In viaggio con Paolo nell’Italia etnica meridionale

Uno sguardo al sud della vera Italia, intermedio ed estremo. Dall’Ausonia peninsulare all’Enotria del profondo meridione, nel segno di Italici e Greci. Un territorio che comprende anche l’arcipelago di Pelagosa e le isole maltesi.

[@alessio3565]

Sizzi mi consigli un test genetico quantopiù completo e possibilmente non gestito dai nasoni, grazie.

[@Ballizta]

I'm half Calabrese from my father, and my grandfather's sister on that side had blond hair and blue eyes, and nobody else that I know of in my immediate family has these traits. My grandfather's side was quite fair, but do you have a possible explanation for this occurrence? From what I've read and seen It's quite rare for Calabrians to have features like this, so I'm curious to hear if there's anything more to it.

[@StormKidification]

The explanation is light features are found throughout the peninsula, it is a spectrum where the north has much higher occurrence but there is not a single region in Italy where you won't find people with these features.

[@darklight6013]

Ho sempre notato anche una certa differenza fenotipica tra la gente che vive nelle città sul mare, specie quelle grandi, e la gente che vive nei paesini dell'entroterra, almeno qui nel Barese. Sulla costa vedo una maggiore varietà di fenotipi, soprattutto una maggiore quantità di persone con capelli biondi ed occhi chiari e pelle molto chiara, praticamente rossastra, ma anche di persone dalla pelle decisamente olivastra e dai capelli e occhi molto scuri; esiste appunto una grande varietà. Nei paesini dell'entroterra invece vedo più omogeneità; pelle da chiara a leggermente olivastra e capelli e occhi castani, ci sono anche lì i biondi che sembrano scandinavi o i mori che sembrano arabi, ma sono molti di meno.

[@giorgiodifrancesco4590]

Peccato che se a due persone di apparente fenotipo identico fai controllare quale sia il loro DNA possano risultare diversissime tra loro.

[@___III___]

Il senso di Italia è cambiato nel corso dei millenni. Però, non so. Il termine richiama a popolazioni italiche, come i latini. Quello che noi oggi intendiamo come culla della cultura italiana va identificato in un territorio compreso fra Toscana e Lazio. Le popolazioni dell'estremo sud hanno avuto sì vari apporti etnici e culturali, ma per un largo 70% non sono altro che greci che hanno assunto una cultura italica (per opera dei latini). Il nome Italia nasce in Calabria ma non può essere affibbiato ai siciliani, che sono greci per sangue. Ormai abbiamo il termine Italia e cerchiamo di capire a chi può calzare meglio. Il fatto è che l'omologazione ha condotto a usare un solo nome per popoli estremamente diversi. Italia-etnica la vedo un'espressione inutilizzabile.

[@lombardista]

@@___III___ In Sicilia c’erano i Siculi e gli Elimi, popolazioni italiche. Calza senza dubbio meglio al centro-sud, terra degli Italici (latino-fallisci e osco-umbri).

[@NN_1972]

Farà un video sulla Sardegna?

[@lombardista]

@@NN_1972 Il prossimo.

[@jorge_channel1674]

We ti, quand hoo legiù "viaggio" me son stremì! Hoo pensa: s'al fa cus'è in basitalia? Stagh atent cont quei gent lì! 😄

[@lombardista]

@@jorge_channel1674 Figüress, a gh’ó gnach ol passapórt! Satira (ma non troppo, così dovrebbe essere).

[@marcomelies]

​@@lombardistaCioè vorrebbe un passaporto per muoversi tra "Granlombardia " ed Italia, e magari anche vietare i matrimoni "misti" per legge ?

[@Everesteg]

Non vedo errori, l`unico appunto che faccio è sul periodo di arrivo dei geni natuftiani e zagrosiani in italia. Personalmente credo che siano soprattuto di origine antica, colonizzazione greca e in parte anche età del bronzo, l`origine imperiale o addirittura tardo imperiale è palesamente esagerata, anche se non escludo un apporto medievale dovuto ai thema bizantini (anomalie genetiche in romagna, liguria e laguna veneta rispetto al resto del nord). Dico questo perchè si comincia a vedere un cambiamento genetico nella città di roma gia a partire dal II secolo a.c, quando centinaia d migliaia di greco-italici del sud, impoveriti dalle devastazioni della guerra punica e dall`esproprio romano delle loro terre, si riversarono nell`Urbe (questo è il periodo di massima espansione demografica di Roma) e in altre città del lazio e della tuscia meridionale. Per quanto riguarda il periodo imperiale, da punto di vista logico, l'arrivo di migranti nel periodo alto (I-II secolo) può avere senso ma in epoca tardo imperiale assolutamente no. Per quale motivo le genti d`oriente avrebbero dovuto abbandonare le ricche provincie di siria e anatolia per andare a vivere in luoghi in pieno declino economico-politico?

[@lombardista]

@@Everesteg Il problema è che tale traccia genetica imperiale esiste anche in Padania, perché la romanizzazione ha comportato diffusione e dispersione di geni egeo-anatolici e levantini. Nel caso padano sono soprattutto “greci”, nel centro-sud vi è invece una chiara impronta levantina che ha alterato il genoma. Al “nord” le invasioni barbariche hanno rintuzzato la componente mediterranide orientale, ridimensionandone l’apporto ma al sud, salvo alcune eccezioni, non è avvenuto.

[@Everesteg]

​​@@lombardistamah non lo so, quello potrebbe essere dovuto alla distribuzione di terre ai veterani (le legioni tardo repubblicane erano composte in gran parte dai discendenti di quei greco-italici migrati nell'Urbe che, dopo le guerre sociali, avevano ormai tutti aquisito la cittadinanza romana). Servirebbero più campioni enotri, greci ed oschi del III-II secolo a.c per chiarire definitivamente la genetica del sud pre-romano. Ripeto, vada per il periodo alto imperiale ma non vedo motivi razionali per migrazioni in periodo tardo imperiale.

[@lombardista]

@@EverestegVi era uno studio su Dauni e Sanniti, mi pare, ed erano simil-padani, come Latini ed Etruschi.

[@Everesteg]

@@lombardista si, ho capito di quale parli, era sicuramente uno studio sugli italici del versante adriatico, non ricordo se c'erano anche campioni Sanniti dell'appennino interno. Erano comunque campioni pre ellenisti.

[@pierangelobuscema787]

Io siciliano e castano chiaro,pallido con occhi azzurri

[@wojakirl1687]

Perché il genotipo meridionale è estremamente variegato a causa delle numerosissime dominazioni straniere rendendo la 'lotteria del fenotipo' ampissima. Nella tua stessa regione non è difficile trovare qualcuno con un fenotipo arabo levantino

[@pierangelobuscema787]

@@wojakirl1687 si,sarei curioso di sapere da dove provengono questi miei tratti

[@wojakirl1687]

@@pierangelobuscema787 ribadisco la grossa varietà genotipica. Ogni regione che ha 'subito' migrazioni indoeuropee porta geni per potenziali caratteristiche chiare (es HERC2), esempio io sono biondo ma ho gli occhi verdognoli, ma essendo che mia mamma ha gli occhi azzurri ho sicuramente ereditato quel gene.

[@jorge_channel1674]

Geni normanni. Ho conosciuto diverse siciliane, molto chiare con lentiggini e capelli biondo o rossi.

[@wojakirl1687]

@@jorge_channel1674 ma quali geni normanni? I Normanni erano solo dei germanici (tra l'altro soventi a portarsi le donne più attraenti in Scandinavia piuttosto che riprodursi li) che risiedettero per un breve lasso in Sicilia. La presenza di geni chiari nella penisola si fa a millenni prima dei Normanni

[@bagi6270]

Ci sono differenze tra Lombardia e sud Italia, ma non un "abisso" come dice lei. Un abisso c'è semmai tra scandinavia e Grande Lombardia.

[@lombardista]

Grande Lombardia e Italia, soprattutto meridionale, sono due mondi distinti, etnicamente differenti. Il senso era questo. La variabilità “italiana”, in termini genetici, non ha eguali in Europa.

[@bagi6270]

@@lombardistaNon se non ci capiamo per una questione terminologica.... Ci sono differenze tra Lombardia e per esempio Calabria, ma non sono 2 mondi diversi. Se mandi in Calabria il sindaco di Milano Sala, il presidente della regione Lombardia Fontana, oppure Berlusconi e Moratti , la gente non li scambia mica per svedesi ma per calabresi. O pensi che li prendano per forestieri? Lo stesso se mandi a Pavia Giuseppe conte, o la Meloni (meza sarda mezza siciliana) o Mattarella la gente lombarda non pensa mica che siano forestieri. Le differenze ci sono ma nn parlerei di mondi diversi, i punti di contatto sono sotto gli occhi di tutti.

[@lombardista]

@@bagi6270 Ed ecco che parte il consueto cherry picking. Ci manca soltanto il “gne gne fummo normanni” e poi siamo a posto. A parte che non ho capito cosa diavolo c’entri la Svezia, ma ribadisco che Padania e Italia meridionale sono due mondi distinti. Chi ha occhio sa perfettamente che le facce lombarde sono assai dissimili da quelle calabresi, ma lo può constatare anche un profano: la Calabria è ricolma di beridi, mediterranidi orientali e tauridi, è la zona più levantina del sud, e con la Lombardia non c’entra proprio nulla. Con ragionamenti siffatti, dunque, dovremmo pensare che i nordidi o nordoidi cisalpini non siano cisalpini ma piuttosto crucchi? Fenotipo e genotipo, inoltre, sono due cose spesso distinte: un tizio meridionale chiaro sarà sempre più a sud di un padano scuro, anche perché il pigmento è rilevante fino a un certo punto. Nella stragrande maggioranza dei casi l’aspetto fisico di un italiano etnico specie del sud è del tutto distinguibile da quello dei granlombardi. Consiglio comunque di vedersi le foto di Mattarella giovane…

[@gattiandrea4694]

​@@bagi6270No, la Moratti potrebbe essere anche scandinava alta e chiara . Potrebbe essere del nord Europa eccome !

[@lombardista]

Penso intendesse l’ex presidente dell’Inter. Ma restano comunque baggianate perché frutto di cherry picking: io potrei citare gente lombarda che sembra crucca fino a domattina ma sarebbe allo stesso modo infantile. La Lombardia è lombarda e il metro di paragone possono essere Iberia, Corsica, Toscana, Francia meridionale, popoli alpini, Balcani settentrionali. Ma l’Italia etnica segnatamente del sud proprio no.