Lavoro in comunità: pro e contro

[@Faded_Signal]

bravi ragazzi, bel contenuto!

[@diariodidueeducatori7900]

Grazie mille!

[@bersagliere30]

Sono stato in12 anni collegio ,adesso li chiamano comunita' ,educatori un lavoro difficile , i ragazzi sono sempre piu' difficile

[@iosonocreatura2866]

Ciao! Il vostro canale mi è utilissimo. Sono iscritto a scienze dell'educazione e sto cercando di capirci qualcosa perchè in generare tra i vari indirizzi e ambiti di lavoro si fa fatica a starci dentro. Vorrei chiederti se secondo te conviene entrare nel indirizzo socio-sanitario oppure se la laurea normale di scienze dell'educazione offre già una buona qualità lavorativa. In oltre hai parlato di stipendio, com'è la situazione? a quanto si aggirano le cifre ragionevoli per uno che incomincia? Grazie mille

[@diariodidueeducatori7900]

Ciao! Scusaci per il ritardo nella risposta! Entrambi i titoli hanno delle possibilità lavorative e ci sono ambiti di lavoro differenti, ovviamente essendo entrambi laureati in L19 ti consigliamo quella, ma anche SNT02 ha il suo perchè :D Sulla questione stipendi dipende tantissimo come capiti, quante ore fai e se ti inquadrano in modo corretto in D2. Se hai Instagram ti suggerisco di seguire @pedgabrielezanoni dove capita che parliamo di compensi e di inquadramento contrattuale.

[@danieledalessandro2072]

Ciao! Ho appena trovato il vostro canale e lo sto trovando molto interessante! Io avrei una domanda. Mi sto per laureare in scienze dell’educazione e mi interesserebbe lavorare in comunità. Essendo giovane, quasi 26 anni, ho “paura” che i ragazzi, vedendomi giovane, possano in un certo senso vedermi come uno di loro e non prendermi sul serio. In un contesto del genere sarebbe positivo o negativo la giovane età? Meglio fare prima esperienza? Se poteste fare un video in cui date qualche dritta ai neolaureati sarebbe bello!

[@diariodidueeducatori7900]

Ciao Daniele! Gabriele ha iniziato a lavorare in comunità a 26 anni. Il problema non è stata la giovane età, ma il fatto che i ragazzi ti metteranno alla prova perché nuovo arrivato. Importantissimo è che tu riesca a dare quel tono di professionalità alla tua figura tanto da far capire ai ragazzi che non sei un pari, ma un educatore e che sei lì per lavorare. Errori ne farai, non ti preoccupare, ma impara da essi. Sfrutta in modo disperato le esperienze dei colleghi e ruba con gli occhi il mestiere osservando con attenzione quello che fanno per comprendere al meglio quello che puoi fare tu.

[@Sofia-nr8zn]

In che comunità avete lavorato??

[@diariodidueeducatori7900]

Hanno lavorato in una comunità per minori Italiani e stranieri.