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"La ricerca non si fa, si vive. Dopotutto, la nostra professione non è fatta solo di flebo, di numeri e dati ma soprattutto di persone, di relazioni. È questo il motivo per cui la ricerca deve essere vissuta anche nei piccoli centri. Perché come ogni rivoluzione culturale, anche la ricerca deve partire dal basso: dalla relazione di cura, dalla clinica". Lo racconta Giacomo Testa, infermere dell'ospedale di Bazzano nonché membro del gruppo di ricerca dei "Warriors", promosso tra i giovani infermieri dall'Ordine delle Professioni infermieristiche