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Ottantadue anni fa avvenne uno degli episodi bellici più tragici della guerra in Africa Settentrionale. Gli inglesi la soprannominarono "Operazione Compass." Si trattò dell'inseguimento e accerchiamento delle truppe italiane in ripiegamento a seguito degli scontri avvenuti tra il settembre ed il dicembre 1940 al confine tra Libia ed Egitto. La straordinaria ed eroica resistenza ad opera delle truppe di fanteria e artiglieria italiane a difesa di Bardià, località marittima della Marmarica, durò dalla mattina del 2 alla sera del 5 gennaio 1941, giorno della sua capitolazione. Al termine degli scontri si contarono circa 2mila morti e oltre 35mila soldati furono catturati e fatti prigionieri dalle truppe inglesi che li condussero in lunghe colonne attraverso il deserto sino a Sollum, località dell'entroterra in cui vennero caricati su treni merci e condotti nei campi di concentramento nella periferia di Alessandria d'Egitto. Da quel momento ebbe inizio la storia di decine di migliaia di nostri giovani trasferiti ed internati nei campi di prigionia in Australia, India, Inghilterra e Sudafrica. Tra di essi vi era Cosimo VALENTE, classe 1920, catturato a Bardìa la mattina del 3 gennaio 1941.
Questo filmato ricostruisce il suo racconto di quei giorni che tutt'oggi Cosimo ricorda come i peggiori della sua vita.