La triade dell'esposizione non esiste. Questo video si autodistruggerà

[@nicolettaprofeta2675]

Hai ragione sulle informazioni su internet, mi hai fatto pure ridere!

[@andreapaoli9853]

Da neofita ho trovato molto interessante questo contenuto. Cavolo, la prima volta che mi capita di sentire questo argomento, e vedere smantellata la famosa triade. Top!

[@slowphotographer]

Ti ringrazio Andrea... Ti fanno sbagliare dai corsi base... ;-)

[@bitbreaker79]

@Francesco , ti vogliamo bene ❤... Quanta verità in questo video!

[@MikeAscione081]

Magnifica e chiara spiegazione. Lo stavo giusto appurando durante gli ultimi giorni. Grazie

[@slowphotographer]

Grazie Mike.... A presto.

[@alessandrocasella2680]

Concordo!

[@PippoPoint1]

detta cosi, potresti anche far credere che la terra è piatta , un saluto

[@slowphotographer]

Si... solo che la terra non è piatta e la triade dell'esposizione non esiste. Un abbraccio. A presto

[@PippoPoint1]

@@slowphotographer allora chiamiamola triade dello scatto, in quanto se non fossero esistiti gli iso, sai quanti scatti in meno o pessimo che ci sarebbero in giro. Resta il fatto che per ottenere un certo risultato alle volte basta movimentare un solo comando, alle volte tutti e tre, ecco perchè si chiamano "TRIADE" che poi la si associa ad esposizione o scatto per giusto o sbagliato che sia

[@slowphotographer]

@@PippoPoint1 Pippo.... Scusami è solo una statistica mia.... Hai sentito il video?

[@GiovanniAlfredoBertagna]

Quasi mai sposto gli iso dal valore nativo, chiaramente non faccio foto sportive 😂 Mi sa che il m43 mi ha aiutato a considerare il valore iso come "ultima spiaggia" visto che i primi sensori di questo formato introducevano troppo rumore aumentando l'amplificazione. Perciò ottiche luminose e una buona stabilizzazione. Sei veramente forte con questi contenuti 👍👍👍

[@slowphotographer]

Giovanni... pochi conoscono bene i tempi di sicurezza della propria macchina fotografica e lenti. Nella realtà, molte volte abbiamo la possibilità di allungare il tempo anche di diversi stop a beneficio degli iso. E' una delle cose che fa cambiare il modo di fotografare... A presto e grazie.

[@dadux74]

Un fotografo! Che parla di fotografia!

[@slowphotographer]

Ti ringrazio

[@giorgiodegrandi6718]

ben detto!!

[@giovannibellini9616]

Bra vis si mo Saluti!

[@Lupok]

Grazie

[@slowphotographer]

Grazie a te....

[@giovannilipari7757]

LIKE PREVENTIVO !!!!

[@slowphotographer]

Giovaniiiiiii

[@massimilianobufardeci1312]

Si autodistruggerà 😂😂😂 fantastico!! 😂😂😂

[@Abrasca74]

Inevitabilmente il concetto di ISO (ASA-DIN, alla russa....) è legato all'analogico, a come reagiva l'emulsione argentea (ah, sono vecchio lo so...) con il rivelatore. E' stato traslato impropriamente dal mondo analogico al digitale per comodità... Complimenti davvero, bel video, bei contenuti!

[@slowphotographer]

Bravo.... è così... Asa è un concetto differenze da ISO... è come confrontare sensibilità e amplificazione. E' solo una confusione... l'unica cosa che hanno in comune è l'obiettivo... rientrare nei tempi di sicurezza. Questo modo di vedere la faccenda cambia il modo di fotografare... per questo la triade dell'esposizione non esiste... Sarebbe bello... ma non esiste e i produttori ne hanno fatto uno slogan... e confuso un po' le idee.

[@MaurizioMoscatelli-photo]

DIN (Deutsche Industrie Norm), lo standard tedesco: la pellicola normale è quella da 21 DIN equivalente ai 100 ASA; pellicole più sensibili quelle a 22, 23, 24 DIN; meno sensibili a 20, 19, 18 DIN. In pratica una differenza di tre DIN corrisponde a un raddoppio del corrispondente valore ASA. Quando non si sa cosa dire, alle volte è meglio tacere... I Russi non c'entrano.

[@massimobernardoni8741]

La santissima trinità non si tocca!🤣🤣🤣🤣. Sono d'accordo in parte con quello che hai detto, del resto il tuo lavoro è anche frutto di quanto sostieni quindi sicuramente vero. Mi ricordo quando "tiravo" l'HP5 a 2400 asa per fotografare in situazioni con scarsa luce, la foto sembrava un insieme di puntini!!! Succedeva praticamente quello che succede nelle moderne fotocamere quando andiamo molto su con gli iso. Penso che i tre fattori siano interconnessi l'uno all'altro, ma nella maggior parte dei casi si parla di triade esposimetri per fare uscire una foto "normale" e non è detto che debba sempre essere così perché posso scegliere di avere una foto mossa, sottoesposta o addirittura bruciata perché voglio una foto in quel modo. Le regole sono sempre una buona cosa, ma si devono disattendere per arrivare ai risultati voluti.

[@slowphotographer]

Le variabili creative sono un discorso a parte. Via software hanno correlato l'amplificazione ai tempi... Se operi in prioritâ di diaframmi. Ma è un fatto successivo... L'esposizione è quanta luce fai entrare sul sensore e tempi e diaframmi sono la base di partenza. Diciamo che tati parlano di iso e come ridurre il rumore. .. ma il vero problema è la gamma dinamica e gli alti contrasti... E non solo. Pochi parlano del tempo minimo di sicurezza

[@GlaucoSilvestri]

Parole sante. Chi arriva dalla pellicola conosce bene questo concetto. Una volta gli ISO indicavano la sensibilità della pellicola. Una volta messa in macchina, gli ISO erano "fissi", e si andava solo di tempi e diaframma. Ancora oggi io ragiono in questo modo... Gli ISO sono sempre impostati sul valore nominale del sensore, poi il resto lo faccio con gli altri due parametri. Solo in casi estremi vado a modificare gli ISO...

[@slowphotographer]

E' così... nella realtà lo fai solo quando scendi al di sotto dei tempi di sicurezza. La cosa bella è che chi viene dall'analogico sembra che lo abbia dimenticato... Ma è così. Per questo l'esposizione ETTR è una cosa teorica e non effettiva... del resto esponi per le luci o per le ombre, non esiste il concetto di esporre per non avere il rumore... E' un concetto un po' più complesso che spiego sul campo. Grazie del commento... a presto

[@nicolettaprofeta2675]

Ho letto in un manuale che le pellicole avevano dei filtri in base alla sensibilità, io non conosco le macchine alogene ma da tre mesi mi sono innamorata dalla foto e conosco solo la digitale che cambia solo il sensore e il display inoltre io ho l'istogramma che mi dà informazioni sulla qualità della foto. Per me la digitale e top

[@MaurizioMoscatelli-photo]

Ma scusa, ti contraddici da solo... Imposti gli iso nominali (prima sceglievi la sensibilità della pellicola) e questo non sarebbe uno dei 3 parametri per cui ricavi l'esposizione? Che poi se volessi essere preciso dovresti fare una lettura a luce incidente... Non riflessa.

[@nicolettaprofeta2675]

@@slowphotographer vero non solo sceglievi la sensibilità ASA 100 200 4000, adesso si chiamano ISO. Chiunque mi parla del triangolo dell'esposizione a chi devo dare retta?

[@GlaucoSilvestri]

@@MaurizioMoscatelli-photo Su una macchina a pellicola sceglievi gli ISO al momento dell’acquisto della pellicola, e non al momento in cui scattavi la foto. A meno di non cambiare pellicola a ogni scatto… un po’ macchinoso, costoso, e anche impegnativo per il tempo necessario a compiere questa folle operazione. Per cui il valore ISO era una costante. Non un parametro modificabile a piacimento. .

[@danilocappai5691]

Cosa dire... Non fa una piega. Per chi, come me, viene dal mondo analogico non può che confermare. Purtroppo la fotografia digitale mi ha fatto disimparare i concetti base (o meglio trascurare). Ora fotografo in manuale con auto ISO che nella foto naturalistica mi torna utile. Purtroppo però finisco per usare, ahimè, tempi al di sopra di quelli necessari e quindi ISO troppo alti. Cercherò di ragionare di più... Grazie

[@slowphotographer]

Pensa al tempo di sicurezza.... il resto è una conseguenza. A presto.

[@UMBERTOGIANFERRARI1]

Il salmone, è il pesce più pregiato... l'unico, che va controcorrente !😉bravo !

[@slowphotographer]

Esporre viene dal concetto di "quanto espongo il sensore".... metterci dentro gli iso è un po' come voler dare un valore ad una cosa che ne ha un altro. ps... mi viene in mente il tizio sull'autostrada che sente alla radio... "c'è un pazzo che viaggia contromano"... e lui pensa... "1 solo????? qui è pieno!" Grazie... mi sento un salmone.

[@fabioguardino469]

La rubrica che va controcorrente ci voleva. Che poi non va controcorrente, ma semplicemente metti i puntini su concetti reali che spesso, ahinoi, vengono fraintesi, vuoi per l’informazione disinformata che si fa strada in migliaia di canali e di corsi “all’acqua di rose” e vuoi anche per pigrizia nel cercare le giuste cose e fare un minimo di studio. Io ad esempio, cerco sempre di evitare di “amplificare” gli ISO se non realmente necessario e provo a giocare prima con i due reali valori di tempi ed aperturaDi tanto in tanto, quando ricordo di averla 😂, mi diverto a scattare con una compatta Ricoh 500ME di fine anni ‘70 (che tra l’altro non funziona nemmeno benissimo) con pellicola di 200ASA o 400ASA in bianco e nero e mi rendo conto di quanto il digitale aiuti davvero, ma al contempo offuschi la mente se non si tiene conto sempre di come usare tempi e diaframma. Tra l’altro, con la pellicola, sapendo di avere degli scatti limitati a 36 pose, mi aiuta a rallentare e pensare. Non mi reputo bravo, ma almeno questo concetto cerco di tenerlo sempre a mente per migliorarmi. Da parte mia, preferisco avere la foto leggermente sottoesposta, ma con ISO più bassi possibile e poi in caso fare delle leggere correzioni di esposizione in post produzione. Grazie di avere esposto questo contenuto e sono sicuro che ne vedremo delle belle con gli altri che arriveranno. 📷👋

[@slowphotographer]

Grazie Fabio. Infatti non è controcorrente ma solo un chiarimento trasparente troppo sottovalutato. Grazie del commento e a prestissimo dalle parti tue!

[@TheJeremydinazareth]

Che poi chiamare l'iso nel digitale sensibilità è anche errato a differenza della pellicola. Ricordo che una volta spiegando ad uno studente che in realtà la " sensibilità" è una ed è la minimale il resto è amplificazione ci rimase quasi male .

[@slowphotographer]

Infatti con l'elettronica non aumenti la sensibilità... amplifichi il segnale.

[@nicolettaprofeta2675]

Ciaoo

[@nicolettaprofeta2675]

Scusa questa e la prima volta che sento escludere gli iso dal troangolo dell'esposizione

[@danieleaccardo2217]

c'è da dire che molte fotografie del passato, foto stupende, sono state scattate senza pensare per nulla al tempo di sicurezza e anche un po' di micro mosso o addirittura del mosso, non hanno per nulla peggiorato quello che era il momento catturato dal fotografo, anzi. una volta avevi dentro quella pellicola e amen, se volevi scattare per catturare un momento, esponevi e scattavi, punto, senza pensare a micro mosso o al tempo di sicurezza, la cosa più importante era la scena

[@slowphotographer]

Si ... Anche se per un autore difficilmente esiste la casualitá. Nel senso che quell'effetto ê voluto. È un effetto creativo che non appartiene al passato. Nel video sollevò una questione tecnica. Concordo con te... Che il tempo di sicurezza può essere piú lungo creando un effetto interessante... Lo faccio spessissimo. A presto e grazie del commento

[@danieleaccardo2217]

@@slowphotographer non é che era sempre voluto, anzi, se nella macchina hai una 125 ISO, non puoi fare altrimenti, se vedi una scena che ti piace ed intanto é diventato nuvolo o sei al coperto, imposti la macchina e scatti lo stesso, quello che viene viene, capita che viene una foto da buttare, capita che viene un bello scatto al di là di tutto

[@lvca.avellino]

Comunque i corsi base classici, fatti da professionisti, spiegano la triade MALE,ovverosia lasciano volutamente confusione sugli iso

[@PaoloBeltramiPhotographer]

L'iso a differenza dell asa non è la sensibilità del sensore ma una pre post produzione di luminosità che esegue questo ultimo, prima di rilasciare il raw.

[@PaoloBeltramiPhotographer]

Una volta era la sensibilità alla luce della pellicola. Confermo oggi, tempi e diaframmi. L'iso è l'ultima spiaggia..

[@MaurizioMoscatelli-photo]

ISO è un acronimo che sta per International Organization for Standardization. E' la più importante organizzazione mondiale che si occupa di definire le cosiddette NORME TECNICHE dette anche NORME ISO oppure STANDARD ISO. In pratica hanno preso gli ASA (American Standard Association) per la fotografia, rinominandoli in ISO.

[@lucaparizzi]

Effettivamente uno pensa a congelare un movimento o ad avere una certa profondità di campo, non "questa foto voglio farla a 800 iso". W le riflessioni un po' polemiche!

[@slowphotographer]

Secondo me è pertinente... chiunque apre un canale KZbin parla della triade dell'esposizione.... la realtà è che non esiste!

[@alvaroalberoni2178]

Fammi capire: io scatto quasi sempre in priorità dei tempi e tengo un occhio su diaframma e iso, all'occorrenza intervengo su uno o sull'altro parametro. Quindi riassumendo i parametri che posso controllare sono tre e non due, per questo si chiama triade.

[@slowphotographer]

La domanda è un'altra.... cosa regola l'esposizione?

[@alvaroalberoni2178]

@@slowphotographer tutti i tre parametri contribuiscono a gestire la luce. Se si potesse portare gli iso a 0, non potrei fare foto, allo stesso modo se potessi chiudere completamente il diaframma o l'otturatore non potrei fare foto, tecnicamente per esporre è necessario controllare tutti i tre paramentri.

[@slowphotographer]

@@alvaroalberoni2178 la luce la gestisci con tempi e diaframmi. Gli iso sono un'amplificazione. L'ho detto nel video. È un errore considerarlo diversamente.

[@giuseppemorina4544]

Chiamala come vuoi (amplificazione), in particolare se imposti un range di ISO in modo automatico nel contesto di una equazione (esposizione) gli iso sono un parametro come tempi e diaframmi.

[@slowphotographer]

Non concordo... ma non fa niente.

[@MaurizioMoscatelli-photo]

Verolino, sii serio. Prendi in mano un esposimetro, mai visto quello scatolotto con la pallina opalina per misurare la luce? Appena lo accendi (se digitale) la prima cosa da impostare cos'è? Toh... Gli ASA/ISO e gia solo impostando quel parametro premendo il pulsantino a destra, che lo strumento fornirà una accoppiata tempo/diaframma. La fotografia non è solo digitale, il fotografo (serio) non lavora in auto-iso. Poi se sei contento cosi... Resta della tua idea. Il mondo è bello perché vario, ma sono più vecchio di te e fotografo dagli anni '70. Ps: se fosse come dici tu i costruttori non avrebbero neppure inserito la regolazione iso ma lasciata automatica impostando un range da menu.

[@slowphotographer]

Sei vecchio? e quindi? Non ho capito.... scatolotto? Digitale? auto iso? Secondo me non hai capito.... Ma non fa niente, ti voglio bene lo stesso.

[@MaurizioMoscatelli-photo]

@@slowphotographer anche io o non sprecavo 3 secondi a scrivere. Lo scatolotto = esposimetro a mano (gossen, sekonic, minolta...) Digitale, sempre l'esposimetro AutoISO, gli ISO automatici minimo/massimo L'età? 64 ben portati. Istituto Europeo di Design (visual design = fotografia pubblicitaria). Corpi: nikon, hasselblad, bronica, linof. Camera oscura bw, c41, e6, minilab fuji. E sono per la triade... 😉

[@slowphotographer]

@@MaurizioMoscatelli-photo premetto che le persone intelligenti sono quelle che accettano le opinioni diverse. Detto questo.... Non mi vuoi bene... Perchè mi stai facendo comprendere che avendo un hassemblad e una bronica... Sei uno bravo. Io veramente ti voglio bene... E ti confermo che chi ha un hassemblad e una bronica è veramente uno bravo. Ne sono convinto... Soprattutto se ha 64 anni.

[@MaurizioMoscatelli-photo]

@@slowphotographer sbagli... Sono macchine (ti sei dimenticato il banco ottico) che non avevano esposimetri... Dovevo ragionare cosa che oggi in digitale non si fa piu. Pensa che domenica scorsa ho riesumato una nikon FM e sono andato al mercatino delle pulci. Al sole tutti gli scatti erano con la stessa accoppiata e in ombra, due tempi più lunghi. Ci si concentrava più sull'inquadratura che sui parametri esposimetrici. In meno di un ora la luce non varia (nuvole permettendo). Per me quella è la fotografia e in digitale monto ottiche manuali e disabilito ogni automatismo. Poi compenso e ottimizzo i raw in post.

[@slowphotographer]

Ho una capacità di attrarre persone che cercano visibilità. La colpa è la mia. Cosa potrebbe interessarmi che hai riesumato una Nikon FM? Ci sono i collezionisti di macchine fotografiche. Li comprendo... ma io non sono uno di loro. Per me vale la sostanza.... dovrei vedere le fotografie che fai in termini di utilizzo di variabili estetiche, contenuto, narrazione. Il resto è filosofia.

[@lvca.avellino]

Come la giri e come la volti, semp' chell è 😂 si comunque messa così è corretta. 2 regolazioni e un pptenziometro del guadagno. Io la spiego così.

[@micheleannunziata609]

Dopo più di cinquant’anni di pratica fotografica è difficile digerire sta cosa: tutto serve all’immagine finale. Quindi la triade è un fatto in sé inscindibile. E mettere insieme analogica visone-pratica con il digitale è parlare di mosche ed elefanti. Ok sono ambedue esseri “animati” ma poi…troppe variabili non omologabili l’un l’altro. Sic et simpliciter. Casomai c’è da far comprendere, sempre che alcuni non han testa a spartir orecchi, la sinergia ecco del “fattariello” tecnico si chiami diaframma, shutter, o una volta Asa/Din (l’uno il sistema americano l’altro la norma tedesca imperante in Europa per “sensibilità”) odierno sempre americano Iso de facto Asa standard rivisto corretto lubrificato come vi pare. Chi di noi userebbe una bella (Ferrari?) con gomme ricoperte? E la benzina, no? Se non c’è ci troveremmo un immobile pur bel pezzo di ferraglia, ma da museo. E l'elettronica? e...e...Questa è la maledizione dell’Occidente giudaico-cristiano-greco-romano pensiero per chi intende oltre il nominalismo. Pensiero che divide, vabbene su piano “metodologico” con avvertenze del caso, non così su quello “pratico” funzionale alla cosa: scindo per capire tipo vista “esplosiva” come di certi progetti, poi però anche quell’ingranaggio minuto serve all’insieme dell’Opera. E qui il problema che da “metodo” se vogliamo necessario e non del tutto sufficiente, diventa de facto “dogma” sul piano filosofico-religioso, teorema su quello “razionale”: due chiese stesso deviazione. E si sa quando e quanto è remunerativo il “divide et impera”. Ritornando a bomba di sti tempi (!) la triade (Tempi-Diaframmi-Iso) diamo, infine, a Cesare ciò che è di Cesare, no? Il processo (creativo tout court) è fatto di step, tutti ma proprio tutti necessari, anche perché di solo “diaframmi-tempi” o viceversa” è lastricato l’Inferno già delle cattive intenzioni, e il putridume visivo circolante per l’aere maligno web lo conferma e controfirma. Si capisce che uno “tiene famiglia” e sponsorizzato da questo quel brand(y) sottobanco o meno, che l'appartenenza a “confraternite” l’obbliga a discettare, ma a tutto c’è un limite non foss'altro che il liquame (qui fottografico, raddopio voluto) sale di giorno in giorno e non ci saranno barche “necessarie e sufficiente” alla bisogna. Ps. Scrivo di questo ed altro sul mio Diary a nome manunzio.it da più di dieci ann

[@slowphotographer]

Evidentemente non sono stato chiaro. Ma non fa niente... se ci sono 50 anni di pratica e scrivi su manunzio.it... devo alzare le mani. A volte basterebbe ascoltare per comprendere... ma sentiamo solo noi stessi... Accetto la pubblicità di manunzio.it.. per l'ultima volta.

[@MaurizioMoscatelli-photo]

Sarebbe stato più semplice dire che come per la pellicola c'era la sensibilità nominale (in ASA) oggi in digitale c'è quella nominale del sensore (in ISO CHE PARI SONO). Poi le pellicole si tiravano, si sotto o sovrasviluppava per avere sensibilità differenti in base a condizioni di luce differente, ed oggi l'elettronica fa quel lavoro amplificando o deamplificando (low-1 e low-2) il segnale questa volta elettrico. Questo sarebbe il paragone corretto, ma sempre 3 dati vanno messi insieme, come i vasi comunicanti... Il buono, il brutto e il cattivo.