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Quali sono le fasi del progetto di un giardino?
Il progetto del giardino vive tre fasi distinte: il sopralluogo e l'incontro con la committenza, la fase progettuale vera e propria, ed infine la fase tecnica e realizzativa.
La prima visita al giardino riveste grande importanza.
Il progettista deve carpire le peculiarità e percepire il carattere del luogo in cui il giardino si andrà ad inserire.
Non si parla ancora di dati oggettivi, che saranno registrati nel corso del rilievo della proprietà in fase progettuale, ma di registrare impressioni che costituiranno i motivi di ispirazione del progetto.
C’è poi l'incontro e lo scambio di idee con la committenza: se manca empatia e collaborazione fra progettista e committente, sicuramente non si darà vita ad un'opera ben riuscita.
La fase progettuale inizia col rilievo della proprietà, e consiste nel concepire la struttura del giardino prima nelle due dimensioni, andando a definire il disegno delle aree, e poi nello spazio definendo masse e volumi.
Solo a questo punto si introducono le piante in quanto elementi che, posti nello spazio, sono funzionali a tradurre in realtà il disegno ideato.
Si sceglierà poi una particolare specie vegetale fra quelle che per forma, dimensioni e tessitura hanno le caratteristiche che ci permettono di realizzare il nostro disegno.
Dopo aver sottoposto il progetto e ottenuta l'approvazione della committenza, si passa alla fase tecnica ed esecutiva.
In questa fase si forniscono alle maestranze coinvolte nell'opera le informazioni necessarie allo svolgimento dei lavori.
E’ però sempre necessaria la presenza regolare del progettista in cantiere: non mancheranno infatti imprevisti che possono richiedere variazioni in corso d'opera su cui la decisione finale è sempre in capo al progettista.
Il progetto di un giardino è quindi un processo organico e strutturato che non si esaurisce semplicemente con la scelta delle piante da utilizzare.