Lezioni di Marxismo per marxisti immaginari - I

Vista la grande domanda, Adriano Palma si e' prestato ad una nuova serie.
Cosa ha scritto davvero Karl Marx? Nell'ambito filosofico, economico, storico e, se volete, generalmente "sociologico"?
Prima lezione, introduttiva.
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Art by Susanna Panfili / susannapanfilipainter
Canale di Liberi Oltre le Illusioni: / liberioltre .

[@RobyGaryTube]

Non commento mai ma tengo a sottolineare quanto Vi sia grata: state aprendo gli occhi a me e tanti amici al punto tale che, da ex comunisti, rinunciamo a molte cose per riunirci e guardare tutte le Vostre discussioni. Grazie per il Vostro lavoro immenso, ci ispirate quotidianamente e siete un punto di riferimento fisso. Non stancatevi mai!

[@Kesselschmied]

grazie per uno dei commenti più divertenti che abbia mai letto

[@Alcacone]

In fondo essere comunisti non è roba per tutti

[@AngeloTomasi85]

Grazie del video. Ora sono in attesa di un libro a 4 mani "La Rava e la Fava o quel che volete voi" di A. Palma e M. Boldrin.

[@-Carlo-]

Eccola, con Palma oggi e 'scuola austriaca' l'altro giorno, ho finito la prima collezione di audio da mettere in loop per rispondere a personaggi vari, di modo da risparmiare risposte dirette, tempo ed energia.

[@HyperboreaDani]

Oramai per sentire parlare persone competenti ed eccellenze nel proprio campo, bisogna spegnere la TV e aprire KZbin. Immenso Adriano. Grazie Prof Boldrin. Edit. Mi trovo in disaccordo con alcune precisazioni, ma questo penso sia legato alla soggettività del pensiero umano.

[@amosmattia]

Quando c'è un vostro video filosofico, è una bella giornata. Nonostante il clima tedesco. Grazie

[@chiaraminarelli1800]

Ogni tanto riguardo questa serie ed è SEMPRE un piacere! Grazie ❤

[@youtubeuser1993]

Amo moltissimo i video con Adriano, spero ne arrivino altri !

[@valeriodiaco713]

Non ho domande per ora, ma lascio il commento tattico per far salire il video. Davvero preziosi questi video più “didattici”. Grazie Prof. Boldrin e grazie Prof. Palma per il tempo che ci dedicate

[@tuvia95]

Sarebbe fantastico se questo fosse la prima puntata di una serie di video di Storia del pensiero economico e Filosofia dell'economia!

[@AlessandroPistone89]

Madonna che sballo questi video col Prof. Palma, non vedo già l'ora che arrivi la prossima puntata!! ❤️😎

[@EdoardoV.]

Siete un duo fantastico, Palma fortissimo ! :D

[@pasciusanhots]

Attendevo da tempo un vostro video al riguardo me lo guardo subito e grazie per il vostro tempo :)

[@mirtussrl5899]

Grazie per la lezione, attendo ulteriori video. Trovo un analisi del contesto storico sia molto interessante come accompagnamento del pensiero socioeconomico, aiuta a comprendere i punti di vista. Ottimo lavoro

[@danielhagos6944]

Interessantissimo! Prof. verso la fine ho sentito che negli USA sta insegnando storia del pensiero economico. Lei ritiene che in media i giovani studenti di economia da lei osservati (Economics ma anche corsi affini) abbiano conoscenze/interessi sufficienti in materia? Nel caso non le avessero, non pensa che insieme a lacune gravi in storia economica tali mancanze possano contribuire alla formazione distorta di futuri professionisti, chiusi nelle proprie convinzioni? Lo chiedo perché avevo letto di preoccupazioni simili sui curriculum nelle Università Uk, ma magari sono fuori strada. Complimenti e grazie ad entrambi, non vedo l'ora del prossimo episodio ☺️

[@vinzenz7066]

Puntata in cui sono trattati in maniera divulgativa ma non banale alcuni elementi salienti del pensiero di Marx con la competenza di 2 grandissimi intellettuali come Adriano e Michele. Divertente la frase in chiusura detta da Adriano " Marx è molto meno scemo di quanto i suoi detrattori antimarxisti lo dipingono" io mi permetterei di aggiungere anche che Marx sia anche molto meno scemo di quanto i suoi epigoni marxisti fanno credere al pubblico. La maggior parte delle boutade che fa certa sinistra stracciona, evidenzia che Marx non è stato letto e se lo hanno letto, non gli è piaciuto!

[@vinzenz7066]

@@achilleconte4385 😄io non sono un grande esperto di biografie. Di questi grandi personaggi girano un sacco di storielle, Hitler aveva 3 palle ecc... 🥴 Io so che a casa Marx è stata cacciata la cameriera dopo che se l'era bombata e l'aveva messa incinta. Per non dare scandalo, eh? Era un borghese di famiglia borghese antipatico rompicoglioni quanto intelligente che ha passato la vita a studiare e a fare politica vivacchiando con i soldi che gli passava l'amico Engels facendo qualche articolo su giornali tedeschi e facendo mi sembra per un po' il anche corrispondente da Londra per il New York Tribune. Alla fine il vecio Marx muore praticamente cieco.

[@giovannichiaranti9775]

Anche questa idea socialistache marx sarebbe il "padre" dello stato sociale è ambiguissima

[@-Carlo-]

Quello degli epigoni è sempre un problema 😀 Nell'epistolario marxiano dovrebbero esserci due lettere, una in francese se non ricordo male e una in tedesco (una al genero mi pare e l'altra non ricordo indirizzata a chi). Contengono la famigerata frase 'Ich kann nur eins sagen, daß ich kein Marxist bin'. Di sicuro c'era della civetteria nell'affermare di non essere marxista. Tuttavia, visto il culto tributatogli dagli epigoni che già si stava diffondendo quand'era ancora in vita, e considerando che il culto degli epigoni tende sempre ad essere ortodosso, e a fronte di una Kritik marxiana tutto sommato più aperta (appunto perché idiota non era), secondo me l'affermazione non è neppure da buttar via in toto 😀

[@apgspalmaapgspalma1768]

@@achilleconte4385 la biiografia, che forse e' migliore di altre e non di agiografia, e' di Jonathan Sperber, non di molti anni fa, una decina credo. me la chieda e gliela mando [e-mail]

[@micheleblondelli9453]

Inaugurata serie molto stimolante... grazie!!! Adesso avrei 10 domande, ma aspettiamo i prossimi incontri telematici

[@pasqualecozza7083]

Queste lezioni sono spettacolari. Grazie davvero.

[@romanagaito6535]

Ho una richiesta per LO: spesso giro i vostri video a mio figlio sedicenne che li ascolterebbe anche ma non usa KZbin quando cammina (negli spostamenti), cioè proprio quando li ascolterebbe. Potreste incrementare quello che c'è in podcast? Non voglio tenere solo per me la grande ricchezza di ascoltare colloquiate come queste!

[@milogiovinazzi5635]

Romana Gaito c’è su spotify il canale di LO e sull’app di Apple per i podcast

[@romanagaito6535]

@@milogiovinazzi5635 lo so, ma non c'è tutto!

[@algnce]

Vai su notube.net/it/easy-converter-audio e metti il link del video. Il tempo che lo converte e puoi scaricarlo. Lo puoi fare tranquillamente da cellulare.

[@milogiovinazzi5635]

@@romanagaito6535 purtroppo lo so spero facciano di tutto per caricare più roba

[@donnybrasco1561]

Mi piacerebbe, dopo aver illustrato la filosofia della storia e la teoria del plusvalore, che spiegaste per sommi capi i contenuti dei libri 2 e 3 del Capitale e la loro rilevanza a chi come me ha avuto modo di leggere solo il libro 1 (cosa si intende per caduta tendenziale del saggio di profitto, perché non si è verificata, ecc.). Grazie per l’attenzione. Un caro saluto.

[@simonepolichetti1821]

Avrei voluto un approfondimento per ogni frase detta dal Prof Palma

[@kill4kid]

Per ora mi limito a un grazie per l’ennesima puntata, visto che sto tuttora in ufficio a lavorare per l’edificazione del socialismo. Ma ascolterò appena riesco

[@orfeopezzotti]

C'è sempre da imparare , grazie

[@giannicottogni1722]

Uuuhhh... saranno trent’anni che non sentivo menzionare Max Stirner...

[@danielhagos6944]

Prof. Boldrin mi permetto umilmente di consigliarle una lettura veloce, "Poverty Safari" di Darren McGarvey, in UK ha fatto abbastanza parlare post Brexit. Il tipo è uno scozzese cresciuto in povertà a Glasgow e dall'istruzione formale limitata, lo rimarca più volte lui stesso. Per vari motivi è arrivato a fare molta autoanalisi sociale, ha imparato a contestualizzare le proprie sfighe nella società abbracciando contemporaneamente la responsabilità individuale, per questo lo ammiro. Inoltre mi sembra parecchio umile e non un illuminato che ha compreso come gira il mondo. È un giovane (32/33 anni alla pubblicazione del libro), che si definisce di "sinistra" ma buona parte del libro restituisce la sua percezione street-level del perché la sinistra sia così fallimentare nell'attirare quella che lui definisce "la sua gente", ovvero letteralmente gli abitanti dei quartieri popolari che ha girato durante l'infanzia o nei periodi da homeless. Alcuni passaggi mi han fatto pensare a lei durante la lettura (probabilmente anche sbagliando): - Argomento tabù della responsabilità individuale in un certo tipo di sinistra - Tendenza a intravedere solo i fallimenti del nostro sistema economico, quindi l'auspicio di una rivoluzione anziché interventi più realistici, pur complessi, su problemi più immediati (per esempio l'obesità prevalente tra i più poveri). - Elementi di sinistra (politici, accademici, associazioni, ecc..) che solo sulla carta dicono di preoccuparsi degli ultimi, ma che spesso vivono delle loro sfighe, anche semplicemente da un punto di vista identitario sui social. - Cancel-culture deleteria che sotterra pensieri comunque esistenti e contribuisce a rendere ancora più un campo minato la discussione per chi ha meno strumenti "culturali" per evitare trappole, la gogna o derisioni (per esempio nei talk show o sui social). -Immigrazione di cui ormai sembra non si possa discutere senza essere tacciati di razzismo. La famigerata "intersezionalità", che sembra essersi dimenticato della "classe". A me ha colpito forse perché sono ingenuo e non ho studiato molto fino ad ora, ma penso che parecchie delle cose che dice siano urgenti, soprattutto perché non è passato proprio inosservato il libro. Mi perdoni per il papiro, le assicuro che la stragrande maggioranza di ciò che dice son cose da lei risapute (non da me), ma le farà piacere leggere di una persona che ragiona, nel possibile, con la propria testa.

[@SamueleCastiglioni]

grazie per il consiglio

[@eraclito07]

Complimenti a Palma e Boldrin, forse si può partire da queste micro lezioni per riformare la scuola in Italia. Piccola provocazione... L'unica pecca sono l'interruzioni del prof Boldrin nei confronti di Palma.. Capisco che il tempo è stretto... Però... Grazie.🙋

[@massimocorsano159]

scopro questa live dopo aver visto la formidabile su ivan grieco tra boldrin e barbasopfhia e dopo anche quella su liberi oltre del prof Loris Zanatta denominata tango argentino su elezioni Miley in Argentina.. una didascalia sul parallelo tra populismo peronismo e religione.. e ad ascoltare Barbero che critica Pansa come uno.. che si è convertito.. c'è da riflettere

[@fabriziociatti9677]

Sono finito qui per lo stesso motivo!

[@bravotipo9037]

quest’uomo é un genio. no, non dico boldrin, dico l’altro. se me l’avessero spiegato anzi chedicco SVISCERATO così nei suoi termini essenziali (il capitale é la relazione in cui l’uomo cede sè stesso (aliena il suo tempo) a meno del suo valore e questo illumina il resto) forse avrei capito prima la sua fascinazione. questa osservazione nascendo dall’osservazione della realtà della fabbrica ottocentesca. infatti io lo capisco bene come filosofo ma male come economista come pure diventa. talmudico, stupendo. domanda: non ho capito bene la nozione di ideologia come “altrui falsa comprensione” in marx. ma riascolterò.

[@303pix]

Ottima questa lezione e ottimo che diventi una serie. Ringrazio Boldrin per aver portato nel suo canale gia ricco di spunti _il Palma_

[@apgspalmaapgspalma1768]

caro Carraro, il solo scherzo a meta' da parte mie fu di correggere Michele su un errore fattuale, l'autrice di 'figlioli miei marxisti immaginari', il resto e' serio, semmai non sufficientemente serio; alcune osservazioni richiederebbero esibizioni di prove anche testuali, che mi sembrano e sembrarono appesantire troppo un'ora di conversazione. Ne e' rimasta una traccia a consigliar di leggere Wittfogel, che comunque trova qui b-ok.cc/book/1063240/cb1e71 in italiano venne pubbliato nel secolo scorso da Vallecchi firmato il palma

[@mattiaroccaro3544]

Grazie per il regalo professore!

[@federicorazzoli495]

Un video straordinario, grazie. Spero di vedere presto la parte sull'alienazione, e spero che vi soffermerete sul concetto di merce.

[@alessiodimarcoberardino2834]

Eccomi qua ✋ barista e laureato in filosofia! Però non voglio la cattedra di Benedetto Croce, me ne basta una al liceo. Complimenti come sempre per il video, questa rubrica la adoro!

[@ddigio94]

Molto interessante. Sarebbe utile strutturarle un po' queste chiacchierate, questa a tratti l'ho trovata un po' confusionaria.

[@AlessioVecchioDraelAV]

DOMANDA 1): una cosa che non mi è chiara, anche se probabilmente l'avete già detto in un episodio precedente ma mi rimane incomprensibile quindi lo richiedo, è se alla rivoluzione marxista avrebbero dovuto partecipare esclusivamente gli operai. Innanzitutto, è vero? E se è vero, perché non includere tutte le persone salariate? Perché secondo quel ragionamento chiunque sia salariato viene "usurpato". DOMANDA 2): qual è in fin dei conti a differenza tra socialismo, comunismo e marxismo? Talvolta vengono (non da voi) citati come sinonimi, altre volte vengono differenziati su quello che, a me sembra, è l'1% del concetto, ma fondamentalmente sono la stessa cosa. DOMANDA 3): Volendo essere pragmatici, le persone che vogliono la fine del neolibbberismo, nella fattispecie quelle vicine a queste ideologie di Marx, che tipo di società vogliono? Come vogliono cambiare il mondo se avessero il potere nei prossimi 5 anni? Perché se la risposta fosse semplicemente "Più stato", bhe, dal loro punto di vista l'Italia è messa benissimo. O sbaglio? Grazie mille per queste perle e del vostro tempo

[@AlessioVecchioDraelAV]

@@SuperTommox wow. Grazie mille

[@vinzenz7066]

Provo a dare il mio contributo in attesa di integrazioni e correzioni da parte dei prof Palma e Boldrin. 1) è stata a suo tempo una questione molto dibattuta anche in maniera aspra e violenta fra i vari marxismi (le interpretazioni del pensiero di Marx) Alcuni credevano che fossero solo i lavoratori produttivi (tipicamente gli operai salariati delle fabbriche) destinatari del meccanismo di estrazione del plusvalore a guidare la rivoluzione, altri allargavano l'insieme alle categorie "improduttive" i lavoratori dell'intelletto ecc... in quanto genericamente dal lato opposto nel rapporto sociale capitalistico rispetto ai proprietari dei mezzi di produzione, proletari studenti e proletarizzati ecc... le posizioni erano tante e variegate. 2) il socialismo è il sistema economico dove la proprietà dei mezzi di produzione è statale. L'allocazione dei fattori produttivi non avviene attraverso il mercato ma viene decisa da funzionari statali i quali a loro volta sono nominati da politici eletti democraticamente oppure impossessatisi del potere con la violenza. CD. Dittatura del proletariato (cfr Lenin - Stato e rivoluzione). Il comunismo è una forma di società utopistica vagheggiata da Marx e mai pienamente esplicitata pur essendo il fine di tutta la sua attività politica e dei suoi sforzi intellettuali. Cosa sia di preciso non te lo so dire, nessuno lo sa. Marx diceva che fosse " il movimento reale che abolisce lo stato di cose esistente" ma è una frase che potrebbe non soddisfarci granché. Comunque nella teoria marxiana e in maniera più sviluppata in Lenin, il socialismo sarebbe una fase transitoria e necessaria per giungere al comunismo. 3) sai questa è una domanda che mi faccio anch'io. Prima o poi glielo chiederemo. Il prof Boldrin ha invitato più volte alcuni di questi socialisti ad un confronto in modo tale da capirci qualcosa in più, ma secondo me a questi soggetti non gli frega nulla né degli operai, né del sud del mondo, né del nord, né dei poveri del pianeta che sembrano più un pretesto per darsi un tono con retoriche de sinistra ad catzium. È una grande illusione pensare che lo stato possa produrre ricchezza e distribuirla in maniera efficiente. Marx sicuramente non lo pensava 😁

[@AlessioVecchioDraelAV]

@@vinzenz7066 fantastico. Grazie mille del tuo tempo

[@IlPiccoloMetafisico]

Anche stavolta video molto interessante! P.s. sarebbe da approfondire il ruolo di quella piaga di Hegel.

[@maurobarrera4820]

Domanda per il prof. Boldrin: esiste una formalizzazione matematica della teoria economica di Marx? Dove la si può trovare? Grazie ad entrambi per il tempo che dedicate a queste discussioni.

[@apgspalmaapgspalma1768]

ladislaus bortkiewicz, trova i due articoli originali persino su internet. esisteva, credo, persino una mia copia dell'edizione italiana fatta da meldolesi a einaudi, tuttavia ho nessuna idea di dove sia

[@maurobarrera4820]

Grazie professore

[@MicheleBoldrin]

LVB fece un ottimo tentativo, visti i tempi, ma l'amico Marco Lippi qualche decennio fa ha fatto decisamente meglio, io credo :) www.amazon.it/Marx-valore-costo-sociale-reale/dp/B00IS6XB54

[@aleuomoimmaginario2023]

primo quarto d'ora, ma che bello... !!!

[@6belee6]

Una richiesta che, se potrete cortesemente esaudire, poi può essere forse utile all'avanzamento della "lezione" (per la quale comunque ringrazio anticipatamente) : dedicate venti minuti alle definizione di ciò che Marx intende per Crisi Cicliche, alienazione, plus-valore. Chiarendo sinteticamente cosa Marx intendeva; per poi eventualmente confutarlo ma sapendo quali sono i dati di partenza della discussione. Grazie

[@edoardopetrillo.]

Grazie mille professore del tempo che mette a nostra disposizione. Si può rivedere da qualche parte il Suo dibattito con Raffaele Alberto Ventura?

[@MicheleBoldrin]

Domani pomeriggio alle 17, live qui

[@francescodarin8100]

@@MicheleBoldrin Questo è un articolo di Ventura. www.che-fare.com/raffaele-alberto-ventura-e-tuta-colpa-del-neoliberismo/ Dov'è che Hobsbawm prende il dato di una costante diminuzione del Pil?

[@pierfrancorisoli1663]

Utile, molto. Grazie. Per una volta M. Boldrin ha svolto la sua funzione in modo garbato e corretto

[@lorenzotrevisan7213]

Vado fuori argomento, volevo chiedere se avete intenzione di parlare in futuro dell'accennata separazione tra descrizioni e prescrizioni, fatti e valori in filosofia magari tirando in ballo il libro di Putnam visto che parla anche di economia.

[@MicheleBoldrin]

assolutamente si!

[@gasparucciox9706]

o' ………ma possibile che quando Palma sta per arrivare ad un punto interessante , sta facendo un discorso compiuto , Boldrin lo interrompe e lo fa ricominciare dal punto che decide lui??? Capisco che l'ego di boldrin e' smisurato e che vuole essere sempre protagonista, ma allora cosa invita a fare uno come palma che di marxismo ne sa molto piu' di lui??? e' impostato un po' a cavolo sto' dibattiton peccato perche' il tema e' interessante

[@GasoneCallOfDuty]

Mortebianca sei ufficialmente invitato a Liberi Oltre

[@valeriodiaco713]

Sarebbe interessante e utile, soprattutto per il pubblico enorme che arriverebbe

[@Leo-ii5to]

Video utilissimo e "purtroppo" d' attualità, felice che sia il primo di una serie, il prof(?) Palma ha un' efficacia descrittiva storica davvero notevole

[@gianandreagiacoma]

Molto interessante. Spero che , nei successivi video, si arrivi alle teorie più attuali per avere una visione sufficientemente completa. Grazie

[@PaoloSalasan]

Grazie.

[@alessandrognoatto5207]

Grazie mille, video prezioso.

[@massimocorsano159]

Godibilissima... fortuna che avete fatto questa playlist... Avrei mille domande ma l'ascoltavo in bici e non ho potuto scriverle tutte....UNA DOMANDA = Ma Marx ha mai considerato che lui stesso era figlio del suo tempo e dei limiti del tempo suo? Non è riuscito a immaginare che la tecnologia poteva svilupparsi in modo da rendere il lavoro sempre meno manuale? Grazie

[@easyfencing]

Divertente l'equivoco in Francia con Madame Michele Boldrin. Un mio amico anche lui veneto di cognome Lion veniva pronunciato Mr Laion.

[@manueladanieli7726]

Grazie! Bellissima lezione

[@pz1233]

sig.Boldrin potrebbe raccontare che cosa è questa dittatura terapeutica al limite del grottesco?

[@micheleblondelli9453]

Una cosa che spero esplicitiate presto è la "definizione" di capitalismo, come fenomeno di reinvestimento dei profitti avuti in precedenza in azienda, in questo per me è interessantissimo e corretto quando il prof Boldrin nota che esisteva già all'epoca di Venezia Repubblica ... ma mi piacerebbe capire poi come sviluppa questo discorso. Spero di essere stato chiaro. Alla prossima, sempre complimenti

[@AstroLabio1]

“Il solo idiota più grande della persona che sa tutto, è quello che discute con lui.” Stanislaw Jerzy Lec

[@alainrk]

Sottotitolo della lezione: "Risposta a Mortebianca"

[@MicheleBoldrin]

No no, please. L'idea c'e' venuta notando l'enorme domanda di chiarezza sul tema ed il diffondersi di scemenze d'ogni tipo. Questo poveretto con il nome triste e' solo uno dei tanti sbruffoni che girano, neanche il peggiore. V'e' molto di peggio a corrompere le menti d'Italia.

[@alainrk]

@@MicheleBoldrin Purtroppo ha ragione, ma anche per questo, sono contenuti molto apprezzati.

[@il2110]

@@MicheleBoldrin però prof conosco il soggetto "mortebianca" da tanto tempo, anche Rickdufer ci ha fatto parecchi video assieme e tralasciando l'arroganza su alcuni temi non è una persona in malafede (credo). Non dico sul marxismo(rick ci ha già discusso per 2h in un podcast), ma un video/confronto sulla scuola(ha fatto dei video risposta alle sue argomentazioni) potrebbe essere davvero molto produttivo perché entrambi i canali sono seguiti da gente giovane e potrebbe uscire una bella discussione. Buona giornata!

[@Lampugottis]

@@MicheleBoldrin prof ma allora ha dimestichezza con il personaggio? (non so se tramite il cerbero, rick o il suo canale); visto che si è documentato dovrebbe farlo, come regalo a noi, un bel dibattito con lui, sarebbe molto stimolante.Dopo dellimellow può fare tutto. Bellissima questa saga filosofica, sono sempre video interessanti

[@il2110]

@@Lampugottis beh se devo dire ha molte più potenzialità di "stimolo" una live con mortebianca che non con dellimellow. Quella con Delli è stata uno stomping assoluto, nulla di costruttivo. Era solo uno show di come veniva demolita pezzo pezzo ogni argomentazione di un personaggio mezzo troll

[@aiolos000]

interessantissimo. Complimenti. Lo so che è una curiosità per il ragazzino che non sono purtroppo più, ma sarebbe gustoso un attimo dedicato al tragitto - se c'è - che porta da Marx a Von Böhm-Bawerk.

[@aiolos000]

Poi, vorrei erigere un monumento crisoelefantino a chi ha messo il viao di Costantino De Blasi sul Carlo e angelo

[@federicorazzoli495]

Stirner aveva un linguaggio affascinante, "io fondo la mia causa sul nulla"... ma i contenuti sono di una noia epica. Nietzsche aveva paura di essere accusato di plagio nei suoi confronti, ma in realta' ha distillato quelle due-tre cose che Stirner diceva e ci ha costruito una filosofia molto piu' interessante.

[@GaetanoBonaparte]

Stirner è una noia unica e credo che soltanto chi mangia quel linguaggio può riuscire a prendere quelle tre idee molto interessanti, invece Nietzsche è meno sistematico e "poetico", ma più interessante di Stirmer. Comunque vedo una grande differenza tra i due, soprattutto in una rigetto del passato da parte di Stirner.

[@giovannimelluso2846]

Vedendo sto video mi sono sollevato. Ho sempre sentito parlare della teoria marxista da terze parti e ripetevano sempre le stesse Bogliate. Ultimamente ho letto il capitale e quello che ho trovato è una teoria sul funzionamento economico totalmente inapplicabile, con i 2 principali errori di marx, valore=lavoro e la pre determinazione sociale, quella che chiamate teologia. Non riuscivo a capire se fossi pazzo io perché tutti dicevano del comunismo una roba diversa da me o lo fossero gli altri, perfortuna o trovato sto video.

[@massimocorsano159]

Apprezzo sempre di più mia Madre che cercò di emanciparmi regalandomi il libro Marxisti immaginari...che al tempo considerai una paura borghese...Dio quanto si è cogliotteri da giovani....e quanti cattivi maestri 🙈

[@leoteggi5159]

Caro professor Boldrin, la stimo. Tuttavia, mi piacerebbe molto parlare direttamente con Lei di Marx. In particolar modo su come il valore sia l'effetto di uno specifico rapporto sociale tra persone, in fondo l'economia politica studia questo e credo che il pensiero del "filosofo" sia rilevante proprio su tale profilo: da dove proviene questo valore, o meglio, questo "plusvalore"? Non credo che l'economia sia una disciplina a-politica. D'altronde anche Lei, come ogni economista che si rispetti, quando parla di economia, ad esempio con riferimento all'Italia, parla di politica. In fondo, anche Lei fa Critica dell'economia politica. Un saluto. Leo.

[@fabiocavaleri]

cattiveria stopparlo appena fatta l'introduzione interessante verso la parte finale della registrazione

[@MicheleBoldrin]

Occore andar per gradi. Adriano e' una miniera inesauribile (non esagero, la scavo da quasi 50 anni) e so che va scavata lentamente, spesso tornando indietro. Abbi fede, c'e' tempo.

[@paologiroldi90]

I nostri Sokal e Bricmont

[@ddavv4231]

grazie

[@stevearrows]

Grazie per aver citato MAX STIRNER

[@CostruttoreFolle]

Ma alla fine quale è la spiegazione attuale alla domanda su" cos'è che genera crescita economica? ". Strainteressante come domanda, spero che qualcuno mi consigli anche qualche fonte

[@gnc9400]

Progresso tecnologico? Piú in generale, riuscire a fare piú cose partendo da stessi input, o riuscendo ad allargare gli input disponibili, o entrambe. Boh, questa è LA domanda.

[@ddigio94]

A parità di input (popolazione e capitale) una crescita duratura è possibile solo con un aumento della produttività. Questo aumento è foraggiato dal progresso tecnologico e dall'ottimizzazione dei processi produttivi. Affinché gli attori economici siano spinti a migliorarsi la concorrenza e il rischio individuale sono fondamentali.

[@stefanocaronti]

incremento del valore aggiunto, scaturito dalla sinergia dei fattori tasso di evoluzione tecnologica e accumulazione di capitale

[@jameselctise8323]

Urge dibattito al cerbero podcast con Mortebianca

[@il2110]

Sono mesi che è richiesto, è FONDAMENTALE

[@dyson7493]

Se proprio si vuole fare un dibattito con Mortebianca deve essere sul liceo classico. I video di Mortebianca sul tema sono una palese risposta a Boldrin (per sua stessa ammissione)

[@samuele8361]

@@dyson7493 i video risposta sul classico sono vera e propria immondizia. Boldrin, per come é fatto, dubito accetti di fare un dibattito con un anonimo.

[@mattiaroccaro3544]

Il prof non fa dibattiti con gli anonimi, dice sempre che si confronta solo con chi ci mette la faccia.

[@jameselctise8323]

@@mattiaroccaro3544 Sì purtroppo questo è un po' il limite del Prof.

[@giovannimilani3154]

Bellissimo video, godibile ma per nulla banale. DOMANDA 1): quale collocazione politica potrebbro avere nei vari ambiti Marx ed i suoi seguaci? Da alcuni viene considerato conservatore o addirittura reazionario, da altri estremamente progressista e democratico; non capisco come collocare il vecchio barbone, soprattutto in relazione a ciò che dicono suoi seguaci ed antagonisti. DOMANDA 2):Il pensiero di Marx differisce a volte anche molto dai suoi eredi(es Stalin) e mi piacerebbe vedere un confronto tra Marx ed i suoi figli intellettuali. DOMANDA 3): come si dovrebbe intendere la società comunista intesa da Marx: totalitarismo, anarchia o una via di mezzo? Alla fine il socialismo è totalitario, ma tolto lo stato, nel comunismo, diventa anarchico, però perseguendo tutti lo stesso interesse non esisterebbero le spinte individualiste tipiche dell'anarchia

[@apgspalmaapgspalma1768]

impossibile dire qualcosa di univoco. Marx era vittoriano negli istinti. Se dovessi azzardare una risposta, starebbe dalla socialdemocrazia tedesca anni 1960-1970. Dei seguaci cosidetti, c'e' di tutto dal capo dei sandinisti divenuto un fascista con tanto di Petacci al seguito (senor Ortega e dona Murillo) fino a Willyy Brandt, non val la menzione di cretini come Preve che passarono senza soluzione di continuita' fra il marxismo e una specie di seguace di M Salvini.. che dire, Marx in politica fu sempre un polemista piu' che un capo politico, di fatto fu quello che fondo' la formazione she sarebbe divenuta SPD. I comunisti esistono dal 1921, quando viene imposto l'ukase delle 21 condizioni che trova persino su internet (www.leftcom.org/it/articles/1961-01-01/i-21-punti-della-internazionale-comunista). Marx Karl ha nulla a che fare con comintern, prevale nel suo modo di vedere una specie di darwinismo strano il cui il rapporto di capitale viene ad essere succeduto dal comunismo. La bizzarrio estrema e' che secondo lui, quel passaggio e' identico alla fine del conflitto sociale

[@giovannimilani3154]

@@apgspalmaapgspalma1768 grazie mille per la risposta!

[@apgspalmaapgspalma1768]

impossibile dire qualcosa di univoco. Marx era vittoriano negli istinti. Se dovessi azzardare una risposta, starebbe dalla socialdemocrazia tedesca anni 1960-1970. Dei seguaci cosidetti, c'e' di tutto dal capo dei sandinisti divenuto un fascista con tanto di Petacci al seguito (senor Ortega e dona Murillo) fino a Willyy Brandt, non val la menzione di cretini come Preve che passarono senza soluzione di continuita' fra il marxismo e una specie di seguace di M Salvini.. che dire, Marx in politica fu sempre un polemista piu' che un capo politico, di fatto fu quello che fondo' la formazione she sarebbe divenuta SPD. I comunisti esistono dal 1921, quando viene imposto l'ukase delle 21 condizioni che trova persino su internet (www.leftcom.org/it/articles/1961-01-01/i-21-punti-della-internazionale-comunista). Marx Karl ha nulla a che fare con comintern, prevale nel suo modo di vedere una specie di darwinismo strano il cui il rapporto di capitale viene ad essere succeduto dal comunismo. La bizzarrio estrema e' che secondo lui, quel passaggio e' identico alla fine del conflitto sociale .

[@apgspalmaapgspalma1768]

2. piu' che differire Marx e' proprio un'altra cosa- secondo Marx (che aveva nulla a che fare col marxismo) aveva in testa l'estinzione della famiglia, della proprieta', dello stato. Qaunto lei giudichi tutto cio' una utopia mal pensanta, sta a Lei decidere

[@apgspalmaapgspalma1768]

3 la societa' comunista..... veda, ma le ho recuperato una citazione che divenne famosa, quella di si Marx in persona: «La possibilità di fare oggi questa cosa, domani quell’altra, la mattina andare a caccia, il pomeriggio pescare, la sera allevare il bestiame, dopo pranzo criticare, così come mi vien voglia, senza diventare né cacciatore, né pescatore, né pastore, né critico. […]La libertà in questo campo può consistere soltanto in ciò, che l’uomo socializzato, cioè i produttori associati, regolano razionalmente questo loro ricambio organico con la natura, lo portano sotto il loro comune controllo, invece di essere da esso dominati come da una forza cieca; che essi eseguono il loro compito con il minore possibile impiego di energia e nelle condizioni più adeguate alla loro natura umana e più degne di essa. Ma questo rimane sempre un regno della necessità. Al di là di esso comincia lo sviluppo delle capacità umane, che è fine a se stesso, il vero regno della libertà, che tuttavia può fiorire soltanto sulle basi di quel regno della necessità.»

[@fioruccifrancesco4190]

"É come natale a luglio" cit

[@robertorosati53]

Lezione grandiosa, grazie

[@FR-ph]

Splendido incontro!!!! Seguo con molto interesse

[@TheBeppyz86]

Mammamia gran figata sta discussione! Un ringraziamento sentissimo. Una cosa sulla quale mi scervello da un po' è l'argomento che stavate introducendo alla fine (che in qualche modo tocca parte del lavoro che faccio) e non vedo l'ora di sentire la vostra opinione. Ultima battuta (da seconda media in Veneto) era "mona mi" o "mon ami"?

[@claudiogringo9505]

27,30 ..Tirare il sasso contro il dinosauro 😢

[@StefanoFarina]

Vedo il video solo ora, spero qualcuno risponda: Perché Marx parla solo di classe operaia e non di oppressi contro oppressori, lavoratori (operai, agricoltori) contro padroni? Degli artigiani cosa pensava?

[@StefanoFarina]

@@j.r.r.t9876 io non ho mai letto Marx, l'ho solo studiato a scuola in economia. Ti ringrazio del commento ma "spogliarsi delle ideologie" e poi utilizzare il termine "classi dominanti" mi pare qualcosa agli antipodi. Posso anche capire l'istigazione all'odio ed alla violenza nei confornti delle situazioniestreme ottocentesche di quasi schiavitù, ma le teorie marxiste dovrebbero essere attualizzate ed interpretate secondo i canoni del 21° secolo. Per il momento dove le hanno attuate, non ci sono stati i risultati splendidi attesi.

[@nnrambaud5022]

pensava male, la classe operaia perche' il fulcro del processo di estrazione di plusvaore

[@giovannichiaranti9775]

@@nnrambaud5022 in realtà parla delle altre classi

[@noraadalla]

Provo a rispondere, il pensiero di Marx è polarizzato : ci sono gli oppressi e gli oppressori, gli oppressi sono la classe operaia e le donne mentre coloro che opprimono sono i borghesi, piccolo, medio e grande borghese (quindi anche l'artigiano). Anzi nel manifesto del Pc esprime ancora più disgusto nei confronti del piccolo medio borghese le motivazioni le scrive lì e sono folli. Detto ciò consiglio la lettura del manifesto, sicuramente capirai meglio.

[@umbertoferraris5787]

Marx in realtà parla anche di contadini e di piccoli produttori, ossia artigiani. Con un'analisi storica, nel Capitale, parte a raccontare come sia i Capitalisti sia i Proprietari Terrieri si avvantaggino e guadagnino dal rapporto fra di essi con il lavoratore (Sia operaio che contadino), grazie al rapporto asimmetrico che sussiste fra le due parti. Dopodiché Marx parla di come la società si sia scissa in due classi con la metamorfosi dei Proprietari Terrieri in Capitalisti, e con la cacciata dei contadini dalle campagne. Marx parla anche degli artigiani, sostenendo che in un futuro in cui il Capitalismo sarebbe diventato ancor più sviluppato, sarebbero spariti anch'essi. Dunque non è vero che Marx parla solo di operai, Marx parla di oppressi in generale per concentrarsi sulla classe lavorativa (Gli Operai) figlia del modo di produzione che va a criticare (Il Capitalismo). Per quanto riguarda oppressi vs oppressori, la critica di Marx è rivolta al modello strutturale del potere, che considera il vero problema, e non a quello personale. Per lui non è tanto importante criticare i Capitalisti in quanto tali o in quanto individui, ma individuare le fallacie dell'Economia Politica e le basi dello Stato Moderno su cui si poggia il Capitalismo.

[@micheleamura1517]

Una domanda chiara e coincisa: qual è il ruolo della dialettica hegeliana (a priori cos'è la dialettica in Hegel) nel pensiero di Marx?

[@apgspalmaapgspalma1768]

enorme, il ruolo che Lei indica. difficile dir in quattro parole cosa sia la dialettica in Hegel. Ci provo, se uno pensa, come Hegel pensava che vi sia una forma di coincidenza tra il modo in cui si pensa e la realta', allora la negazione e' applicabile a quasi tutto, a un concetto che e' da solo capace di autonegarsi, quanto uno stato del mondo. Un modo di veder la questiione e' pensare ad una specie di spinozismo impazzito e allora forse si vede meglio cosa sia una negazione della negazione. Se la negazione e' quella dei computers non non a e' identico a a, ma per Hegel e' 'a+' una sintesei delle precedenti negazioni. In Marx un simile machingegno fa si' che il capitale si neghi, venendo ad esser un distruttore del profitto: costretto a ridurre il lavoro necessariio si trova a produrre meno e non piu' valore. Se ci riesco ci torno sopra.

[@MicheleBoldrin]

Tranquillo, Adriano va appunto fermato, interrogato e forzato a tornar sul concetto e sui 12 passaggi omessi. Altrimenti lui salta e manco si accorge dei passaggi.

[@gnc9400]

@@apgspalmaapgspalma1768 Cioè il pensiero di un secolo e piú di filosofia occidentale è stato influenzato da un'immensa mind projection fallacy?

[@apgspalmaapgspalma1768]

provi questa via. Prenda la massima (bento espinosa) 'ogni determinazione e' una negazione', vale a dire per aver l'estensione di un concetto si ha cio' che non soddisfa un concetto. se so che cosa e' un cane so che la teiera non e' un cane. applichi questo a tutto sotto l'assioma che cio' che e' razionale e reale. allora il cristianesimo trinitario e' la negazione del monotesimo (biblico ed egiziano ad esempio) che e' la negazione del politeismo ad esempio degli eroi omerici. l'esempio e' llustrativo, per Hegel quel che lui chiama dialettica pervade tutto o e' tutto

[@lucagiannoccaro5814]

Sempre al top la coppia Adriano Michele. Prof Palma per caso esistono video di sue conferenze(in italiano inglese o francese) passate da qualche parte sul web?

[@apgspalmaapgspalma1768]

No, non esistono e mai esisteranno. Qui mi inchino ad un amico vero di cui mi fido. Nel caso le interessi quel che scrissi, lo vede sul mio academia.edu. Non credo siano saggi particolarmente facili e meno che mai adatti a dialoghi. Se le interessa, mi faccia delle domande.

[@apgspalmaapgspalma1768]

mi trova spesso a [e-mail]

[@andrea_barnaba]

Umile richiesta: sarebbe possibile inserire una bibliografia dei testi che citate? Grazie, tutto interessantissimo. Andrea

[@SimoneLet]

Fonti: fra fidati

[@andrea_barnaba]

@@SimoneLet fra fidàti ci si intende

[@menopimezzo]

Non c'è coppia migliore

[@federicofilpo1595]

Avendo io letto la Questione Ebraica mi son reso conto di due cose: al Marx giovanile fotteva sega degli operai, il tema dello sfruttamento non viene toccato in quel libro; il Marx è ossessionato dalla società borghese, che considera alienata, Stato, religione, diritti, proprietà privata, sono il risultato di una caduta dal paradiso originario (la comunità originaria), e questo tema si trova soprattutto nell'Origine della famiglia di Engels. Questi due fatti mi hanno fatto ipotizzare che il Marx economista sia solo una riverniciatura scientista, che nasconde un pensiero profondo, sotto sotto reazionario, per cui la società moderna (persino più del Medioevo) sia una società alienata, soprattutto per la divisione tra Stato e Società civile (Questione Ebraica), la società dell'individuo come monade, chiuso in se stesso, alieno a qualsiasi sentimento comunitario (secondo Marx).L'alienazione dell'operaio è una roba che viene dopo, col Marx del Capitale, mentre l'alienazione vera dell'uomo è questa divisione dalla comunità. Ovviamente questo mia idea è frutto anche della lettura che mi son fatto del Pellicani. A vostro avviso professori questa lettura di un Marx reazionario e che rifiuta la società aperta è un qualcosa di sensato? O sono io che faccio pessime letture e trip mentali?

[@vinzenz7066]

per me, la seconda che hai detto, ma lo dico con tutto il rispetto e senza ironia

[@federicofilpo1595]

@@vinzenz7066: bueno, discutiamone.

[@vinzenz7066]

ma dunque le cose che hai detto mi fanno venire in mente delle posizioni più comunitariste che marxiane. Mi riferisco anche al distanziamento che Marx prende nella maniera aspra che lo caratterizza, rispetto alle tesi di Proudhon e più in generale il rimando è alla fascinazione di una globalizzazione ante litteram e delle continue scoperte scientifiche e tecnologiche del suo periodo, tanto da fargli affermare la necessità, se non sbaglio, di una storia della tecnica. L'idea che mi sono fatto, così a ruota libera, è di un Marx profondamente impressionato dal geometrico sviluppo di una forza produttiva in cui lui mette l'innovazione tecnologica ma anche la moderna organizzazione del lavoro la cui divisione crea anche di fatto una disciplina della comunità dei produttori tale da rendere inutile la sovrastruttura statale la quale, a seguito di una fase di transizione socialista, si sarebbe estinta. Comunità di liberi produttori quindi ma non nel senso di piccole comunità o cooperative agricole o artigianali, proprie del sogno reazionario delle comuni proto naziste che sorgevano nelle campagne della Repubblica di Weimar

[@federicofilpo1595]

@@vinzenz7066 Ok, tutto quel che dici è vero. Ma mi si permetta una critica: è vero che in Marx esiste questa fascinazione per lo sviluppo tecnologico. E' il punto centrale della sua teoria economica. Lo sviluppo tecnologico ha permesso a masse sempre più grosse di uscire dalla miseria più nera. Il proletariato rivoluzionario deve prendere il controllo dei mezzi di produzione e così avremo lo sviluppo illimitato delle risorse, e così un giorno potremo fare gli operai, il giorno dopo i pastori, e così via... Il problema è che in Marx esiste il rigetto più totale di tutto ciò che rappresenta modernità ( dalla divisione società civile-stato, alla proprietà privata), fotte sega che sei appassionato di Darwin. Anche se ne accetta gli sviluppi scientifici. E non si chiede mai se questi sviluppi scientifici e tecnologici non siano frutto di quella civiltà liberale "monistica". Un'altra critica: dobbiamo fare attenzione a non prendere l'intera opera di Marx come un qualcosa di organico e ordinato. In Marx puoi trovare scritti giovanili, in cui ripudia il terrore giacobino, e pensi che lui sia un pensatore democratico, poi leggi roba simile: www.operaicontro.it/oldsite/dd4cd77bc36573c2094794cc4bb-Indirizzo_alla_Lega_1850.pdf. Detto ciò, per quanto riguarda Proudhon: lui era su una posizione più democratica di Marx, non so che distanziamento parli. Da quel che ho letto io, Proudhon critica Marx in quanto considera la dittatura partitica dei proletari rivoluzionari, che secondo P. finisce comunque nella dittatura personale di M. e E., lesiva dei diritti degli stessi proletari. Quindi P. si inventa 'sta roba delle imprese autogestite, senza capitalisti da una parte e senza intellettuali autoproclamati salvatori del mondo dall'altra. Insomma un sistema produttivo guidato dagli operai autonomamente. Qui parliamo del vecchio P., non del giovane "la proprietà è un furto".

[@federicofilpo1595]

@@vinzenz7066 Ps: voglio essere chiaro, non sto dicendo che Marx volesse il ritorno all'età della pietra, non sono così cretino. Il problema è che da quel che ho letto io, sembra che lui rifiuti tutto ciò che divida l'uomo dalla sua comunità, e la modernità altro non è se non la nascita di sistemi democratici, di partiti, della società civile, del conflitto di classe? Lui sembra volere la nascita, attraverso lo sviluppo tecnologico, di una società chiusa in cui non vi sono differenze di classe, di fede, di nazionalità, di idee...

[@sightclub9637]

Domanda per entrambi i prof: non era stato anche Feuerbach a teorizzare una forma di ateismo, definendo Dio come "l'ottativo del cuore umano declinato al tempo presente"?

[@apgspalmaapgspalma1768]

anche quanto molti altri, Ferreira ad esempio e' molto piu' divertente da leggere, cristovao ferreira , 1636. ne ha pure due versioni al cinema, nel 1971 e nel 2016, una volta tanto non dovute a Marx&Engels ma a Shinoda&Scorsese

[@sightclub9637]

La prossima volta guarderò Silence sotto una luce completamente diversa

[@apgspalmaapgspalma1768]

Karl Marx: La religione è il sospiro della creatura oppressa, è l'anima di un mondo senza cuore, di un mondo che è lo spirito di una condizione senza spirito. Essa è l'oppio del popolo.. Aveva in testa oppio come anestetico e produttore di una visione del cosidetto paradiso capovolta. L'essere disalienato ri capovolge la capolvolta....

[@sightclub9637]

Dove posso trovare le opere di Ferreira?

[@apgspalmaapgspalma1768]

@@sightclub9637 su amazon in giapponese e in francese viz. editionschandeigne.fr/livre/la-supercherie-devoilee-une-refutation-du-catholicisme-au-japon-au-xviie-siecle/ in italiano, non lo so. Le consiglio di trovare la storia dei gesuiti in EDO (che e' da qualche parte ma non ricordo dove) e trova le informazioni

[@mauriziocallegari3978]

Bravissimi

[@gianni_carboni]

"Cazzo, c'è la crescita" 🤩

[@massimocorsano159]

stupenda questa live

[@qwertyzupoi]

grande Palmaa

[@thelazymarmot849]

Sarebbe bello avere una lista di tutti i libri che vengono consigliati durante queste "chiacchierate"

[@apgspalmaapgspalma1768]

Karl Marx Grundrisse der Kritik der Politischen Ökonomie 1939 Imel Moskau, Dietz Verlag, Berlin 1953, ne esistono almeno due versioni in Italiano (Nuova Italia, G. Einaudi.) K Wittfogel, Oriental despotism, Yale 1957, New Haven CT

[@apgspalmaapgspalma1768]

se ne senti' altri lo chieda

[@thelazymarmot849]

@@apgspalmaapgspalma1768 grazie mille, gentilissimo !!

[@apgspalmaapgspalma1768]

@@thelazymarmot849 dovere, si immagini, presi e prendo queste cose alla leggera e non amo come si dice "dare un bibliografia'', ma chieda se vuole, non mi dispiace rispondere. Naturalmente su Marx la lista di cose da leggere e' enorme, dato che era grafomane e aveva null'altro da fare da quando ando' a London. Per chi sia confuso IMEL= Marx Engels Lenin Institut, che fu per un lunghissimo periodo il deposito fisico dei manoscritti di Marx. Esistette dal 1919 al 1991, ebbe un po' il ruolo che hanno i "rotoli del Mar Morto" rispetto alle edizioni di quella che probabilmente conoscete come la bibbia.

[@teodororaco4171]

Bellissima lezione, grazie ai due prof!!!

[@fabiodeltorto]

Bellissimo video, grazie, complimenti, non fermatevi per favore

[@danielevendrame9350]

Urge secondo episodio 🙏🏻

[@MicheleBoldrin]

Recording right now, in arrivo per il dopo cena di oggi, sabato 24 ottobre!

[@Romeo.G]

È falso che Marx ha visto solo la rivoluzione del 1848. La comune di Parigi cos'era?

[@nnrambaud5022]

vi fu nessuna ricoluzione nell'episodio di parigi. se lei ne e' a conoscenza, informi tutti perche' se ne accorse nessuno. solo lenin prese a inventarsi che quella era la antesignana di petorgrad del 1917 (falso pure quello ma tanto vale, si legga rabinovitsch)

[@Romeo.G]

@@nnrambaud5022 Si, quello che decidi tu, è tutto falso. Proprio tipico dei beduini islamici e del loro fanatismo..

[@Theris94]

La comune di Parigi è stata l'ennesima guerra civile repressa nel sangue e che ha portato a niente. Nessuna rivoluzione.

[@apgspalmaapgspalma1768]

@@Theris94 nessun dubbio in merito, sia per guerra franco prussiana che per il nullo seguito popolare. Rimase come prima indicato una forma di ispirazione per le correnti blanquiste e leniniste, che non fu una rivoluzione francese, vi e' poco dubbio

[@stezanghi9013]

@@Romeo.G ahahah

[@sabrinatirabassi3529]

Però il dinosauro no, vi prego...

[@Giuseppe_Giunta]

Splendida puntata! Non vi fermate!

[@bringbringish]

Videomark: 32:26

[@marcaureliopozzi4216]

Lezione grandiosa, grazie.

[@giosuecavagna1798]

attendo impazietemente il seguito

[@simonefloris8861]

commento tattico

[@giovannichiaranti9775]

Nn voglio essere uno yes man ma tanta roba

[@MA7RK3]

Prof Boldrin lei che ne pensa di una società comunista basata sul modello spartachista e che è formata nella sua sostanza politica ed economica esattamente come era formata la repubblica dei consigli di baviera? può trovare il modello di comunismo spartachista più funzionante/accettabile/giusto/possibile adesso e in futuro? la prego mi risponda a questa domanda, ho bisogno di sapere cosa ne pensa

[@alessandroboin1241]

Troppi ricordi... interessantissimo spero ci sia un II!!

[@gabrielegrazzini7262]

Esiste un seguito?

[@antoniopittiglio325]

Sì: lo trovi nella playlist del canale:”Lezioni di Marxismo”.

[@SamueleCastiglioni]

40

[@alexdellaschiava4224]

Non capisco la sua definizione di "alienazione", da ignorante ho sempre pensato alla "alienazione" come una problematica relativa alla modalità di lavoro (es. Lavoro ripetitivo) e non al quantitativo di ore come dice lei. Potrebbe chiarire questo punto? Grazie! È un piacere ascoltarvi!

[@apgspalmaapgspalma1768]

Penso Lei commetta una confusione, aiutata dal fatto che Marx era confuso sul tema e lo fu in due maniere diverse. Consideri il famoso seguente passaggio E infine la divisione del lavoro offre anche il primo esempio del fatto che fin tanto che gli uomini si trovano nella società naturale, fin tanto che esiste, quindi, la scissione fra interesse particolare e interesse comune, fin tanto che l’attività, quindi, è divisa non volontariamente ma naturalmente, l’azione propria dell’uomo diventa una potenza a lui estranea, che lo sovrasta, che lo soggioga, invece di essere da lui dominata. Cioè appena il lavoro comincia ad essere diviso ciascuno ha una sfera di attività determinata ed esclusiva che gli viene imposta e dalla quale non può sfuggire: è cacciatore, pescatore, o pastore, o critico, e tale deve restare se non vuol perdere i mezzi per vivere; laddove nella società comunista, in cui ciascuno non ha una sfera di attività esclusiva ma può perfezionarsi in qualsiasi ramo a piacere, la società regola la produzione generale e appunto in tal modo mi rende possibile di fare oggi questa cosa, domani quell’altra, la mattina andare a caccia, il pomeriggio pescare, la sera allevare il bestiame, dopo pranzo criticare, cosí come mi vien voglia; senza diventare né cacciatore, né pescatore, né pastore, né critico. dopo di che, veda 'salario prezzo profitto' del 1865, passa a indicare che un lavoro alienato e' un lavoro che ha due aspetti: la dominanza del lavoro morto sul lavoro vivo, - una classe, un intelletto generale, e' alienata da cio' che fa ed da essa viene estratto valore la cosa e' complicata e forse vale la pena di tentarle a rendere le distinzioni coerenti. Non so se la domanda e' riferita a me, provi pure a dirlo a Michele Boldrin. Just in passing, non diedi definizione alcuna. Vi sono dei testi, spesso confusi, di Marx. Si tratta qui di approssimare una comprensione di che cosa avesse in mente. Alcuni aspetti di Marx al sottoscritto appaiono ai bordi dell'insensato e spesso attraversano il confine. Mi riprometto di tornarci se ne avremo occasione

[@6belee6]

Alex Della Schiava. x quel nulla che capisco di Marx penso che alienazione si riferisca alla separazione del valore, del lavoro prodotto, dal lavoratore (una volta pagato il salario) che diventa esclusiva proprietà del capitalista che ne trae il profitto che vuole, se può; senza altro riconoscimento al lavoratore che lo ha prodotto. Il profitto è alienato a favore del capitale e a scapito del lavoro peer produrlo

[@alexdellaschiava4224]

@@apgspalmaapgspalma1768 Grazie! Veramente gentile da parte sua! @Ezio Bra grazie anche a te!

[@apgspalmaapgspalma1768]

cercai di parlarne in modo piu' dettagliato, se Lei vede youtube, guardi il "numero 2" di questo video

[@6belee6]

@@apgspalmaapgspalma1768 ho visto e ringrazio per la risposta. Ho postato un ulteriore commento per saper se ho capito o faccio errori. In modo da poter seguire il “corso” in sintonia con l’esposizione 💪

[@annadifeo515]

Ma il lavoro socialmente necessario e Bansky?

[@apgspalmaapgspalma1768]

Ha ragione signora Di Feo, le opere d'arte sono un esempio lampante da esaminare. Se PIcasso faceva un disegnino sulla salvietta alla pizzeria, la salvietta vale piu' di una casa a Roma. Perche'?

[@annadifeo515]

Ha ragione lei sig. apgspalma apgspalma che risponde ad una domanda con un " ha ragione". Il suo metodo mi convince della bontà dei suoi contenuti.

[@apgspalmaapgspalma1768]

@@realchaz2096 Станисла́в Гу́ставович Струми́лин

[@gasparucciox9706]

si' vero, non c'entra agnelli con figlioli miei " marxisti immaginari"....la sig.ra fu disprezzata negli anni 70 ...ma invece c'aveva ragione