconnesse col sistema lavorativo, si sa quel che si studia e non quello per cui servirà. Ormai anche la laurea non basta per trovare dei lavori decenti, e via con master, tirocini e fior di soldi e tempo che se ne vanno con una SPERANZA che tutto sia utile.

[@DragoonDark97]

Mi dispiace che tu segua questa logica neoliberista dell'Università come corso professionalizzante per il mondo del lavoro. Per fortuna, non deve essere così. Non sono la maggior parte delle lauree a dover essere connesse col sistema lavorativo, deve essere quest'ultimo il risultato di una formazione universitaria libera. Non bisogna sapere quello per cui servirà quel che si studia, intanto lo si studia, poi quello che ci si fa è secondario. Che poi, ti svelo un segreto, l'Università può essere fine a sé stessa, come centro di conoscenze, non deve sfociare per forza nel mondo del lavoro. Il lavoro è un derivato del fare dopo l'Università, non che l'Università è la fucina del mondo del lavoro. Sembra poco, sembra la stessa cosa, ma politicamente cambia tutto.

[@federicobarbieri4830]

@@DragoonDark97 verissimo

[@p3ach_YT]

Finalmente qualcuno che lo dice! Parte dei ritardi nella laurearsi sono dovuti allo scollamento presente tra mondo accademico e mondo del lavoro. Oltre ai problemi nei programmi scolastici che hai citato, io aggiungerei che la scuola/ università spesso non è cosciente delle reali esigenze del mondo del lavoro, ma solo di una versione "romanzata", di quello che i vertici scolastici/ accademici ritengono sia un percorso di studi ottimale. Quindi capita che la formazione non solo non sia in grado di apportare le conoscenze necessarie per la futura vita lavorativa, ma che gli studenti siano anche mal indirizzati nelle loro scelte dagli stessi vertici scolastici, per via della loro visione distorta del mondo del lavoro.

[@p3ach_YT]

@@DragoonDark97 non sono d'accordo. La visione per cui il sistema lavorativo è il risultato di una formazione universitaria libera la vedo un po' come utopistica, in quanto comunque ci sono esigenze produttive da soddisfare che esulano dalle scelte compiute dalle masse nella formazione universitaria. Se fosse al 100% come dici tu e il mercato del lavoro andasse al passo con la formazione universitaria, allora sarebbe bilanciato e non ci sarebbero figure professionali ricercatissime ma praticamente introvabili. Inoltre ok, sono d'accordo che alcuni possono scegliere un percorso universitario in maniera fine a sé stessa, come centro di conoscenza... Ma non siamo tutti così. E non tutti se lo possono permettere. Alcuni vogliono scegliere sì un percorso che li appaghi, ma che consenta anche loro di avere uno sbocco lavorativo e un ritorno di quello che, alla fine dei conti, è un investimento di tempo e denaro. E pure piuttosto oneroso. Quindi fare le scelte giuste ed essere indirizzati correttamente conta.

[@EclecticAlfa]

@@DragoonDark97 Non seguo alcuna logica, ma spesso ci si iscrive all'università non sapendo cosa fare altro o per non fare altro. Son d'accordo con te sul fatto che la conoscenza debba non per forza avere un fine. Purtroppo però devo anche dirti che c'è molta gente che si iscrive a lauree umanistiche, molti anni fuori corso. Purtroppo non tutti siamo nati intellettuali o con la passione per la cultura, e spesso anche in Università alcuni professori riescono a farti passare la passione per una materia (altri invece riescono a farti appassionare). Il problema è che in questo mondo bisogna campare con un lavoro e dei soldi e prima si sa cosa si vuole fare prima si riesce a trovare un barlume di felicità in questa esistenza.

[@lorenzosgroi]

io sono del parere di non farsi troppe seghe mentali e provare , sempre meglio di non fare nulla ...

[@Alfr58]

È vero fino ad un certo punto, io ero uno studente lavoratore e mi sono laureato in ingegneria a 29 anni. Ora ho 64 anni: nella mia vita ho avuto una brillante carriera. Esperienza: dipende dal settore. Personalmente lavoravo nel settore meccanico e, pertanto, conoscevo già il settore. Ora sono io che valuto io neolaureati e non uso i suoi parametri per valutare una persona. Stavolta non ha fatto un buon servizio caro avvocato.

[@BetaAleExtreme]

i tempi sono cambiati e la tua esperienza non è rappresentativa del mondo universitario e lavorativo attuale per i giovani, non tutti la pensano come te. L'avvocato ha generalizzato una realtà che può essere più o meno vera in base al settore e dimensione dell'azienda

[@matteotomasi2583]

Io ho la media bassa , sono al terzo anno fuori corso, i miei compagni di corso e amici laureati copiano, non ricordano ciò che studiano per più di un mese, io ho sempre avuto fretta di laurearmi, studio attentamente tutto e do ripetizioni al mio prossimo studiando 7 o 8 ore al giorno. E nonostante questo I miei compagni di corso e amici si laureano col 30, lavorano già, e io sono indietro. Loro non ricordano nulla e ritengono tutto ciò che hanno studiato, totalmente inutile. Mi dicono che ho tutta la vita davanti per laurearmi e io invece volevo solo sbrigarmi e avere una media alta e ho sacrificato uscite e attività alternative più e più volte per farlo. Ma senza successo. Ricordo più di tutti quelli che conosco ciò che studio e loro non ricordano nulla (a quanto dicono) ma io non riesco a superare gli esami, mentre loro si.

[@Jack0277]

Secondo me il tempo è fondamentale per lavorare come dipendente. Se vuoi essere un libero professionista ti servono le competenze e per quelle il tempo ci vuole. Spero di non sbagliarmi 💪🏽

[@ynpro2569]

Io questo video lo vedo solo come un incitamento per gli studenti a non mollare e comunque di sbrigarsi! ragazzi, se studiate non mollate! molto meglio un laureato a 30 anni che un lavativo di 18 che si butta nel mondo del lavoro perchè non ha mai avuto voglia ad aprire un libro! Perchè poi il lavativo se perde il lavoro a 45 è davvero difficile che ne trovi un altro, a meno che il 18enne non si sia messo a fare influencer.. lì anche a 30 anni il futuro è ignoto xD

[@Elettra-vc1he]

Secondo me non si può generalizzare, perché dipende da troppi fattori, tra cui il corso di laurea scelto. In ogni caso ognuno ha il proprio percorso e se una persona è competente e determinata il lavoro lo trova. È da capire poi i motivi per cui ci si è laureati tardi. Se ti sei laureato tardi perché sei svogliato, sarai altrettanto svogliato nel cercare lavoro o nel cercare di migliorarti. Ma se ci sono stati altri motivi, ma di base sei una persona caparbia e volitiva, allora il lavoro dopo lo trovi sicuramente. Però non bisognerebbe soffermarsi tanto su carriera, quanto su ciò che ci rende felici.

[@carlyte6120]

C'è anche chi è svogliato per un po', poi alla fine si sbriga e finisce ma quest'ultimo cambiamento non viene considerato abbastanza.

[@m1rc23]

Secondo me incide molto di più scegliere un percorso di studi errato, raccomando fortemente un anno sabatico a 18 anni , magari facendo esperienze di lavoro all'estero anche umili e viaggiare il più possibile

[@carlyte6120]

Ci vorrebbero agenzie che aiutano i 18enni a fare l'anno sabbatico. Tanti partirebbero se avessero già un contratto di lavoro in tasca.

[@mnbvcxm]

Mi sarebbe piaciuto vedere dei dati e delle statistiche. Così sono solo opinioni personali che valgono come quelle di mio zio.

[@eraimattei]

Beh, è sempre un avvocato. Dare opinioni lo fa per lavoro. I dati non valgono più tanto quando si tratta di vita personale

[@Frarbio]

A me la pressione psicologica ha convertito l'adrenalina in cortisolo et voilà 2 anni fuoricorso ❤️ Se è vero che dipende da noi è altrettanto vero che ci sarebbe da riformare qualcosa a livello organizzativo di corsi, Atenei, facoltà e magari creare anche un sistema di "voto" ai docenti, in modo che questi possano loro stessi mettersi in discussione (ed essere messi in discussione dal consiglio docenti) e non fare i gradassi sentendosi dèi. Non tutti lo sono, certo, ma chi lo è gambizza tutti. Penso inoltre al sistema voti, che se da un lato possono essere utili per capire il grado di preparazione dall'altro sono una cosa totalmente inutile, specie considerando la quantità di esami studiati solo per essere passati bene e dei cui insegnamenti non rimane che qualche reminiscenza del nome. Cosa inutile ma che, al contempo, costituisce un macigno su persone volenterose che non capiscono come mai essendo preparate non riescono ad eccellere. Oltretutto, per quanto l'esposizione orale o verbale tramite risposte aperte sia importante, questa risente anche del pregiudizio del docente verso lo studente e viceversa, e pure dello stato psicologico di entrambi (da me c'era un prof tifoso con il quale era impossibile sostenere esami il giorno dopo la sconfitta della sua squadra; o ancora avevo un docente a cui non piacevo e mi rendeva ogni esame un incubo per poi vederlo fare domande da coniglietti agli altri iscritti). Insomma, più crocette, asettiche e ben fatte per tutti, e magari qualche progetto di gruppo per curare le esposizioni orali e presentative. Credo che la vera soluzione per eccellere sia studiare per se stessi, senza paura del docente e del voto, riacciuffando quella che è la passione per la materia e non il semplice bisogno di finire il percorso sentendosi svuotati del motivo per cui ci si è iscritti.

[@Antares554]

Sottoscrivo in pieno, soprattutto la questione docenti. É impensabile che il destino di uno studente sia in mano a completi sconosciuti, i quali sono degli déi scesi in terra che possono fare qualunque cosa senza che nessuno possa lamentarsi. Gli esami orali sono un buffonata, io ho assistito ad esami assurdi dove studenti con un'ottima preparazione venivano messi in difficoltà apposta, semplicemente perché sì, tanto non ci puoi fare nulla, sei solo carne al macello. L'università sarebbe da riformare dalle fondamenta, a cominciare dal metodo di insegnamento. La questione vale soprattutto per le materie scientifiche, é impensabile trasmettere concetti concreti affidandosi solo e unicamente ai libri, tanto è vero che gli studenti acquisiscono nozioni totalmente inutili ed il risultato è che non sanno fare assolutamente nulla. Non si ha esperienza di laboratorio, nessuna formazione, solo ed unicamente nozioni su nozioni che si dimenticheranno tra qualche mese

[@mistery8639]

Avvocato secondo me gran parte della differenza è data dalla facoltà che si frequenta. Medicina, ingegneria ed informatica danno lavoro a qualsiasi età, per tali facoltà gli anni fuoricorso secondo me possono superare tranquillamente i due. Poi ovviamente se si inizia a 20 anni e si terminano gli studi della magistrale a 35 c'è qualcosa che non va

[@alf8002]

Oltre a quello dipende moltissimo anche dal lavoro che si cerca e che ti offrono. Ci sono lavori in cui i voti non contano nulla, e anzi una laurea è un handicap perche' vuol dire un minimo salariale piu' alto ed è preferibile una persona giovane che lavora imparando sul campo con stipendio basso. Altri lavori invece richiedono per forza una laurea che influisce sulle conoscenze di base e da un'idea dell'impegno messo da parte dello studente. Altri lavori richiedono una laurea o un'esperienza di lavoro analoga che molto spesso batte la laurea.

[@elisabettadalessandro3871]

In Germania neanche esiste il fuoricorso. In base alle università si ha circa un paio di semestri di elasticità per dare gli esami, ma chi non riesce entro il termine ultimo deve lasciare e cercare qualcosa che - evidentemente - sia più adatto alle sue attitudini e capacità. Anche per questo motivo il mercato del lavoro tedesco funziona in maniera eccellente. Soprattutto perché esistono percorsi formativi alternativi alla laurea molto seri e che portano spesso a lavori molto ben retribuiti.

[@mariorossi8955]

Germania altro mondo,l'Italia ormai è Africa

[@BlueFrank82]

Opinioni più o meno condivisibili. Il problema è che a parlarne è un avvocato. Che vuol dire questo ? Semplicemente che giuridicamente non c'è veramente niente su cui esprimersi, non esistendo alcuna normativa in merito a tutto ciò che è stato detto nel video. Anzi, se non sbaglio esistono norme, di carattere nazionale ed internazionale, che VIETANO espressamente di commettere discriminazioni, ad esempio, sicuramente, in base all'età del candidato. Comprensibili e ben accetti i consigli e suggerimenti vari, pur se piuttosto generici. Aggiungo una riflessione: ad un colloquio, non credere MAI che sotto esame ci sia il candidato ovvero che la valutazione sia solo un un verso; ci si valuta a vicenda (e se c'è corrispondenza si procede), e anzi, poichè un lavoratore deve fruttare al datore di lavoro sensibilmente di più rispetto a quanto effettivamente poi si troverà a percepire (dal 50% al 200% anche), il verso deve essere decisamente invertito. Se ciò non avviene è a causa dei flussi delle risorse finanziarie e della disperazione ed inconsapevolezza personale. Nessuno ti assume se non vede in te molto più di quanto ti deve e dunque la propria prestazione vale SEMPRE ben più di quanto viene corrisposto, al punto che, ad una certa età, capita che si regalino (centinaia di) migliaia di euro per invitare gentilmente la risorsa, ormai ritenuta inutile, a lasciare l'azienda. Il tutto, a prescindere dal titolo di studio e, figuriamoci, dal voto di laurea.

[@matracch]

Grande Angelo. Sempre sostenuto anche io. Nello studio come nel lavoro, si consegna entro i tempi concordati, al massimo delle proprie forze e capacità. Dilatare i tempi per migliorare il risultato, è di fatto un rifiuto dei propri limiti. Chi dice "o faccio le cose bene oppure non le faccio" di solito non le fa.

[@stegosandro6621]

Molte persone, come il sottoscritto, hanno avuto problemi familiari e hanno dovuto smettere di studiare per lavorare o semplicemente non erano nelle condizioni mentali per studiare. Ergo non bisogna giudicare dal tempo di laurea una persona, ma dalla qualità che porta

[@carlyte6120]

Basterebbe mettere test nazionali uguali per tutti al posto degli esami. Con soglia di superamento e data uguale per tutti nota sin dall'inizio dell'anno stesso (con recupero lecito per chi si giustifica gravemente, es. malati). Se non partecipi/non passi ripeti l'anno. Così elimini la microprocastinazione e l'iniquità data da professori che bullizzano gli studenti.

[@real0067]

Concordo, il mio metodo è iscrivermi ai primi appelli. Fidatevi l'ansia ti trasforma in un motore.

[@starman633]

Per fortuna nei concorsi pubblici non c’è limite di età. Un mio amico ha vinto un concorso da dirigente nella PA a 40 anni, si era laureato a 32 anni con 103/110.

[@lucave8040]

Beata ingenuità. Aveva una raccomandazione grande come una casa.

[@starman633]

@@lucave8040 No, nessuna raccomandazione. Erano 300 posti ne hanno presi 240.

[@Gio_Gion]

Alle aziende serie frega un cazzo con quanto ti sei laureato o in quanto tempo, vede il tuo percorso di studi ed esperienze precedenti e ti fa domande per vedere se conosci veramente quel campo. In genere è qualcosa a cui si interessano le varie PMI e studi professionali perché hanno bisogno dello schiavo di turno sottopagato e che possono mettere quanto più tempo possibile in stage, in prova, in formazione e altri inquadramenti all'italiana per avere sgravi fiscali e crediti d'imposta.

[@starman633]

@@Gio_Gion per questo ai concorsi pubblici si presentano in 10.000 per 5 posti.

[@lucave8040]

@@starman633 In cosa si é laureato?

[@gabrielegraziano7976]

personalmente sono un fallito che salta da un lavoro all'altro senza prospettive, ho 26 anni, a laurearmi e costruirmi una carriera basata su una laurea non ci penso proprio, se tra un anno e mezzo la vita continua su sto binario andrò in toscana in qualche ecovillaggio e via andare, ma va bene così.

[@leggermentesara]

Sono d'accordo con quanto detto tuttavia vorrei dire qualcosa per rincuorare chi potrebbe restare sconfortato da queste verità: Si trova lavora anche se ci si laurea tardi e con un voto basso. Non siete ormai finiti. Tutti hanno il diritto ad un riscatto, anche se il fuori corso può essere dovuto alla banale pigrizia. Potrà essere più difficile, ma lo voglio ribadire: non siete finiti. Sarebbe assurdo pensarlo. (Anche se purtroppo come la cronaca ci dà notizia, molti lo pensano... 💔)

[@giorgiacolomba1250]

Io prenderò la laurea a 33 anni circa, perchè ho passato 11 anni a fare cazzate e sono ripartita dal liceo avendolo lasciato a 16 anni quindi sono abbastanza fregata, ma ci provo lo stesso.

[@581paola]

Non è mai troppo tardi, io ho iniziato tardi l' università, era un mio sogno ma a vent' anni non ho potuto e ho visto che ci sono tante persone adulte che studiano. Non è mai una perdita di tempo! Se si è preparati prima o poi qualcuno ci darà una possibilità!

[@ynpro2569]

ma tranquilla laureati quando ci riesci.. l'importante è che poi cerchi un lavoro.. il problema più grande non è chi si laurea tardi è chi provvisto o privo di una laurea non cerca proprio un lavoro. Lo studio è stressante e viene sempre affrontato in modo soggettivo. Chi si distrae ha spesso bisogno di una mano, di qualcuno che gli ricordi sempre di concentrarsi, di qualcuno che stili un programma e nonostante questo non è detto che vada tutto liscio perchè spesso non dipende nemmeno dalle nostre competenze, ma da fattori esterni e bisogna adattarsi. Una volta finito chi cerca un lavoro lo trova.. ci sono davvero pochi lavoratori volenterosi in italia!

[@Me21295]

È proprio vero, i preconcetti non risparmiano nessuno. Bisognerebbe però capire se gli studi sono più o meno pagati da mamma e papà, SE effettivamente esistono ancora aziende o datori che si mettono a sfogliare curriculum.........avvocato, avvocato, i preconcetti esistono eccome, mi stupisce però come lei non abbia per nulla valutato le varie sfumature della questione. Sarebbe bellissimo per tutti un mondo in cui si studia, ci si prepara (anche praticamente...), si esce per tempo da questo contesto e si lavora meritatamente. Pensassero meglio a ridurre l'età media delle pensioni, poi pensiamo a far lavorare prima i giovani. Troppo bello avere una popolazione che dai 23 ai 70 anni ti paga le tasse, no? :) poveri noi.

[@claudiagst70]

Uno studente lavoratore, che desidera laurearsi per migliorare la sua posizione professionale può comunque sempre farlo anche se probabilmente la votazione finale ed i tempi saranno penalizzanti. Poi c'è chi lavora e studia e magari non è piu' giovane e riesce a laurearsi ,fatica il doppio e davvero lo fa con passione perché non si aspetta più nulla dal mondo del lavoro .Studiate sempre perché non c'è cosa migliore che raggiungere un traguardo di cui nessuno vi aveva creduto capace.

[@DisuManu]

avvocà, un mio amico si è laureato in giurisprudenza a 34 anni, ora fa un tirocinio in uno studio legale dopo 2 anni in cui non ha fatto un cazzo, quindi direi che c'è speranza per tutti.

[@emanuelecupini2046]

Oggi l adolescenza e la giovinezza si sono allungate

[@emanuelecupini2046]

A 34 anni sei ancora in ragazzo un tempo eri uomo

[@stevenVD80]

@@emanuelecupini2046 Non c'è da vantarsi di nulla, l'età media è sempre la stessa e la salute per quanto migliorata risente ancora troppo di un sacco di malattie terminali autoimmuni e non... puoi fare finta di essere un adolescente quanto vuoi ma se ti vengono a mancare mamma e papà?! O semplicemente invecchiano e hanno bisogno di assistenza? Case di cura e badanti mica sono gratis... quindi basta bolle in cui vivere. Che più tardi si capisce quanto la vita sa far male più brutta ancora è la reazione del brusco risveglio.

[@darioavalle9760]

Per sto tuo amico di speranza ce n'è poca. Molto banalmente, se ha iniziato a lavorare a 36 anni, quando andrà in pensione?

[@LEONS97]

Un tirocinio a 34 anni?mica è una cosa buona eh

[@PaoloMarzano]

Se qualcuno mi avesse detto queste cose tanto tempo fa, avrei evitato di iscrivermi all'università.

[@claudiomagliozzi6343]

1:08 Conviene laurearsi subito con un voto più basso o più tardi con un voto più alto? 3:28 A che età bisogna laurearsi per trovare lavoro? 4:42 Le aziende guardano in quanto tempo ti sei laureato?

[@Nitrolore41]

Magliozzi c è senzadubbiamente 🤣

[@Cristian-uh7dj]

Sempre al top💪🔥

[@mircocampetelli8540]

In un percorso universitario contano anche fattori extra didattici : se sei fortunato e ti va tutto liscio , finisci in tempo , max 1 anno fuori corso : se non sei fortunato ti va anche peggio. Conosco gente che per motivi di salute ( gravi ) si è bloccata con gli esami per tantissimo tempo. Non per forza se uno non si laurea in tempo debba essere incapace o poco studioso.

[@IacopoCutino00]

Non influisce per niente, se uno si laurea presto o tardi la fine è sempre la stessa: disoccupato.

[@stevenVD80]

Lettere moderne sicuramente.

[@19Ruben87]

Non sono affatto d'accordo io per primo mi sono laureato con 4 anni di ritardo e non ho avuto difficoltà a trovare lavoro e anzi in termini di carriera sono avanti a molti miei colleghi coetanei laureati in tempo.. come il mio caso molti altri

[@elrey.l]

Dipende se per voto basso si intende 106 anzichè 110 Perchè è il mio caso: avrei potuto rifiutare un voto e prendere molto di piu. Il tempo perso non me lo ridanno... non saranno 2/3 pt a cambiarmi la vita

[@stelladargento6422]

Tieni presente che i voti oltre il 100 sono definiti : " pieni voti " quindi sii contento del tuo 106

[@carlyte6120]

106 non è basso daaai

[@justendeavor]

In cosa ti sei laureato

[@AccentoApple]

Avvocato volevo chiederle quanto fosse importante in questo contesto il proseguire gli studi con una laurea magistrale rispetto un master o un'attività lavorativa che permetta a sua volta lo sviluppo della propria carriera, sia nel caso del conseguimento del titolo di studi triennale in tempo che nel caso di eventuale ritardo, riguardo anche le diverse tipologie di percorso formativo intrapreso (STEM, giuridico, umanistico ecc.). Grazie! Anche questa è la legge!

[@damianomartucci9814]

Prima che venisse il covid ero al terzo anno, ed ero già ero un po' indietro. Poi nel 2020 mi sono bloccato del tutto. Un anno di riflessione. Non sapevo più niente. Nel 2021 ho dato cinque esami. In quest'anno devo finire. Riconosco che ho scelto un percorso in cui fatico più del previsto e devo talvolta combattere contro me stesso. Studio ingegneria. Devo sopravvivere per altri sei esami. I più duri. L'unica forza che ho è uscire dall'Università, per non tornarci mai più!

[@stelladargento6422]

A nessuno viene mai il dubbio di avere sbagliato facoltà ?

[@alexanderedgarr]

A cosa serve una laurea se non si sa comunicare? Io rifletterei su questo

[@dindo95]

La mia domanda è: laurearsi influisce sul lavoro?

[@stevenVD80]

Logico che se ti laurei in ambito umanistico McDonald e Burger king sono sicuramente le opzioni più immediate.

[@Valentina-kl2jm]

Tutto vero per carità, ma quanta pochezza dietro a simili concetti, nonché congetture, nel 2022 ormai “Nulla al mondo può prendere il posto della perseveranza. Non il talento, nulla è più comune di uomini di talento falliti. ... Non l'istruzione; il mondo è pieno di derelitti istruiti. Solo la perseveranza e la determinazione sono onnipotenti”. Oltretutto, quando si parla di autorealizzazione in termini economici, l’Italia non fa sconti a nessuno.

[@lucave8040]

La differenza sta tutta nel corso di studi. Brutto da dire, ma hai essere fuori corso in giurisprudenza, economia e commercio, scienze politiche, lettere etc non è un bel biglietto da visita. Laurearsi in queste materie a 30 anni poi, vuol dire finire a fare la fame in un Call center o come precario a vita nella scuola. Diverso il discorso su ingegneria, medicina, chimica, fisica etc. Tutti i fuori corso che ho conosciuto con queste lauree hanno tutti trovato chi più chi meno lavori stabili e ben retribuiti. Sbagliare corso di studi poi è un dramma. Quelli messi peggio di tutti sono i laureati in architettura o scienze della comunicazione. Tantissimi a 40 anni fanno ancora la fame.

[@rm9050]

Sarebbe meglio avere delle triennali piú pratiche e meno teoriche come succede adesso, per non parlare del educational mismatch causato anch'esso da queste logiche conservative

[@Origami84]

Infinitamente più rilevante dei tempi è la laurea stessa. Laureati in medicina o infermieristica anche con 10 anni fuori corso - chissenefrega. Il lavoro lo trovi comunque. Studia ingegneria petrolifera e laureati a 35 anni: credi che non ci sia un posto per te nei vari campi petroliferi del pianeta? E così via. Se la laurea è di quelle che ti ha permesso di imparare un mestiere, allora l'età è se non irrilevante certo non determinante. Chi ha bisogno di qualcuno che sappia fare quel lavoro, un lavoro tecnico per il quale non puoi prendere qualcuno con una laurea "simile", dargli un po' di formazione, e sei a posto ti assumerà. E per le capacità strettamente meccaniche questo è ancor più marcato: un tecnico idraulico, elettrico, saldatore sui 50anni è anzi anche più apprezzato perchè la sua età è strettamente collegata alla sua esperienza, e quindi alle sue capacità. Viceversa, le lauree di cui si parla in questo video sono quelle che servono appunto per indicare la mera "voglia di lavorare" del candidato. Le lauree umanistiche sono l'esempio tipico, e più sono umanistiche (in una scala che va da filosofia e termina con legge, forse, oppure lingue) peggio è. A quel punto si che l'età conta tantissimo perchè se devo scegliere fra un 110elode filosofo di 35 anni e fuori corso o un 23enne di scienze politiche laureato in corso, il 2o sarà - ogni altra cosa alla pari - preferito.

[@stinger3732]

Queste cose saranno vere magari per grandi aziende e alcune posizioni lavorative, per il resto l'azienda per cui andrai a lavorare vuole solo pagarti il meno possibile, con contratti precari e quando non servi più licenziarti senza tanti complimenti. E' il mondo del lavoro che oggi ha sempre meno senso, sempre più precario e inaffidabile, servirebbe quasi essere ul libero professionista, ti gestisci il lavoro e la ua formazione epr il campo che ti piace come meglio credi.

[@vega4k849]

Il sistema universitario italiano è un totale fallimento, io sono diversi anni fuori corso ma nonostante ciò non sono invogliato a portare a termine gli studi. In periodi come questo mi devo adattare a fare lavori anche umili per sopravvivere perché non ho né il sostegno dello stato ne quello della famiglia. Non si può pianificare un futuro in queste condizioni, il sistema universitario sarebbe da rifondare dalle fondamenta. L'università non serve più per formare talenti o la classe dirigente del futuro, ma è diventata un business, con tasse insostenibili da pagare. Serve solo a garantire lo stipendio ai docenti e per spianare la strada ai raccomandati. Tornassi indietro probabilmente non mi iscriverei. Avrei risparmiato tanti soldi e tanta salute..

[@ionoi1421]

La sigla usata in questo video è più bella di quella usata di solito.

[@Elettra-vc1he]

Conosco persone che si sono laureate in poco tempo e col massimo dei voti, e hanno fatto una brillante carriera. L'unico dettaglio è che non sono felici. La mia domanda è: ma ne vale la pena?

[@johnnynovantino8107]

No per nulla

[@Elettra-vc1he]

Era una domanda retorica infatti.

[@davide2402]

Vi svelo un segreto : l'importante è saper fare . La laurea non conta nulla . Chi sa lavorare lavora e lavorerá sempre.

[@alf8002]

In alcuni casi no. Prova a fare il medico o l'avvocato senza laurea. Per altri lavori purtroppo la laurea non è necessaria e fa sì a volte che chi ha studiato poi si ritrovi carta straccia in mano (per quanto riguarda il valore del titolo non certo per la forma mentis acquistata) perchè i suoi concorrenti possono essere persone che non si sono laureate. Dipende molto dal tipo di laurea e dal tipo di lavoro.

[@MP-ut6eb]

Come faccio l'ingegnere senza laurea?

[@maestrojedi6220]

Questo vale per chi lava cessi o aggiusta lavastoviglie. Non puoi andare al CERN o a fare il medico senza laurea

[@lucagandini2433]

Possono succedere anche cose che ti impediscono di studiare, tra i 19 e 25 anni non è detto che facciamo tutti una vita spensierata

[@rbbbbbbr]

Conviene laurearsi presto con basso voto o più tardi con voto alto : conviene presto con voto alto

[@lolunix91]

Ma scusate, se una persona inizia tardi l'università per problemi familiari, la inizia tardi per questo motivo, ma la finisce nei termini indicati lavorando è ugualmente da buttare?

[@ubit491]

Una buona domanda.

[@lolunix91]

@@ubit491 a questo punto mi viene da pensare/credere, che il vero limite sia dal punto di vista legislativo. In quanto per gli over 30, non ci sono più programmi come garanzia giovani (se non nelle aree del sud con l'asse 1bis), molte aziende non hanno agevolazioni ad assumere un over 30 per un programma di apprendistato e così via. La legge tiene poco conto della persona in quanto tale costellata da troppe variabili per poterla racchiudere in età. C'è da chiedersi troppo per un commento sul tubo e comunque non verrà ascoltato dal legislatore.

[@p3ach_YT]

@@lolunix91 molte aziende basano le loro assunzioni sulle possibilità di usufruire di incentivi fiscali. Ancora di più hanno recruiter incompetenti, che si fermano all'età del candidato ed alla presenza di qualsivoglia anno fuori corso, più che alla presenza in CV di esperienze lavorative ed extracurricolari che abbiano fatto acquisire competenze che i libri non danno. Finché le aziende si fermeranno a questo, candidati che iniziano tardivamente il loro percorso verranno sempre (erroneamente) considerati lavativi e scartati

[@AgostinoMauriello]

@@lolunix91 garanzia giovani non ha mai funzionato.

[@antomia4]

Buongiorno avvocato...e per chi ha ripreso gli studi dopo qualche anno di lavoro? Agli occhi degli altri sembra un fannullone mentre invece ha già avuto esperienza lavorativa.

[@stevenVD80]

Nessun problema se dimostri di avere acquisito skill di un certo tipo legate all'esperienza lavorativa e risolto situazioni che necessitavano di uno stop da dedicare al lavoro.

[@smartphoneworld1]

Già alcuni istituti e licei hanno aderito all'iniziativa, il problema è la difficoltà di essi visto che compressano in 1 il lavoro di 2 anni

[@m.t.9837]

Tanto è scientificamente provato che più lauree e master hai e più sei un cane sul lavoro..! Ho visto gente col master di secondo livello presa a pesci in faccia, per non dire altro, da gente con la quinta superiore nello stesso campo di lavoro..!!!

[@MP-ut6eb]

Scientificamente? Passami le fonti gentilmente ? Sono curioso.

[@chiarastella1762]

non hai detto che un laureato in ingegneria fuoricorso con 90 troverà comunque più lavoro di un laureato in beni culturali in corso con 110L

[@federicoromano8539]

Ma dipende da troppe cose tra cui anche il percorso di studi scelto. Ad ingegneria è quasi normale finire intorno ai 27

[@TheNico496]

Ah ecco mi stavo già per suicidare, poi sono tornato alla realtà grazie a te

[@ynpro2569]

infatti c'è stata una generalizzazione troppo forte! Vogliamo paragonare l'esame a crocette di una facoltà di economia con triplici esami (scritto, orale, progetto) di ingegneria? Ma per favore! Poi dipende molto se è una uni pubblica o privata, voglio vedere quanti bocciati alla LUISS, ma anche quanti fuori corso! se abbattono la media nazionale delle uni pubbliche, non è perchè raccolgono tutti i geni italiani hahaha. In ogni caso a 24 anni si può prendere una laurea in ingegneria in una uni pubblica, ma ti deve andare tutto liscio per 5 anni e devi avere tanto supporto e soprattutto tanto culo! Parafrasando in termini stradali, devi essere fortunato di prendere l'onda verde xD ... ma per lo più avviene che ti becchi semafori verdi e rossi e in casi sfortunati uno si trova tutti i rossi! Quindi angelo ha detto che i datori di lavoro guardano l'età! ok, sì, ma non in tutti i campi! in alcuni campi c'è semplicemente la carenza di laureati (tra cui ingegneria), mentre in tanti altri ci sono troppi laureati e quindi possono permettersi di guardare il voto, data, luogo di laurea (tra cui economia). Federico se stai facendo ingegneria, qualsiasi essa sia, lo troverai sempre un lavoro , sia come ingegnere in una azienda ma anche come per esempio insegnante di matematica in un liceo.. hai davvero tante possibilità

[@MP-ut6eb]

@@TheNico496 Un mio amico a 30 ha trovato un lavoro fantastico in provincia di Bologna. Zitto e studia!! Lascia stare il resto, in bocca al lupo.

[@maestrojedi6220]

@@ynpro2569 i miei amici al poli si sono laureati tutti in tempo, bisogna stare zitti e studiare anziché perdere tempo a fare confronti con altre facoltà

[@strise06]

@@ynpro2569 Mai visto un solo esame a crocette ad economia ahahhah, ma tralasciando questo, conosco abbastanza bene ingegneria e sì, è bella tosta come facoltà

[@giacomomiceli3082]

Finalmente un discorso serio su quest'argomento

[@fabioros4643]

50 anni questa mattina, iscritto alla quarta laurea😉 ...... e pensare che al termine della terza media i professori mi dissero che dovevo andare a lavorare previo corso di formazione professionale....tiè

[@xnicola85]

Avvocato potrebbe fare un video relativo a questa storia di particolari deleghe per il controllo del Greenpass? Qualche avvocato (per me poco attendibile) si è già espresso al riguardo ma mi ha lasciato dubbi profondi. Grazie

[@sssteven8]

L'università va riformata, si studia tantissimo con un organizzazione pessima che incide sui tempi, per dire anche come sono posti gli appelli degli esami ti fa perdere tempo. Fare più esami a crocette scritti, che sono oggettivi e per nulla semplici, ma un appello al mese, questo sarebbe più utile per lo studente. La cosa più triste è che è una formazione spesso inutile, perchè fatta quasi interamente da ricercatori, varia ovviamente da corso di laurea, però nella maggiornza dei casi sono formazioni utili per chi vuole fare ricerca ovvero l' 1 % degli studenti circa. e poi il problema più grande sia della scuola che l'università ovvero tutto teorico 0 pratico, con qualche eccezione ovviamente, ma pochissime. Il risultato è che troppi vanno fuori corso e hanno una laurea che non gli servirà nel mondo del lavoro e questo le aziende lo sanno e sanno che ti dovranno formare, per cui conterà l'età e sanno pure che ti potranno sfruttare.

[@exalibur]

Complimenti dell analisi. 👍🏻

[@MrRedre]

Questo video non mi è piaciuto per niente, e mi creda mi fermo qui solo perché non ho tempo da perdere per una querela per diffamazione, la invito a mio parere a parlare solo di diritto, e di fare meno video bacchettoni che in un periodo come questo dove la saluta mentale è già compromessa non aiutano

[@pietromastroleo8331]

Parole sante, Avvocato👍👍👍

[@gokuson9181]

Caro avvocato, onestamente in questo video non mi trovo affatto d'accordo, sicuramente sarà anche come dice lei non lo metto in dubbio, ma la domanda da porsi è se questo modo di gestire le cose sia giusto o sbagliato e io onestamente direi che è profondamente sbagliato, lo studio quello puro non vedrebbe mai una data di scadenza perchè lo studio vero si basa sulla calma e la tranquillità, se si studia in modo frettoloso si tenderà a uno studio scadente che potrà anche portare al 110 e lode con il bacio accademico ma porterà purtroppo i laureati a dimenticarsi tutto ciò che hanno fatto non a caso si possono trovare persone con un voto tipo 90 essere più preparati di chi ha ottenuto 110, infondo lei stesso ha detto verso il minuto 2:40 che è molto più difficile ricordarsi un testo per un anno intero piuttosto che per 3 mesi, questo in parole povere significa che gli studenti universitari dopo l'esame dimenticheranno tutto, la risposta è si perchè ho avuto una riprova di questo fatto da una persona che ha avuto 110 e lode, ma allora a cosa ci si laurea a fare a questo punto un laureato ne può sapere quanto un diplomato o poco più, secondo me è tutto un sistema sbagliato perchè si studiano troppe materie che non c'entrano molto con quello che poi si andrà a fare quindi semmai quello che andrebbe fatto è ritornare alla laurea a ciclo unico ma anzi che essere 5 anni falli passare a 3 anni e dove si studierà solo ciò che è fortemente collegato al lavoro che uno vuole fare, personalmente trovo sia inutile per esempio che uno che vuole diventare avvocato penalista studi branche del diritto esterne al ruolo che vorrà ricoprire o che uno che vuole fare l'andrologo studi roba collegata alla ginecologia, in pratica farei partire fin dal primo anno di università con ciò che si vuole realmente fare senza andare a mettere materie riempitive solo per dare una cattedra a qualcuno e che non fanno altro che far studiare gli studenti in modo affannoso con il risultato che non capiscono niente di tutto, infine è una vergogna in ogni caso che si guardi all'età, ci possono essere miliardi di motivi per cui uno non si è laureato per tempo e in ogni caso sono tutti validi anche quello dell'anno sabatico è un motivo valido perchè è giusto godersi la vita soprattutto quando si è giovani.

[@tonyferrante9564]

Influisce di più svegliarsi tardi

[@vero-de6lw]

Io studio 12 ore al giorno, tutti i giorni. Non ho più vita sociale, penso solo all'università. Eppure nel mio ateneo (Sapienza di Roma) giurisprudenza è terribile, una vera impresa. Nonostante mi impegni moltissimo e abbia una media molto buona, sono già in ritardo (sono al terzo anno ma vedendo le tempistiche so che sarò fuori corso). Non so come fare! Vorrei diventare notaio.

[@gokuson9181]

forse è proprio perchè studi in quel modo il problema, il tuo è uno studio affannoso dovresti goderti meglio la vita

[@DisuManu]

in America se non sbaglio il liceo dura 4 anni, quindi giusto adeguarsi.

[@ynpro2569]

ho conoscenti che hanno fatto fatto un anno all'estero in america e il programma liceale in america del 4° anno rispecchia quello del secondo anno di un liceo scientifico italiano. Probabilmente fanno tutto al college poi

[@EdoardoLusuardi]

Va bene, facciamo finta che siamo tutti uguali e partiamo con le stesse condizioni e magari questo video ha senso.

[@FedericoFlecchia]

Non tutti partono con le stesse opportunità e non tutti hanno gli stessi tempi di apprendimento. Ciò non vuol dire che chi è più lento sia anche più scarso o meno affidabile. A volte chi ha dovuto faticare di più per imparare o per superare le proprie difficoltà, arriva a farlo in una maniera più profonda e sviluppa tante altre competenze trasversali durante il proprio percorso. Certo, c'è anche chi si laurea in ritardo perché ha preferito perdere tempo inutilmente, ma questa mi sembra un'analisi troppo stereotipata e superficiale. Le imprese, sempre alla ricerca di "lavoratori giovani, ma con esperienza", hanno intossicato il mondo del lavoro promuovendo una cultura fortemente individualista. Quali sono i risutati? Una generazione di giovani lavoratori inaffidabili, pronti a lasciare il posto di lavoro con estrema facilità e a voltare le spalle all'azienda. Un tessuto produttivo incapace di innovare e di far progredire il paese in cui viviamo. Una ridotta mobilità sociale rispetto ad altri paesi dove c'è un approccio valutativo più orientato alle competenze che ai titoli. Un 110 conseguito nei tempi giusti è sicuramente un gran bel biglietto da visita, ma non è detto che quel singolo dato esprima fino in fondo la capacità di creare valore.

[@VivaLegolastef90]

Non solo ci si deve laureare in tempo e andare fuori corso è estremamente svantaggioso, ma fare stage o praticantati durante gli studi è fondamentale per partire, una volta conseguito il titolo, immediatamente in una posizione di vantaggio competitivo.

[@davidecampana269]

Andare fuoricorso è come sentirsi come un alimento andato a male che fa i bai. Processo irreversibile

[@locked01]

Risposta breve: SI.

[@mohamedrafi9748]

Siccome richiedono 15 anni di esperienza o meno.. Non c'è alcuna fretta😃

[@gaetano9772]

Salve, qualcuno sa dirmi se anche i redditi derivanti dalla vendita dell'usato tra privati vanno dichiarati? Chiedo perché non vorrei avere problemi con l'agenzia delle entrate.

[@cogitoergoboh7098]

La mia domanda è : anche in ambito legale vale la stessa cosa? Perché io so che non è sempre come ha detto lei in questo video. Ma dipende molto dal tipo di lavoro che si vuole cercare.

[@LP84ESP]

In nessun ambito è sempre come ha detto nel video. Ma sono dei buoni consigli da cui partire molte volte.

[@cogitoergoboh7098]

@@LP84ESP su che basi dici questo? O lo dici solo perché lo ha detto l'avv. Greco?

[@LP84ESP]

@@cogitoergoboh7098 io mi sono laureato in ambito ingegneristico e, se per me quello che ha detto Angelo Greco ha corrisposto al vero, per altri miei colleghi di corso invece no... In tutti gli ambiti non esiste una filosofia unica, puoi dare consigli e basta

[@lorenzopippia5257]

C'è davvero chi rifiuta voti dal 25 in su?

[@antonioayoub4529]

Be...non credo: sarebbe una follia con tutto l'impegno che ci vuole per gli esami universitari !

[@lessiniaflowers]

Sì, se il rifiuto te lo poni prima dell'esame.

[@DragoonDark97]

Sai, dipende tutto da quello che vuoi. Una mia amica si è laureata letteralmente con tutti 30 e 30L, per cui qualche 28 l'ha rifiutato per tornare all'appello immediatamente successivo, poche settimane dopo. Come base di laurea ne aveva una così alta che anche se avesse fatto scena muta avrebbe preso 110L, per cui per lei aveva senso. Non ha senso per chi prende voti randomici e giusto perché pensava di poter prendere di più (con domande più fortunate), non accetta di meno.

[@Elettra-vc1he]

Una mia collega accetta solo voti dal 28 in poi. Ne ha rifiutati una marea, però la volta dopo prendeva 28 o 30. Una volta rifiutó un 25 e la prof insistette per farglielo accettare, ma non ci fu niente da fare.

[@carlyte6120]

@@DragoonDark97 esagerata

[@ikki9001]

È triste, purtroppo ha ragione

[@simonerossini6308]

Avvocato dove posso farle una domanda inerente ad un argomento da lei trattato in passato?

[@tizianoparri3813]

Buongiorno avvocato, volevo chiederle se è vero che per chiedere alle persone che entrano nella mia attività il green t, devo avere un autorizzazione del ministero della sanità altrimenti rischio una denuncia perché, non ho l'autorità per vedere dati personali si altre persone... grazie, QUESTA È LA LEGGE!!!!

[@TheDancenet]

Andate a lavorare nei discount, li non serve la laurea bastano 2 braccia e via

[@mauroapra3023]

Salve avvocato, ho visto video dove dice che non ha valore contratto prematrimoniale perché il matrimonio non é un contratto. Ma allora perché per sposarsi bisogna firmare documenti e in caso di separazione da coniuge che non lavora bisogna passare gli alimenti?

[@Teleutefero]

che schifo il mondo del lavoro, per fortuna non è più l'unica strada

[@MP-ut6eb]

Quale sono ke alternative?

[@Alfred9498]

@@lbdoccerto, se finanzia il papi con l’investimento iniziale 😂

[@cyberdimio]

Alla fine il tutto si riduce alla legge della domanda e dell'offerta, se oggi ti laurei in medicina o in ingegneria informatica, da lavorare troverai comunque e nessuno guarderà nè al voto di laurea nè agli anni di fuoricorso, al contrario ci sono altre facoltà in cui non è così, per esempio legge, dove, non essendoci il numero chiuso, si creano troppi laureati che vanno poi in qualche modo filtrati e in questo caso sia gli anni di fuoricorso che il voto di laurea possono contare.

[@stelladargento6422]

Togli medicina: sono studi particolari che vanno fatti con una particolare predisposizione, altrimenti sei un macellaio. Ho visto laureati in medicina che facevano gli autisti di autobus ..........

[@cyberdimio]

@@stelladargento6422 Scusa ma faccio davvero fatica a crederlo (la cosa degli autobus).... io non ho MAI visto un laureato in medicina che non facesse il medico.

[@stelladargento6422]

@@cyberdimio - Chi finisce a guidare un autobus se ne guarda bene dal dire che ha una laurea in medicina, è uno smacco tremendo !!! Io l'ho imparato per vie indirette. Adesso il mio giardiniere è uno psichiatra !!!

[@francescoferrara4174]

La scuola e una merda per come è strutturata togliere un anno non sarebbe male,comunque la cosa non mi riguarda più a me .

[@francescomasella6013]

Laurearsi tardi? Non è reato.

[@lorenzopippia5257]

Il problema è trovare un lavoro pagato bene dopo la laurea.

[@scottlee5586]

L'importante è avere soldi il resto sono cagate

[@francescapennacchini4608]

Comunque queste cazzate succedono solo in Italia, all'estero c'è molta più elasticità.

[@TonyBlair99]

La scuola serve a niente

[@osservatoreesterno2398]

La vita ha i propri tempi... le proprie scadenze ! Se arrivi tardi a determinati traguardi , poi te ne penti , perche' iniziano le difficolta oggettive , i genitori diventano anziani e possono ammalarsi , complicando non di poco la vita dei figli , se questi nel frattempo non hanno ancora raggiunto una propria indipendenza , o formato una propria famiglia !!

[@giovanniiacobelli9365]

Laurearsi tardi è peggio.. meglio non laurearsi.. significa che sei poco produttivo

[@capesydenorthcarolina5450]

Io sto iniziando l' università a 33 anni ( fisioterapia).. Lo so è una pazzia in tutti i sensi.. E non avrò un bel biglietto da visita.. A 33 anni sei praticamente vecchio per istruirti

[@581paola]

Non è vero, ci sono tante persone che studiando da adulte. Lasci perdere ciò che pensano gli altri, faccia solo quello che le piace e che la rende felice, poi il resto verrà da sé. Poi il suo è un settore dove c'è molta richiesta quindi non si preoccupi. In bocca al lupo

[@capesydenorthcarolina5450]

@@581paolala ringrazio per l' incoraggiamento.. Si tutti i giorni ho a che fare con persone che mi ripetono continuamente " Ma lascia perdere, chi te lo fa fare.. Sei in ritardo.." E non è facile ogni volta fronteggiare queste " Rotture ".. Però si va avanti perché quello che importa è ciò che voglio io non quello che vogliono gli altri.. Grazie ancora e buona vita!🤗

[@MP-ut6eb]

Io nel dubbio se dovessi assumere fisioterapisti in un ipotetico studio non so quanto mi fregerebbe dell'età della laurea, penso ci siano altri come me insomma.

[@XMarx-it1yj]

@@capesydenorthcarolina5450 non ti preoccupare assolutamente. Fisioterapia è a num chiuso, calcolato in base al fabbisogno annuo di professionisti. Ciò vuol dire: tutti trovano lavoro! Ci sono 40enni che iniziano il corso per trovare di nuovo lavoro, non preoccuparti, non sei un caso raro ;)

[@loba9029]

Mah 😅

[@paolosciarra6084]

Parole sante avvocato

[@Jhonny15512]

Le lauree oggi sono un business, per questo le stanno rendendo accessibili a tutti. Poi di fatto la maggior parte delle aziende assumono sotto i 30 anni e guardano, eccome se guardano quando ti sei diplomato e laureato. Non puoi goderti la festa della giovinezza e svegliarsi a 30 anni e iscriversi all'università magari a filosofia