Ciao Giovanni , video molto interessante è importante. Complimenti.
@FERGIOMARIA2 жыл бұрын
Grazie mi fa molto piacere
@GIANNIBORDINI Жыл бұрын
In effetti, anche le mie stufette (con materiali molto più "arrangiati" ) non producono fumo e monossido durante lo sviluppo delle fiamme. Al termine, quando rimangono le braci, il monossido di carbonio si sviluppa. Complimenti per le tue realizzazioni!!!
@FERGIOMARIA Жыл бұрын
Grazie Gianni, mi fa molto piacere
@penciucostel1908 Жыл бұрын
Complimenti 💕, cortesemente mi poi mandare dimensioni e sistema come fatto. Grazie
@FERGIOMARIA Жыл бұрын
mi spiace ma l'ho regalato ad una persona e non è più nelle mie disponibilità
@fabiofraccarolo22679 ай бұрын
E come si installa il tubo di scarico fumi?
@FERGIOMARIA9 ай бұрын
basta avere una parete verso l'esterno che va forata ed inserito il tubo da 80/100 per lo scarico della canna fumaria collegata direttamente alla stufa
@bikEarth2 жыл бұрын
sarebe interessante fare delle prove con sfufe che "mangiano" 10/15 kg di legna per giornate di riscaldanneto
@FERGIOMARIA2 жыл бұрын
basta procurarsi un sensore tipo il mio che trovi su amazon
@osservatore62222 жыл бұрын
Molte grazie per avere accolto il mio invito a fare un video che mostrasse la reale emissione di monossido di carbonio prodotto anche da poche braci come quelle della tua piccola stufa. La tua prova mostra chiaramente che l'emissione di monossido finchè c'è la fiamma è irrilevante, ma quando la fiamma comincia a spegnersi (il fumo da carta non c'entra molto) inizia una copiosa produzione di monossido. Nel giro di pochi minuti, la fiamma si spegne, dal video si verifica qualche minuto dopo le 18,00, alle 18,12 siamo già a 43 parti per milione, che diventeranno ben 50 già alle 18,26 come si vede nel video al punto 8minutie12secondi. Sinceramente non ho capito perchè non hai aspettato almeno un paio d'ore dato che le braci durano molto di più, nè perchè non hai avvicinato ad un metro il rilevatore, almeno quando la fiamma si è spenta. Se lo avessi fatto avresti visto aumentare ancora di più il valore, che in caso di ambienti senza spifferi e molto ben isolato sale veramente tanto. Ad ogni modo pur prescindendo da quanto sarebbe salito il valore a stufetta con braci spente (che sarebbe comunque importante sapere e che certamente sarebbe stato in ulteriore salita) quello che conta e che va sottolineato è il valore già molto alto e problematico dopo pochissimi minuti: Dal tuo video si vede che in soli 25 minuti si passa da 0 parti per milione a 50 parti per milione e questi sono già valori assai alti e fuori norma per qualunque ambiente di lavoro. La normativa sul lavoro italiana fissa una esposizione a massimo 100 parti per milione (non 120 come dici tu nel video) ma per una esposizione brevissima e comunque mai superiore ai soli 15 (dico quindici) minuti, mentre per esposzioni perduranti durante le 8 ore lavorative il limite di legge è fissato a sole 20 parti per milione, mentre nel tuo laboratorio siamo già a valori di due volte e mezzo superiori. Questo è un link come fonte per verificare i valori limite che stò rappresentando: www.certifico.com/sicurezza-lavoro/documenti-sicurezza/67-documenti-riservati-sicurezza/11995-monossido-di-carbonio-e-mono-biossido-di-azoto-i-valori-limite-lavoro-2020 Questo per la legge italiana, che recepisce le normative europee, mentre l’ACGIH, (ovvero American Conference of Governmental Industrial Hygienists) stabilisce il limite massimo a 25 parti per milione (che è comunque sempre la metà del valore 50 rilevato nel tuo laboratorio). Quello che hai fatto tu, ovvero restare per oltre mezz'ora esposto ad una concentrazione di 47-50 parti per milione, sarebbe già vietato in qualunque posto di lavoro perchè per esposizioni prolungate, ovvero le tempistiche lavorative standard il limite di legge fissano a 20 il limite massimo ed inoltre l'analisi non si fa a distanza ma a ridosso dell'operatore, nella zona di maggior vicinanza operativa con la fonte emissiva, perchè è lì che il lavoratore respira ed assorbe l'inquinante. Quel rilevatore sarà forse adatto per una cucina o per posizionarlo nei pressi di un camino o una stufa, ma non è assolutamente adatto a valutare il livello di emissione di una fonte inquinante l'ambiente in cui si trova il lavoratore o qualsivoglia altro operatore. Tutti i rilevatori che infatti si usano nelle certificazioni e verifiche per le postazioni dei lavoratori hanno l'allarme tarato a 18-20 parti per milione perchè se si supera quel valore la postazione non è correttamente ventilata ed il lavoratore rischia la salute. Ve ne sono anche di molto economici e che funzionano abbastanza bene, seppur un pò lenti in accensione con la rilevazione costante e abbinata alla rilevazione di temperatura e sono anche loro tarati a 18/20 parti per milione, poi vanno in allarme. Uno dei rischi più subdoli infatti del monossido di carbonio riguarda i danni a lungo termine. Una esposizione perdurante per alcune ore e ripetuta nel tempo anche a valori molto bassi comporta rischio di danni neurologici che possono essere anche importanti e va scongiurata esattamente come una esposizione di breve durata a valori elevati. Hai fatto bene a spiegare che serve sempre una piccola canna fumaria che limita moltissimo i rischi derivanti dal monossido soprattutto nel caso di intossicazione da esposizione di breve periodo. Andrebbe però spiegato meglio che i valori da tenere sotto controllo in ambienti dove si resta a lungo (anche un garage o una officina privata o comunque hobbystica) non sono 120 e neppure 100, bensì al massimo 20. Una esposizione a valori di 47-50 parti per milione per oltre un'ora come è avvenuto nel video, rappresenta già un problema e se ci si trovasse in un luogo di lavoro sotto ispezione INAIL o Ispettorato del Lavoro, comporterebbe una sanzione al datore di lavoro molto severa. Tieni presente che in soggetti sani le concentrazioni al di sotto di 20 sono abbastanza sopportabili, ma gli sudi più recenti dimostrano che esposizioni prolungate per lungo tempo anche di piccole quantità (sopra le 9 parti per milione) di questo inquinante aumenta sensibilmente la percentuale di casi di astenia, vertigini, cefalea, nevriti, sindromi parkinsoniane, crisi epilettiche, aritmie cardiache e crisi anginose. Tali evidenze quindi sommate al rischio naturale dei posti di lavoro conducono a sforzarsi di tenere più bassa possibile la quantità di esposizione a questo inquinante. Caso ancora più grave è l'esposizione prolungata nel caso di anziani, di soggetti affetti da malattie cardio-vascolari e di bambini, che sono soggetti a danni più severi a concentrazioni anche minime. E' ovvio che non stiamo parlando di rischio vita nell'immediato, ma si tratta sempre di rischi seri di danni a lungo termine che vanno il più possibile evitati. Grazie infinite per il tuo assai utile video e per la attenzione che metti nel fare le cose ed ascoltare gli altri. Buona serata. Osservatore.
@FERGIOMARIA2 жыл бұрын
Grazie a te per quanto apportato alla tematica, hai ragione nel dire che non ho approfondito l'attività di osservazione dopo l'uscita del fumo ma il rilevatore mi dava 32 parti per milione e volevo aumentare tale stato immaginando il fumo prodotto da una stufa più grande e comunque il mio intento di dimostrare l'assoluta necessità di disporre di una canna fumaria era raggiunto, per il resto non era mia intenzione parlare di normativa e di ambiente di lavoro ma solo di sicurezza personale. Tutto questo per evitare che chiunque possa ripetere e copiare la stufa possa incorrere in qualsiasi forma di pericolo.
@osservatore62222 жыл бұрын
@@FERGIOMARIA So bene che le tue intenzioni sono queste ed hai fatto anche un ottimo lavoro. Il riferimento alle normative che ho segnalato vanno proprio in questa direzione, ovvero quella della sicurezza personale. Purtroppo molte volte le persone comuni non conoscono nè i rischi nè le normative degli ambienti di lavoro che servono proprio per la sicurezza e la tutela della salute e quando si trovano ad operare in condizioni del tutto simili agli ambienti di lavoro ma senza la necessaria formazione, si sottopongono a rischi anche gravi senza cognizione di causa. La misurazione del monossido va fatta nel punto in cui si trova l'emissione e poi nel punto in cui staziona il soggetto, farla altrove o in modalità differite non serve a niente, anzi rischia di fuorviare. Grazie ancora per tutto. Osservatore.
@FERGIOMARIA2 жыл бұрын
hai ragione infatti la mia prima stufa pirolitica ha questa caratteristica che puoi veder. kzbin.info/www/bejne/Z33dpHurm7R8mdE
@carmelomodica81522 жыл бұрын
Io lo costruita senza fumo, la uso in casa senza canna fumaria
@FERGIOMARIA2 жыл бұрын
Il problema del monossido di carbonio emerge quando sparisce la fiamma e restano i carboni ardenti; allora si che diventa pericolosa. Comprati un sensore e poi vedrai cosa succede