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Intervista al grande poeta siciliano, nel corso della quale è possibile assistere alla telefonata dell'ambasciatore svedese che avverte Quasimodo di essere stato insignito del premio Nobel per la letteratura.
Il poeta sarebbe stato oggetto di una campagna ingiuriosa ordita dal mondo letterario italiano. Su spinta dell'invidioso Montale, il critico Emilio Cecchi pubblicò sul "Corriere della Sera" un articolo denigratorio in cui esordiva con "A caval donato non si guarda in bocca"; Ungaretti avrebbe confidato al suo traduttore francese tutto il suo disprezzo, considerando Quasimodo "un pappagallo, un pagliaccio e un fascista" e i membri dell'Accademia di Svezia "dei cretini"; Oriana Fallaci pubblicò nel suo libro "Gli antipatici" un'intervista a Quasimodo, dai toni derisori, intitolata "Ed è subito Nobel".