Ascolto tanta musica, di tutti i generi, ma spesso devo ritornare a quella napoletana che è verace, verità pura!
@sald6222 Жыл бұрын
Fantastico 💯
@vincenzorussotraetto6800 Жыл бұрын
*Buona mamma* *Buona festa per le vostre mamme e per mia madre a cui dedico questa poesia di Ignazio Buttitta, grande poeta, grande siciliano* Che cosa é una madre, una mamma, è difficile dirlo, descriverlo. Ognuno ha la Sua. Chi la perde da bambino o da ragazzo e si ha la sensazione che sia stato un sogno quando perdi la cognizione dei suoi lineamenti. Chi ha la mamma che lo accompagna per tutta la vita e non se ne può fare a meno di parlargli e toccarla tutti o giorni come una reliquia perché se quel corpo perde la ragione hai la certezza che li ci trovi l'anima, la tua. È certo che si ha la sensazione individuale e profonda che la mamma sia una prova reale del sacro. Una delle descrizioni più belle è in questa poesia del 1970 di *Ignazio Buttitta*, la poesia ha per titolo *A crucifissione* ma parla di *Maria, di una madre* È avvenuta la crocifissione, è lei e ai piedi del figlio, si ribella alla morte del figlio, non si rassegna al destino scritto di Dio, e gli ordina di scendere e tornare a casa come una qualsiasi madre che chiama il figlio per il pranzo o per la cena - _"Torna a casa, si é fatto tardi"_ *Gesù*, il figlio come tutti i figli si vuole affrancare dalla madre, dalle sue premure, dalle sue protezioni, è adulto e deve fare le cose da uomo e gli dice senza pietà con sfrontatezza: _"Non mi chiamare, figlio, non ti chiamare madre..."_ Lui sì è fatto grande, ed ha le sue responsabilità. *La mamma non si rassegna e comincia a sgridarlo*, Gesù non c'è la fa a tenerle testa e allora chiama in soccorso *l'arcangelo Gabriele*. *Un terremoto si sente* e Gabriele arriva e cerca di rabbonirla assicurandola _"Maria, come ti annunciai, tuo figlio sta facendo quello per cui é concepito"_. *Un urlo di Maria* sovrasta quello dei giudei che stanno invocando la morte del figlio. Arriva a dire a Gabriele: _"Stai zitto, delinquente, farabutto, ingannatore, bugiardo come una madre può accettare la morte di un figlio, questo non lo avevi detto quella sera, quella sera non mi avevi detto della morte del figlio mio"_ *Buona festa per le vostre mamme e per mia madre a cui dedico questa poesia di Ignazio Buttitta, grande poeta, grande siciliano* *_A CRUCIFISSIONI_** di Ignazio Buttitta (1970)* *LA CROCIFISSIONE **_(traduzione in Italiano)_* Non ci fu nessuno sulla terra che parlò come lui; nessuno che seppe dire parole e insegnamenti per mutare il destino dell' uomo. Ed ora è qui piantato sulla croce, vivo e morto dopo venti secoli: misuratelo con gli occhi! Qui il re dei poveri, il re senza corona; il sobillatore che traviò il mondo e maledisse i potenti. Il malfattore che volle il mare per tutti, il cielo per tutti; la terra un giardino per camminarci eretti e senza padroni. Qui dopo venti secoli a rinfacciare al ricco di campare di pane rubato: dai il vestito al lacero dice, le scarpe allo scalzo, la casa allo sfrattato. Qui a ripetere: io venni per liberare i servi, per dare l'udito ai sordi, la vista ai ciechi. Qui a maledire gli scribi e i farisei d'oggi che lo lasciano a seccare affumato di parole. Guardatelo, il tempo non lo tocca; e Giuda che conta i denari nelle mani insanguinate, e Pilato che le mostra lavate, ed Erode posto sugli altari. Guardate il Cireneo che si asciuga il sudore e ingiuria il condannato: che aveva sì la faccia di galantuomo, ma non gli disse grazie per avere portato quella croce con le ossa di piombo. Guardate il ladrone che bestemmia e chiede la grazia di scendere dalla croce. Guardate i soldati che stracciano la tunica per farne stracci. *E quella è Maria*: quella donna abbracciata alla croce che strappa i chiodi con i denti, *è Maria*: non pare la madre di Cristo, è più alta della croce! *Parla al figlio vivo*: _"scendi"_, gli dice; _"scendi dalla croce, torna a casa!"_ _"La mia casa è in cielo..."_ risponde il Figlio *Ma Lei è mamma e risponde*: _"È in terra la tua casa, più piccola di un nido di creta; ma quando tu vi entri, Figlio, cadono i muri e diventa più grande di Gerusalemme."_ *Lui*: _"Non mi chiamare, figlio, non ti chiamare madre..."_ _"Madre ti sono, ti adorai nove mesi nell'altare del mio ombelico, mi baciavo la pancia con le dita. M'insegnasti a piangere prima di nascere, figlio!"_ _"Non mi chiamari, figghiu, non ti chiamari matri..."_ _"Madre ti sono, uscisti dal mio ventre come l'oro dal fuoco; succhiasti nel mio seno di pecora spolpata, *Figlio!*"_ _"Non mi chiamare, figlio, non ti chiamare madre..."_ _"Non vidi mai un figlio rinnegare la madre; non vidi mai il sangue piovere dal cielo; mai una croce di carne diventare legno: terremoto, terremoto sulla terra!"_ *SILENZIO, CALA L'ANGELO... LO VEDETE?* _"Vergine santa e madre beata, messaggero divino disceso dal cielo vengo a consolarti."_ E *Maria*: _"Non mi chiamare beata, chiamami madre disgraziata Tu mi dicesti sono _*_l'angelo Gabriele_*_ e vengo a darti annunzio che per virtù dello _*_Spirito Santo_*_ i tuo ventre partorisce un _*_figlio_*_ destinato al *trono di Dio*. E io ti dissi che sono donna di carne ed ossa e se non m'accoppio a l'uomo non può nascere l'agnello divino. E tu mi dicesti che niente è impossibile a Dio che creò il cielo e la terra, l'uomo dalla creta, e la donna da un osso della costa d'Adamo."_ *Gabriele*: _"Io ti dissi, sono l'angelo Gabriele disceso dal cielo per volere di Dio..."_ *Maria si sente ingannata*: _"Tu non mi dicesti che l'avrebbero condannato, flagellato e crocifisso; non mi dicesti che l'avrebbero chiamato pagano e anima dannata._ _Io mi strappavo le budella, l'appendevo in un chiodo a puzzare:_ _Chi è quella madre che partorisce un figlio per cantargli il mortorio nella culla?_ _Quella madre che partorisce un figlio e gli torce il collo?_ _Quella madre di suo figlio che gli scava la fossa nel letto per trentatreanni?_ _Rispondi se sei angelo, se la tua lingua non è spada, *rispondi!*"_ *SILENZIO, PARLA IL MESSIA (che vuole dimenticare ma sempre figlio è, e come figlio si commuove a questa madre)... ASCOLTATE.* _"Donna, non peccare, non peccare!"_ _"Pecco per amore, figlio, pecco per rimorso: io ti ho scannato, io t'ho appeso alla croce: Tua madre la macellala del diavolo!"_ *Guardate il Messia, abbassa la testa sconfitto, piange;* sopra la voce di sua madre sente la voce dei giudèi: _"Crucifige! Crucifige!"_ Si accorge che le sue parole d'amore le hanno scambiate in denari per comprare e vendere. Si accorge che non è l'ora che noi aspettiamo dopo venti secoli; lottando ogni giorno, morendo nelle galere, uccisi nelle piazze. L'ora in cui ogni uomo spreme il veleno dal suo cuore e si fa fratello al prossimo. L'ora di seppellire i cadaveri di cenere degli scribi e dei farisei senza testa e senza gambe che nuotano nel sangue dei poveri. *Il testamento lo fece lo grida da morto!*