Sempre molto esaustivo, aspettare la notifica per i suoi video rimane il bello di KZbin.
@paolosechi90323 жыл бұрын
Salve Dottore, video molto interessante anzitutto. Mi sembra molto rilevante e attuale la considerazione finale (4:20) sull'attaccamento, più o meno marcato, (della prevalenza) di psicologi e psichiatri allo studio (psicofenomenologico direi) della coscienza dell'io che si contrappone (non senza contraddizioni) a quella che lei cita con una bella espressione come una "neurologia con sintomi mentali", che (aggiungo io) inevitabilmente si fa strada per acquisire nel tempo il sopravvento tramite il continuo sviluppo della tecnica nel mondo, per arrivare ad oggettivizzare e rendere rilevabili (proprio come i sintomi "classici" da DSM di cui parla), sempre meglio e sempre di più, proprio quegli aspetti, sì estremamente importanti ma che risultano spesso parecchio flebili, sfumati e molto poco oggettivi appunto, della stessa coscienza dell' io. È proprio questa grande mancanza di oggettività che crea la spaccatura odierna fra, sostanzialmente, i fenomenologi e gli organicisti (di qualunque branca medica/assistenziale facciano parte). Questa visione divergente è cardine del relativismo diagnostico dilagante che spazia dal vedere un qualsiasi disturbo neuropsichiatrico, da qualcosa di esclusivamente psicologico/mentale a qualcosa di meramente organico, con tutte le potenziali nefaste conseguenze per il paziente a seconda del disturbo in questione. Così oggi, a seconda del curante di turno, una depressione maggiore o una psicosi, possono spesso tragicamente essere viste e diagnosticate come disturbi esclusivamente psicologici; allo stesso modo un problema ambientale fisiologico fino ad arrivare ai disturbi dell'adattamento di cui lei spesso tratta, possono essere visti altrettanto tragicamente come disturbi esclusivamente organici. Dunque, a mio avviso, l'oggettivizzazione (che è nient'altro che una giusta comprensione) e la effettiva rilevabilità dei vari fenomeni della coscienza dell'io diviene fondamentale per sbrogliare il problema e credo che questo processo, come gia accennato all'inizio, non possa che passare dallo sviluppo tecnico (tecnologico in senso lato) legato alla "neurologia con sintomi mentali", anche visti i fallimenti palesi in quasi due secoli di storia della psicofenomenologia (alla quale non detraggo i suoi meriti indiscussi) nell' abbandonare la soggettività del malato. Questo ultimo fatto della soggettività, che senza ombra di dubbio oggi rappresenta ancora un aspetto necessario nella comprensione del paziente, è comunque un compromesso che non permette di saldare la spaccatura, parecchio contraddittoria ripeto, tra le due visioni di cui ho parlato. Perciò, specialmente in relazione al tema trattato, va benissimo attenersi al modello Bio-Psico-Sociale seguito in neuropsichiatria, ma a patto che l'aspetto biologico sia gerarchicamente più in alto rispetto agli altri (o alla base di una ipotetica piramide) in quanto presupposto indispensabile per tutte le considerazioni derivabili sugli gli aspetti fenomenologici Psico-Sociali. In definitiva, qualunque inversione di queste gerarchie, o addirittura le due visioni estreme contrapposte agli antipodi di cui ho scritto, che purtroppo sono ancora parecchio cristallizzate in molti curanti, credo che rendano impossibile il reale superamento delle divergenze e del conseguente relativismo diagnostico (e terapeutico, prognostico, ecc...). Concludo quindi dicendo ben venga la "Neurologia con sintomi mentali", a cui a mio modestissimo parere siamo destinati, purché rispetti certe premesse.
@SophroniaWilcox5 жыл бұрын
Molto bello!
@giovannisolimeno7791 Жыл бұрын
Complimenti Valerio, sai suggerirmi qualche testo (o qualche articolo) in cui vengano spiegati e differenziati i concetti di coscienza dell’io, se cognitivo etc. ?
@vlrmrk63405 жыл бұрын
Bello!
@michelinaiannetti994 жыл бұрын
Finalmente con un abito perfetto per uno psichiatra di grande valore,di grande altruismo....Le magliette mandano un messaggio poco consono alla sua genialità.
@jojothisis10025 жыл бұрын
Bello
@mirkodisilverio60325 жыл бұрын
Il video è a dir poco entusiasmante. Un passaggio in particolare mi porta a porre una domanda: esistono studi che avvalorano l'ipotesi della mancanza di coscienza dell'io negli altri mammiferi? Grazie
@ValerioRosso5 жыл бұрын
Grazie di aver visto il video e grazie del commento. La coscienza dell’io nelle varie specie viventi non è un fenomeno on/off ma discreto. Nelle forme piú evolute si hanno funzionamenti simili a quelli dell’uomo, in realtà..... gli articoli al riguardo sul web, divulgativi e piú scientificamente orientati, sono moltissimi!
@mirkodisilverio60325 жыл бұрын
@@ValerioRosso grazie per la risposta. Per quanto riguarda gli articoli, principalmente quelli di stampo scientifico, posso trovarli con Google scholar o conosci altre strade da consigliarmi? Ed intanto ti ringrazio per la prossima risposta
@lucianapontesilli86695 ай бұрын
Buongiorno, mi potrebbe dire se i fenomeni tipo : sindrome di toulett, è per farti capire, ma ho solo movimenti con la testa e qualche grido, sono di natura neurologica o di spiriti , come se fosse lo spirito dell'io, sono in cura da un sacerdote e questi sintomi si manifestano quando dico qualcosa di "vero" è un fenomeno senza freni e davanti a chiunque,se c'è un dialogo, sconcertante e umiliante dare poi spiegazioni, mi può aiutare, grazie
@DanieleDallorto4 ай бұрын
Dove si trova?
@jojothisis10025 жыл бұрын
Credo che L indagine in analisi sia affine a se stessa se solo se rimane statistics data ...L essere e lui L io manifesto e ato vanno vissuti . Io vivo , io dico non han detto... se entriamo di pancia non vediamo e vice versa...
@mariovigiak35884 жыл бұрын
Trovo interessante il fatto che la coscienza di sé sia una capacità innata che per esistere ha però bisogno di esercizio, di pratica. La religione e la filosofia con le loro tipiche esortazioni, dal "non desiderare le cose d'altri" al "conosci te stesso" al "non uscire da te stesso", cercano di favorire, a scopo di autocontrollo e di auto-disciplina, attività di riflessione e di dialogo con se stessi, altrimenti a rischio di atrofizzazione. La coscienza di sé che si avvia allora non è un dato inerte, ma un processo attivo, per cui abbiamo un io, per così dire, solo nella misura in cui lo costruiamo. Hannah Arendt individuava la banalità del male nella rinuncia a praticare l'introspezione, nel semplice oblio di se stessi, per cui si diventa incapaci di interrogarci su ciò che è giusto fare nella vita. La coscienza della propria moralità, però, come giustamente rileva nel Suo video, è soltanto uno degli aspetti della questione. D'altra parte, noto che diverse persone si affidano alla religione e alle pratiche di preghiera in seguito a disturbi psichici. A parte il desiderio di salvezza e di guarigione, forse c'è anche la necessità di trovare in se stessi uno spazio interiore che sia intangibile o uno "specchio", secondo la metafora che Lei stesso ricordava, per considerarsi da una angolazione più adeguata, sollevandosi dalle proprie angustie, e chiedere a se stessi come affrontarle. A quel punto è nella voce di Dio che si cerca una guida. Del resto, quando facciamo introspezione, abbiamo sempre bisogno di una alterità interiorizzata, di un punto di vista esterno, della voce di un dio, di un padre, o di un fratello maggiore, oppure di uno psicoterapeuta, di qualcuno insomma che, immaginario o reale che sia, mantenga la promessa di Nico, dei Velvet Undergound, quando cantava "I'll be Your mirror / Reflect what you are in case you don't know"... Al di là di queste riflessioni filosofico-religiose e un po'... rock (!), volevo PorLe una questione. Quando la psicoterapia sembra inutile, perché il soggetto con disturbi psichici è refrattario e non mostra sufficienti abilità di introspezione o di stabilità interiore, bisogna rinunciare ad un percorso di quel genere oppure, in caso di psicosi medio-grave, appunto ci sono forme di psicoterapia ad hoc che possono comunque essere proposte?
@jojothisis10025 жыл бұрын
Si può collaborare ad oggi con i progetti relegati all attività di ricezione di informazioni e rielaborazioni dei big data?
@manuel76_Ай бұрын
Solo io provo una sensazione di uncanny valley guardando questo video, i movimenti e l'aspettano sembrano troppo perfetti così tanto che sembrano robotici e mi danno un senso di inquietudine anche perchè essendo il tema del video la coscienza stessa questo lo rende ancora più inquietante
@gianlucagiusti62452 жыл бұрын
Una sorta si attività psichica che vigila sull'attività psichica?
@IlariaTVK3 жыл бұрын
La coscienza dell'Io è la stessa cosa che intende Maya Liebl per "Il senso nella Psiche?"
@SanremoSolare3 жыл бұрын
Mah!
@federicoddd39213 жыл бұрын
NON HO CAPITO UN CACCHIO
@aniapresto Жыл бұрын
Scusi..lei in quale città esercita La sua professione ? Vorrei incontrarla di persona..sono una Persona in gambissima ..ma ho un Problema ..Ania Presto