👉 GUARDA IL PRIMO EPISODIO - kzbin.info/www/bejne/ZpbMn5yqi6h2hsk | Buona visione!
@ViMa57Күн бұрын
Ascolterei Arfaras per ore
@luca2749Күн бұрын
Quanto potrebbe essere affascinante la scuola a tutti i livelli di età se ci fossero professori come Arfaras!!!!!!!!
@mjrndrКүн бұрын
Arfaras é davvero di un livello superiore, e Paolo arguto e abile moderatore. ti dicono con nonchalance cose che ti lasciano 5 minuti perplesso chiedendoti "perché nessuno me l'aveva detto prima?
@antonelloserpi5485Күн бұрын
La "Distribuzione della Ricchezza"...è tutta lì la vera sfida di questa prima parte del nuovo Secolo...e chissà, se continuando così, l'umanità ne potrà conoscere la fine troppo egoismo, messo like al video
@matteofioretti02Күн бұрын
Vabbè che dire: io ascolterei Giorgio arfaras per oree. Bravissimi 🤩🤩.
@giuliozoccoli4588Күн бұрын
Grazie 🙏 per la puntata..Filosofi e Tiranni è arrivato ieri,oggi si legge…buona giornata a tutti..e libro consigliatissimo 🚨🚨🚨
@antoniocantagallo7888Күн бұрын
Ma quanto è bravo arfaras!!! Sempre chiaro
@paolodemarco6176Күн бұрын
Arfaras top di chiarezza!!!!!
@leonardopaoletti6511Күн бұрын
Gradevolissimo e interessante, come sempre! Appena acquistato il libro di Arfaras 🥸
@giofederleКүн бұрын
Come al solito con Arfaras non ci si annoia. Bravi
@francorebolini8144Күн бұрын
Bravi, a prescindere.
@riccardomadrigali1367Күн бұрын
Arfaras Presidente del mondo. Il numero 1.
@mauroorso1963Күн бұрын
Arfaras sempre il migliore
@alessandrovespignani2078Күн бұрын
Discussione davvero molto interessante, complimenti
@alessandroserarcangeli7585Күн бұрын
Arfaras Presidente della Repubblica.
@antonelloserpi5485Күн бұрын
ammazza quanto parla aohh ...grazie Giorgio messo like
@aldocolamartino299116 сағат бұрын
37:49 Bizzarri è di Pescara. Anni fa vivevo là e ho conosciuto suo fratello, intellettuale quanto lui e molto somigliante fisicamente 😃 Anche la voce.
@MarioIotubiКүн бұрын
Vedo arfaras metto like. Automatico
@salvatorerubino4009Күн бұрын
Buona sera!
@MrMadoglioКүн бұрын
Arfaras mi fa sintetizzare dopamina 😅
@mauroorso1963Күн бұрын
Buonasera a tutti
@orfeopezzottiКүн бұрын
Mio commento tattico 👍
@MicheleFrancescoMannaiКүн бұрын
Commento tattico
@arrigofacchini6380Күн бұрын
Salve
@annanensibertini7502Күн бұрын
Buonasera
@filippodemagistris4351Күн бұрын
Con Berlusconi hanno avuto successo e soldi tanto quelli che hanno lavorato per lui quanto quelli che hanno trovato un mestiere combattendolo a vita.
@MarcoMottiDeciso16 сағат бұрын
1:46 Rapporto Censis 2024: un italiano su cinque non sa chi è Mazzini …il 20 % non avrebbe la cittadinanza, secondo alcuni 🙄
@giuliocaprini-be2pjКүн бұрын
Che bella sarebbe una migrazione del Prof Arfaras verso l'area Social-Democratica
@riccardocremonese94Күн бұрын
La lotta tra classi sociali può avvenire solo in un modello di stato-mondo omogeno politicamente e legalmente o isolato. Ora c'è lotta di classi di paesi diversi. Perché le differenze, il delta, sono il motore di equilibri dinamici (il calore ad esempio, o meglio l'energia). L'unico modello di crescita tecnologica-sociale che conosciamo è questo: disequilibri nella concentrazione della ricchezza per creare incentivi. Questo porta al progresso dell'umanità in toto. Ma nel breve alla cosiddetta invidia sociale. Un equilibrio dinamico anche qui: più spinta sul progresso, più invidia sociale. Ma è la storia dell'umanità, che da sempre ha dovuto trovare soluzioni per controbilanciare l'invidia degli "sconfitti". In gruppi sociali piccoli la forza, la coercizione. Poi la religione (re-ligio= legare) con il miraggio di un mondo oltre, l'oppio dei popoli. Poi il merito di natura protestante, quindi sempre legato a Dio. Infine la meritocrazia liberale-illuministica, che però non si sta rivelando così efficace come le religioni nel tenere insieme le società. La globalizzazione dei mercati e il cambio tecnologico hanno espanso i mercati ma non i diritti (o meglio, non alla stessa velocità). I diritti sono un altro strumento di pacificazione sociale. Il conflitto sociale non è più interno allo stato ma è esterno. Da qui la lacerazione sociale o radicalizzazione della politica. Il populismo attuale si fonda sull'odio sociale anti-globalizzazione, di cui l'immigrazione è un epifenomeno, degli "sconfitti" che vogliono solo vedere il mondo bruciare, non vogliono progresso. Quindi manca il contro-bilanciamento.
@giulianopoetaКүн бұрын
Mannaggia che analisi. Mi hai aiutato a mettere in fila quello che già pensavo.Grazie.
@jeffersonming9374Күн бұрын
Qual è la prima parte della trilogia di cui si parla?
@LiberiOltre22 сағат бұрын
Abbiamo inserito il link al primo episodio nella descrizione del video e nel commento fissato in alto. Buona visione! Staff LiberiOltre
@dariorossi7579Күн бұрын
Arfaras Über Alles
@MrMadoglioКүн бұрын
Minuto 39, non è un fatto morale. Semplicemente è più utile per tutti che le persone più intelligenti e più intraprendenti raggiungano posizioni apicali sia nel sistema economico che politico perché ciò massimizza l'utilità complessiva
@gianlukegrКүн бұрын
A me appare evidente che l'unico modo sensato per "redistribuire" la ricchezza sia quello di avere una bassa tassazione sul lavoro e una alta tassazione sulle case. In questo modo distruggi la ricchezza accumulata e spingi le persone a lavorare
@giuliocaprini-be2pjКүн бұрын
Lasciamo stare la Milano da trangugiare....
@aldocolamartino299117 сағат бұрын
Però a me l'obiezione di Arfaras sul contributo degli immigrati alle pensioni sembra molto debole perché fintanto che un immigrato sta qui, lavora regolarmente e versa i contributi aiuta a pagare le pensioni dei pensionati attuali, su questo non ci sono dubbi. Che poi a un certo punto torni al suo paese e che l'Italia debba versargli i soldi della pensione all' estero mi pare un problema marginale in quanto ben pochi immigrati torneranno al loro paese se riescono a costruire un futuro qua. Concordo pienamente sul fatto che il contributo economico degli immigrati dipende anche ta quanto è alta la loro produttività, però se gli italiani non ci sono, perché ne nascono sempre meno, la produttività di un immigrato dequalificato sarà comunque maggiore di quella di un italiano inesistente.