Mahamudra: meditare senza meditare (terza parte)

Mahamudra consiste nell’eliminare le macchie effimere delle illusioni che si sovrappongono e velano la chiara luce originaria della mente, la quale può essere purificata dalle contaminazioni se sappiamo tenerci lontano dal duale e dalle concettualizzazioni.
Le emozioni e i sentimenti non abitano la nostra mente ma sono prodotti ed evocati dal nostro ego e dalle condizioni emotive che alterano i nostri stati mentali.
La mente nella sua essenza non può essere definita o immaginata: la possiamo soltanto far diventare un oggetto di riflessione.
Dunque la si raggiunge solo con la meditazione che ci porta a vederla nel suo aspetto chiaro e non concettuale.
Il principio della meditazione Mahamudra consiste nel dimorare senza lasciarci distrarre da stimoli di corpo, parola e mente , riducendo al minimo tali attività , che producono oscuramento mentale.
Il segreto non consiste nell’eliminare i pensieri ma nel non attaccarci ad essi e lasciarli fluire.
Nasce così la diretta comprensione della natura della mente: un fattore esperienziale , uno stato di grande beatitudine che nessuno ci può togliere
e che ci porta a vedere la illuminazione nelle cose come sono e non nelle cose come noi vorremmo che fossero, senza dubbi e incomprensioni, con l’intento di raggiungere la chiarezza e infine applicare nel quotidiano la saggezza così ottenuta.
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