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Sabato 16 novembre è stato ricordato il sorriso di Adam Markouni, nato a Mestre nel 2009 da genitori marocchini, mancato esattamente un anno fa a causa di una malattia rara, l'epidermolisi bollosa. A lui e ad altri giovani pazienti dell'Hospice pediatrico di Padova, è stato dedicato il libro “La casa di Adam. La miglior vita possibile”, scritto dal giornalista Stefano Vietina ed edito da Marsilio, presentato nell'ambito della Mostra del libro al Palacubo di Pramaggiore.
“Il libro - ha spiegato l'autore - racconta un luogo dove i bambini malati trovano accoglienza e assistenza; ed è stato scritto con l'obiettivo di far conoscere l'Hospice e di sostenere il progetto di ampliamento di questa struttura fondamentale che ha, al momento 4 posti letto, che verranno portati a 12, e riesce a seguire, nel loro domicilio, ben 340 bambini.”
“Sì, la vita di Adam - ha soggiunto la mamma Zahira, presente con tutta la sua famiglia - non è stata semplice, né per lui né per noi genitori; ma lui è stato sempre pronto ad imparare, a gioire delle piccole cose, a vivere come tutti. Sono molto contenta che siate qui a mantenere viva la sua memoria e ringrazio l'hospice per quanto ha fatto per noi.”
Presenti tanti ragazzi della scuola che fu anche di Adam, la secondaria Marco Polo di Pramaggiore, del comprensivo di Cinto; molti quelli che sono intervenuti per chiedere, ad esempio, cosa è l'Hospice padovano.
“Rappresenta il centro di una rete ampia e solidale”, ha spiegato il dott. Stefano Bellon, vice presidente della Fondazione 'La miglior vita possibile', che ha promosso la pubblicazione del libro. “Una rete di cui fanno parte i medici di base, gli assistenti sociali, gli insegnanti di sostegno, gli amministratori comunali che collaborano per aiutare bambini con malattie gravi, che non hanno al momento una terapia specifica, ma che, con tutta una serie di attenzioni, consente una cura. Un immenso abbraccio che trova il suo punto di incontro proprio nell'Hospice. Un luogo dove la vita si conquista.”
“Ho tanti ricordi vividi e belli - ha poi detto la professoressa di Adam Verena Morano - e la promessa che ci siamo fatti di vivere ogni momento al massimo delle nostre possibilità.” E commosso è stato anche il ricordo di Cesare, l'amico del cuore di Adam. La Fondazione 'La miglior vita possibile' ha poi regalato una copia del libro a tutti i presenti. “Un libro che ci parla di Adam - ha sottolineato commentato la vice sindaco Manuela Barbiero, che ha moderato l'incontro - e che ci invita a riflettere sulla nostra vita, sul nostro stare insieme, sul valore della salute e sull'impegno di tutti coloro che aiutano gli altri.”