Perché i Giovani Giapponesi Stanno SCOMPARENDO? | gli HIKIKOMORI

Il fenomeno degli Hikikomori è noto in tutto il mondo, una parola che anche in Italia sentiamo sempre più spesso. Questo perché anche nel resto del mondo il fenomeno si sta diffondendo a macchia d'olio, ma verrebbe da chiedersi...come è nato e in cosa consiste esattamente?
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[@antonioamendolea]

👇🏼Qua sotto per lasciare un ❤ a Giada

[@enzomerone]

🫶🏻🫶🏻

[@pisky1983]

❤️

[@andreademarchi7495]

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[@elisaostrogovich8827]

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[@marcellacriscuoli7728]

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[@this_agio]

Sono stata una hikikomori dai 13 ai 30 anni. Vivevo in camera mia, mangiavo in camera mia, uscivo solo per portare fuori i cani, non sopportavo le interazioni sociali. Uscirne è stato difficilissimo, ma non potevo più essere mantenuta e dovevo trovare un lavoro. Adesso ho 38 anni e una seppur ristretta vita sociale e un lavoro (che amo) a contatto con il pubblico 😂 Ma quando qualcosa non va per il verso giusto o passo un periodo difficile tendo ancora a rinchiudermi in camera mia, da sola, al buio.

[@DP-vm2dd]

Come hai fatto a uscirne? Potrebbe essere di aiuto anche ad altri!

[@fenoxymyt2994]

@@DP-vm2ddlo ha spiegato, o ne usciva o non mangiava

[@DP-vm2dd]

@@fenoxymyt2994 eh ho capito ma non è che a 30 anni ti offrano così facilmente un lavoro con un curriculum vuoto. A meno che non abbia sfruttato il tempo con corsi di formazione

[@wuanna2332]

Viva i cani, ti hanno salvato! Alcuni lo trovano in internet ma meglio che tu l'hai trovato nel mondo reale!

[@primonavigatore3236]

come hai fatto a trovare il lavoro che ami? io forse sono in una situazione simile ma non riesco a trovare alcuna forza di volontà

[@sKIAntata]

Grazie Giada e Grazie Bob deve essere stata tosta riassumere un argomento tanto delicato e contorto 💜

[@ricchi6023]

Ottima analisi, soprattutto senza giudicare: sei un grande!

[@draliud3743]

Sono un hikikomori di vecchia generazione. Significa che mi avvio per i 50, e sopravvivo con la pensione di mia madre, che ormai è di veneranda età. Approfittando dell'anonimato, lascio qui la mia testimonianza, sperando che possa aiutare a comprendere il fenomeno. In particolare vorrei dire ai genitori di intervenire - prima con le buone, ma all'occorrenza anche con le "cattive" - già alle prime avvisaglie di questo fenomeno. Mi ritrovo quasi completamente nella descrizione da te fatta. Chiaramente all'epoca non conoscevo il termine "hikikomori". Diciamo che "asociale" era un modo per descrivermi sufficiente, per quanto ci siano gradi e gradi di asocialità. Il mio era piuttosto grave. La scuola è stata una tortura per me fin dalle elementari. Dell'asilo non ho ricordo. Non sono mai stato uno stupido: imparo velocemente, so sia scrivere che fare calcoli, ed ho anche una spiccata creatività. Non sono nemmeno stato mai un brutto ragazzo. Tuttora sono un uomo piacente. Mi dicono pure che dimostro almeno dieci anni di meno. Scherzando, ma non troppo, ritengo che la cosa dipenda anche dall'aver visto poco la luce del sole. E quella, sulla pelle, un qualche effetto invecchiante ce l'ha. Tornando al discorso scolastico, pur non essendo uno stupido, soffrivo profondamente tutta la componente relazionale. Parliamo di bullismo, di professori maligni (e lo dico col senno di poi, non con la suggestionabilità del bambino/adolescente che ero), di dover dimostrare il mio valore con degli stupidi voti. Ovviamente il problema era a monte. Mio padre, figura autoritaria, esigente, concentrata sul lavoro e, ça va sans dire, non dialogante. Mia madre, depressa, ansiosa, narcisistica (di tipo covert) e, ça va sans dire, non dialogante anch'essa. Il mio spazio vitale era la cameretta. E lo è diventato al 100% terminate le scuole dell'obbligo. Odiavo i miei genitori. Uscivo dalla cameretta solo di notte, per mangiare qualcosa, senza che nessuno mi vedesse. Urinavo nelle bottiglie, che svuotavo sempre nottetempo. L'ho fatto per anni. Il mio PC e, successivamente, Internet, hanno agevolato la mia auto-reclusione. Ma quest'ultima ci sarebbe comunque stata anche senza di loro. Precedentemente, e parliamo degli anni 80, mi immergevo nella lettura, disegnavo (cose perlopiù sgradevoli) o semplicemente fantasticavo. La fantasia è un luogo "perfetto" in cui isolarsi. Ci puoi passare giornate intere e quasi non te ne accorgi. Tra i trenta e i quaranta ho provato a lavorare. La socialità però è sempre stata un ostacolo insormontabile. Per cui mollavo dopo qualche mese, tornando nella mia zona di comfort ancora più radicato di prima. Dal punto di vista sentimentale soffrivo del cosiddetto disturbo di personalità evitante. Significa che avevo il desiderio di relazionarmi con una donna, di mettere su famiglia, ma la mia bassa autostima era un ostacolo altrettanto insormontabile. Dico "soffrivo", perché attualmente (e non so come) ho superato la cosa. Ho superato anche il terrore di arrossire, di parlare in pubblico. Suppongo che c'entri qualcosa la morte di mio padre, avvenuta circa dieci anni orsono. Tuttavia sono ancora succube della mia zona di comfort. Inoltre il trovare un'occupazione alla mia età, senza esperienze significative pregresse e senza una laurea, significa accontentarsi di qualcosa di penoso, che sia perlopiù un mero mezzo di sopravvivenza. Sopravvivenza a cui non credo di essere molto interessato. Così gli anni sono trascorsi rapidamente. Oggi vedo i miei coetanei realizzati, in un modo o nell'altro. Mi sembrano degli alieni, come se avessero avuto dei super-poteri. So bene che non è così, ma ad un livello sottile lo penso. Ansia per il futuro? Mia madre non vivrà in eterno. Ed io? Parafrasando un vecchio libro (da cui fu tratto l'omonimo film)... Io? Speriamo che me la cavo. Se qualche genitore mi stesse leggendo, vorrei dirgli che con delle piccole precauzioni è possibile evitare grandi disastri. Se vostro figlio dovesse manifestare una qualche insofferenza nell'andare a scuola, non minimizzate la cosa. Vostro figlio non si farà le ossa con quella insofferenza. Piuttosto se le spezzerà. Le difficoltà rendono forte un bambino quando si presentano in un ambiente controllato. E la scuola non lo è. Se poi l'ambiente controllato non è nemmeno casa vostra, allora dovete mettervi una mano sulla coscienza. Fatevi aiutare da uno psichiatra se necessario, e convincetevi che dal momento in cui avete avuto dei figli, l'essere dei buoni genitori è diventata la missione più importante di tutte. Niente scuse. Nessuno vi ha costretto. Assumetevi le vostre responsabilità. E le vostre responsabilità non si limitano a dare vitto e alloggio ai vostri figli.

[@cristianavit1054]

La tua storia mi ha colpito molto. Sono tra quelle persone che tu giudichi "aliene" o dotate di super poteri; eppure non siamo poi tanto diversi, ho convissuto con il terrore di sprofondare nel tuo stesso baratro. Questo "male oscuro" è insito in quella che è la nostra civiltà contemporanea. Un suggerimento: è evidente che hai talento per la scrittura, perché non ci provi? In bocca al 🐺

[@ducio9668]

Pure senza una laurea in psicologia si può ipotizzare i tuoi genitori abbiano fallito su tutta la linea, io e mia moglie abbiamo due figli che sono due perle, la femmina che studia medicina e negli studi è sempre stata autonoma ed ha ottenuto ottimi risultati, il maschio invece è un po’ più zuccone come me alla sua età ma non è che mi preoccupi del fatto non voglia andare a scuola

[@karimfarris6202]

Hai ragione essere buoni genitori significa anche dare una buona paghetta mensile, oltre al vitto ed alloggio. Solo così si può avere una zona di confort supertop. Bella la vita così vero? Fossi in te a 50 anni inizierei ad assumermi in primis le mie di responsabilità anziché darle ad altri. A me sembra tutta una scusa per vivere comodamente sulle spalle altrui. Un figlio si fa una carriera, o semplicemente ha un lavoro stabile perché ad un certo punto è il figlio che deve aiutare il proprio genitore anche se quel genitore come dici te è assente e non dialoga. Togliti le vesti da vittima ed inizia a cambiare vita... visto che ti ritieni creativo e con una buona dialettica. Basta un curriculum falso e tanta tanta voglia di essere autonomo ed indipendente. E se riuscirai in questa sfida, nulla ti impedisce di avere il tuo stile di vita ma con la responsabilità di aiutare tua madre. L"asocialita non c'entra nulla con tutto questo. Con affetto e in bocca in lupo

[@ruggierovismara6110]

​@@karimfarris6202no vabbè. Cosa tocca sentire. Lasciando stare la storia in questione la vita è molto più profonda e con molte più sfaccettature complesse per etichettare storie del genere con un semplice: " non hai voglia di prenderti le tue responsabilità" tanto più come nel suo discorso non si evince affatto questo.

[@karimfarris6202]

@@ruggierovismara6110 no invece è bello sentire dire che i suoi genitori non si sono presi delle responsabilità oltre al fatto del vitto e alloggio. Assurdo…. No comment, dove finiremo….

[@Nemo.Niemand]

Ho 40 anni, tra i 25 e i 26 anni sono rimasto chiuso nella mia stanza per un anno a seguito di una serie di delusioni molto forti. Nonostante la mia sia stata una famiglia normale e abbia cercato in tutti i modi di aiutarmi, fino a che non sono riuscito a sbloccarmi autonomamente ritrovando fiducia in me stesso e negli altri. Comunque sono una persona tendenzialmente solitaria, socievole ma poco sociale, che sente il bisogno di stare solo per rigenerarsi. Video bellissimo come sempre 👍🏻 continua così.

[@julie-wr7sk]

Io con famiglia disfunzionale e madre iperprotettiva. Ricordo solo che quando provavo a ribellarmi o a farmi una vita, non venivo più considerata in casa, più ero serena e felice ed uscivo, più mia madre non mi parlava e stava in silenzio.

[@anassimandro034]

Vedo un problema simile in un mio amico.

[@despicablemonday3958]

stessa cosa, con la differenza che mia madre era aggressiva verbalmente, passava (non esagero) ORE ad urlare, a lamentarsi, ad insultarmi. Infanzia parcheggiato in una stanza davanti ad uno schermo, poi adolescenza in cui venivo soppresso ad ogni minima cosa facessi che fosse diversa dalla routine (anche solo pranzare a casa di un amico, cosa che poteva succedere tipo...3 volte l'anno?). Buffo che ci si stupisca delle conseguenze, o che ci si aspetti che una persona castrata per tutta la vita debba svegliarsi una mattina ed essere un uomo indipendente

[@martinicampari]

@@despicablemonday3958 ti capisco. anche per me non è molto diverso da come descrivi. con l'aggravante che dovendo contribuire alle spese di casa ho mandato all'aria sogni, speranze e progetti e adesso che mi ritrovo disoccupato da 6 mesi devo essere il reietto della famiglia insultato, vessato e persino minacciato di essere sbattuto fuori casa e di finire sotto un ponte

[@martinicampari]

la mia è iper-subumana

[@julie-wr7sk]

@@despicablemonday3958 Sisi certo, la rabbia e l'aggressività anche quelle sono presenti in mia madre, per non parlare delle continue critiche a qualsiasi movimento che facessi. "No quello devi farlo così" io so solo che quando va via di casa e rientra sono in ansia continua perché non so cosa e come lo dirà.

[@deborahm6682]

Caro BoB, sono laureata magistrale in lingua e cultura giapponese (per metterla semprlice). Questo è forse il video migliore che hai sul canale per la complessità dei ragionamenti che sono stati portati e alle conclusioni a cui sei giunto. Come sempre, complimenti vivissimi a te, e questa volta anche a Giada. Siete grandi, davvero!

[@BeyondOrdinaryBorders]

Grazie davvero, detto da qualcuno che di Giappone ne mastica a livello professionale vale il doppio 🥲🧡

[@devotedflame4998]

Ciao scusami, che università?

[@ceskoditesta]

1:48 ​@@Andrealupi2003 è lei

[@Giada--]

Grazie

[@Super00michele00]

@@Andrealupi2003 ma hai guardato il video?????

[@SoretaSoreta]

Se non dovessi recarmi al lavoro per poter prendere uno stipendio, io ora sarei un hikikomori.

[@martinicampari]

fai sempre in tempo

[@annamariamorrone6132]

Recati al lavoro e sforzati di fare cose: passeggiare, un corso, un hobby. Ti auguro il meglio

[@xXSoapXx]

Trovalo da remoto👌

[@martinicampari]

@@annamariamorrone6132 ci vado al lavoro faccio almeno 16k passi al giorno 6 giorni su 7. ti assicuro che quando torno a casa la sera mangio e vado subito a dormire. inoltre devo combattere contro i subumani che abitano con me che sono senza vergogna ne rispetto nei miei confronti. altro che corsi e hobby!...

[@Ralluas]

@@xXSoapXxottimo, diamo consigli per aiutarlo ad isolarsi….🤦🏼‍♂️ Esattamente il proposito che si poneva questo video!

[@elisabettafrega7347]

Video super interessante! Ho lavorato con NEET per un breve periodo in un hub lombardo dove si applica la Video Game Therapy, proprio per poter approcciare nella maniera più delicata possibile questi ragazzi. E devo dire che, essendo quasi tutti giocatori, è stata un'esperienza bellissima. Una delle nostre pazienti ha trovato persino lavoro! Ho scritto la mia tesi sull'uso dei videogiochi in psicoterapia e la cosa che mi ha risuonato maggiormente tra tutti gli studi che ho letto è stato un articolo di Bean in cui afferma, in soldoni, che la dipendenza da internet e videogiochi sono il dito che indica problemi più importanti e profondi, come depressione o importante ansia sociale. È stato bello risentire comunque osservazioni simili nel video, purtroppo i videogiochi sono tra i media più stigmatizzati ancora oggi nell'ambito psicologico/neuropsicologico ma la loro utilità è innegabile, soprattutto con ragazzi hikikomori e nella creazione di una relazione terapeutica con giovanissimi che sia efficace e sicura.

[@giacomomonterotti7924]

Ma io penso che questa patologia ci sia stata anche in passato ma non sapevano diagnosticarla. Mia nonna per esempio, dopo che si era sposata e ha avuto 2 figli, ha avuto una forte depressione postpartum e da allora è rimasta per tutta la vita rinchiusa in casa a vedere telenovelas. Questo è x me un caso di hikikomori.

[@ahiruodettecigno8278]

Perché sono sicura che all'epoca le veniva impedito di lavorare avendo avuto i figli. Molte donne hanno rinunciato a vivere dopo essere diventate madri. La soluzione poteva essere diventare madri più avanti in età avanzata e lavorare e vivere prima di fare i figli! Troppe donne che conosco hanno rinunciato a vivere per i figli, chi invece ha rinunciato al matrimonio ha vissuto davvero e ti parlo di persone nate negli anni 30'! Sennò si doveva sperare di beccare un buon marito che aiutasse la moglie, altrimenti si era spacciate! Era meglio rimanere a casa col padre e i fratelli poi. Non so se hai capito il mio discorso, parlo comunque di un altro periodo storico che i miei genitori mi raccontavano sempre con enorme rammarico. Perché i miei nonni pure non hanno avuto chissà quali scelte di vita nella loro epoca. Oggi è facile parlare di malattie mentali ma all'epoca le volevano ancora "curare" con l'elettroshock cosa né potevano mai sapere di come curare i problemi sociali! Erano ignoranti pure i medici figurati i pazienti!

[@wuanna2332]

Penso che una persona che vada in una foresta e si isola alla fine é praticamente la stessa cosa! Quindi per me esiste dall'inizio della storia umana

[@khaulahachi6347]

io penso di ritrovarmi nella definizione di hikikomori. Da due anni sono rinchiusa nella mia camera , esco massimo due giorni alla settimana, e se capita che devo uscire per forza ho bisogno di tempo per prepararmi mentalmente al mondo esterno, e una volta rientrata capita che ho dei crolli di depressione per due settimane. Sono seguita dal centro di salute mentale dell'asl e mi rimpinzano di farmaci senza darmi una singola mano. Grazie a Dio da un pò di mesi la situazione è migliorata , tuttavia ho ancora una grande difficoltà ad uscire regolarmente

[@Leviathan-uy4qy]

Perché aiutare le persone quando puoi semplicemente drogarle? Seriamente, queste persone vogliono farti diventare sociale trattandoti quanto meno possibile come una persona (o persona normale). Come puoi pretendere che poi uno si senta stimolato a socializzare?

[@BuZzDaRRen88]

I farmaci aiutano. Io seguo una cura da un anno e senza quelli non so come avrei fatto, però bisogna prenderli in modo moderato e soprattutto quelli giusti per te, poi ovviamente ci deve essere un punto di riferimento con cui puoi parlare e che ti segue però i farmaci sono importanti

[@ariannad.5863]

Sono state fatte indagini per escludere o confermare un disturbo autistico di livello 1 ? Purtroppo è difficile diagnosticarlo soprattutto negli adulti. Io ho cominciato a comportarmi così a 16 anni e nessuna diagnosi. Sono stata diagnosticata autistica di recente, a 50 anni. Una vita distrutta.

[@ahiruodettecigno8278]

@Khaulahachi6347 Tesoro rivolgiti ad altre persone, te lo dico per esperienza il CIM il centro di salute mentale fa solo danni gravi! Mia madre appresso a loro stava perdendo la salute sia fisica sia mentale. Devi cercare uno/a specialista in psicologia comportamentale oppure uno/a psicoterapeuta che ti possa aiutare anche con l'ipnosi a capire quale sia il problema e da dove nasce. I farmaci aiutano poco e nulla, piuttosto fanno solo male all'anima umana. Devi rimanere lucida e capire da dove nasce il problema. I farmaci rendono la mente sterile, addormentano, rilassano e deconcentrano. A te serve qualcos'altro secondo me. Cerca uno psicologo o psicoterapeuta e poi mi dirai se ho ragione o torto marcio.

[@junglefever8269]

@Leviathan-uy4qy e questo commento avrebbe l'utilità di?

[@nevion5533]

Ho 30 anni e Io sono rimasto disoccupato per un anno dopo essere stato licenziato senza preavviso da una società cinese, e sebbene non eviti mai le interazioni sociali o uscite con amici, ero diventato molto apatico nella ricerca del lavoro in italia, oltre che a stare molto più online di prima, dovuta anche ai continui colloqui non superati, lavori in nero e sottopagati, e in un certo senso mi rivedevo abbastanza in un hikikomori demotivato. Ora all’estero sono riuscito a uscirne piano piano, anche grazie alla terapia e al nuovo lavoro fuori italia. Grazie BOB per il video, credo che la salute mentale sia un problema molto più serio e reale di cui in italia dovrebbe esserci più ricerca e consapevolezza, per via dello stigma sociale che ancora persiste, sopratutto in un paese come il Giappone dove c’è pressione sociale e la società si sta ancora riprendendo dal decennio perduto che ha dato origine al fenomeno di chi non può o non riesce a conformarsi alla società (Ci tengo ad aggiungere, senza problemi e nessun vittimismo che “certe comunità” usano, che sono nato con la Sindrome di Asperger (una forma di autismo ad alto funzionamento ma con carenze a livello sociale e diagnosticata in ritardo), e per me il problema della consapevolezza dell'autismo in Italia, è molto importante, ma non vedere mai troppi servizi al riguardo o interesse e comprensione da parte della società che da più spazio a determinate tematiche inutili a scopi politici, è peggio che non essere ben compreso appieno dagli stessi parenti a volte su quest’argomento)

[@lack92]

Io 32 anni anni vivo purtroppo alle spalle dei miei genitori anziani e nono sono mai riuscito a trovare lavoro nonostante abbia mandato mille curriculum e fatto molti corsi professionali.PS vivo in un piccolo paese della Sardegna.

[@NonMiChiamoFederico]

Abbi la forza di reagire, prendi in mano la tua vita. Lascia la tua amata isola e costruisci il tuo futuro, un abbraccio ❤️

[@ahiruodettecigno8278]

​@@lack92mi sembra strano che tu non abbia mai trovato alcun lavoro. Se ti adatti puoi lavorare ovunque, il problema nasce quando vuoi fare un lavoro specializzato come nel mio caso e allora spesso le aziende ci marciano sopra. Apriti qualcosa di tuo se puoi e lavora in proprio, almeno è un inizio. Io penso che lo farò a breve, mi sono scocciata di fare stage non retribuiti o sottopagati. Perché ti ripeto se vuoi lavorare il lavoro c'è eccome ovunque, ma dipende a che prezzo vuoi o devi lavorare! È quello che la gente non capisce

[@junglefever8269]

@lack92 prova all'estero. Io facevo lo stesso, solo lavori stagionali malpagato e sfruttati. Poi mi sono trasferito in Francia e va molto meglio. Auguri

[@nevion5533]

@@junglefever8269 Posso chiedere cosa fai in Francia? Io dove mi trovo sono voluto ripartire da zero anche se ho due lauree, una presa all'estero e in italia. Anche se la mia condizione è stata diversa perchè si è scoperto tardi che ho l'Asperger (spiegando tante cose del perchè delle mie interazioni sociali andate sempre male o la scarsa capacità di immedesimarmi negli altri e quello che provano), e in parte grazie alla terapia che mi ha aiutato da quando ci sono tornato nel 2021 e che io consiglio a tutti (il mio medico è uno psichiatra vero, non uno psicologo), a me però hanno forzato dall'andarmene via di casa dei miei perchè sapevano che mi avrebbe continuato solo a fare danno, e inizialmente io avevo timore di andarmene via. Strano che io da prima che ci fosse il covid, sono andato ovunque nel mondo, ma dalla pandemia in poi ho subito una regressione mentale incredibile

[@MarcusAseth]

36enne Hikikomori qui, sono chiuso in casa da oltre 15 anni, mangio in camera da 20, e faccio 1 sola uscita al mese per andare dal parrucchiere, ed anche quella mi pesa come un macigno... una cosa penso interessante nel mio caso è che non provo neppure un filo di depressione o fastidio da questa mia situazione finché ho acqua/cibo, un tetto con elettricità e acqua corrente, ed un computer con connessione ad internet per poter tenere occupata la mente, sia giocando che studiando. Certo, ovviamente certe cose mancano pure a me dato che mi ritrovo a pensarle nei sogni mentre dormo, tipo andare al mare o avere una ragazza, ma una volta sveglio, "lontano dagli occhi lontano dal cuore". Non nego però di pensare spesso alla quasi inevitabilità del mio suicidio una volta che non ci saranno più i miei genitori a mantenermi, semplicemente perchè nonostante io possieda diverse abilità, in questa condizione non mi viene data la possibilità di poterle mettere a frutto per guadagnarmi dei soldi, necessari per poter continuare a sopravvivere in questa società. Ed ho troppo... come dire... "orgoglio", per accettare di vivere in una situazione inferiore a quella attuale, tipo ad esempio quella che vive una persona senza neppure un tetto. Che poi "orgoglio" magari non è neppure il termine giusto, di sicuro c'è anche una parte di rigetto per una società che in partenza mi guarderebbe morire senza battere ciglio, percuì raggiunto quel punto preferirei non essere parte di questo mondo e fine. Rimango finché mi è permesso di rimanere. Ma tutto questo soltanto per dire che, probabilmente trovando modi per far funzionare gli Hikikomori come un altro ingranaggio della società, dandogli delle mansioni che possono apprendere o sono in grado di svolgere e dandogli degli stipendi, probabilmente si ridurrebbero di tantissimo i loro suicidi. Non ho dati su tutto ciò e non posso parlare per gli altri, ma per lo meno posso dirvi per certo che rimuoverebbe l'unico motivo in grado di causare il mio. Tuttavia con l'avvento dell'AI / Neural-Networks come ulteriore strumento a supporto dall'avidità umana (perché dare soldi ad un'altra persona quando puoi farlo fare gratis alla macchina?), mi pare si stia remando nella direzione completamente opposta...

[@pausa.artist]

Anche in Italia sono presenti, se ne parla pochissimo

[@SKSaooo]

E quando ne si parla lo si fa in chiave totalmente negativa ("bamboccioni, mammoni, ecc") ignorando completamente le cause dell'isolamento, e se possibile esacerbando ancora di più il distacco con la società. A che pro approcciarsi a delle persone che ti considerano una nullità senza nemmeno sapere chi sei?

[@L1nk2002]

Adesso per fortuna se ne parla pochissimo. Ma dio solo sa quanti articoli e report io mi sia dovuto sorbire durante il periodo del liceo (2016-2021) su questi cazzo di di hikkikomori italiani, che a sentire le iene e programmi beceri del genere sembravano essere più diffusi della peste bubbonica nel 1300. È un problema? Si certo, ma parlarne come se fosse un virus mi è sempre sembrato eccessivo.

[@pausa.artist]

@@SKSaooo approcciarsi al prossimo è necessario per tutto quello che ne ottieni nei tuo confronti. non per forza bisogna avere interesse per il prossimo e viceversa, la maggior parte delle persone sono solo estranei e non ci avrai approcci, ma approcciarsi ha dei benefici possibili, alcuni sicuri, anche con gli estranei, ovviamente farlo sempre e con tutti elimina una marea di benefici ed entrano un sacco di robe negative. Ci sono tante interazioni che portano benefici anche istantanei, ad esempio le frasi dette a scopi sociali (tipicamente superficiali) o di unione (ad esempio le frasi da sentiti dire o modi di dire detta a scopo di unire su un tema ) riducono stress o aumentano l'ego. Oppure potersi permettere di dare fiducia in caso di bisogno, io so benissimo che se sono a fare la spesa e mi viene un infarto è più probabile che sopravvivo se sono a casa e mi viene un infarto, non perché sono fuori, ma perché sono con persone.

[@goldenboy_ledd]

È un tema che mi sta davvero molto a cuore per una serie di motivi, e volendo, per chi fosse interessato, in Italia è possibile lasciare il 5x1000 all'associazione hikikomori di Marco Crepaldi. Grazie mille per il video super Bob e super Giada ♥️ il finale tra l'altro spiega un aspetto che non avevo neanche ancora mai considerato, top

[@Sadyno]

Sono un Hikikomori da circa 6 anni ormai, esco di casa solo per impegni che proprio non posso evitare come andare dal dentista ad esempio, ho pensato svariate volte al suicidio ma non ne ho mai avuto il coraggio e ho sempre tirato avanti qualsiasi cosa accadeva e sto continuando a farlo tutt'ora, non elencherò i motivi di questa mia scelta perchè sono un bel pò (però se a qualcuno interessa posso dare spiegazioni), mi limiterò a dire che è stata colpa della scuola, dei miei amici, della mia famiglia, colpa mia e anche di vari altri motivi che ora non mi vengono in mente. Comunque davvero bel video, qualità sempre al top :)

[@Matana86]

Se hai voglia di raccontarci qualcosa di più, fallo serenamente!

[@simonequinti3314]

Il calo demografico - in un paese di 378.000 km2, con 122.000.000 di esseri umani - non può che essere, finalmente, una benedizione del cielo. Si smetta di dire la trita banalità che "se non ci sono giovani, chi pagherà le pensioni ad una popolazione longeva?" I governi hanno tutti gli strumenti necessari per trovare decine di soluzioni.

[@enzomerone]

In occidente sembra che si stia valorizzando, anche se lentamente, il ruolo della psicoterapia. Chissà in Giappone quanto la percepiscano come taboo, nonostante tutti i problemi sociali e individuali. Gran bell video come al solito comunque, anche oggi mi hai lasciato qualcosa. ♥️

[@BeyondOrdinaryBorders]

Bello sei 🧡

[@saradelprete5743]

​@@BeyondOrdinaryBordersCiao ti seguo da poco ma trovo i tuoi video davvero belli e adoro il modo in qui le spieghi ma adesso vado al punto, so che hai fatto un video sulla scuola giapponese e su quanto quest'ultimo sia una scarpinata senza sosta pur di arrivare all'eccellenza e io in tutto questo mi sono chiesta "ma le persone con una DSA, una ADHD o una qualsiasi neuro divergenza come vanno avanti con gli studi come si approcciano al mondo del lavoro?" Lo voglio sapere anche perché da persona con una DSA mi piacerebbe sapere come si comportano una società così pesante e dura come il Giappone. Già qui in Italia siamo messi male e statisticamente siamo pochi figurati lì che hanno i kanji. Scusa per il papiro che ti ho fatto e chissà se non ti ho inserito qualcosa. Grazie mille e continua così ❤

[@darktrydenty]

Prima di tutto, grazie Giada 😬🤝 Questo video sarebbe bello fosse il primo di una serie, che va ad approfondire ogni genere di "reclusi". Ne hai giustamente nominati tanti (da studenti bullizzati ad uomini adulti che ormai non hanno piú un obiettivo), e parlando del Giappone, tutto viene visto come una vergogna da tenere segreta ed in "famiglia". Se poi aggiungiamo il carico dello stato, che ti fa sentire una nullità se chiedi aiuto o sussidi...be, la situazione non puó che espandersi. Grazie per questi video ❤️ 31 minuti di documentario volati 😁

[@typsama7055]

Gli Hikikomori sono stati la mia tesina di maturità. All'epoca del 2011 era un argomento trattato pochissimo e ricordo che la commissione fu entusiasta di ascoltarmi. 😊

[@angelicart.6]

bellissimo! dev’essere stato bello portare un argomento “originale” per l’epoca

[@typsama7055]

@@angelicart.6 Moltissimo te lo assicuro, ricordo che avevo fatto delle copie in più della tesina che sia la professoressa di Psicologia (esterna) che il Presidente di commissione si portarono via. Una copia invece se non erro la tenne la scuola.

[@simoventuri]

a me interesserebbe molto leggerla, per cultura personale. C'è un modo? (talvolta le facoltà le mettono a disposizione sotto qualche forma)

[@typsama7055]

@@simoventuri Non credo, era cartacea non digitale. Non ho modo di verificare se l'abbiamo tenuta in archivio anche se non credo proprio sai. Sono passati più di 10 anni e suppongo l'abbiano buttata via.

[@alessiosanna3185]

Consiglio la visione del film koreano castaway on the moon che tratta proprio l'argomento, dal punto di vista koreano naturalmente... si succede anche in italia e ho un amico che ha mollato tutto per rinchiudersi in casa.

[@BeyondOrdinaryBorders]

Film stellare e un in bocca al lupo per il tuo amico!

[@liafacchinelli5674]

Per i reclusi a causa di disagi psichiatrici non saprei, ma per quelli invece la cui reclusione è frutto principalmente di frustrazione e delusione, qui andrebbe chiarito un punto: il successo economico e di carriera sono divenuti l'unico ideale possibile, sulla base del quale misurare il valore dell'individuo. Ovvio che si vuole scappare. Ma è umano e salutare direi. Che poi questa fuga assuma la forma di una comune, di una gang o di un hikikomori, sono tutte facce del disagio di una società che si è lasciata sedurre da una bolla economica e ha dimenticato tutte le altre forme di soddisfazione che possono esistere nella vita e come si raggiungono. L'unica sarebbe una rifondazione della società e una riproposizione di ideali alternativi; perdonare le ultime tre generazioni di giapponesi perché non sapevano quel che facevano; mandarle in pensione col minimo sindacale perché il successo l'hanno già avuto, tra l'altro a spese della salute mentale dei loro stessi figli...e da qui si riparte. Purtroppo c'è stato un paio di generazioni che si è allegramente illuso che il benessere sia scontato e che quindi le vittorie si devono contare da lì in su. Oggi come oggi in Giappone, e anche in Italia, bisognerebbe calare le pretese e aiutare i giovani a sentirsi realizzati con quel che c'è da fare. Che non è neanche poco, considerato che siamo sempre meno.

[@baba-jaga8921]

mi fanno ridere chi mette nella descrizione di Instagram: sono un/a otaku o hikikomori con cosi tanta ignoranza senza sapere un cazzo dietro queste parole, ma tanto x loro basta che vadi di moda

[@thenamelessking2730]

Sul termine otaku mi sono arreso ormai, posso solo constatare che in Italia ha preso un suo significato che non c'entra più niente con quello originale del termine, cosa che per quanto fastidiosa per chi ha cognizione di causa è ormai irreversibile. Sul termine hikikomori non ho ancora trovato nessuno che lo usa così a sproposito, ma se accadesse mi romperebbe molto le scatole e credo che poi romperei le scatole a chiunque si definisca tale per il gusto di farlo

[@ezechielelupo8703]

Daccordo si ci sara' certamente qualcuno che esagera, certo. Ma secondo me quello che crea magiormente il problema, e' dato dal fatto che si vive in una soceta' con schemi troppo ristretti, e tu puoi dichiararti normale, solo se rientri in una determinata situazione. Ma siamo cosi' sicuri che debba funzionare solo cosi'? Ognuno di noi, per caratteristiche attitudinali, di personalita', caratteriali e altro, e' uguale solo a se stesso. Ora non dico che per forza tutto deve andare bene, ma io penso che la cosa principale, sia sapersi acettare, piacere andare daccordo con se stesso, se un individuo va' daccordo con se stesso, sa acettarsi, e' soddisfatto di se' e' una persona serena che altro puo' desiderare di piu' dalla vita. Se una persona e' serena, vuol dire che ha tutto cio' che gli serve. La prima coss, e' piacersi, tu devi farti accettare per quello che sei, non per quello che tu pensi che gli altri vogliano da te. Gli altri chi? I gruppi, le convivenze si formano fra' persone che si trovano bene cosi' come sono, e tra' persone che si acettano per quello che sono. E' la mancanza, il non rispetto di certe regole che crea il problema e il comportamento anomalo. Poi siamo convinti che chi gestisce il sistema, sia normale?

[@Verlanpictures]

Da quando esiste la società esiste chi non ne vuole far parte (gli eremi per gli eremiti ne sono una prova) vi porto l'esempio di Pillow che non fa altro che intervistare eremiti. Semplicemente con internet è diventato più semplice fare l'eremita ateo in città senza doversi ritirare sui monti o nei boschi, ma per un motivo o per l'altro la solitudine e chi la brama sono qui da quando c'è la società. ottimo video!!

[@Leviathan-uy4qy]

Non penso queste siano persone che non vogliano fare parte della società.

[@Verlanpictures]

@@Leviathan-uy4qy suppongo che la questione, come dice Bob nel video, si il tipo di società non tanto la società stessa

[@MatteoRomanelli96]

Quando dico che gioco ai videogiochi non solo perché mi piacciono ma siccome avendo una famiglia che disfunzionale è dir poco tra persone tossicodipendenti litigi gravi giornalieri ecc ecc li gioco per non vedere tutto quello che ho attorno e sperare che finisca il prima possibile mi danno del bambino senza carattere (ho 27 anni) e che la leva mi farebbe bene perché SEI DEPRESSO RIDI DI PIU capisci bene che ogni giorno che passa mi fa solo schifo vedere oltre il mio monitor o schermo del cellulare

[@manubazzucchi]

Già chi dice che la Leva sia utile sta in errore Rispondigli così: "la Leva fa bene anche a te, ti farebbe stare zitto e farti fare i cazz* tua" o con una risposta analoga (io l'ho fatto e ho risolto molte situazioni)

[@wallandbauf2678]

Commento per l'algoritmo, il video lo guarderò più tardi con la dovuta attenzione. Meriti il massimo della visibilità

[@tonysmoker4378]

Di solito non spendo commenti ma stavolta è stato diverso, la tua capacità esplicativa unita alla gigantesca passione e competenza che metti in quello che fai ha reso, a mio avviso, il video un capolavoro. Grazie a te e alla tua compagna.

[@BeyondOrdinaryBorders]

Wow, grazie davvero!

[@angelicart.6]

magnifico video, su un argomento molto presente anche in italia. io stessa ho tendenze a essere depressa, quindi è un qualcosa che mi tocca, ovviamente non in questo modo esagerato. complimenti, spero che il video possa raggiungere e aiutare i ragazzi che vivono in questa situazione

[@AntonellaVassallo-m6m]

Grazie con di tutto cuore per averci portato questo documento preoccupante ma allo stesso tempo consolante. Sono una reclusa volontaria post pandemia di 60 anni; per assurdo ho riscoperto il piacere di vivere la casa come una confort zone, lontana dalla gente, dalle amicizie e lo ammetto, anche dal sistema. Mi rendo conto che è un po' anormale fare una vita del genere, ma tutto sommato sto bene così. Ora, la domanda è d'obbligo: Se che per me, avendo un età superiore, c'è poco o niente da fare; ma per i giovani, che soluzioni ci sono?

[@n3r0n3]

vabbè però gli hikkikomori sono na cosa e gli eremiti un'altra, le due cose non c'entrano un fico secco l'una con l'altra e daje...

[@Leviathan-uy4qy]

Ma gli eremiti non erano per la maggior parte esiliati?

[@alfabeta480]

Mio figlio è un hikikomori dal 2017, ora ha 25 anni, siamo stufi di mantenerlo, non sappiamo più cosa fare. Se morissi io forse si darebbe una mossa, sono la madre

[@SaraMiriamFantoni]

Avete provato a consultare uno psicoterapeuta?

[@pinogino8549]

5:23 quelli sono gli anni spesi nella condizione di hikikomori, non le fasce d'età

[@barbaraveg291]

Ma infatti! L'ho notato anch'io.

[@revolverjack9848]

Guardate Welcome to NHK se non l'avete ancora visto, non ve ne pentirete

[@max.rcpassyon387]

Carissimo BOB questo è un argomento veramente complesso e molto molto triste, (che in parte mi tocca direttamente) come sempre grazie per averlo condiviso e grazie per tutto il lavoro che fai per poterlo divulgare in maniera seria

[@GAMETIMETVTM]

Molte volte viene data la colpa di tutto a internet o ai videogiochi, certo, 2 vero, su internet vedi un sacco di gente che sembra avere una vita stupenda e se tu stai male ciò incide e ti butta giù, ma non é colpa di internet, é la società, deve cambiare la società, quando la società si prenderà davvero cura dei più fragili gli hikikomori spariranno, io non credo che gli hikikomori stiano davvero bene solo in casa, però credo che non abbiano nessuno che si prenda davvero cura di loro e che li facciano sentire amati, e quindi preferiscono stare in casa sognando una vite diversa, dobbiamo cambiare tutti, ammettere gli errori della società sarebbe già un primo passo, investire di più su salute mentale e su educare le persone a stare assieme agli altri anzi che isolarsi sarebbe il secondo passo, vedrete che se la società diventerà una bella società di comunione tra le perone dove davvero si sta bene, internet sparirà, perché a nessuno interessa se a stare fuori si sta meglio, il problema é che attualmente non é così. Sono curioso di sapere la vostra in merito, vi leggo 😀

[@dancingemu]

A mio parere Internet più che causa è la conseguenza diretta, le persone che non riescono a trovare un posto nella società o che si sentono abbandonate da essa preferiscono rifugiarsi nel mondo online poiché su internet è più facile trovare qualcuno con i tuoi stessi interessi o problemi

[@GAMETIMETVTM]

@@dancingemu concordo, e lo fanno spesso senza pensare che sono gli algoritmi che ti portano a trovare persone simili a te, e non la natura delle cose, ed a volte non fa molto bene perché rischi di trovare persone con i tuoi stessi problemi e ciò può sia aiutarti oppure anche darti la conferma delle tue preoccupazioni e renderti ancora più fragile, dipende dai caratteri

[@alessiogiuffrida6172]

Internet è sia una causa che una conseguenza: quando non c'era internet eri obbligato in qualche maniera all'interazione dal vivo con gli altri. Ciò poteva far si che alcune persone (ad esempio io) riuscissero a creare qualche rapporto con gli altri anche se, per dire, odiavi giocare a pallone. L' avvento di internet è stato come l'abituarsi alla calcolatrice: chi sa fare i conti a mente oggi? Nessuno. Analogamente chi sa comunicare oggi con gli altri senza l'uso di internet? Stessa risposta: nessuno. Una comodità che ha reso superflua l'interazione dal vivo e che ha messo a disposizione più mezzi d'intrattenimento per fuggire dalla realtà. E lo dico perché sono un amante dei videogiochi anche se preferisco il giocare Offline. Dal vivo preferisco i giochi da tavolo, almeno riesco ad interagire con qualcuno con i miei stessi interessi senza che esso sia una semplice icona sullo schermo. E per fortuna ho un lavoro fuori casa😊

[@alessandroravaglia6990]

questo video merita l oscar, comunque ai miei tempi si diceva : meglio soli che male accompagnati... oggi il concetto viene applicato all estremo

[@SteppedLake]

Sono stato chiuso in casa 12 anni quanto avevo 16 anni ora ho 28 anni esco finalmente di casa la mia forza si trova tutto dalla voglia di scoprire ciò che ho perso questi 12 anni della mia vita ora mi sento cosi cosi la gente stupida non potrebbe mai capire ciò che uno potrebbe avere in mente sogni, idee, invenzioni, aiutare prossimo. Beh io sono modo che la pensa un modo particolare le cose come se fosse una sorta di vecchio saggio io sperimentato tutto questo nella mia pelle nella mia mente uscirne una cosa allucinante comestare una sorta di buco nero senza speranze ti trovi immerso una realta tutt'altro che fittizia come se due mondi fossero apparentemente vicini ma realta sono sempre stati lontani senza via di scampo un concetto difficile da capire ed ascoltare prossimo io ho avuto la fortuna di sperimentarlo non lo auguro nessuno peggio di una schermata senza via di scampo senza uscite.

[@nerdintech]

Sicuramente un argomento che qua da noi lo si vede distante, una stranezza giapponese ma come hai detto poi non è così, questa cosa fa riflettere molto.

[@federicapapapietro6164]

Purtroppo anche in Italia è un fenomeno in crescita...tanto che esiste l'associazione Hikikomori Italia

[@nerdintech]

@@federicapapapietro6164 mai detto che non esiste anzi proprio il icontrario

[@sebastiano00097]

purtroppo l'idea generale che la gente si fa di un hikikomori e un giovane(prevalentemente maschio) che passa il tempo con i video giochi e per motivi semplici come: la vita così è comoda se mantenuto dai genitori,oppure motivi complessi come:non ho amici e dove i con chi stare,non è mai nella vita così, sfortunatamente in qualunque argomento si parli c'è sempre uno standard che direziona le persone a volte anche in qualcosa di stereotipo,si è vero siamo italiani mangiamo la pasta,ma metà degli italiani la odia, a volte la persona ha davvero tanta paura di uscire o delle persone che per quanto sia strano è più che legittimo,ma c'è anche un altro argomento simile che si tiene separato,se una persona vive isolata, è autosufficienti,alla fine simile a un eremita( ma che non sia pelato la barba lunga e sulla vetta di una montagna) è molto simile a un hikikomori,ma lui ha dove stare è non ha problemi con gli altri esseri umani,io per definizione sono un hikikomori ma non mi faccio problemi ha parlare con gli altri cone un cassiere,e esco,senza nessuna e nelle campagne sperdute ma esco ogni tanto(non voglio avere poche vitamine), sfortunatamente i motivi complessi che mi hanno portato qui sono dalle persone che mi erano vicino,per questo situazione del genere possono portare le persone a avere paura di uscire nella società,ma essendo onesti le città sono rumorose e questo a molti da fastidio che uno sia autistico o stressato,e altre cose negative quanto positive, essendo che non ho amici e i miei sono(genitori non Ve arrabbiate a pensare che dobbiamo solo fare i militare e la vita è comoda)ossessivi,hanno denunciato la mia ragazza e i miei amici per non farmi uscire e mi controllano ogni cosa e pretendono solo,così facendo mi sono trovato isolato,se non hai con chi uscire perché esci,ma anche se sto comodo in casa o circondando da persone o senza nessuno a me non frega molto mj piace essere vivo conosco me stesso e so quale è la soluzione, la soluzione è avere qualcuno che ti conosca,male che gli va perché passa quello che passi tu,così da avere un giusto supporto,senza fare gli egoisti e pretendere che sia solo quella ad aiutarti,ma anche se ora non ho nessuno si potrebbero fare nuove conoscenze tranquillamente,ma le cose sono spesso scomode per hikikomori o non,ho un corpo storto e se nascondo qualcosa con muscoli rimarrà tale,perciò fare colpo con l'aspetto è da escludersi,e venendo a me non mi piacerebbe di certo conoscere gente che va in discoteca o ha piccole cattive abitudini( non fumo o alcol, anche tt),ho carattere e idee diverse dagli altri come tutti, e se pensate come detto prima che sia scomodo,non vuole dire che stare in casa cambino le cose,si anche su internet e pieno di truffe e tossici,ma come anche detto prima c'è tanta gente che la pensa in modo diverso, l'essere umano è un animale sociale,per quanto lo si voglia,anche i monaci eremiti hanno qualcuno con cui socializzare(bambini),non è né difficile na facile la vita,ha volte è solo scomoda,però anche questo messaggio è qualcosa di egoiste perché spero di incontrare persone che mi capiscano così da forse diventare amici(se hai letto fino a qui commenta paguro)

[@sebastiano00097]

scusate errori come o(di oppure) lasciato in i

[@gamy4810]

io credo di esserlo stato... credo perchè la difficoltà è durata solo qualche mese, che io ricordi in fase adolescenziale, durante la 1 e 2superiore dopo che ero stato aprticolarmente male a causa di comportamenti di presunti amici di allora. Non volevo uscire e non avendo in realtà nessuno con cui farlo. Il liceo mi metteva in difficoltà e avevo paura di deludere i miei rispetto a mio fratello, genio di famiglia. Fortunatamente un giorno in autobus ho incontrato una vecchia compagna delle elementari che casualmente mi ha fatto entrare nel suo gruppo di amici. Ricordo che è stato un brutto periodo per quanto breve ma ora sto da dio, con morosa, amici e un bel lavoro.

[@magojohiro]

Ho una famiglia disfunzionale, inoltre sono stato bullizzato per tutto il mio periodo scolastico. Avevo tre bulli. Ogni volta che prendevo il bus per tornare a casa, i bulli mi infastidivano, finchè non scendevano alla loro fermata. Avevo solo un amico alle elementari, sono sempre stato uno molto introverso e timido. Detesto la società, superficiale e materialista all'estremo.

[@michaelpascale5107]

Anche tu nel club 😂

[@Leviathan-uy4qy]

Situazione simile ma sono stato fortunato ad avere compagni di classe più socievoli. Mi sono accorto di come quando ero ancora piccolo, fino alle medie, io stesso cercavo di discriminare e bullizzare quelli più vulnerabili, senza che questi mi provocassero in alcuno modo, e nonostante l'abbia fatto nei confronti di poche persone, l'odio che sentivo dentro di me nei loro confronti era fortissimo e senza alcun senso. Penso che fosse un meccanismo per dimostrare di non essere "in fondo alla catena alimentare" per così dire. Cioè calpestando i più deboli far capire agli altri che io non potevo essere calpestato. Naturalmente, un pensiero così stupido e crudele potrebbe venire in mente solo a qualcuno che a sua volta è vittima di sevizie, ma penso che ci siano persone che hanno questi comportamenti perché in forte disagio, e altri che invece lo fanno solamente perché si accorgono che non ci sono ripercussioni, quindi si sentono più potenti e più in controllo rispetto agli altri. Molto spesso è una combinazione di entrambe le cose, ed è interessante vedere come è facile per le persone riconoscersi tra bulli e stringere forti amicizie in questo modo. Mi dispiace non aver potuto chiedere scusa a quei pochi a cui ho reso la vita scolastica più difficile.

[@magojohiro]

@@Leviathan-uy4qy Pensa che io ricordo ancora i nomi dei bulli che ho avuto. È stato un trauma.

[@pattimint6537]

Teoricamente un hikikomori se riesce a mantenersi con guadagni on line, può anche farsi la spesa on line, quindi potrebbe sopravvivere da solo. Salvo imprevisti per cui dovrebbe essere costretto a rivolgersi a qualcuno.

[@micinomax81]

da autistico posso dire che questo pesa molto nell'isolamento sociale. Io quel "bisogno di appartenenza" non l'ho mai sentito in vita mia, perchè per me appartenere a qualcosa significa solo perdere la mia libertà, non ci sono aspetti positivi o confortanti; è come abitare con qualcuno che urla e tiene la musica a tutto volume, fa entrare gente per fare feste, mentre tu non puoi opporti, e se dici qualcosa la risposta è "perchè non lo fai anche tu o ti unisci a noi?". "perchè mi fa schifo" è la mia risposta, perchè non mi diverto e provo solo fastidio. Aggiungerei che è una visione sbagliata che l'hikikomori sia solo quello che non esce dalla sua stanza. Io posso tranquillamente uscire, è che non c'è nessun posto in cui desideri andare. C'è sempre quest'idea che l'hikikomori ha paura ed è incapace di muoversi. Sì, ce ne sono tanti così, ma ci sono anche molti che semplicemente non ne hanno voglia, perchè il rapporto costi/benefici è negativo. E poi perchè l'errore o la mancanza deve sempre essere dell'hikikomori? Non può essere semplicemente che sia la società che per molte persone non è abbastanza interessante e accogliente? Invece di curare questi "malati", non sarebbe meglio cercare di curare la società (e tutti quelli che vi si sono adattati senza problemi)? Perchè se una società è ingiusta, falsa, violenta (anche se raramente fisicamente), chi si trova bene in essa è il vero malato da curare, non chi la rifiuta. Poi voi potrete dire che non è vero che la società sia così, e magari dal vostro punto di vista avete ragione: se non siete autistici, non siete trans, non siete immigrati, non siete disabili, non siete in miseria... allora è molto più facile sentirsi integrati in una società giusta. Giusta perchè vi rispetta, non perchè sia giusta in assoluto. Essere hikikomori è un privilegio che relativamente pochi si possono permettere, ma quanti delle categorie che ho citato e simili lo diventerebbero se potessero?

[@LightDragonTutorials]

Grazie giada. Insomma e un totale casino per sintetizzare, evito di scrivere un papiro perché di cose da dire sarebbero troppe. Sapevo della situazione degli hikikimori e sulla pressione sociale giapponese. Anche in Italia non si scherza. Ormai qui in ambito lavorativo vogliono gente sempre piu preparata con esperienza anche se sei uscito da poco alle superiori o all' università. Dove ormai ti accettano per quello che possiedi e non per quello che sei, aumentando il disagio e la differenza con i propri simili.

[@casomai]

Purtroppo io conosco una hikikkomori anziana. Si è ritirata e per anni e adesso stiamo facendo in modo che interagisca con altre persone. Grazie mi hai dato diverse chiavi di lettura di questo fenomeno.

[@Samurai_Kid]

C'è un film di nome "Tokyo!" del 2008 diviso in 3 episodi che consiglio, il terzo episodio si chiama Hikikomori ed è bellissimo (tra l'altro il regista è lo stesso di Parasite) e il protagonista è un Hikikomori ovviamente

[@TheSinphonia]

molto bello questo servizio, bisogna però vedere caso per caso, perchè ogni persona è chiusa in un mondo che è infinito. In questa realtà mainstream e formattante dove devi essere in un certo modo: non tutti lo sono. Non siamo tutti uguali. Ognuno di noi ha la propria storia soggettiva e personale, che magari è similare, ma non uguale

[@francoromani2478]

è sempre difficile avere a che fare con le fragilità umane, persino per le persone che ti hanno messo al mondo

[@carloprocaccini-spacciofumetti]

Bellissimo video su un argomento molto toccante, almeno per me. Nota di colore: mettere lo spezzone del capo che fai il culo a Kenji (nel vecchio film di 20th Century Boys) mentre parli di fallimento scolastico e relativi problemi nel lavoro è stato un tocco di classe.

[@Pietro_Portaluppi]

Bellissimo Video. Anche io penso che in Italia non siamo molto distanti, certo magari il nostro senso di isolamento è più interiore e meno concreto di come si manifesta in Giappone, ma in tante cose mi sono ritrovato nelle descrizioni. Infine voglio dare un abbraccio ed esprimere solidarietà a tutte le persone che non riescono ad emergere in questo pazzo mondo.

[@leobrix4589]

Buongiorno Bob e grazie per il video. Grazie anche a Giada. Altamente istruttivo e mi ha fatto riflettere. Il problema della solitudine, non capire e non sentirsi capiti, è stato molto trattato in psicologia e gli Hikikomori ne sono una rappresentazione estrema. Speriamo che col tempo si riesca a capire che la società deve diventare veramente inclusiva e non selettiva, altrimenti chi sopravvive perde empatia. noi discendiamo dalle scimmie, non dai lupi.

[@tony.pagoda]

video incredibile

[@andremon9]

Sinceramente, riguardo a questo fenomeno, conoscevo come cause quelle che hai descritto nella prima metà del video, e non mi aspettavo proprio il "plot twist"! Devo dire che è stato efficace! 😂 Grazie Bob per questo bellissimo video veramente molto dettagliato e accurato, che mi ha fatto comprendere meglio nel complesso il fenomeno, e grazie anche a Giada! ❤

[@EG-wh5zr]

Mi spiace ma molti studiosi non concordano che anche nella nostra società esista.Qui non abbiamo Los tesso stigma sociale per "fallimenti", non abbiamo genitori che ti occultano per vergogna. Abbiamo fenomeni simili ma non perfettamente sovrapponibili.

[@anassimandro034]

Ho sentito un sacco di conoscenze che quando era finito il lockdown ne sentivano un po’ la mancanza. Io lo trovo assurdo! Quando c’è la libertà non ci si rende conto di quanto sia preziosa.

[@zeromik]

Ogni tuo video é una perla. La tua capacitá comunicativa su argomenti così complessi e ramificati é ammirevole. Complimenti. Complimenti davvero

[@BeyondOrdinaryBorders]

Grazie, faccio del mio meglio 🥸

[@riccardofranceschi7510]

🙏🏻 innanzitutto grazie a Giada. Fenomeno complesso e da non sottovalutare. Io per esigenze familiari mi sono trovato ad essere vicino a quella condizione (i miei stavano morendo e se non ero al lavoro ero con loro) , ma non essendo una scelta mi sentivo in trappola, ma per amore ho scelto di continuare. Li il problema più grosso (semplificando ovviamente) credo sia proprio la mancanza di sentimenti profondi, di cui, scusate l'ovvietà, la società moderna è quasi totalmente assente.

[@rumipavan4504]

Sono un "malato mentale" (mi definirò così puramente per privacy) ho passato gli ultimi 6 anni cercando il modo di tornare alla società comune... Ci sto riuscendo finalmente ma non é affatto facile avere a che fare con persone "sane", specialmente vista l'aggressività degli ultimi anni.

[@matteobiondi3340]

Ma quindi in Scandinavia si chiamerebbero "hikikobiondi"? ... Conosco l'uscita.

[@manubazzucchi]

Mi hai fatto sorridere però

[@ZampaZa2]

Sarebbe interessante parlare di alcune soluzioni possibili

[@Lorenzo-vm9cf]

L'unica differenza tra uomo e animale, sta nel fatto che l'uomo abbia voglie di scoprire, conoscere, e l'empatia

[@viviana7898]

Non sono d'accordo,spesso hanno più empatia gli animali delle persone e lo dico anche per esperienza diretta,sapessi quanto soffrono gli animali nel vedere un'altro soffrire,davanti ad un lutto poi possono arrivare anche a lasciarsi morire per la disperazione.Ci sono tante prove scientifiche in merito,una madre animale ama i suoi cuccioli come e più di un umano,arriva a fare la fame e a rischiare la vita pur di nutrire i suoi figli e proteggerli dai predatori.Figurati che da studi sui ratti si è dimostrato che anche queste creature(tanto disprezzate dall'uomo) soffrono e si preoccupano se vedono un loro simile in pericolo e fanno di tutto per aiutarlo,non si può dire lo stesso degli umani dato che spesso il primo istinto di molte persone è proprio quello di essere egoiste e di pensare solo al proprio benessere,per non parlare di tutti quelli che calpestano gli altri per ottenere ciò che vogliono fregandosene dei sentimenti altrui.Se poi pensi che non abbiano empatia perché per nutrirsi uccidono altri animali,allora ti invito ad andare a vedere in un macello di quanta crudeltà è capace l'essere umano

[@marcozuffada]

piu si mettono regole e si toglie libertà succede cosí😌

[@manubazzucchi]

Anarchico

[@giovannivalla376]

Sei a mani basse uno youtuber tra i migliori in Italia, grande B.O.B.💯👏

[@BeyondOrdinaryBorders]

Hahah troppo buono

[@3rumori]

Io sarei un 8050 singolare xche accudisco mia madre 😊 grazie Giada e BOB ottimo lavoro ❤ è il tempo del'iperstoria ☯️

[@giuseppestivelli5370]

Complimenti per l'ottimo servizio a te e la tua compagna nonché preparatissima collaboratrice. Ora ne so di più su un aspetto dell'umanità che conoscevo poco. E ciò è buono.

[@Fabyulez]

Splendido video BOB. Grazie all'uscita di Welcome to the NHK ho potuto scoprire l'esistenza di questo fenomeno che purtroppo viene sottovalutato ancora oggi. La cosa fenomenale di quella storia è l'unione tra elementi fantasy e otaku classici degli anime (vedi la presenza della maghetta Pururin) insieme alla spiegazione di un fenomeno sociale dove il protagonista si rinchiude in sé stesso dando la colpa in primis alla società e al suo grande complotto. Prima o poi dovrò recuperarmi il romanzo.

[@BonjourMrSinge]

grazie Giada e Bob per il video!

[@vitabeffarda3482]

La mia esperienza durò quasi due anni (ma ancora ogni tanto si ripresenta in episodi della durata di qualche giorno) e conosco personalmente almeno un caso che, a fasi alterne (cioè trovando modo di uscire almeno per la spesa e circa una volta al mese con alcune frequentazioni selezionate), sta durando oramai da quasi 10 anni. Sarebbe molto lungo parlare delle implicazioni esistenziali del fenomeno, che hanno caratteri simili da caso a caso, ma anche altri molto personali e specifici: personbalmente, passai direttamente dal a quello

[@simonettadambra4629]

I CHICCO-MORI !!!😂

[@emythatsenough5016]

Ottima analisi anche dal pdv storico sociale. Grazie e buon lavoro ad entrambi.

[@paolocrotti2693]

Io ho un vicino di casa che è in questa situazione da almeno 20 anni. Vive con la madre anziana e la sorella.

[@baffofraffo]

Grazie Giaduzza per l'auto al nostro shogun 🎉

[@paolohu7598]

Metto gia like perche so che i tuoi contenuti sono il top

[@andreatridici550]

Come mi avevi anticipato è stato un argomento trattato con rispetto e atto a far conoscere una sottocultura complessa. Un ringraziamento a tutta la ‘squadra Bob’ che ha lavorato al video 😁👍🏻

[@biodado]

BoB sei un mito... Sei troppo bravo ... Grazie per i tuoi video ...

[@leonardo718]

Per quando esiste anche in Italia ed in Europa, in Giappone questa sindrome Hikikomori è devastante, è questione culturale, cosa che fortunatamente in italia non è così. Da noi ci sono molti paesini che ci si conosce tutti e una mano arriva, in Giappone ci sono città o meglio nazioni di 30.000.0000 di abitanti che vivono in spazi minimal. Poi un Giapponese che avrà un fine settimana libero non va al mare con gli amici, oppure con la fidanzata ma si chiudono nelle immense sale giochi tutto il tempo. (E questi hanno un lavoro, immagina gli Hikikomori chiusi in casa) Mi dispiace ma non credo che l'Italia abbia lo stesso problema, ma se c'è in italia dipende dalla mancanza di lavoro e soldi.

[@andredella1780]

Argomento mastodontico e realmente molto complesso. Complimenti a Bob per la sua capacità di affrontare temi del genere e renderli fruibili a tanti.

[@Legenddoesedits]

Grazie per i tuoi video, mi hanno fatto scoprire moltissimi aspetti e fenomeni nascosti sul Giappone ma soprattutto sei stato la mia ispirazione per la tesina di 3ª media (Ho portato i problemi del Giappone)

[@gabrielebracci7221]

Devo dire che welcome to nhk è veramente accurato sentendoti parlare su tutta la parte psicologica vedo proprio i riscontri perfetti con l'anime

[@antonioguacci7165]

Grazie a Giada per la minuziosa ricerca, e grazie a te, BOB, per offrirci sempre una informazione onesta e più completa possibile. ❤

[@annamarialomuscio8744]

Grazie,come sempre il tuo video riesce a trattare l 'argomento in ogni sua sfaccettatura ma con delicatezza, un grazie di cuore per il supporto della tua compagna Giada

[@Giada--]

[@Super00michele00]

Aspetta ma ... i fattori per la nigeria? Solo quei 2 citati?

[@IlicSorrentino]

Adulti bloccati nell'adolescenza. Una volta avrei detto che la soluzione era "pedate nel groppone", ma oggi non verrebbe capito dai più e di conseguenza perde di efficacia. Quindi tocca sfamarli e tenersi il problema. Vabbè.

[@manubazzucchi]

Semplicemente si parla con uno psicologo, spoiler, la violenza/forzare la mano è inutile

[@Luca_MVP44]

Guardatevi Welcome to the NHK

[@immamoltedo7224]

Grazie Giada e grazie Bob. Trattazione densa e complessa per un fenomeno nascosto come nascosti sono i protagonisti😮

[@BenjamiAalto]

Sono sicuro che questi personi non vogliano fare una vita con no soziali cosi. Niente voglia.

[@hikko3626]

Grazie a te, e a Giada, per aver trattato di questo argomento. Mi sta molto a cuore :)

[@JohnDoe-hl3xz]

grazie Bob e grazie Giada, una disamina approfondita e molto interessante 👍

[@monicatesser8182]

Grazie Bob, grazie Giada. Ottimo video, argomento interessante.

[@nobody9986]

Dopo aver visto varia gente che racconta la loro storia, e parlano di 1-2 anni di isolamento, beh mi sembra opportuno parlare della mia storia da hikikomori, storia che va tutt'ora avanti, sono un ragazzo italiano che abita in Italia e ho 24 anni, sono hikikomori da quando ne avevo 18, dopo aver abbandonato la scuola senza diplomarmi per colpa dei bulli e del fatto che avevo scelto una scuola che non mi piaceva per nulla, mi sono chiuso in casa non uscendo più nemmeno per andare a fare la spesa o fare anche delle semplici passeggiate, sono sempre stato uno molto chiuso in sé stesso anche prima di abbandonare la scuola, ma appunto si è rafforzato tutto solo dopo. Col tempo ho iniziato a mangiare in camera pranzo e cena, uscire solo per andare in bagno o prendere del cibo, e parlando di cibo, ho trasformato il mio armadio in una dispensa con cibo e letteralmente fare i bisogni in bottiglie che poi svuotavo di notte per uscire il meno possibile, ho iniziato a sentirmi terribilmente solo e la mia depressione, già grave come era ancora prima di abbandonare la scuola, si è aggravata, dandomi dei pensieri che potere immaginare. 2 di questi anni li ho passati a cercare di uscire almeno un po per farmi amici e fidanzarmi, solo che quando uscivo stavo veramente malissimo, guardavo gli altri e li vedevo cosi perfetti, e mi vedo io come un capace di fare nulla, sfortunato e solo, dopo 4 tentativi in eventi riguardanti i miei hobby, e 10 prove con persone singole, ho deciso che non fa per me e ho riavuto la forza di isolarmi di nuovo e la voglia di cambiare mi è ormai sparita del tutto, col rimpianto e con il malessere perché sentirmi solo, mi sento ancora, ma so che non ci posso fare niente, quindi cerco solo di non pensarci e basta.

[@IamSOMBER]

Mi sembri molto sincero e ti sono vicino. Pensa che hai la fortuna immensa di avere solo 24 anni, sei giovane e quindi molto forte. Io non sono un hikikomori ma nemmeno la persona più sociale del mondo anzi. Ho imparato però che non è vero nemmeno che la società la fuori sia meglio di noi. Non dare per scontato che gli altri sono più felici di te perché non è così credimi. Vorrei darti un consiglio, io ho da sempre trovato una valvola di sfogo nello sport. Se riesci a praticare un qualche tipo di attività all'aperto sono sicuro che ti sarà di aiuto, più di qualunque medicina credimi. E pensa che probabilmente sei una persona migliore della maggior parte delle, pur brave, persone che potresti incontrare per strada.

[@ariannad.5863]

Hai avuto una diagnosi psichiatrica o psicologica? Sei riuscito a trovare una spiegazione a tutto questo? Hai fatto dei test per diagnosticare l'autismo ? In molti casi la solitudine è una condizione che non si può cambiare e va semplicemente accettata, ma ATTENZIONE... è assolutamente indispensabile mettere a posto la propria vita dal punto di vista economico. Se hai dei genitori che ora ti mantengono, quando avrai 50 anni e nessun lavoro la cosa potrebbe farsi drammatica. Ti lasceranno la casa in eredità ? ti lasceranno una rendita ? Se non è così devi sforzarti almeno di trovarti un lavoro e non deprimerti per la solitudine. Ti parlo per esperienza personale da hikikomori autistica, sola, cinquantenne senza lavoro e che ormai vive in povertà in una situazione mooolto precaria.

[@Niky00788]

ti sono vicino

[@annamariamorrone6132]

Ti prego vai in palestra o fai sport . Sforzati . Vai da uno psicologo. Sei giovane e puoi uscire dal tuo buio. Ti abbraccio.

[@annamariamorrone6132]

​@@ariannad.5863 ti saluto con un abbraccio.

[@federicobarone3063]

Che video, grazie bob ❤

[@andrearossi3101]

Grazie Giada, per il fondamentale contributo al video.

[@margheritamargherita2495]

mio fratello maggiore (classico golden child) è ora un hikikomori con un rapporto morboso con mia madre. parla solo con lei o mio padre e non esce di casa da anni. è una cosa deleteria e tremendamente angosciante ma mia madre pur di averlo tutto per sé è felice e lui è felice di comandarla a bacchetta

[@BeyondOrdinaryBorders]

Purtroppo in Italia è più diffuso di quanto si pensi, e figurati che c’è ancora gente che ha il coraggio di negare l’esistenza del problema…

[@margheritamargherita2495]

@@BeyondOrdinaryBorders almeno ha smesso di toccarla. Dio santo è letteralmente raccapricciante e lei nega ancora lo sia. Nessuno immagina che livelli si possono raggiungere dietro quelle quattro mura

[@margheritamargherita2495]

bello che non lo sa assolutamente nessuno ma qui ok tanto sono anonima 😅

[@shinjiikari5461]

Non capisco questa cosa spasmodica dell' entrare in società e di dover uscire per forza da casa. Che problema c'è se uno sta bene così? Perché dover per forza uscire tutti i giorni e vedere gente? A questa società capitalistica non va bene che una persona non sia produttiva?

[@dondevatuatencionahifluyet9883]

La persona "non produttiva" dovrebbe anche prendersi le sue responsabilità. Se non lavora come si mantiene? Si fa mantenere dai familiari?

[@sono_vivo_forse]

​@@dondevatuatencionahifluyet9883 purtroppo sì, o per fortuna, punti di vista

[@giuseppe861]

In realtà per la società capitalista l'hikikomori è il consumatore ideale.

[@lagatta83792]

Ne ho uno in famiglia e si fa mantenere dai genitori. Un tempo gli stavamo appresso, poi ha iniziato a dare la colpa del suo stato a tutta la famiglia ed ora per me può arrangiarsi da solo lui e pure quei debosciati dei genitori.

[@valerianegri100]

Sei sempre un grande interessantissimo

[@RenatoT66]

un triste disastro

[@gbmistery812]

In Giappone hanno diversi problemi sociali abbastanza seri

[@MathewSan_]

Bel video 👍