Kyokushin Karate - Intervista al Maestro Andrea Stoppa

[@dennispiva]

Ho appena scoperto questo canale, vorrei fare i complimenti per la qualità e i temi trattati.

[@bunbu-menteecorpo]

Grazie mille, felice di sapere che i contenuti siano apprezzati in questo modo.

[@PepperoniPizza77]

ottimo video come al solito!! spero che prima o poi il tuo canale possa avere l'attenzione che merita

[@bunbu-menteecorpo]

Ti ringrazio di cuore! L'apprezzamento che già ricevo da tutti voi mi rende molto felice.

[@micheledanieli5002]

Grande Andrea persona gentile e umile nonostante la sua vasta conoscenza nelle arti marziali .

[@bunbu-menteecorpo]

Condivido pienamente ogni tua singola parola!

[@edwarddobrogeanuart8671]

Il tuo canale avrà successo

[@bunbu-menteecorpo]

Grazie di cuore! Cercherò di fare del mio meglio.

[@NeiJiaAcademy]

Per favore, per favore, dica KARATE' e non KARA'TE. Almeno i fondamentali ! Karàte non si può sentire !!!

[@bunbu-menteecorpo]

Grazie per il messaggio. La pronuncia è quella utilizzata in Giappone, e l’accento va sulla seconda -a, non sulla -e finale.

[@NeiJiaAcademy]

@@bunbu-menteecorpo Ma stiamo scherzando ??? Io sono 5° Dan di Karate della Dai Nippon Butokukai, parlo Giapponese e ho famiglia giapponese. Si dice KARATE'. Lo chieda a un Maestro di Karate giapponese, non a un ragazzino che non conosce nemmeno i Kanji usati e dice karàte perché lo ha sentito in un telefilm americano !!!

[@bunbu-menteecorpo]

Gentile Sensei, mi perdoni se il mio messaggio l’ha offesa, non era assolutamente mia intenzione. Facevo solo riferimento a quella che è la pronuncia che si sente nei dōjō in Giappone. Tutti i maestri che ho conosciuto in Giappone lo pronunciano così. Magari ci sono differenze di pronuncia tra hyōjungo (giapponese standard) e dialetto di Okinawa? In tal caso le sarei grato se mi educasse in merito. Detto ciò, la ringrazio per avermi dato del ragazzino, vuol dire che riesco a tenermi ancora giovane! Per la precisione, vivo in Giappone da quindici anni, ho una laurea in lingua e letteratura giapponese con specializzazione in filologia, ed ho studiato linguistica giapponese all’università di Tōkyō.

[@NeiJiaAcademy]

@@bunbu-menteecorpo Nessuna offesa, ma figuriamoci ! Ma ho studiato con alcuni dei più grandi Maestri del mondo, Shirai, Kase, Nishiyama, Tokitsu, e tutti dicevano KARATE'. La frase sui ragazzini è una citazione di mia moglie Mami, che mi spiegò così, tanti anni fa, perché alcuni, in Giappone, dicevano Karàte. Ragazzini che lo conoscevano tramite la pronuncia americana, e non conoscevano i Kanji usati.

[@bunbu-menteecorpo]

Grazie per la risposta Sensei. La pronuncia america a cui fa riferimento, che in italiano suonerebbe "carati" (traslitterazione in alfabeto fonetico internazionale [kaɽati]) deriva dal fatto che nel lingua dell'arcipelago delle Ryūkyū, di cui Okinawa è l'isola maggiore, l'ideogramma di mano 手 non viene pronunciato -te (て), come nel giapponese standard, ma bensì -tii (ティー). Tuttavia, nel 34° anno dell'Epoca Meiji (1901) il Karate entrò a far parte del curriculum di educazione fisica scolastica della Prefettura di Okinawa, e la lettura degli idegogrammi fu ufficialmente cambiata in karate (からて). La rapida proliferazione di quest'arte in tutto il Giappone nel corso del XX secolo contribuì a cementificare questa fonetica. Per farle un esempio, le chiedo la cortesia di ascoltare come viene pronunciato Kyokushin Karate al secondo 00:06 di questo episodio di Meikyō Shisui, programma della NHK sulle arti marziali: kzbin.info/www/bejne/r5W8amuvad6ZnJY

[@fenicerossagrottaglie]

Ottimo video, come sempre. Ho conosciuto Andrea Sensei anni fa, ed ho molto apprezzato la sua tecnica cristallina e potente e la sua disponibilità sincera e cordiale. Davvero un budoka esemplare!

[@bunbu-menteecorpo]

Condivido completamente! Ho avuto modo di conoscerlo di persona durante quest'intervista e sono rimasto profondamente colpito dalla sua figura.

[@FG-gt8om]

complimenti, bellissimo video, canale veramente interessante, ti auguro di poterlo espandere sempre di più perchè i temi che porti, con la qualità che hai, sono un faro nel buio "youtubico" Andrea è molto probabilmente il Sensei di più alto livello che abbiamo in Italia! sarebbe bello tu dedicassi un video al suo Dojo e alla sua persona! un grande Uomo! osu

[@bunbu-menteecorpo]

Grazie di cuore per il supporto! Andrea Sensei è veramente una gran persona, sono stato onorato di fare la sua conoscenza in Giappone. Spero un giorno di riuscire ad intervistarlo nel suo dōjō a Pordenone.

[@om-qz7kp]

Grande video, grande Andrea.

[@bunbu-menteecorpo]

Condivido! Un grande budōka!

[@GiuseppeMandaglio]

Complimenti per il video. Grazie per la condivisione

[@bunbu-menteecorpo]

Grazie mille! E complimenti anche a te per il canale e tutte le discipline che porti avanti!

[@GiuseppeMandaglio]

@@bunbu-menteecorpo grazie 🙏🏻

[@oznerol6220]

Visto che hai visitato Okinawa sarei interessato di avere una tua opinione sulle differenze tra discipline continentali e okinawensi, non solo il karate di Okinawa ma anche il Kobudo e la Shima. Continua così!

[@bunbu-menteecorpo]

Grazie per aver visto il video e per il messaggio. Premetto che non sono la persona più comptente in materia dal momento che non ho mai praticato arti marziali di Okinawa, e quindi spero che qualche altro utente con più esperienza integrerà qui di seguito. Durante il Regno delle Ryūkyū (1429-1879), la pratica delle arti marziali era appannaggio dell'aristocrazia di Shuri e Naha. La teoria secondo cui il karate iniziò a svilupparsi per via della messa al bando delle armi imposta dal potente feudo di Satsuma, di cui il Regno delle Ryūkyū divenne uno "stato vassallo" nel 1609, non trova riscontro a livello storico, dal momento che anche in fonti ufficiali come il Kyūyō (storia delle Ryūkyū compilata nel 1745) è riportato che l'arte della lancia e del bastone era praticate anche sotto il dominio giapponese. Ad essere vietata fu soltanto la pratica dell'artiglieria. Il karate iniziò a svilupparsi in quel periodo, ma non era l'unica arte praticata. La stessa scherma giapponese trovò molti seguaci tra l'aristocrazia locale. La scuola più praticata in assoluto fu la Jigen Ryū, lo stile distintivo dei guerrieri di Satsuma (che ancora oggi ha molti praticanti nella prefettura di Kagoshima). Contemporaneamente alle arti marziali nipponiche, l'artistocrazia ne praticava anche alcune che prevedevano l'utilizzo di armi che in Giappone non arrivarono mai, come il nunchaku, il tonfa, e il sai solo per citare le più famose. Nonostante non si abbiano indicazioni precise di quando queste armi apparirono, ci sono due teorie che oggigiorno sono accettate come le più accreditate:- queste erano le "armi nascoste" sviluppate dall'aristocrazia delle Ryūkyū- si trattava di armi molto simili a quelle dell'Asia continentale, con cui le Ryūkyū avevano forti legami commerciali. Ad ogni modo, queste arti non erano praticate dagli isolani comuni, a differenza dell'arte del bastone, che sembra fosse abbastanza diffusa nella zona di Itoman. Con l'abolizione dei feudo delle Ryūkyū e la nascita della Prefettura di Okinawa nel 1879, molte arti marziali vennero abbandonate (la stessa cosa di quello che accadde a molte delle arti giapponesi) in favore della modernizzazione del paese. Quelle che esistono ancora oggi sono quasi tutte raccolte nella Ryūkyū Kobudō Kyōkai (Associazione per le arti marziali tradizionali delle Ryūkyū). Per quel che riguarda la Shima, invece, le informazioni a nostra disposizione sono un po' discordanti. Nonostante la tradizione orale vuole che già nel 15° secolo questo sport fosse già praticato, non vi sono documenti scritti che attestino ciò. Al contrario, nello Ryūkyūkoku Yuraiki (la prima corografia ufficiale del Regno delle Ryūkyū pubblicata nel 1713), ci sono descrizioni dettagliate sia dello Shuai Jiao cinese che del Sumō giapponese, ma nulla sulla Shima. A livello storico, la prima competizione storicamente verificale risale al 1877, quando Okinawa era a tutti gli effetti territorio del nuovo governo Meiji. Le regole dello sport vennero infine codificate per bene nel 1946.

[@edoardomoretti7150]

Arti marziali tradizionali estinte non credo perché lo stile di karatè più praticato è lo shotokan arte marziale tradizionale non solo il kyokushinkai è un arte marziale tradizionale come lo è il jujitsu e il judo

[@bunbu-menteecorpo]

Ciao Edoardo, grazie per aver guardato il video! Con arti marziali tradizionali non mi riferisco a karate e jūdō e tutte quelle discipline codificate dopo il Rinnovamento Meiji (1868). Queste infatti rientrano nella categoria che il Ministero dell’Educazione Giapponese definisce gendai budō (arte marziale moderna) e sono nove in tutto: Jūdō, Kendō, Kyudō, Sumō, Karatedō, Aikidō, Shōrinji Kenpō, Naginata e Jūkendō. Il mio commento era riferito alle scuole di arti marziali tradizionali, codificate nel periodo che va dall'alto medioevo giapponese fino agli inizi del XIX secolo, quando il Giappone era governato dalla classe dei bushi. Queste scuole vengono chiamate koryū bujutsu o kobudō (arti marziali antiche o tradizionali), proprio per separarle da quelle moderne sopra citate. Alcune di queste hanno oramai pochissimi praticanti, in certi casi meno di una decina.