placenta e feto sono assolutamente la stessa cosa. quando il feto esprime per eta' gestazionale un aumento delle richieste metaboliche ( nutrizionali e gassose) che la placenta non e' piu' in grado di assicurare , vuol dire che c'e' gia' un declino delle funzioni fetali multiorgano In condizioni di normalita', tanto piu' il feto e' cresciuto tanto piu' le sue esigenze crescono ed e' inevitabile che la placenta non sia piu' in grado di assicurargliele ....dovrebbe essere molto piu' grande . Una placenta non puo' assicurare la sopravvivenza ad un feto-neonato. Insomma , presso il termine di gravidanza quando il delicato equilibrio tra feto e placenta si interrompe e la placenta diventa insufficiente si innesca il travaglio di parto che si conclude con il parto. Anche i travagli di parto prematuri seguono questa regola , in feti sani e vitali che chiedono di piu' di quanto stia arrivando.... Il feto che non ha piu' richieste esigibili e che non innesca il travaglio di parto e' un feto a rischio perche' sta perdendo gia' la sua vitalita', espressa da esigenze metaboliche che non riescono ad esprimersi piu'. Ecco perche' a 42 settimane il picco di incidenza delle morti fetali e' altissimo. Se un feto arriva a 42 settimane senza innescare il travaglio vuol dire che e' un feto gia' anergico