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Dott.ssa Carla Piano
Il follow up dopo l'intervento di stimolazione cerebrale profonda
La gestione del programmatore dello stimolatore per la scelta di parametri di stimolazione adatti al singolo paziente
per ridare autonomia al paziente
La gestione della malattia di Parkinson necessita di un approccio multidisciplinare che possa proporre ad ogni singolo paziente un percorso personalizzato in ogni fase della malattia. I paradigmi terapeutici, come quelle riabilitative sono fondamentali per controllare i sintomi e il progredire della malattia, ma per i pazienti che non rispondono ai farmaci, o che hanno effetti collaterali che alterano la qualità di vita, è possibile accedere a strategie di secondo livello come la DBS, la stimolazione cerebrale profonda per il posizionamento di un impianto di neurostimolazione che grazie alla tecnologia di ultima generazione - come la tecnica frameless senza casco - permette al paziente un maggior comfort operatorio e la possibilità di controllo dei sintomi (tremori, discinesie, freezing...). Ci hanno parlato dell'approccio multidisciplinare alla Malattia di Parkinson i neurologi, i neurochirurghi, i radiologi e i geriatri del Centro per i Disturbi del Movimento e della Malattia di Parkinson del Policlinico Agostino Gemelli di Roma, diretto dalla Prof.ssa Anna Rita Bentivoglio.