Nuovo appuntamento con L'Intervista del Collezionista Ospite della diretta: Pier Maria Bocchi
Пікірлер: 11
@vengeancymine87 Жыл бұрын
finita di vedere ora questa intervista. Grazie mille per averla fatta. Pier Maria Bocchi è in lizza per diventare il mio critico preferito
@stefanoamorosi486110 ай бұрын
Non avevo visto ancora la puntata. Critico top in Italia. L'unico con spunti davvero interessanti, soprattutto sul fatto che il critico "deve inventare" ciò che vede...straordinario Pier Maria
@asterisco90352 жыл бұрын
Caro Adriano, a proposito di cinema orientale, se scrivi sulla barra di ricerca "1997-2017: Il Dominio (negato) del Cinema Sudcoreano ", dovrebbe uscirti come primo risultato un post della community di Filmtv a firma dell'utente "Inside man". Si tratta di un contenuto di straordinario valore. Ti consiglio non solo di leggerlo ma anche di invitare l'utente "Inside man" a parlarne in lungo e in largo in una Intervista del Collezionista o in una puntata a tema dei Cancelli del cielo. Arricchirebbe il tuo canale dell'ennesimo contenuto straordinario e dell'ennesimo ospite iperpreparato
@MattiaGaio24962 жыл бұрын
Che ospite sontuoso e che live eccezionale: domande sempre stimolanti, in questo caso forse ancora più del solito. Grandissimi entrambi! Ps. Mea culpa non ho ancora comprato il saggio di Bocchi su Mann, recupererò al più presto
@giuseppebargagnati24822 жыл бұрын
Ma che bella intervista Adriano, grandissimo ❤️ questi contenuti sono eccezionali, e con questa e quella precedente a Simone Emiliani si sono toccate delle vette clamorose
@ilcinefilogentile53332 жыл бұрын
bellissima intervista
@marcobalzoni70282 жыл бұрын
Il ponte sul fiume Kwai e Liberty Valance invidieranno sempre qualcosa a Lawrence d'Arabia ovvero Peter O'Toole
@asterisco90352 жыл бұрын
ma infatti sono tutti e tre capolavori leggendari, come si faccia a ritenere Lawrence d'Arabia inferiore è un mistero per me
@jimmitong2 жыл бұрын
Il cinema di Hong Kong ormai è assoggettato alle nuove regole, quindi anche roba promettente come "Caught in Time" si afflosciano su concetti di propaganda spiccia. Sono lontani i tempi i cui Kirk Wong girava gli inseguimenti di auto senza permesso o Ringo Lam si divertiva con suoi polizieschi crepuscolari. La Cina nonostante l'occhio incombente di Pechino ha delle scintille stupende come i film di Diao Yinan, Jia Zhangke, oppure Zhang Yimou che ancora continua a divertirsi come un bimbo girando roba come Shadow e tornando poi a piccoli film come One Second. La Corea del sud sforna anche piccoli capolavori come A Taxi Driver o Burning e ha Bong joon Ho come porta bandiera insieme a Park Chan-wook che prendono premi e riconoscimenti ovunque. il Giappone con i film di Hirokazu Koeeda, Kioshi Kurosawa, e il nuovo pupillo fresco di oscar Ryûsuke Hamaguchi, non sembra cavarsela male. L'indonesia diverte sempre grazie al pioniere gallese Gareth Evans che ha svezzato gente come i Mo Brothers. Insomma, se si guarda bene il prodotto interessante c'è sempre. Del calo qualitativo del cinema orientale me ne preoccuperei poco sinceramente, visto che in Italia siamo rimasti per preconcetto ai soliti quattro nomi che ormai conosce anche mia nonna, ma sentire nominare Story of Ricky in un video italiano sul cinema fa comunque emozionare.
@francescoromani45392 жыл бұрын
Certo, che nessuno si azzardi a rivalutare "Cocktail" tipo.🤔🤣 O "Il duro del Road house".🤔😅 "Flashdance" ha una fama "esageratamente" patinata.😅 31:10🤦 39:30 Perché, come ha detto Matioski, non è un film su cui fare speculazioni.🤔 40:10 Quante robe strane si sentono in giro...🤔 "Passaggio in India" veniva sbertucciato nei commenti di filmscoop ai tempi.🤔😅