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Il Preconio pasquale è l’antico Inno col quale si annuncia la risurrezione di Cristo all’inizio della “Veglia di tutte le veglie” la notte del Sabato santo. Qui è cantato secondo l’ordito musicale di Kiko Arguello. Un passaggio potrebbe risultare equivoco alla comprensione di molti: “senza il peccato di Adamo Cristo non ci avrebbe redenti”, come se la salvezza portata da Cristo dipendesse dal peccato di Adamo. Da qui anche l’ossimoro : “felice colpa”. Una colpa non può mai essere felice, specialmente quella originaria di Adamo. Qui occorre allora stare attenti: l’afflato poetico dell’orante si concentra sulla meraviglia del dono di Dio che è capace di morire crocifisso per noi, per amore. E’ stabilito dunque che “questa redenzione = morte in croce” è conseguenza del peccato di Adamo, ma Gesù ci avrebbe salvati con il suo amore anche se Adamo non avesse peccato, perché come insegnano i Vangeli e San Paolo, Cristo (nostra salvezza) è prima della creazione del mondo e dunque prima di Adamo e del suo peccato originale. Prima di ogni peccato dell’uomo c’è da sempre la misericordia di Dio solo e sempre Amore.