Complimenti, prof Moretti, per la chiarezza, lo stile espositivo e soprattutto per il rispetto dell' uditorio, che purtroppo in molte lezioni divulgative viene trattato da deficiente, come nelle trasmissioni TV, lei invece ha saputo usare un linguaggio semplice, pensando di rivolgersi ad un pubblico degno delle sue lezioni.
@antoniomadeo40105 ай бұрын
Da calabrese che ha avuto modo di vivere in Sardegna per lunghi periodi avevo sempre intuito la straordinaria somiglianza delle due regioni. Due terre "vive" e dalla forte energia dovute proprio alle basi geologiche comuni. Ed anche le popolazioni hanno moltissimi tratti culturali comuni.
@Sciuaddru2 жыл бұрын
grazie professore per la spiegazione accurata. Tutto cio che dice l'ho riscontrato personalmente quando ero adolescente, nella zona di Maierà, un piccolo Comune dell'alto tirreno cosentino ad oltre 300 mt sul livello del mare, precisamente al temine della contrada Alorio......una stradina pietrosa ci portava in una zona non abitata circondata da terreni scoscesi Ricordo che nelle nostre escursioni ci trovavamo di fronte pareti di terra rossa nelle quali erano conficcate ciò che per noi erano semplici conchiglie. Non so se a distanza di 30 anni è rimasto tutto come un tempo...li la mano dell'uomo in questi anni ha modificato un po il territorio
@vinskosta50303 жыл бұрын
Ascolto i suoi video perché amo come spiega, non sapevo che avevate insegnato in Calabria. Io sono calabrese poi l'unico aspetto negativo sono i terremoti , sono uno storico e conosco bene la storia di questa regione non solo per ciò che riguarda guerre pestilenza e rivolte ma anche altro come i terremoti. Dumas diceva anche " Dio non permette che in Calabria rimanga in piedi qualcosa per molto tempo di tanto in tanto prende questo lembo di terra e con violenza la scuote "
@geolab-lezionidigeologia6813 жыл бұрын
purtroppo Dumas aveva ragione. Grazie di avermi insegnato qualcosa di nuovo!!
@alcionetv1223 жыл бұрын
@@geolab-lezionidigeologia681 professore, innanzitutto complimenti per la sua esposizione e per l'onestà intellettuale che ha spesso palesato in relazione al rischio sismico per il sud. Le chiedo una cosa, compatibilmente con i suoi impegni: il terremoto di 4,6 del 22 dicembre 2020 si è verificato in una faglia della costa ragusano dissociata dalla faglia ibleomaltese, e da allora l'Etna vive attività parossistica con tremore discostante. Cosa dobbiamo aspettarci da questa misconosciuta faglia ragusana? Grazie per tutta la sua divulgazione. Con stima, Francesco da Catania.