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Via il braccialetto elettronico, fine della detenzione. Ilaria Salis è libera. La polizia ungherese è arrivata nell'appartamento dove era ospitata da una famiglia italiana dallo scorso 23 maggio per toglierle il dispositivo dalla caviglia.
Ora la 39enne, accusata in Ungheria di lesioni per la sua presunta partecipazione negli scontri del 10 febbraio 2023 a Budapest con i neonazisti europei può tornare in Italia.
Avevano fatto il giro del mondo le immagini di lei in udienza con le manette ai polsi, ceppi e catene alle caviglie e una catena tirata da un agente come fosse un guinzaglio provocando una reazione internazionale. E numerose organizzazioni, a cominciare da Amnesty International avevano lanciato un appello per denunciare le condizioni degradanti in cui la 39enne milanese era detenuta.
Ilaria Salis è rimasta in carcere per oltre 15 mesi fino a quando è stata accolta la richiesta avanzata dai suoi legali di poter scontare la misura cautelare ai domiciliari.
Nel frattempo la lista Alleanza Verdi e Sinistra l'ha candidata alle recenti elezioni europee ed è stata eletta con 176mila preferenze.
Laureata in scienze storiche, insegnante, Ilaria Salis ora può rientrare nel nostro paese, probabilmente già il prossimo 17 giugno, giorno del suo 40esimo compleanno. La sua famiglia aveva già comprato i biglietti per festeggiarla a Budapest ma ora potrà farlo in Italia. "Sono molto contento - ha commentato a caldo il padre Roberto Salis - e non ci aspettavamo la sua liberazione oggi. Ora, vado a prenderla"
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