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14 maggio 2015 - Stagione 4
Governi lecca-lecca. L’editoriale di Marco Travaglio. Il direttore del Fatto Quotidiano dà vita a un esilarante bestiario giornalistico, che va dalla caduta di B. al governo del loden di Mario Monti: “Oggi son buoni tutti a prendere in giro B. che inciampa dappertutto, ma nel 2008 B. e Bossi rivincono le elezioni e tornano al governo per la terza volta. Angelo Panebianco, Corriere: Bossi ha ‘cresciuto una classe dirigente locale, di giovani amministratori, spesso abili, e capaci di tenersi in sintonia con le domande dei loro amministrati’. Stan parlando della Lega del Trota, che usa i rimborsi pubblici per la falsa laurea in Albania, e di Roberto Cota, che si fa pagare dalla Regione pure le mutande verdi comprate a Boston, prime mutande parastatali della storia d’Italia”.
Governi lecca-lecca: e quando arriva Monti
E quando arriva Monti che succede, cambia tutto? Marco Travaglio continua “Tutti a incensare a Mario Monti, così tecnico, così professore, così loden… Michele Salvati sul Corriere della Sera scrisse ‘Comunque vada, dobbiamo gratitudine a Giorgio Napolitano e a Mario Monti. Al primo per aver organizzato un passaggio, rapido come esigevano le circostanze ma nel pieno rispetto della Costituzione. All’unico governo che ci dà qualche speranza di superare la crisi economica e politica in corso. Al secondo per aver accettato un incarico arduo, nello spirito di un moderno Cincinnato. Come il dictator romano, anche Monti, esaurito il suo compito, si ritirerà a vita privata’. E Scalfari lo paroganava a Cavour.”