Ho organizzato quattro convegni e a mia volta sono stato relatore a piccoli convegni dove al massimo si arrivava a 120 persone. Ho sempre avuto rimborso spese e vitto e alloggio gratuiti sia come relatore che come organizzatore. Non si deve piú lavorare gratis per nessuno.
@lalettricesolitaria9 ай бұрын
ESATTO. Vecchie e nuove generazioni in Italia devono imparare a capire questa cosa: non si lavora gratis. Vuoi dei blogger alla tua fiera? LI PAGHI. Ne prendi di meno, fai molta selezione, ma la selezione garantisce qualità e la qualità si paga.
@marafaravelli59277 ай бұрын
apprezzo davvero molto il tuo coraggio e la tua trasparenza nell'affrontare argomenti scomodi, complimenti!
@melaniacostantino97309 ай бұрын
Nadia, ritrovarti qui è sempre un piacere immenso per me. Riflessioni acute, sentite ed estremamente pertinenti. Gli stimoli che offri sono così tanti che un messaggio in risposta risulta frustrante. Vado solo alla fine delle tue osservazioni sul sig. Vannacci dicendo che alle bassezze umane non c’è mai fine. Ti invio un saluto immenso 🌸
@sebastiano-famedilibri9 ай бұрын
👏👏👏👏👏👏👏👏👏 io concordo con tutto quello che hai detto soprattutto sull'ultima argomentazione. Un Paese come l'Italia che ha un patrimonio culturale unico in Europa e nel mondo ha deciso di non investire più su quel settore. (Solo numeri e vendite). Per non parlare di come viene usata la parola democrazia in certe situazioni per avere il pretesto di poter parlare di tutto, perché ormai tutto è diventato opinione, ma qui c'è argomento per un altro video.
@lalettricesolitaria9 ай бұрын
Vero, ci sarebbe molto da dire anche sulla questione fatti e opinioni...
@mariarosariamegalini90429 ай бұрын
Hai ragione, Nadia! Alla tua domanda: “ Chi fa oggi cultura?”, risponderei che fai cultura tu e poche straordinarie persone come te ❤
@lalettricesolitaria9 ай бұрын
Grazie :) Purtroppo, tutto questo non basta...
@MrJazmine878 ай бұрын
Bravissima! ❤️
@xfrancescax77199 ай бұрын
Con questo video ho la conferma che ho fatto bene ad iscrivermi al tuo canale diversi anni fa. Riflessioni interessanti e che condivido. Un abbraccio.
@aealessandra9 ай бұрын
Quando si dice un ritorno col botto! Mancava la tua voce 💚
@MiriaTheBookHunter9 ай бұрын
Ciao Nadia! I nuovi criteri per il pass gratuito sono solo l'ennesima riprova che si guarda solo la quantità e non la qualità (W Booktube!). Il biglietto d'ingresso è la meno, andare al SalTo è come un viaggio in quanto a spesa. Come te anch'io non ci sono mai stata, mi piacerebbe andarci, prima o poi, per puro mio piacere se mai ci sarà una congiunzione astrale fra costo e ferie. Grazie per le tue riflessioni.
@ornellalaviano32169 ай бұрын
Nadia, quante cose giuste che hai detto! Sulla questione Vannacci e Cecchettin, purtroppo dobbiamo venire a patti con il fatto che le CE sono aziende e non fanno quasi più (esclusivamente) cultura perché devono monetizzare, e a tal proposito io aggiungerei pure i vari libretti di pseudo-scienza e i libri di influencer che vengono pubblicati mensilmente ormai, è triste ma è la realtà, purtroppo. Questo tipo di scelta è frutto del potenziale di vendita, cosa che del resto spiega perché a dirigere una collana editoriale sia stata assunta una persona che ha TOT follower ma non una certa preparazione teorica e accademica e non la persona X che ha due lauree e tre master e per conseguirli ha pure sganciato soldi. La realtà è triste e sfiduciante. Per il discorso che fai sul SalTo e i rimborsi vari, tu sei avanti dieci anni rispetto alla discussione generale in merito e a me a questo punto viene da pensare che il mondo dell'editoria non consideri in maniera seria quello che fate sui social ma vi vede ancora come dei ragazzetti che fanno video in cameretta, d'altro canto però vi sfrutta come vetrine, perché di quello si tratta. Come si esce da questo corto circuito? Dovreste tutti scioperare per un mese, non mostrare più neanche una copertina e vedere che succede. Sulla questione spostamenti, Sud e Nord, da pugliese ti capisco benissimo, però chi deve accollarsi la responsabilità e l'onere della partecipazione di chi abita al Sud ad eventi al Nord? Piuttosto la mia domanda è perché non si punti mai sul Sud, perché non si organizzi un grande evento editoriale equivalente al SalTo a Bari, a Pescara o a Potenza. Tutti a riempirsi la bocca con inclusività e amenità varie peo poi nella pratica resta sempre la solita Italietta. Scusa per il papiro, grazie per il video e per le riflessioni!
@lalettricesolitaria9 ай бұрын
Qualcosa l'han fatta a Napoli, ma appunto come dici tu non è ai livelli del SalTo. Mi viene in mentre il Lungomare di Libri, che da qualche anno fanno a Bari e al quale ho partecipato l'anno scorso. "Partecipato" con le virgolette: l'evento si esaurisce in bancarelle di editori pugliesi in fila sulle mura di Barivecchia, con una triste esposizione senza arte nè parte; alcuni eventi di scrittori, lettori, traduttori (ho partecipato a quello del traduttore dal russo di Vita e Destino per l'Adelphi, eravamo tipo in 15 persone sedute a sentire - di cui due amici miei carriati da me :D). E poi c'è stato l'intervento di Canfora senior, dove c'era più gente perchè insomma... almeno lui è noto a livello nazionale. Questo è quello che riserva il sud: eventucoli, con piccole macchie di celebrità, partecipazione infima e nessuna presenza di bookinfluencer (la casa editrice pugliese per cui ho lavorato per qualche mese non ha minimamente pensato di coinvolgermi per fare copertura sui social o altro, si sono completamente dimenticati che esisto). Unico pro: non c'era biglietto :D ma perchè non c'era un ingresso, lo spazio è pubblico e pieno di locali e ristoranti, tra i quali appunto stavano le bancarelle.
@orianlola9 ай бұрын
Ciao Nadia, ti seguo da un po’ e a questa discussione sento di dover dire la mia: hai ragione su tutto il fronte. Io sono stata nell’organizzazione di Lungomare di Libri a Bari, fornendo una serie di servizi. Io in prima persona, ho presentato un libro di un amico per una piccola casa editrice indipendente e ti posso dire? È avvilente! Non sono eventi che promuovono davvero la cultura, ma è solo una vetrina tipo “mercatino” delle librerie locali. Per quali motivo in piena estate io dovrei andare in pieno centro con 40 gradi a comprare in piccole esposizioni con piccole selezioni quando posso andare in libreria? Lo stesso per gli eventi: pochi nomi di richiamo, poco coinvolgente in generale per l’utenza
@lalettricesolitaria9 ай бұрын
@@orianlola Immagino... era avvilente già passeggiarci, da lettrice. Figurarsi trovarsi a organizzare e aspirare a qualcosa di più. Poi con la questione caldo... sfondi una porta aperta, qui (lo odio :D). Io ci ero andata per altro con l'intento di fare dei video da postare su Instagram per poter dire "ehyyy anche in Puglia ci sono fiere di libri, visto?", ma alla fine della giornata avevo solo un video di Canfora che si scagliava contro la destra e un video del traduttore di Vita e Destino, più uno sulla carrellata di bancarelle. Credo tra le storie meno interessanti che io sia mai riuscita a pubblicare su IG T_T
@ornellalaviano32169 ай бұрын
triste e imbarazzante.@@orianlola
@orianlola9 ай бұрын
Imbarazzante davvero e senza uno vero scopo culturale
@robertomognoni9 ай бұрын
Bravissima, complimenti per il canale e per l'indipendenza di pensiero (e per un sacco di altre cose). Questo video mi ha stimolato molte riflessioni, ma volevo solo esprimermi sul caso Cecchettin. Trovo che tutta la faccenda sia torbida: lo "stato", che sfrutta questo orrendo omicidio, come simbolo contro il patriarcato, ma quale messaggio ci vogliono comunicare? La nonna che dice alla presentazione del suo libro "non era previsto che andasse così" riferendosi all'omicidio (libro presentato a pochi gg dalla morte della nipote)ora il padre che rilancia il suo, inutile, non riesco proprio a mettere insieme i pezzi della vicenda.
@lalettricesolitaria9 ай бұрын
Certo, perchè buona parte della vicenda - esclusa la morte di una ragazza e l'incarcerazione del ragazzo - è una bolla di parole creata dai giornalisti per cavalcare l'onda della notizia e ottenere visualizzazioni di articoli di giornali. Queste visualizzazioni ci sono effettivamente state (sui siti le notizie della ragazza erano le più guardate, generando interesse) e quindi anche una casa editrice ha deciso di proseguire sulla scia pubblicando un libro. Il messaggio non c'è naturalmente: una persona è morta a causa di un'altra - senza essere cinica, è una cosa che accade nel mondo da sempre e continua ad accadere, purtroppo. E continuerà ad accadere. Ma non abbiamo certo tutti i libri dei famigliari delle vittime: ci troviamo solo questo, perché questo genera torbido interesse. Posso essere ancora più cinica, ho dimenticato di dirlo in video, ma pensa cosa succederebbe se fosse Turetta a scrivere un libro sulla sua vicenda personale.
@ornellalaviano32169 ай бұрын
@@lalettricesolitaria hanno pubblicato un libro su Rosa Bazzi, perché non aspettarci pure Le mie prigioni di Turetta? Ormai al peggio non c'è limite. A me dispiace parlare male delle famiglie dei defunti ma onestamente lo sciacallaggio che certi membri di quella famiglia stanno facendo è quasi peggiore di quello dei media. (La faccenda del libro della nonna e in parte del padre -che si para donando i proventi- mi ha ricordato una cosa che avvenne al funerale del fratello diciottenne di una mia vecchia compagna di classe, una morte che scosse parecchi nella mia città perché la vittima era giovane; quasi citazione del prete: "in ricordo dell'affetto che nutrivate per il defunto, siate generosi con le offerte". Che schifo)
@lalettricesolitaria9 ай бұрын
@@ornellalaviano3216 oddio non lo sapevo, ho appena googlato e trovato ROSY. ROSY??????????????????????????????????????? Alessandra Carati: «Rosa e Olindo? Lei mi disse: non so leggere, scrivi un libro su di me» Non ho parole. Nemmeno per il prete, ma quelli non mi sorprendono, sono storicamente i peggio sciacalli su dolore e disgrazie altrui.
@ornellalaviano32169 ай бұрын
sono d'accordo sulla chiesa, ovviamente. Rosy, manco fosse la vicina di casa...@@lalettricesolitaria
@nicolomalatesta47319 ай бұрын
Hai dipinto benissimo questo panorama desolante, brava.
@lucat54799 ай бұрын
Ciao. Grazie per il video. Interessante, non sapevo della questione dei bloggers/influencers per essere ammessi al Salone del libro di Torino. Io ci ero andato nell'ormai lontanissimo 1995: andai in macchina e, tordo come ero, impiegai più tempo a trovare il Salone una volta arrivato in città, che da Milano arrivare a Torino...comunque, sì, carino, però, magari adesso è cambiato, sinceramente preferisco perdermi in una libreria, lì c'è un sacco di gente, era difficile parlare con qualcuno, infatti non ci tornai più. Vero che di librerie dove si possa chiacchierare non è che ce ne siano più molte: ricordo che in quegli anni frequentavo "La libreria del giallo e dell'orrore", dove ho speso un capitale e dove passavo 3 o 5 ore almeno a parlare con il titolare. Ora è più difficile. Detto questo, c'è una cosa che volevo chiederti e che mi incuriosisce da un po' di anni. Adesso non ho sotto mano le statistiche aggiornate al 2024, a me piace parlare con i dati ma adesso non ho molto tempo purtroppo, se interessa dopo faccio una ricerca più puntuale, a memoria, ricordo che secondo l'ISTAT e un altro istituto di statistica, la percentuale di lettori, nel 2021, soprattutto "forti", è molto bassa, in Italia. Soprattutto se la confrontiamo con Paesi come la Francia, dove i lettori sono molto di più e dove tra l'altro, si predilige la lettura di saggi. Ricordo che erano di più i lettori nella fascia entro i 30 anni ma davvero qui devo recuperare dei dati. Ad ogni modo, quello che volevo dire, stante che la situazione sembra essere desolante da questo punto di vista, come è che così tanta gente pubblica dei libri? Chi li legge? A pelle, non ricordo ci sia mai stata una epoca così prolifica come questa, diciamo negli ultimi venti anni. Tra l'altro, sono tanti i politici che scrivono: Renzi, da solo, ha scritto almeno 13 libri, più di quelli scritti da Kafka e Svevo messi insieme (che poi, Kafka voleva distruggerli, Svevo fece una fatica dell'ostrega a pubblicare i primi due libri, "Una vita" e "Senilità", il primo addirittura dovettero pubblicarlo a proprie spese perché non se lo filava nessuno). Ricordo, l'ex Ministro dell'Interno Minniti, 6 mesi di governo e ha pubblicato un libro. Così Gentiloni, Meloni, Salvini, Di Battista, Di Maio, ecc. Durante la I repubblica che, ahimé, non essendo quasi un boomer, ho fatto in tempo a vivere, anche se nel suo epilogo (va beh, faccio prima a dire che sono del 1971...), a memoria, non ricordo che i politici fossero così prolifici: a parte Spadolini, Fanfani, Moro, che però erano anche professori universitari, politici come Berlinguer, Almirante, Piccoli, Forlani, ecc. non scrivevano un libro ad ogni battito di ciglia. Certo, i tempi sono cambiati, i politici attuali sfornano i libri come mezzo propagandistico (uno su tutti vale il libro di Giorgia Meloni, per mostrare anche il suo lato umano), però mi fa specie, che magari la gente non ha mai letto Dostojevski ma poi legge tutti i libri di Renzi....o di Vespa sul fascismo, salvo non sapere chi siano Emilio Gentile e Renzo De Felice. Vannacci forse si era rotto le scatole di fare il militare e vedendo che Salvini fa la bella vita, avrà pensato che tanto valeva provare a entrare in politica con un libro che strizzasse l'occhio a una certa parte degli italiani e che facesse scalpore. Infatti adesso concorre per le europee. Anzi, stia attento Salvini che rischia che il generale gli faccia le scarpe. D'altronde, come si dice, è sempre meglio che lavorare...Ciao.
@lalettricesolitaria9 ай бұрын
Ciao! Allora, i dati ISTAT dicono che i lettori continuano ad essere pochi anche se c'è stato un aumento dovuto alla pandemia. In quel biennio c'è stato un aumento rispetto al passato e stima i lettori al 39,3% nel 2022. Da quello che apprendo, i libri vengono prodotti, ma restano invenduti per lo più, fatto salvo i fenomeni del momento come quelli di cui ho parlato qui. Sui libri dei politici non so dirti, se non che io personalmente non ne ho mai letto nessuno, ma suppongo che ci sia un bacino di acquirenti se continuano ad essere pubblicati e che quel bacino soddisfi le aspettative delle case editrici (non escludo che i politici di turno finanzino la pubblicazione sostenendo le CE di riferimento). Una buona fetta di libri pubblicati al momento sono quelli per bambini e ragazzi, un settore che sta andando molto bene per fortuna. Tutto il resto è in zona grigia. Il povero Svevo è vissuto in un'epoca e in un ambiente geografico che non favorirono la sua opera: all'epoca c'era forse il problema opposto a quello odierno. Si pubblicava e parlava solo di libri vicini alla tradizione italiana elitaria e tutto quello che divergeva da essa - come le opere di un autore sconosciuto, non accademico e che scriveva da un posto non sentito come italiano e proponendo temi mitteleuropei - non era contemplato come degno di essere preso in considerazione. Se non da pochi attenti alle letture diverse come Montale. Oggi, più sei lontano da ambienti culturali elitari e più possibilità hai di essere letto, vedi appunto Vannacci e Cecchettin. Io spero solo vivamente di non dovermelo ritrovare prossimamente in qualche partito politico, anche se sospetto come hai detto anche tu... che il suo scopo finale sia proprio questo...
@lucat54799 ай бұрын
@@lalettricesolitaria grazie, gentile ed esaustiva. Molto interessanti le tue osservazioni. Sì, Kafka e Svevo li ho citati come boutade, hai perfettamente ragione sul povero Ettore Schmitz, tra l'altro sono due autori che adoro, Kafka è il mio preferito poi, mi faceva sorridere insomma l'accostamento tra l'ex boyscout prestato alla politica e i due autori🙂...Ciao.
@lucamaenza51689 ай бұрын
👏👏👏👏👏
@Teresa_Craft9 ай бұрын
è la stessa polemica del festival del cinema, i giornalisti più giovani, o gli influencer, si prendono un appartamento in condivisione, fuori dalla città, prendono i biglietti del bus per muoversi, c'è la navetta ma insufficiente alle persone e per le visioni al mattino presto o le ultime alla sera non ci sono. Tocca correre da una parte all'altra a piedi, e l'unica cosa che hai è il pass
@lalettricesolitaria9 ай бұрын
Ah! Non sapevo tutto questo, ma in effetti... il principio è lo stesso: sei giovane, sei autonomo, veditela tu e il mese di marzo. Ma non saremo giovani per sempre e ad un certo punto esperienza e necessità di vivere subentrano e questa cosa deve finire.
@Teresa_Craft9 ай бұрын
@@lalettricesolitaria e chi riesce a trovare più follower viene assunto da qualche testata giornalistica, o viene pagato per un articolo venduto. Purtroppo l'editoria, ed il settore culturale, in italia è rimasto all'età di mio nonno
@Ferrettino9 ай бұрын
Mannaggia. Lo sapevo che finiva cosi. Avrò perso un'ora a rispondere e trascrivere i profondi pensieri di vannacci e .. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. 😅 Cmq puoi chiamarmi Gian Luca più che ferrettino. Oramai qui ho questo nick che manco mi piace. Il mio storico oramai è occupato in tutte le declinazioni e quindi ferrettino rimango. Un sorriso
@lalettricesolitaria9 ай бұрын
Nuooo, ma ha cancellato tutto??? E vabbé... 😅 io invece sono super tollerante, non cancello mai nulla e rispondo sempre con garbo.. Okok, vada per Gian Luca!
@Ferrettino9 ай бұрын
@@lalettricesolitaria eh. Non contare che, piccolo scrivano, riscriva tutto. Lo so che i brevi estratti del capolavoro ti avevano esaltato, ma riprenderlo nuovamente in mano sarebbe troppo anche per me 😅 Cmq vorrei dire al vannacci che il diritto all'odio e' una cagata pazzesca. Citando Fantozzi
@andromeda34889 ай бұрын
🎉🎉🎉🎉🎉🎉❤❤❤❤❤
@ValentinaGrassi9 ай бұрын
Pugliese anche io (you know me) il salone senza pass di ingresso l'ho visto sempre inarrivabile. economicamente. Ora che ho una sorella in Veneto la cosa mi si è avvicinata, però molti dei costi che hai elencato comunque anche a noi spettano quindi più di un giorno (e na notte in b&b) non è fattibile comunque e libri...me li sogno o piango e magari qualche povero scurisciuto me ne regala qualcuno. Ma, non credo. Vedrò mai il Sal? Ma...chissà
@lalettricesolitaria9 ай бұрын
Sai che ti capisco, carissima :) Veniamo dallo stesso posto dannato che ha soffocato ogni nostra bella ambizione e quella fiamma di creatività che ci contraddistingue. Io questa cosa non riesco a farmela scivolare addosso, infatti sono contenta che tu con tua sorella possiate aspirare al meglio, anche se con fatica e compromessi.