Gran bel film, l'avevo visto tanti anni fa ma nn lo ricordavo nei particolari, mi ha fatto molto piacere rivederlo
@paolagiuliana3684Ай бұрын
Film di rilievo, a causa sia delle grandi interpretazioni che della trama, carica di valori, ben costruita e adattata.
@luciatassanmangina Жыл бұрын
Sceneggiato dallo stesso Alberto Moravia, con una grande Gina Lollobrigida davvero in parte❤ Quando il cinema italiano faceva scuola. Grazie🙏
@claudiascriba4 ай бұрын
Sceneggiato da Giorgio Bassani
@luciatassanmangina4 ай бұрын
@@claudiascriba da Bassani, Moravia, Ennio Flaiano e lo stesso regista Luigi Zampa. Direi poker d'Assi!
@claudiascriba4 ай бұрын
@@luciatassanmangina esattamente
@claudiascriba4 ай бұрын
@@luciatassanmangina infatti, questo film lo amo. Il giardino dei finzi contini ( mio libro preferito) lo odio ( bassani se ne tirò fuori, dece bene...un melo' allucinante ( come è stato rovinato anche la ciociara, sempre da De Sica)
@luciatassanmangina4 ай бұрын
@@claudiascriba guarda, per me De Sica è il più grande di tutti❤️. Non mi trovo d'accordo sull'analisi de La ciociara, ne fece un film potente, giustamente premiato agli Oscar. Il giardino dei Finzi Contini non mi entusiasmò, debbo dirlo.. se ami Bassani ti consiglio il film di Giuliano Montaldo Gli occhiali d'oro", con un grandissimo Noiret , oltre ad una memorabile Stefania Sandrelli. Buona serata💫
@francescaverduci6209 Жыл бұрын
Stupendo film...visto già..ma lo rivedo con gioia. Grazie 😊
@vincenzopezzella6993 Жыл бұрын
La romana (1954) di Luigi Zampa Apertura e chiusura in campo lungo e nel mezzo il racconto con una sintassi di inquadrature e sequenze congruenti che tengono il fiato sospeso e rapito. Il film scorre con la voce fuori campo della protagonista (Adriana), una Gina Lollobrigida strabiliante nella mimica e nella recitazione credibile, una giovane donna caduta nella prostituzione. A tratti il tono della storia sembra risvegliarci un certo ritmo americano ma il bianco e nero profondo è tutto italiano in un contrappunto d’arte sempre ben riuscito tra esterni e interni, i primissimi piani e quelli medi che riescono magistralmente a coinvolgerci nel nastro temporale dei personaggi. Siamo per Lei subito, non ne giustifichiamo le scelte ma ne comprendiamo la fragilità, le debolezze, le umiliazioni, le sofferenze, il dramma. È una Roma non illustrata, ma quasi spirituale in quelle luci taglienti sui muri e nell’acciottolato delle strade; la descrizione un po’ simbolica e un po’ investigativa delle pitture di Scipione e la sua scuola. Il profilo psicologico dei personaggi è scolpito con una pennellata immediata; e il conflitto che ne nasce, soprattutto in alcuni protagonisti, conferisce quello spessore al soggetto indissolubilmente calato nel contesto di quegli anni. Precipitare poco alla volta in un vortice che umilia la persona e ne mina la dignità è previsto nel copione della giovane modella che ingannata oscilla tra l’autodistruzione e la richiesta di speranza e di salvezza. Il frutto dell’amore, e lei ne porta nel ventre la nuova vita, a seguito dell’incontro con lo studente, Mino, attivo antifascista, è la catarsi purificatoria come lo è il suicidio dello stesso. Solo la morte può ritornargli la dignità, ed estinguere il tradimento dei compagni, allo stesso modo solo la nascita di una nuova vita potrà liberare dal peccato “la romana” e ritornarle quella purezza d’animo che le è stata strappata con l’inganno degli uomini. Il registro della recitazione è ben guidato così come il commento musicale (Enzo Masetti) sensibile agli accenti giusti e mai coprenti il dettato visivo. Non è lo stesso per il doppiaggio, se non asincrono, percepibile oggi che la tecnologia è avanzatissima ma allora doveva essere una inezia, una comprensibile tolleranza dell’artigianalità della storia. Altra consuetudine che a noi salta subito incongruente è l’età anagrafica di alcuni protagonisti: gli studenti e Mino, poco credibili nel profilo che avrebbe dovuto svolgere ma anche in questo caso ci appare tollerata la scelta nell’ambito di una convenzione vigente in quegli anni fertili tra gli autori, i produttori del film e il pubblico fruitore e sognatore, immerso nel buio della sala dove tutto è possibile. La trama nasce da un racconto di Moravia che parteciperà alla sceneggiatura con Bassani e Flaiano, fornendo al regista, Luigi Zampa, quel lessico sia delle battute che delle azioni, fortemente aderente alla peculiarità della visione filmica e alle magie dello schermo. Non si comprendono i giudizi negativi di critica che sono stati dati a questo film, anche perché immotivati guardando l’opera nella sua efficacia narrativa e nella sua maestria della direzione registica. Interessante la scelta di un montaggio asciutto e a tratti anche audace, con cambi di tempi rapidi e scorrevoli. Inoltre la scelta di Zampa a coinvolgere lo scrittore rinforzato nella stesura del testo da altri sensibili autori è intellettualmente approvabile, sensibile e direi anche umile. Forse questo era un film troppo duro per quegli anni, benché realizzato un ventennio dopo l’epoca dei fatti narrati. Evidentemente non bastavano. La morale sociale non riusciva a guardare con spietata realtà la condizione soprattutto femminile, discriminata, umiliata e sfruttata nell’ordinamento civile che pur si dichiarava difensore degli oppressi e violati; giustizia non raggiunta, né compiuta in quegli anni del dopo guerra e neppure oggi possiamo sbandierarne la conquista. Il miraggio di un matrimonio agiato per una ragazza che fa la modella di nudo ci viene suggerito come una porta per il cedimento morale, esperienza che contrassegnava la biografia infelice della madre, la quale vinta di questo suo fallimento, si mostra desiderosa di cercare per la figlia un destino migliore del suo. E con rammarico dovrà costatarne l’insuccesso, eppure questo perdersi della figlia in un certo qual modo la riavvicinano nel profondo a lei; esemplare sarà la sequenza del racconto sul sogno di eutanasia e della vacuità della vita Sono due anime a confronto che si confessano e si colgono simili nella sofferenza e nella speranza. “La mia storia comincia nel 1935, avevo diciannove anni…” la voce della protagonista ci viene data come un processo lento di presa di coscienza, nonostante le cadute e le illusioni, tutto sommato nella profondità è lei che resta salva dalle brutture sociali, conservandone l’umanità, anche se ne è stata la più calpestata; il vitalismo del suo temperamento sarà un antidoto, assieme all’amore per Mino, e la nuova vita che porta in grembo. La sequenza del riconoscimento del cadavere in obitorio, il pianto catartico che le scoppia nella sala, la faranno maturare in un sol colpo quell’autonomia e coraggio per lanciarsi a vivere sostenuta da quell’amore perduto e generatore; ora conciliatasi può allontanarsi verso il suo futuro, ripresa con un campo lungo che chiude il cerchio della formazione, caricando su di sé tutte le contraddizioni di una giovane “romana” tra le intolleranze fasciste, nella più bellicosa martoriata e corrotta Roma dell’Italia del ventennio.
@silonia76 ай бұрын
Vincenzo grazie, è davvero notevole ciò che scrivi.
@domenicofranco1346Ай бұрын
Bellissimo e bravissima Gina.... Altro che la Loren...l'ho sempre preferita
@lorellamastrangelo1545 Жыл бұрын
Grazie, bellissimo
@pliplud1569 Жыл бұрын
Bellissimo. E che brava la Lollo
@axellespino3386 Жыл бұрын
Che bel film nostalgico❤
@annagiontella9456 Жыл бұрын
Grazie mille Gina
@mariapteziuso5394 Жыл бұрын
Bellissimo grazie 😘
@giusiferrarini6160 Жыл бұрын
E un bel film con la presente Gina riposa in pace
@riccardobarracu6199 Жыл бұрын
Lollobrigida Strepitosa ❤
@venerarusso37746 ай бұрын
Film bellissimo. Grandissima la Lollo
@nahidshahriary5800 Жыл бұрын
Beeeelllo, grazie mille 🙌🌹🎥❣️
@Palmina-h3cАй бұрын
❤BELLISSIMO FILM BRAVISSIMI ATTORI ❤ OGGI 10 10. 2024❤GRAZIE ❤
@ornellaguidotti3072 Жыл бұрын
Mi scuso se dissento dal 'sentimentale'.... io lo definirei piu' *drammatico* o *drammatico-sentimentale*
@vicvicvic70 Жыл бұрын
Che attrice!
@gianpietrosandona4001 Жыл бұрын
Bellissimo film ,ma la pubblicità e' esagerata , grazie per averlo caricato , by GEMPRY.
@annalisapinto25854 ай бұрын
Un gran bel film. Bravissima la Lollobrigida.
@ornellaguidotti3072 Жыл бұрын
Grazie
@AnnamariaRago-uw6tl Жыл бұрын
Non ci sono più gli attori di una volta ❤
@DeniseFiorentini-b5z9 ай бұрын
Ne Cinema !!!!!!Capolavori di una volta dell' Epoca!!!!!!!!
@luigicorrias Жыл бұрын
Scusate ma all'inizio della pellicola non compariva Moravia che si faceva raccontare la storia e da li partiva tutto??
@AnnamariaRago-uw6tl Жыл бұрын
La Lollo era bellissima ❤
@Яздесь-е4щ9 ай бұрын
Povero Astarita, l'unica vittima.
@claudiam2474 Жыл бұрын
Come regia e raccordo non vale nulla, ma scorre piacevole
@stefaniaalteri5223 Жыл бұрын
Si bel film
@giuseppinamura775710 ай бұрын
Che bella la lollo
@oronzinadellopreite7296 Жыл бұрын
La vita e strana x tutti.non e facile questa situazione T V .B.PerdonMi
@carmengueye80504 ай бұрын
Che andirivieni attorno a questa romana
@grazianobromuro1037 Жыл бұрын
Più mi capita di leggere romanzi e vedere film incentrati su storie di prostitute, che aldilà del dramma, dell’avvilimento e dello squallore, che vivono queste donne, e a prescindere dalle circostanze, che spingono costoro a piegarsi o scegliere, un mestiere così difficile, mi viene da riflettere su un fatto. Come fanno tanti uomini a giacere con donne passive? Rimane comunque l’evidenza incontrovertibile, che storie di donne a tariffa o meno, Moravia contribuisce con notevole spessore, non solo con questo testo, a rendere autorevole, la letteratura italiana nel mondo.
@graziellaselvaggio1903 Жыл бұрын
Bellissimo commento e bella riflessione
@linotraniello82772 ай бұрын
Una Lollo brava e bella
@francescafurini706010 ай бұрын
Mamma mia a casa con il marito, i bambini 🤦🏻♀️🤦🏻♀️🤦🏻♀️🤦🏻♀️🤦🏻♀️🤦🏻♀️🤦🏻♀️
@giuliadefoix6967 Жыл бұрын
La storia di un'errabonda Sophia.
@Ornella-xg2gt2 ай бұрын
Piu' sentimentale e' sentimentalismo
@10-12Maury Жыл бұрын
Bello x l'anno di produzione, ma è un noir drammatico con sfumature sentimentali. 👍🏻