Le campane di Barzio (LC)

Barzio (LC), Altopiano valsassinese
Chiesa Parrocchiale di S. Alessandro M.
Concerto di 5 campane in Re♭³ + campanella La⁴
Felice Bizzozero - Milano 1856
La⁴ Pietro, Giuseppe e Nicola Bonavilla - Milano 1706
[02:46] Distesa a 5 campane;
[07:29] Assolo del La⁴;
[08:08] Distesa a 6 campane.
Ringrazio il parroco don Lucio per la fiducia e la disponibilità dimostratami.
Dopo la fusione delle campane di Pasturo pian piano anche gli altri paesi iniziarono a rinnovare le proprie campane in favore di concerti sempre più grossi di quelli dei paesi vicini. E la stessa cosa valse per Barzio, che conserva un complesso campanario molto particolare che per essere trasportato in paese venne rinforzato il ponte sulla Valle di Cremeno.
Il concerto si compone di 5 bronzi voluti dal parroco don Carlo Bergomi e fusi da Felice Bizzozero nella fonderia di Milano; ogni singola campana si distingue dalle altre per le decorazioni che alternano le raffigurazioni dei santi: ramoscelli, composizioni floreali, vasi floreali, ghirlande e soli di S. Bernardino. Un'altra particolarità la si trova nella firma del fonditore - anch'essa caratteristica - che è stata lasciata solo sulla campana maggiore; quindi, le 4 campane minori non hanno nessun riferimento esplicito al Bizzozero né tantomeno all'anno di fusione, come a voler rimarcare ulteriormente la differenza della sede fusoria; il fonditore, tuttavia, è riconoscibile dallo stile delle decorazioni che è lo stesso per tutte.
Al concerto si aggiunge una campanella fuori scala musicale e tutt'ora funzionante. La campanella, di nota La⁴, non è firmata e riporta solo l'anno di fusione 1706 con una dedica e il nome di chi l'ha donata. Ignoto è il fonditore, che non lasciando firme possiamo presupporre sia stata fusa dai Bonavilla di Milano in quanto lo stile di decorazione è in linea con altre loro piccole campane di quel periodo.
Leggendo, scopriamo che la campana è dedicata ai santi Alessandro e Carlo: il primo patrono di Barzio e il secondo compatrono della Diocesi Ambrosiana di cui è stato Arcivescovo, ma la riconoscenza verso Santo si è diffusa grazie alle sue frequenti visite pastorali anche in valle. Proseguendo troviamo abbreviati il nome di Giovanni Angelo Manzoni, figlio di Giacomo (probabilmente Giacomo Maria), delle lettere che indicano la dedicazione ed infine l'anno 1706.
I Manzoni erano all'epoca un'importante famiglia di Barzio attestata già dal XV secolo, da cui sono poi discesi diversi rami; a quello valsassinese apparteneva il famoso scrittore Alessandro, di cui proprio quest'anno si ricordano i 150 anni dalla sua scomparsa.