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LA CURA
(Manlio Sgalambro - Franco Battiato)
rilettura corale di Lorenzo Fattambrini
esecuzione della BASSANO BLUESPIRITUAL BAND
Filippo Stocco - pianoforte
Roberto Bellotto - basso
Alessandro Cozza - percussioni
registrazione del 09-10-2022
nel corso dell'XI Festival della Coralità Veneta
Adria - Teatro Comunale
Dare un unico significato di questa canzone non è facile.
Lo stesso Franco Battiato (1945-1921) non diede mai un’esatta spiegazione del significato del brano, ma sappiamo che la sua intera carriera ha seguito un’evoluzione filosofica che traspare in ogni sua produzione artistica.
“La cura” è stata pubblicata nel 1996 all’interno del CD “L’imboscata” realizzato per i testi a quattro mani con il filosofo Manlio Sgalambro (1924-2014).
Il testo sembra essere un controcanto alla filosofia heideggeriana e al suo concetto di prendersi cura, che si esprime nell’esserci, la base ontologica dell’esistenza umana: il progetto dell’esistenza è un essere nel mondo che non si esaurisce in un semplice atto conoscitivo, ma è anche affettività, attenzione all’altro.
In un primo significato del brano, quello forse più comune, il dialogo è tra l’amante e l’amato/a. Il brano, così interpretato, è una canzone d’amore molto forte, in cui la promessa d’amore è avrò cura di te, forse la promessa più bella che si possa fare.
Un secondo significato, più profondo e forse più collocabile nella visione dell’Autore, può essere percorso considerando La Cura quasi una preghiera al contrario. Una dichiarazione di alleanza dell’Anima al Corpo.
È il Corpo, la persona in carne e ossa infatti che invecchia, che prova dolore, che ha sbalzi d’umore, ma la sua Anima promette invece che lo aiuterà a superare tutto questo, avendone cura.
Infine, amplificando questa visione trascendente, l’io del testo potrebbe essere invece un’Entità Divina o un Angelo che promette alla persona di proteggerla e averne cura, standole sempre accanto per aiutarla a superare il dolore e le difficoltà.
Ad aumentare il mistero intorno al significato di questo brano, ci sono poi i versi, forse descrittivi di una suggestione onirica:
Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato? Chissà...)
“non hai fiori bianchi per me?”
Più veloci di aquile i miei sogni attraversano il mare...
La canzone rivela comunque il motivo stesso che sottende universalmente il prendersi cura:
«perché sei - ogni persona ed ogni cosa lo è - un essere speciale».