Le fasi del mobbing

[@alebwc1]

Ho provato a denunciare e mi hanno triplicato il mobbing al punto tale che sono dovuta andare in aspettativa non retribuita...... Come si fa a dire ad un lavoratore: " denuncia".

[@abikers883]

Davvero? Che schifo

[@annalou9176]

ci vogliono REGOLE DISCIPLINARI MOLTO FERREE, LEGGI che tutelino il clima lavorativo di serenità e bisogna RESPONSABILIZZARE i capi su questo tema

[@teambulletclub2352]

ciao Laura,io sono stato in un ristorante anche senza contratto,mi ha sempre messo subito a disagio appena entrato sin dal titolare,dopo due giorni lui e quella che mi stava accanto,di piú di lei,incominciavano a rimproverarmi e man mano che passavano le ore iniziarono ad alzare sempre piú la voce quasi ad aggredirmi;appena non sapevo qualcosa,non capissi qualcosa,andavo in tilt o avessi qualche dubbio,che per loro in realtá era scontato ma per me non lo era,diventavano sempre piú seccati,aggressivi e sbuffando anche se non mi tiravano ancora insulti e a causa di tutto ció ho mollato tutto dopo solo una settimana visto che stavo male ,depresso e senza piú avere voglia di mangiare;i miei dicevano di provarci ancora peró io non sono d'accordo, forse i miei non hanno capito bene come stavo come stavo in realtá,volevo sapere cosa ne pensassi te ed anche un'opinione sull'accaduto,ciao Grazie!

[@simona7363]

Ciao. Io ho vissuto sulla mia pelle una situazione simile alla tua poco tempo fa e anche io in campo di contatto con il pubblico. Ho lavorato in un hotel aperto solo in estate e dovevo resistere fino a fine settembre ma dopo poco più di due settimane sono dovuta scappare e ancora mi devo riprendere psicologicamente nonostante non lavori più lì da 5 giorni circa. La titolare sembrava gentile ma già i primi giorni ha cominciato a rivelarsi per quello che è: un mostro. Rimproverava un pò tutti per carità ma con me si sfogava. E per rimproveri non invendo un rimprovero normale ma urla da far tremare i muri, parolacce, offese... Senza dignità e spesso coi clienti presenti. Io inizialmente la giustificavo pensando che il suo stress fosse dovuto al fatto che quest'anno aveva pochi clienti, ma anche quando ne sono arrivati tanti la cosa non solo non è cambiata, anzi è peggiorata. Non ha voluto formarmi ad apertura hotel quando di clienti ce n'erano 4 come diceva lei e anzi in quel periodo non mi ha chiamata dicendo che non c'era neanche la ragazza collega (molto esperta visto che lavora con lei da anni) che doveva seguirmi. Anche quando però la ragazza ha preso servizio mi ha chiamata ma lo ha fatto dopo una settimana dall'apertura. Quindi, nonostante pochi clienti, la formazione è durata poco. Io mi sentivo tranquilla inizialmente ma poi è cominciato il mobbing da parte della titolare che si arrabbiava per un nonnulla pure per cose che non mi venivano spiegate e altre per le quali non avevo colpe (pure se un impiegato non andava nel suo ufficio si sfogava con me e mi diceva che dovevo parlarci io con lui) . Mi ridicolizzava e prendeva in giro di fronte ad altre persone, pretendeva cose impossibili (secondo lei dovevo ricordarmi di ogni persona il numero della stanza occupata per non chiedere ogni volta il numero. Lei sapeva abbinarli e dunque dovevo farlo pure io. Roba da pazzi. Parliamo di un hotel con 70 stanze non di uno piccolo e di persone che spesso dopo una settimana ripartivano), appena aprivo bocca tremavo all'idea che c'era lei che sentiva tutto. Diceva che facevo poca attenzione a tutto, che facevo sempre gli stessi errori (e invece fatti due o tre volte non li facevo più), che non salutavo i clienti (non è vero), che i miei caffé facevano schifo (ho fatto pure i caffé senza essere barista e pure lì imparato in qualche minuto) e ripetutamente questa cosa dei caffé me l'ha volutamente rimproverata davanti altri impiegati della cucina per mortificarmi. Però intanto tutti i pomeriggi mi occupavo io dei caffé e i clienti ci tornavano spesso ed una volta ho assaggiato il caffé di un cameriere a cui lei chiedeva il caffé ed era imbevibile. Per cui la sua era una bugia per sminuirmi. Altre cattiverie e angherie al limite dell'insopportabile. Tutto questo mi bloccava, paralizzava, non riuscivo a parlare bene specie davanti a lei per paura di sbagliare e anche perché quando parlava spesso non la capivo. Mi sembravo deficiente e venivo rimproverata pure da altri impiegati (una volta il bagnino, che mi disse che se aveva bisogno di chiamarmi per dargli il piano spiaggia, sbottò dicendo che se mi chiamava dovevo essere sveglia. Altre volte mi rimprovaravano dalla cucina dove dicevano che sbagliavo a contare le persone presenti tramite il sistema e a riferirglielo, ma in realtà bastava che contassero loro stessi). Non mangiavo più, ero depressa, avevo gastrite e sudorazione, contavo le ore per andarmene via la sera, piangevo, dormivo male, e tutti a dirmi di resistere perché mi serviva per il cv e per i soldi (ho 42 anni e poche esperienze lavorative avendo fatto la mamma a tempo pieno per anni ma ora da divorziata coi bambini che vivono col padre mi devo mantenere da sola), ma ho una dignità. La seconda settimana di lavoro (una me l'ha fatta saltare per mancanza di clienti e guarda caso era proprio in quel periodo che potevo avere una formazione e abituarmi come stava accadendo durante la prima e invece avendo saltato una settimana era come ricominciare da capo e con aimé una marea di clienti e il panico. Nessuno poteva seguirmi e appena chiedevo qualcosa stress e alzate di occhi da parte anche della mia collega che pertanto diceva che è normale inizialmente sentirsi sperduti a lavoro e che lei ci aveva messo un mese per abituarsi il primo anno), domenica sera scorsa mi dice che non poteva tenermi e che avendo l'hotel troppi clienti ed essendo per me la prima esperienza capiva che era difficile per me ma né lei né la mia collega potevano seguirmi. Quindi dovevo adattarmi da sola. Mi sentivo sollevata da una parte perché sarei scappata io se continuava così. Era la prima volta che mi parlava con calma. Mi ha proposto di fare donna delle pulizie sempre per un orario di 9 ore al giorno. Sono reisistita due giorni non per mancanza di volontà o pigrizia ma perché lavoravo 12 ore, pulendo spazi comuni e una marea di camere (in tempi record) e la titolare già il primo giorno di lavoro pur sapendo che era la prima volta che facevo le stanze e quindi non avevo la manualità delle altre si è lamentata che ero lenta nel pulire e preparare le stanze. Le voleva alla perfezione peccato con strumenti poco adatti e senza protezione quali i guanti e col caldo asfissiante. Mi sentivo svenire e dolori ovunque. E se non finivo dovevo continuare fino a terminare il lavoro. Premetto che stavo meglio perché sola ma anche lì spesso incrociavo le colleghe stressate e stanche per cui spesso nervose specie una a cui non andavo a genio ed era molto amata dalla titolare. In tutto questo lunedì scorso dopo il mio passaggio da receptionist a donna delle pulizie sono stata sostituita da una ragazza che aveva già lavorato lì. Secondo me la ragazza si è rifatta viva e la titolare per prenderla non si è fatta scrupoli a trattarmi male e accusarmi appositamente per licenziarmi. Altrimenti avrebbe preso da subito questa ragazza invece di scegliere me a febbraio. Insomma sono scappata dall'inferno.

[@70CIUCCIO]

io sono dell'idea che quando si verifica questa cosa bisogna regire anche con le cattive maniere

[@Norsemen892]

Andrea 70 hai ragione!

[@antonellaporcaro5392]

Spero che queste azioni ritornino ai mittenti, la giustizia prima o poi arriva....

[@doomart7242]

nelle favole...

[@mel4608]

Beh. Non sempre nelle favole 😁

[@abikers883]

In Italia non ce tutela e leggi severe per le aziende fanno ciò che vogliono

[@emsuper88]

Sono stato assunto da un'azienda ed in 20 giorni sono stato costretto a dare le dimissioni, dopo i primi giorni di tranquillità ho subito vessazioni allucinanti, divenendo propriamente il capro espiatorio di tutta la ditta, lasciato solo a gestire situazioni più grandi di me (era la mia prima esperienza in quel campo) e accusato di non essere abbastanza rapido nel operare, ho ricevuto addirittura un richiamo dalla direttrice dell'azienda che in compagnia del mio caporeparto mi invitò "cortesemente" ad andarmene se non fossi stato capace di reggere il ritmo.

[@simona7363]

Ho vissuto una situazione simile alla tua in un hotel a contratto stagionale durato solo due settimane dopo le quali la titolare mi ha licenziata non senza avermi fatto mobbing pur sapendo che non avevo esperienza nel settore e vedendo che non rispondevo mai. Sostituita da una ragazza che aveva già lavorato lì: secondo me una mossa sua per riprendere una persona esperta che sicuramente si era rifatta viva altrimenti non avrebbe scelto me a prescindere. Certo è che poteva pure dirmelo da subito senza farmi mobbing e pressioni. Inoltre senza avere tempo di imparare

[@alessandramilita6238]

E' incredibile leggere queste testimonianze, ragazzi non perdetevi d'animo e cobtinuate a cercare il posto di lavoro che vi meriti!

[@ciaociao3602]

La fase del doppio mobbing come può ulteriormente essere chiamato?

[@marioandolfi1312]

Per uscirne?

[@LauraPirotta]

Dipende sempre dalla situazione e dal livello di mobbing subito. A volte denunciare è un'arma a doppio taglio ma è comunque una delle opzioni migliori.

[@mel4608]

Avere prove concrete..video registrazioni, documenti vari che attestano il mobbing, poi denunciare.

[@FlavioMosconi]

Tutti bravi a parlare

[@giani1680]

Il mio ultimo lavoro in italia fu un incubo ed una uniliazione continua per colpa della mia direttrice, ma tenni duro perche sapevo sarebbe finita... e perche sapevo bene cisa fare: il giorno prima di partire infatti ebbi un colloquio con presidente all' insapita della direttrice, portando prove schiaccianti sulla sua cattiva condotta. Per farla breve, dopo qualche mese un ex collega mi scrisse "ma lo sai che la direttrice e' stata fatta fuori dopo 18 anni?", e questo avvenne pochi giorni dopo che le aveva spedito una cartolina dal paese in vivo (nella quale la prendevo in giro di brutto)

[@mel4608]

Sei un grande!!! Se mi dovesse capitare io registrerò tutto