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La processione del venerdì Santo è il cuore dei riti che si svolgono durante la settimana Santa di Enna. Suggestiva e imponente, viene considerata una delle processioni più belle della Sicilia, visitata ogni anno da migliaia di turisti e particolarmente partecipata da tutta la popolazione ennese. Durante la celebrazione sfilano per quasi tutte le vie della cittadina circa 2.500 incappucciati che indossano i caratteristici costumi delle 16 confraternite a cui appartengono e oggi ancora presenti ad Enna. Un vero e proprio rito funebre di accompagnamento dei fercoli del Cristo e della Madonna al suono di canti popolari e marce funebri. La processione del venerdì Santo, come tutte le altre ritualità praticate durante la settimana che precede la Pasqua, si fa risalire all’inizio della dominazione spagnola nel XV secolo ed è strettamente collegata alla storia delle confraternite. Le prime confraternite nascevano nel Basso Medioevo come corporazioni di arti e mestieri, impegnate a incoraggiare i valori della cristianità attraverso opere di mutuo soccorso e assistenza ai poveri e bisognosi. Sarà sotto l’influenza culturale spagnola e grazie soprattutto al favore accordatogli dai viceré spagnoli che queste aggregazioni spontanee aumentarono in numero e si svilupparono ulteriormente acquistando potere sul popolo, partecipando attivamente alla vita politica e presiedendo a tutte le funzioni di natura religiosa.