Un lavoro intenso e sublime ... De Seta il n.1 dei documentaristi italiani
@1210CM4 жыл бұрын
Complimenti per questo bellissimo documentario. É un vero capolavoro, un opera d'arte. La speranza non muore. Il bene esiste sempre anche se spesso trascurato.
@albywhitelady4 жыл бұрын
Guardo il documentario con le lacrime agli occhi
@antoniopaletta68282 жыл бұрын
Straordinario, racconta la misura delle cose nella mia terra ed anche il mio senso di smarrimento, perché in queste cose io mi riconosco
@albywhitelady4 жыл бұрын
La mia Calabria la porto sempre nel cuore.
@rosellinascarcella37839 ай бұрын
Bellissimo,commovente importantissimo e attuale.
@plfj2226 жыл бұрын
grazie per bellissimo documentario saluti della Australia di in calabrese ke a lasciato la Calabria 45 anni fa stavamo meglio quando si stave peggio
@massimilianojoker19263 жыл бұрын
Mio nonno diceva erano tempi duri ma erano meglio c era umiltà unione la mattina ti svegliavi felice....esisteva amicizia vera , si parlava a tavola ....oggi nn ce più rispetto, ce divisione gelosia e viviamo schiavi di un sistema. ..si vive x lavorare
@ellad95137 жыл бұрын
bellissimo..grazie tantissimo..abito a New York ma sono nata in Calabria e grazie a te ho potuto fare vedere alle mie nipotine come si viveva nei tempi del nonno..davvero un video d ammirare..
@marcocostantinj36052 жыл бұрын
Dovresti tornare, e uno dei pochi posti nel Occidente dove la vita non è cambiato tanto dal epoca
@demetrioriccetti4871Ай бұрын
Grazie mille, bella e triste la realtà. Piangere sul latte versato chiudere le stalle quando i porci sono scappati. Ora paghiamo il conto.
@alexbell38317 жыл бұрын
il finale con il paesaggio colmo dei maestosi pini loricati sulle pendici del Pollino è fantastico
@benedettodario36792 жыл бұрын
Bellissimo da guardare e comprendere in un contesto storico dove l'industria cerca di integrarsi con la natura, dove il concetto di sostenibilità lo stiamo finalmente acquisendo. Il cambio di paradigma è in atto!
@gheorghedraganescu70036 жыл бұрын
Bellissimo, con opinioni profondi e sorprendenti.
@TrinoXs3 ай бұрын
Quando nessuno soffia sul fuoco della differenza fra i popoli la gente semplice, e portata vivere in pace !
@gaetanocostanzo26102 жыл бұрын
Il lavoro era duro.. Ma venivi ripagato.. Dall'anima.. da una vita vera dai semplici.. gesti.. Quotidiani Umani Verso il prossimo.. Sentirsi partecipe alla vita ... Contemplando tutto.. Ciò che ti circonda.. Gustandoti al pieno la semplicità e le suggestioni che ti regalano quei luoghi... Sentire la chimica inspiegabile.. Quella pace misteriosa .. ogni giorno che ti fa sentire a casa....queste cose non si possono comprare...oggi in un mondo che corre a 300 km orari... I frastuoni , le preoccupazioni indotte quel mondo arcano e scomparso.. E rimasto l'illusione della vita.. Non bastano.. I Vestiti firmati, il denaro, le donne.. Tutto digitalizzato alla follia.. Più avanti senza che ci accorgiamo ...perché dormiamo. sarà tutto Robotizzato... Anche i nostri sentimenti..tutto ciò danno un piacere momentaneo.. X ritornare al punto di partenza.. Il vuoto dell'anima... C'è un prezzo da pagare in ogni cosa che scegliamo..
@cristinabregoli30167 жыл бұрын
grazie sincere per la pubblicazione.Mi sono commossa....faccio girare
@johnnylettie19047 жыл бұрын
minuto 28 canzone arbereshe o mamma mia bello grazie mille
@titoocchicupi92453 жыл бұрын
Una Regione che ha nel suo interno, una catena montuosa bellissima, per non parlare della costa e del suo mare. Peccato.
@lp02lp2 жыл бұрын
Una Calabria dolente ,operosa , abbandonata, di una struggente bellezza e di una forza morale senza uguali.
@dromeres9 жыл бұрын
Grazie per averlo condiviso. Ne avevo sentito parlare ma non l'avevo mai visto.
@cataldoantonioamoruso99529 жыл бұрын
danilo romeres il documentario che cerco è senz'altro di Sergio Zavoli, ho scritto male nel precedente post.
@fabrizio37937 жыл бұрын
6
@fabrizio37937 жыл бұрын
as
@cantarone7 жыл бұрын
bellissimo riflessivo toccante grazie!
@browncandy50172 жыл бұрын
Interesting....enjoyable
@massimopudrelli4298 ай бұрын
Il documentario è esteticamente ben fatto, belle immagini e belle musiche, e contiene anche molte idee condivisibili. Si ispira forse a “Koyaanisqatsi”, comunque ne ricorda di certo le tematiche e il “messaggio”. Ed è appunto il messaggio complessivo che a mio parere non è condivisibile. Contrapporre le storture del mondo industriale e postindustriale, che indubbiamente ci sono e che nessuno nega, a una supposta età di armonia del mondo contadino e paesano è una tesi semplicistica e ingenua, un po’ da “laudator temporis acti”, secondo cui il passato è sempre migliore del presente. Il mondo contadino e dei vecchi paesi era un mondo da rimpiangere per la sua armonia, concordia, solidarietà? Basta aver letto un po’ di novelle di Verga o di Pirandello, o romanzi come “I Malavoglia” e “Cristo si è fermato a Eboli” per sapere che anche quel modello di società era avvelenato da maldicenza, invidia per la “roba”, rancori tra famiglie che si trasmettevano di padre in figlio e via dicendo. Non parliamo poi delle condizioni igienico-sanitarie, dell’analfabetismo, dei pregiudizi verso ogni forma di diversità. La realtà è che non c’è proprio nessun passato da idealizzare, nessuna età dell’oro: ogni età è difficile e combattuta per gli uomini in questo mondo, si può solo cercare di migliorare il presente e il futuro, senza avere troppi rimpianti per una supposta felicità perduta che non è mai esistita.
@Alfonso-if1crАй бұрын
Non credo che l'autore volesse esprimere una tesi di questo genere, piuttosto sembra voler rimarcare l'attenzione su aspetti della vita preindustriale che andrebbero rivalorizzati: l'attenzione per le risorse locali; il rispetto delle tradizioni indissolubilmente legate alla storia dei territori; la riconsiderazione dell'economia di sussistenza in un'ottica complementare rispetto all'economia di mercato. Come non condividere il fatto che le fabbriche hanno portato incertezza in molte parti del nostro paese, da contadini piccoli proprietari (dopo grandi conflitti e storiche riforme) ad operai sottoproletari pronti alla nuova emigrazione in tempo di crisi. Ma il documentario è piú complesso di un rimpianto nostalgico del mondo contadino, e lo è al punto tale da stimolare notevoli riflessioni a distanza di 30 anni...non credo ne esistano di uguale livello oggi
@riccardocroce35047 жыл бұрын
Magnifico documentario !
@mirianacostanzo49895 жыл бұрын
La fine di un tempo che fu'....x abbracciare ..il mondo di oggi.. dimenticando ...tradizione , cultura, canti popolari ..rispetto della vita ...e delle cose...solidarieta'e professionalita' ecc... co pro.sempre quello d
@federicopatrizi39902 жыл бұрын
al minuto 58.02 c'è un immagine fantastica , che mi piace da morire .
@russiateam3 жыл бұрын
L'inizio é davvero bucolico...di un mondo lontano ormai sparito
@annalanciano60164 жыл бұрын
Bellissimo 👍❤️
@tizianagalbusera97058 жыл бұрын
molto bello..e la riflessione finale sull'avanzata industriale è molto toccante
@vittoriomontalto46716 жыл бұрын
Tiziana Galbusera d4 bf
@happynewyear53083 жыл бұрын
Vittorio DeSeta "In Calabria" 1993.
@giuseppasgro91414 жыл бұрын
La sopravvivenza crea un'alleanza tra l'uomo e gli animali
@vincenzo.grillone3 жыл бұрын
Unico neo, girato nel 1993..ma.la Calabria già non era più così.. Magari in alcune zone remote, ma come avviene anche oggi al Nord
@lucapisconti5 жыл бұрын
Bello davvero!
@cirosantarpia92312 жыл бұрын
🙏❤
@Symballo74 жыл бұрын
Ma di che anno è? È bellissimo. Poesia...
@russiateam3 жыл бұрын
1993
@sharkonesega4 жыл бұрын
Ma la canzone a 47:00 bellissima ...come si chiama?
@marcomatteovincenzobrunetti3 жыл бұрын
L'ira è il mio cibo. Io mi nutro di me stessa e così morirò di fame a forza di nutrirmi W. S.
@cataldoantonioamoruso99529 жыл бұрын
Salve, qualcuno potrebbe aiutarmi? Cerco da anni un documentario, forse di De Seta, o di Zavoli, in cui si parla delle linea 'jonica' calabrese degli anni 50-60 e dei treni che rifornivano di acqua i caselli ferroviari sparsi lungo quella linea. Forse il titolo è 'Il treno della sete'. Grazie, cataldamor@gmail.com
@dromeres9 жыл бұрын
Cataldo Antonio Amoruso Non credo che il documentario che cerchi sia di Vittorio De Seta. Forse è di Sergio Zavoli.
@alexbell38317 жыл бұрын
ma è CIVITA! 27:00
@Unoduetrequattro3402 жыл бұрын
un mondo finito
@mariapucciano18967 жыл бұрын
Io sono calabrese ma il dialetto delle donne non lo capito
@francobasile51747 жыл бұрын
maria pucciano la canzone finale è di lingua albanese arbëreshë
@francobasile51745 жыл бұрын
@Giovanni Antonio1 leggi un po' la. Storia di questi popoli, è prendi esempio
@francobasile51745 жыл бұрын
@Giovanni Antonio1 siamo in Calabria dal 1400 forse anche prima dei tuoi padri che dici, noi siamo Calabresi ed italiani, forse l'ideologia di salvini da buon calabrese ti ha confuso.. Saluti stammi bene
@francobasile51745 жыл бұрын
@Giovanni Antonio1 informati bene noi siamo arberesce
@francobasile51745 жыл бұрын
@Giovanni Antonio1 arberesce (Italo albanese) o albanesi d'Italia, documenti italiani, residenza italiana, comune italiano, ma origini e culture e tradizioni arberesce, fatti un giro in questi paesi e poi ti farai na ragione.. Saluti