LA SCUOLA ITALIANA FA SCHIFO!

[@fratellometallo3660]

Studio scienze storiche e posso dire che il latino che si insegna alle superiori non serve assolutamente a niente, nemmeno nel mio settore, a meno che uno non studi proprio lettere classiche. Se parliamo di ricerca storica, tuttavia, un liceale che sa tradurre perfettamente il latino non sa, per esempio, leggere una pergamena medievale. Conosco un sacco di studenti che non conoscono il latino ma che sanno leggere le pergamene e viceversa, questo perché il latino che si insegna è completamente diverso da quello che si trova negli archivi e che peraltro è pieno di forme contratte e simboli che vanno studiati. Se ci spostiamo poi verso l'età moderna il latino compare - se compare - negli atti notarili, ma in una forma talmente banale e maccheronica che è più volgare che latino. Tutto questo per dire che per la ricerca che svolgo mi sono stati più utili quei pochi insegnamenti di economia aziendale che ho appreso al tecnico rispetto al latino che non ho imparato in quell'unico anno di liceo che, sfortunatamente, ho fatto.

[@Johnny_Savage]

percorso scolastico fino alla triennale in Italia e per imbattermi in nozioni di base di come funzioni diritto costituzionale ho dovuto prendere un corso volontario/facoltativo all'università. economia? al liceo mai vista. per il sistema italiano è normale che la stragrande maggioranza dei cittadini si spari 13 o anche 16 anni consecutivi di scuola senza mai incontrare fondamentali essenziali di diritto ed economia, ovvero senza mai imparare niente del sistema per il quale viene loro chiesto di votare. ogni volta che ci penso mi fa orrore.

[@geovanni5345]

Grazie Umberto. Condivido naturalmente molte delle idee che hai espresso. Secondo me è importante che in primis gli studenti e le famiglie inizino a chiedere queste riforme che tu proponi. La rivoluzione della scuola deve partire dal basso. Se aspettiamo che la politica intervenga spontaneamente , non cambierà la situazione se non dopo molto molto molto tempo. Quello che più mi spaventa sono gli interessi corporativi che ci sono dietro e che cercheranno in tutti i modi di ostacolare eventuali riforme (ad es. insegnanti fannulloni, dirigenti scolastici incompetenti). Speriamo di farcela.

[@Dr.Elegantia]

sono super d'accordo con te. Il bottom up è l'unica soluzione praticabile

[@francescodallapiccola392]

Ho avuto una brevissima esperienza nel mondo della scuola. E posso dirti che si dovrebbe iniziare dalla selezione del personale, che purtroppo ora è basata su titoli e non su qualifiche. Il mio caso personale è divertente, ed esemplare: Richiesta di entrare come personale ATA (sono in Tecnico elettronico specializzato in programmazione§) e mi hanno messo in segreteria del personale. Mentre come Tecnico informatico hanno assunto un Liceale Scentifico con l'ECDL. Come mai? beh entrambi i ruoli hanno bisogno di possedere il Diploma di scuola superiore, e chi seleziona il personale lo fa in base a criteri di presentazione della domanda, classe di accesso e un elenco prestabilito. Il primo ad essere contattato per sostituire una figura mancante. Quindi il mio collega è stato chiamato durante la primavera perchè il tecnico informatico della scuola aveva difficoltà (causa Covid) ed è finito a fare il tecnico informatico, io sono stato chiamato dopo per sostituire la segretaria del personale che è (purtroppo per lei) andata in malattia. Il motivo? lui aveva fatto richiesta prima di me, e quindi è stato contattato prima e ha detto, si vengo volentieri a lavorare. Io sono stato chiamato dopo e ho risposto uguale. (finendo per passare del tempo a scambiarci consigli mentre si beveva il caffè, o difronte a determinati dubbi ci sembrava una buona idea parlarne fra di noi. Credo questo sia un dei motivi per cui poi anche chi vorrebbe intraprendere quella carriera si ritrovi a lottare con una follia di metodo per riceve il proprio incarico e tante volte finisca ad insegnare od operare in ambiti limitrofi o "a titolo" accessibili. Perdendo anche del tempo per cerare di fare un lavoro decoroso, e perdendo anche energia e buona volontà.

[@yeahyeah54]

Posso aggiungere una cosa: i professori di oggi sono sommersi di carte Burocratiche, soprattutto i coordinatori di classe, è una figura che nessuno vuole fare, che porta via tanto tempo e viene retribuita pochissimo, inoltre è abbastanza svilente, il professore viene visto come un burocrate. Detto questo io sarei ben felice di avere una guida che mi insegni ad insegnare, tutto quello che ho imparato l'ho appreso da autodidatta

[@Dr.Elegantia]

La distinzione potrebbe anche generare un profitto extra per compensare il lavoro extra

[@yeahyeah54]

@@Dr.Elegantia io onestamente non lo vorrei fare neanche per 1000 euro in più al mese, l'ho dovuto fare perché non si ha scelta

[@Dr.Elegantia]

@@yeahyeah54 si ma se fosse a pagamento qualcuno accetterebbe

[@yeahyeah54]

@@Dr.Elegantia si, è già a pagamento, sono tipo 10 euro al mese, e nessuno vuole farlo, però siamo quasi costretti dal dirigente

[@Dr.Elegantia]

@@yeahyeah54 fossero 500 euro credo cambierebbe :)

[@aleemorc]

Da studente, sono parzialmente d'accordo con te. Mi permetto di discostarmi dall'espressione "fa schifo" che per me generalizza sempre troppo, ma era evidente che tu l'abbia adoperata a scopo provocatorio. Io punterei su cambiamenti molto pratici: 1 la scuola media. Frequentata dagli alunni con l'età più problematica da educare, la renderei una scuola mirata al metodo, più che alle discipline. Deve poter insegnare un metodo di studio e l'importanza della costanza in ogni ambito. Eliminerei la seconda lingua, da approfondire in pon a parte, se si preferisce e aggiungerei informatica e cittadinanza. Musica e arte devono essere materie di cultura generale di 2 ore a settimana ciascuna (fosse per me inserirei anche storia del cinema, ma riconosco che è abbastanza infattibile). 2 la scuola superiore. Io frequento un liceo scientifico e posso dire che per me le materie che dovrebbero fare tutti sono matematica, informatica, italiano, inglese e storia. Rispettivamente 4 ore, 4 ore, 3 ore, 3 ore e 2 ore a settimana. Poi cittadinanza (basta anche 1 ora). Eliminerei religione ma lo farei per ultima scelta perché sarebbe la scelta che suscuterebbe più dibattito, e a mio parere queste sono riforme da fare urgentemente. Latino va insegnato almeno nei licei così come filosofia. Storia dell'arte altrettanto importante, ma la renderei molto più inclusiva, più che studiare "ammirare" nel senso vero e proprio del termine le opere. Aggiungerei anche un'ora di storia della musica, anche qui senza voti. Queste due materie in tutte le scuole. 3 questione voti. Modificherei i voti oggi presenti, ma non ho ancora un'alternativa valida in mente. 4 educazione fisica. Obbligatoria in tutte le scuole mezz'ora ogni giorno a inizio lezione anche a costo di far finire la giornata alle 15. (Io sarei per reintrodurre anche una leva militare di 1/2 mesi alla fine del percorso di studi, ma forse è un'idea troppo romantica). Comunque, il problema della scuola italiana è che in un Paese così pieno di cultura e globalizzato come il nostro, non ci si può limitare alle materie più pratiche per il mondo del lavoro. In america le scuole preparano di più al lavoro ma tralasciano molti aspetti culturali. Noi siamo costretti a concentrarci molto su questi ultimi, perché viviamo in un Paese pieno di storia, anche se falliamo nel metodo.

[@aleemorc]

Devo ancora ben capire se possa rivelarsi utile un'educazione finanziare, mentre sono convinto dell'inutilità di educazione sessuale. Per sensibilizzare e guidare gli adolescenti a una migliore vita sessuale basterebbe farlo tramite i maggiori media. Istituire delle fonti di Stato che possano informare su questi argomenti sui social e sulle televisioni, senza togliere ore dalle altre materie.

[@dianaciccolella5619]

Musica serve solo agli aspiranti zampognari e quindi non è indispensabile come materia scolatica.Piuttosto informatica,economia domestica e cucito

[@gilbertogibboni1699]

Come per altre tematiche la questione è spesso storico culturale. Le modalità, le metodiche concrete per una didattica al passo coi tempi ci sono e oramai da anni ( e ce ne sono sempre di nuove a causa del cambio tecnologico e sociale) la questione è che non c'è volontà di applicarle, spesso sia da parte dei docenti, sia da parte della politica.

[@Dr.Elegantia]

Probabilmente perché ogni scuola fa un po’ come vuole e questo crea disparità pazzesche.

[@gilbertogibboni1699]

@@Dr.Elegantia io penso che uno dei problemi più impattanti sia quello che indicavi tu e il professor Boldrin, cioè il fatto che i sistemi di valutazione di scuole e docenti non sono adeguati e che la misurazione delle performance non ha alcun impatto e, se lo ha, esso diventa viziato da norme scritte male. Tuttavia anche questo ci riporta a ragioni di tipo socio culturale infatti come voi avete sottolineato in vari contesti, la concorrenzialità in Italia è disincentivata a favore di un appiattimento generalizzato che progressivamente punta sempre verso il basso sintomo, forse, di una gran paura del futuro (sempre incerto) e del cambiamento.

[@matteomantantu9244]

Ciao Umberto, che dire concordo con quello che hai detto. Ho due domande da farti; 1) potresti spiegare, secondo il tuo punto di vista, come migliorare l' alternanza scuola lavoro e quali sono i difetti da correggere? 2) è un po fuori luogo ma vorrei sapere quali sono le differenze e i risultati tra il Jobs Act e il decreto Crescita di Di Maio (se non sbaglio) in positivo e in negativo?. Magari potresti fare un video di entrambe le cose oppure se non è fattibile potresti rispondermi commentando. In ogni caso vorrei sapere la tua opinione al riguardo. Grazie e buona serata Umberto.

[@Dr.Elegantia]

1. Evitando quelle finte situazioni di alternanza, ma onestamente li bisogna agire prima dell'alternanza creando le competenze. 2. Segno per un prossimo video, tema interessante

[@marcoscorcia608]

Andate a scuola per diventare scemi come i professori?Io mi faccio guidare da uno che ha la 5elementare...se voglio imparare qualcosa nella vita

[@CMNIK1051]

Il Liceo scientifico opzione scienze applicate sarebbe un'ottima cosa (ed è quello che ho fatto io), solo che spesso non ne viene sfruttato tutto il suo potenziale dai professori che ci insegnano, oppure viene considerato inferiore rispetto al liceo scientifico tradizionale (e quindi molti non ci vanno perché considerato meno formativo), solo perché invece che latino si fa informatica e si fanno più ore di chimica, biologia e scienze della terra.

[@Dr.Elegantia]

Io feci il PNI, l'antenato del tuo liceo, e posso concordare

[@AndreaFasani]

Ho fatto il classico e posso dire che non è tanto importante uno studio umanistico o scientifico, ma il metodo: scrivere un tema attenendosi alle fonti, analizzando la lingua, i reperti storici o banalmente il contesto (economico, politico e sociale) di qualcosa non è così distante dall'interpretazione dei dati. Mi sembra che quel luogo comune del "liceo classico ti apre la testa" sia nato principalmente da questa qualità: passarti un metodo che ti porta ad analizzare il particolare con sguardo d'insieme. Poi questa cosa te la porti dietro anche quando ti sposti in altre realtà. Però sì, in generale manca una conoscenza della materia civile e delle regole base per vivere nella nostra società. Parlare di analisi dati e altre materie sembra fantascienza se penso al livello degli insegnanti di 15 anni fa, quando ero un adolescente. Chissà

[@EvankellVonCarstein]

Una visione della scuola superiore talmente generalistica e banale da far cadere le braccia, la qualità dell'insegnamento viaria tra regioni ma soprattutto tra i quartieri stessi . Io ho fatto Liceo scienze umane , e la nostra matematica arrivava fino allo studio completo della funzione(non credo così arretrata) , di cinque anni di latino sono i primi due erano traduzioni gli altri 3 sono letteratura e storiografia , anche dante non lo abbiamo studiato come una pappardella tanto per fare , ma spiegando il contesto politico e la numerologia con i suoi punti di fascino , quanto al saggio breve e l'articolo di giornale penso che se dovrebbero fare di più e non di meno vista la scabrosità dei nostri media . Poi il fatto dei presidi che si scelgono i professori , gia mi immagino nepotismi , raccomandazioni e discriminazioni, alla faccia della meritocrazia... Parlando poi di materie utili e inutili , non sono certo le materie umanistiche la zavorra del nostro sistema ma al massimo ed. fisica e religione , che si potrebbero benissimo sostituire , come dicevi tu con ed. civica , poi con le competenze tecniche/steam non si capisce a cosa alludi , però immagino che il sottotesto sia "i poveri facciano cose da poveri che le arti sono cose da ricchi che possono permettersi di oziare e dedicarvisi". Sul scegliere il lavoro di professore come ripiego che statistica mi citi ? magari se li si pagasse come nella media europea e non al di sotto di essa avremmo professori più appassionati e motivati , e il problema sta proprio nel fatto che i governi in italia non spendono per la scuola ma tagliano , in favore di, udite udite ,scuole private per lo più di proprietà del vaticano.

[@Dr.Elegantia]

1. appunto, ci sono scuole dove fortunatamente va così e scuola dove invece accade l'opposto :) 2. Il nepotismo il modello che propongo lo combatte, in quanto il preside è eletto dalla comunità, ipotizzando quanto affermi, la responsabilità ricadrebbe poi su chi paga le tasse ed ha diritto di licenziare il preside con il suo voto. 3. Non ho detto che sono inutili, ho detto che svolgono un ruolo predominante, ed è innegabile. 4. Infatti, io ritengo personalmente che tanto vada alzata la qualità quanto vada alzato il salario, in caso contrario alzare e basta porta a gran poco, se non a sviluppare situazioni di moral hazard.

[@enricomarsili9233]

Molte cose giuste e interessanti, che si possono applicare anche all'universita'. Anche perche' i ragazzi con la formazione SBAGLIATA e incompleta ricevuta in molte scuole italiane poi li ritroviamo all'universita' e devono faticare come bestie per cambiare mentalita' e approccio. Riguardo ai commenti specifici, serve tempo per fare attivita' di gruppo e riflessione/analisi dati, quindi i programmi mastodontici della scuola vanno ridotti. Servirebbe piu' o meno una mezza rivoluzione, ma non vedo grande interesse su questo punto.

[@Dr.Elegantia]

Concordo Enrico, andrebbe ripensato tutto da capo.

[@yeahyeah54]

sono un professore di matematica del liceo artistico, hai proprio ragione, la scuola è stata concepita molto male

[@Dr.Elegantia]

grazie mille per il feedback ❤️

[@pistol9117]

Non hai torto

[@elisapagnoncelli9633]

Io ho fatto lo scientifico e mi è sembrato di stare in una bolla separata dalla realtà: il mondo era fatto di classici da leggere, versioni da tradurre, idee dall'iperuranio, brani da imparare a memoria e (poche) analisi di funzioni. Appena diplomata mi resi conto di non saper fare assolutamente nulla di pratico, legato alla vita reale. Non sapevo come funzionava un contratto di affitto, come si pagavano le bollette, come potessi aprire un conto corrente, cosa fosse un contratto di lavoro. Adesso collaboro con un c.f.p. ed è ovviamente un altro mondo, molto più legato al territorio e al lavoro. Certamente ci sono molti problemi in tutte le scuole, tra i quali (oltre a quelli che hai elencato) il pochissimo lavoro di orientamento che viene fatto (alle medie in primis), le classi troppo ampie, spesso la mancanza di una vera collaborazione da parte delle famiglie e gli insegnanti che non vengono formati a sufficienza. Inoltre per limitare l'abbandono scolastico, purtroppo molto diffuso, sarebbe utile anche creare dei laboratori pomeridiani per gli studenti (sport, musica, ballo, canto, scrittura creativa, creazione di contenuti digitali...) che li tengano impegnati e in compagnia di un adulto di riferimento adeguato. Le cose da fare sono tante e difficili, hai ragione, soprattutto quando ci si scontra con chi vorrebbe lasciare tutto com'è per questioni di comodità.

[@Dr.Elegantia]

condivido la tua esperienza provenendo da un PNI. Purtroppo in Italia tutto cambia per non cambiare nulla.