La storia di una fabbrica che per molti abitanti di Ivrea è stata molto di più di un luogo di lavoro. Un'opportunità di vita che ha lasciato un grande patrimonio all'intera città
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@Chester17239 жыл бұрын
Questa è l'italia che vorrei oggi.
@mat.phoenix Жыл бұрын
Lo vorremmo tutti... Ma per ottenerlo dovremmo cambiare e qui casca, spesso, l'asino.
@Dr.Kananga7 жыл бұрын
Il problema e' che l'Olivetti andava bene fino a quando DeBenedetti non ha iniziato a giocare a monopoli con l'azienda per fare l'Omnitel, togliendo denaro e risorse ad Ivrea ed affondando il marchio storico.
@tux29306 жыл бұрын
Molossus non solo
5 жыл бұрын
aver fatto passo più lungo della gamba,senza allenamento....grosso errore...e nel frattempo non seguire i tempi che passavano e iniziavano a correre...orgoglio italiano, quello ci resta....
@luigibohr49273 жыл бұрын
Non penso sia esatto attribuire l'affermazione del passo più lungo della gamba ad Olivetti, con un investimento del 10% del fatturato in sviluppo e ricerca era un'azienda proiettata al futuro, oltre al fatto che i dipendenti, come la signora intervistata fa ben capire, erano dei privilegiati in confronto a quelli delle altre aziende, avevano perfino diritti che tutt'ora i dipendenti odierni non hanno. Investivano buona parte dei guadagni sul benessere dei dipendenti in cambio avevano un'azienda leader mondiale tra produzione e qualità. Il balzo tecnologico mancò quando Olivetti nell'atto di farsi finanziare dallo Stato per la creazione della nuova tecnologia (proto-computer), scelse di non scendere a compromessi con i mangioni dell'epoca che volevano una buona fetta della gestione manageriale aziendale, compromessi che l'avrebbero trasformata in quel cadavere ambulante della Fiat (inteso per diritti dei lavoratori e qualità tecniche). Il sogno di Adriano Olivetti di sviluppare un nuovo modo di vivere la vita economica per tutta la popolazione al di là del capitalismo e del socialismo rimarrà un'utopia che "fu concreta".
@aquila60009 жыл бұрын
... È rimasto la cultura, è rimasto l'orgoglio...
@filipposapino25744 жыл бұрын
Be, allora siamo a cavallo...
@robertopeviani65583 жыл бұрын
Era diventato un personaggio scomodo a quelli che oggi sono diventati colossi informatici ( vedi IBM ), è da qui che bisogna partire .....
@mat.phoenix Жыл бұрын
Esatto. Produrre macchine di qualità, in lire (costo basso e competitivo sul mercato estero) , voleva dire essere un competitor rischioso e, come fanno sempre gli americani, tolgono di mezzo il problema.
@massimo8723 жыл бұрын
Siamo un grande paese ma ce lo scordiamo molto spesso
@vedovolo90786 жыл бұрын
Da come ne parlano parrebbe che fosse molto innovativa per quei tempi. Allora, cosa è successo, chi è cosa hanno ridimensionato il tutto? Perché invece di svilupparsi sempre di più in termini di innovazione e occupazione é quasi scomparsa?
@XxXgabbO95XxX5 жыл бұрын
Semplicemente perchè non sono andati nella direzione giusta da un punto di vista commerciale. Si dica ciò che si voglia ma il fatto è che la olivetti fino alla fine dgli anni '80 puntava ancora sulle macchine da scrivere automatiche. Capito adesso?
@emanuelepizzio75995 жыл бұрын
Perchè è morto prematuramente Olivetti e gli anni che seguirono furono la solita porcheria italiana, dove presero in mano il fiore all'occhiello dell'industria e tecnologia italiana, i grandi "imprenditori" italiani con visioni ottocentesche del mondo e dell'industria e vendettero tutto ciò che era elettronica agli americani pensando che l'elettronica e l'informatica non avessero futuro... e pensare che eravamo stati con il modello 101 i precursori mondaili del personal computer battendo anche IBM e vendendo le macchine alla Nasa che stava preparando il progetto Apollo per lo sbarco dell'uomo sulla luna e trovarono in questo prodotto una sintesi del genio e della semplicità italiana che ora ormai è scomparsa... Abbiamo inventato il fuoco o la ruota e non abbiamo capito l'importanza regalandoli agli altri...
@mamarco915 жыл бұрын
@@emanuelepizzio7599 Tutto vero, in poche parole hai riassunto tutto.
@bergomynkia3 жыл бұрын
Olivetti morì, per aver banalmente dimenticato le pillole sul treno (ahahahahah non ci credo nemmeno se fosse lui in persona a dirmelo) e i regni cadono sempre in mancanza di un successore di altrettanto spessore. Gli altri imprenditori e i politici, non hanno continuato sulla strada di Olivetti, perchè quella starda non era di loro gradimento in quanto o non erano in grado di fare profitto e allo stesso tempo dare tuttti quei benefici che Olivetti dava ai dipendenti, o sono persone malate con la necessità di sentirsi più importanti e quindi creano un distacco sociale tramite la ricchezza materiale e il potere burocratico per imporsi sugli altri. Mentre Olivetti non penso avesse la necessità di sentirsi più importante e prestigioso delle persone che lavoravano nella sua azienda. I politici e grandi imprenditori sono persone narcisiste, prive delle capacità riflessive necessarie per comprendere, gestire e migliorare quello che ha fatto Olivetti. Sono come degli animali, o meglio delle scimmie: instaurano una gerarchia sociale basata sulla capacità di sottomettere e sfruttare il prossimo. A loro non interessa fornire un buon prodotto/servizio e migliorare la vita su questo pianeta, a loro interessa guadagnare soldi, "far fuori" la concorrenza per non essere "fatti fuori" a loro volta (economicamente e fisicamente). Gli abitanti di Ivrea o meglio del "Regno di Olivetti", benché siano stati illuminati da una vita migliore, non hanno fatto in tempo ad acquisire quelle capacità riflessive, organizzative, per mantenere e migliorare quello che Olivetti stava sperimentando. Tuttavia nel nord Europa dove le persono sono mentalmente più evulute di noi italiani, spagnoli, greci e inglesi, il modello sociale Olivetti ha avuto un proseguimento.
@Stazzo822 жыл бұрын
@@bergomynkia In realtà il modello industriale di Olivetti era molto nord europeo/protestante, per noi italiani ci sembrava e ci sembra futuristico, ma perché la nostra classe imprenditoriale media è pessima.