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Oggi mi trovo presso i giardini del museo della Forma Urbis, nel parco del Celio, e vi mostro un antico anemoscopio.
Si tratta di uno strumento che serviva per indicare la presenza e la direzione dei venti.
Attorno alla pietra sono scolpiti i venti personificati, infatti ci sono delle faccette che soffiano e sotto ogni faccetta vi è inciso il corrispondente nome del vento.
Sopra la pietra vi è un foro dove prendeva posizione l'asta metallica che sorreggeva una banderuola.
A seconda delle zone i venti avevano nomi diversi:
Nord-Est: Auilo, Aquilone, Greco, Caecias, Grecale;
Sud-Est: Vulturnus, Volturnus, Euronoto;
Est: Subsolanus, Apeliotes;
Sud-Est: Eurauster, Eurus;
Sud: Ostro, Auster, Austro, Noto;
Sud-Ovest: Corus, Circuis, Maestro-Skyron;
Nord: Septentrio-Tramontana, Borea.
P.S.: mi scuso perché nel sonoro chiamo, per mero errore, l'anemoscopio misuratore del vento anziché indicatore della presenza e della direzione dei venti.