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Luca Mercalli e le Piantagioni Policicliche

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Compagnia delle Foreste

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Күн бұрын

Il progetto Life+ InBioWood (LIFE12 ENV/IT/000153) ha avuto l’onore di ospitare un testimonial d’eccezione per promuovere lo sviluppo di Piantagioni Policicliche Potenzialmente Permanenti (3P). Si tratta di Luca Mercalli, noto climatologo impegnato su più fronti della divulgazione scientifica e ambientale, che ha creduto nell’importanza di questa nuova tipologia di arboricoltura da legno.

Пікірлер: 19
@AmicodellePiante
@AmicodellePiante 3 жыл бұрын
Si tratta di una pratica interessantissima, cercherò di approfondirlo anche sul mio canale! sicuramente un agricoltura sostenibile e che contrasta i cambiamenti climatici! In un territorio antropizzato come la Lombardia avere boschi policiclici permetterebbe il ritorno dei boschi in pianura e una filiera cortissima. Purtroppo il mercato del legname è concentrato in poche aree di Italia, ma con il tempo probabilmente le cose cambieranno.
@achillegiorcelli1940
@achillegiorcelli1940 6 жыл бұрын
Ho visto il filmato e mi pare che siano necessarie alcune precisazioni. Vorrei ricordare innanzitutto che la pioppicoltura è una coltura "agraria" che si attua su terreni "agrari". Rispetto alle tradizionali colture agrarie richiede interventi energetici e utilizzo di fitofarmaci molto limitato soprattutto nel caso di utilizzo di cloni resistenti alle avversità. La coltivazione viene realizzata in rotazione e spesso in alternativa ai seminativi (frumento, mais, soia, ..): ciò comporta benefici ambientali notevoli. La coltura sequestra carbonio che viene accumulato nel legno. Questa materia prima è utilizzata per la realizzazione di sfogliati di compensato impiegato nell'industria del mobile. Per maggiori approfondimenti suggerisco di consultare il sito www.populus.it: nelle sezioni dedicate alla divulgazione si può trovare una vasta documentazione tecnico-scientifica che riporta i risultati di decenni di attività rivolta al miglioramento della coltura. Achille Giorcelli, ricercatore del CREA Foreste e Legno di Casale Monferrato
@yallowrosa
@yallowrosa 3 жыл бұрын
Mercalli non si e' mai laureato in Agraria a Torino, dove era iscritto
@pietrobonaiti9147
@pietrobonaiti9147 3 жыл бұрын
Io allevo api lungo il Po e purtroppo i pioppeti vengono irrorati con atomizzatori trainati da trattori di fitofarmaci per il controllo delle patologie appunto dei pioppi purtroppo noi ne paghiamo le conseguenze basta frequentare i pioppeti nei mesi di maggio e giugno e non è difficoltoso incontrare questi trattori con atomizzatori
@roberto1965italia
@roberto1965italia 6 жыл бұрын
Una Domanda. Se un impianto policiclico è solo POTENZIALMENTE permanente, cosa succede quando al termine del ciclo viene tagliato e si ripristina l'uso agricolo? Per caso, si favorisce il rilascio del carbonio stoccato nel suolo, che peggiora i cambiamenti climatici?
@CompagniadelleForeste
@CompagniadelleForeste 6 жыл бұрын
Si aggiunge POTENZIALMENTE a PERMANENTE, poiché si tratta di arboricoltura da legno, pertanto la coltura deve essere potenzialmente reversibile. Le Piantagioni 3P sono progettate in modo che nella gestione ordinaria non sia mai prevista l'utilizzazione totale. Fino a che l'imprenditore agricolo ha interesse alle produzioni legnose che può dargli la Piantagione 3P, questa resta nell'appezzamento. Per come sono progettate l'imprenditore può mantenerle indefinitamente e questo garantisce un miglior stoccaggio del carbonio nel suolo rispetto al ritorno temporaneo alla coltivazione agricola, come avviene con un pioppeto o un noceto tradizionali. Insomma le Piantagioni 3P sono progettate per non avere una fine predeterminata, quelle tradizionali sono progettate per scomparire a fine ciclo. E' chiaro che nel momento in cui l'agricoltore decidesse di interrompere la produzione legnosa per tornare al seminativo l'effetto di stoccaggio nel suolo verrebbe a meno anche nei terreni in cui ci fossero state le 3P. Ma questo rientra nel limite di essere arboricoltura da legno.
@rockybalboa2484
@rockybalboa2484 2 жыл бұрын
il bilancio della co2 e' il medesimo in entrambi i metodi.
@roberto1965italia
@roberto1965italia 6 жыл бұрын
La descrizione della pioppicoltura tradizionale data all'inizio è troppo negativa. Il legname tagliato ricavato dalla pioppicoltura conserva per anni, forse decenni, il carbonio immagazzinato nei pannelli prodotti col legno e l'alternativa alla coltivazione del pioppo è spesso il seminativo. Vi sono inoltre molti cloni che richiedono un uso molto limitato di fitofarmaci e disciplinari (es. FSC o PEFC) che comunque limitano l'uso dei fitofarmaci; i bandi pubblici di finanziamento delle varie Regioni sono diretti ormai da anni verso il sostegno di una pioppicoltura più sostenibile.
@gaetanocastro7900
@gaetanocastro7900 6 жыл бұрын
Sono completamente d'accordo. Non solo le affermazioni fatte in proposito sono scorrette, ma a mio avviso sono anche fuori luogo: gli impianti policiclici sono soprattutto da valutare come nuova frontiera dell'arboricoltura da legno con specie nobili (altrimenti di fatto non economicamente realizzabile) piuttosto che come miglioramento della pioppicoltura, la cui evoluzione è piuttosto rappresentata dalle forme più rispettose dell'ambiente (policlonalità, impiego di cloni MSA, certificazioni PEFC e FSC ecc...). Non vi è pertanto alcun bisogno di demonizzare la pioppicoltura per promuovere gli impianti policiclici.
@CompagniadelleForeste
@CompagniadelleForeste 6 жыл бұрын
Nel video Mercalli non si riferisce all'Ecopioppo o a sistemi di certificazione di alcun genere, ma fa riferimento al sistema tradizionale di produzione che è anche quello più diffuso in tutto il nord Italia. Le piantagioni policicliche sono nate per superare alcuni dei limiti dei sistemi monospecifici (o monoclonali) tradizionalmente adottati per la coltivazione di pioppo, noce e specie da biomassa. E' normale quindi che Mercalli faccia alcuni confronti e non può farli con il mais. Tuttavia non ha esagerato, anzi si è contenuto nel descrivere alcuni degli aspetti considerati negativi dagli ambientalisti (e da gran parte dell'opinione pubblica a cui si rivolge) relativamente alla produzione del pioppo, limitandosi a fattori del tutto evidenti: elevato numero di trattamenti fitosanitari, taglio raso dell'intera piantagione, perdita del carbonio immagazzinato nel suolo (non nel legno, poiché viene prodotto anche dalle piante dei policiclici). Non ha, ad esempio, parlato di uso dell'acqua, dei concimi e dei combustibili per le lavorazioni.
@yallowrosa
@yallowrosa 3 жыл бұрын
Mercalli non si e' mai laureato in Agraria a Torino ripiegando su una laurea breve in Geografia a Grenoble 0:42 "il taglio del pioppo libera il carbonio stoccato nel suolo" ... maddove? se si comincia a parlare di "sostenibilita'" anche per il pioppo ... e' finita :-(
@Terragenera
@Terragenera 3 жыл бұрын
Per fortuna non si è laureato in Agronomia, se no non parlerebbe di queste cose. Ti è sfuggito il nesso del discorso: se tagli un pioppeto monoculturale esponi il suolo all'erosione e la lettiera di foglie e rami che si era formata, sarebbe di nuovo riceduta in co2 all'atmosfera con il prossimo impianto a causa dell'evapotraspirazione, aratura, sole ecc...
@manuelefalciani107
@manuelefalciani107 5 ай бұрын
Imbarazzante la trattazione.
@francocecconi-fan
@francocecconi-fan Жыл бұрын
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