TUTTI SCRIVONO, NESSUNO LEGGE.

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matteo fumagalli

matteo fumagalli

Күн бұрын

Пікірлер: 101
@FEDE80
@FEDE80 7 жыл бұрын
porcooooooo diazzzz che video! i tuoi video sono cosi esaustivi che non si può aggiungere nulla, solo farti i complimenti, hai descritto alla perfezione che cosa sono i social e le emozioni che ti provocano i film e i libri. WOW!! GENIO! much love!
@moonchild9212
@moonchild9212 7 жыл бұрын
"Nessuno legge"- parte la pubblicità di Kindle app Io giudicherei la pubblicità di KZbin come una provocazione alla tua tesi 😂
@trixiesketch5597
@trixiesketch5597 7 жыл бұрын
Preparati al papiro in arrivo, perché questo è un argomento che mi tocca molto: hai perfettamente ragione. Io scrivo, da quest'anno anche "professionalmente" (per dire che sto pubblicando con una casa editrice vera e propria e che vorrei far sì che questa esperienza non sia un evento unico), e mi accorgo sempre di più, stando a contatto con gente che scrive, che molti non riescano o non vogliano leggere. Tempo fa all'università un mio professore ha tenuto una lezione dove, con dati statistici e “cosedelgenere” (#teamcri), ci ha dimostrato che la metà, se non di più, degli italiani non ha libri in casa. Quella di crescere in un ambiente senza libri è una prospettiva agghiacciante, non riesco neanche a immaginarmela, fa molto Fahrenheit 451. Come “scrittrice” ammetto di aver avuto anch'io i miei periodi neri (se scrivi dalla mattina alla sera, hai l'università di mezzo e tutto il resto, il tempo è quello che è), ma ho sempre cercato di superarli e leggere quanto più possibile, a volte anche forzandomi. Come puoi pretendere di scrivere senza confrontarti con i grandi autori o con chi fa quello che vorresti fare tu? È come imparare a disegnare senza provare a riprodurre la fisionomia umana, per esempio. Chi scrive ha l'obbligo di confrontarsi con stili diversi, serve a diventare malleabili, a non scadere nei cliché, a comunicare in maniera più personale e non attraverso uno stile stereotipato. Autoraccontarsi è una necessità vitale, come hai già detto tu, ma il problema è che le piattaforme dei social ti abituano all'immediatezza dei concetti. Immediatezza, superficialità, non sono cose che puoi applicare alla letteratura. Oppure puoi farlo, ma finisci per avere un prodotto in stile “The great automatic grammatizator” (una favola di Roald Dahl, adesso non ricordo il titolo in italiano, ma il concetto di fondo è 'se si producono sedie in serie, di minor qualità rispetto a quelle artigianali, ma che costano meno, sono più vendibili alla massa e riproducibili su scala mondiale, perché non si può fare altrettanto con i libri, componendoli secondo pattern prestabiliti?'). Questo rimanda, ovviamente, alle esigenze delle case editrici, che come hai detto tu se vedono che X vende, allora continueranno a produrre X. Io ho avuto periodi in cui entravo da Feltrinelli e non riuscivo a comprare nulla. Mi sembrava semplicemente tutto uguale e se c'era qualcosa di diverso, di innovativo, era relegato in qualche scaffale introvabile, nascosto dietro pile di “After” che tra un po' gli mancavano pure le segnaletiche al neon intorno. Della serie, “leggi questo, perpetra la tua ignoranza”. Se quello è il genere di modello che vende di più, che ti permette di essere letto da più persone, è abbastanza chiaro che chi si improvvisa scrittore si trovi a seguire quella strada lì. Un'altra cosa, secondo me, spinge la gente a scrivere: la scrittura è lo strumento più immediato e facile (apparentemente) per raccontare. Non devi comprare dei colori o una tela, non devi spenderci soldi, ti bastano un foglio e una penna. È una forma d'arte molto basilare, ingannevolmente semplice. Ingannevolmente perché, nella sua semplicità, ti da talmente tanti strumenti a cui attingere che, se non sai domarli, ne rimani sommerso. Chiudo dicendo che per amare la letteratura, quella che si legge sempre meno e che fa scrivere sempre di più, bisogna possedere un certo livello di profondità che in un'epoca di immediatezze e - citando te - costruzione di un personaggio, si finge di non possedere. E non uso a sproposito il verbo “fingere”, perché le emozioni, quelle vere, quelle che il libro trova il modo di tirarti fuori, risultano in qualche modo appiattite attraverso queste piattaforme. Diventano bidimensionali, facili da condividere. ...adesso però basta ammorbare la gente con teorie complottiste alla Black Mirror. Un bacio :*
@marlo.candeea
@marlo.candeea 7 жыл бұрын
Conosci i keitai-shosetsu :) (il fenomeno dei "romanzi per cellulare" in voga in Giappone una ventina di anni fa)? Video molto interessante, "mipiace" anche solo per il titolo. Per me la retorica del libro come feticcio di intelligenza, saggezza, arguzia, importanza - soverchia il libro come semplice oggetto da leggere. Vorrei qualcosa di irrealizzabile: che si pubblicasse di meno, e si smettesse di camuffare il contenuto con la confezione. Non sono un grande fan de "il vero lettore legge tanto": se dopo un libro passo subito a quello dopo significa che non mi ha lasciato niente. Se un libro colpisce nel segno, "mi fisso" anche per settimane. Ci sono più modi di essere lettori. Introdurrei, se possibile, anche un cambiamento di mentalità in questo senso.
@davidedegiorgi625
@davidedegiorgi625 7 жыл бұрын
Premessa: sono un profano della letteratura, ho scaffali e mensole piene di fumetti e manga, ma libri di narrativa veramente pochi, se poi togliamo qualche biografia di cantanti o sportivi che ho acquistato per mio interesse, mi accorgo che quel poco che ho letto appartiene a letture scolastiche dei 5 anni di Liceo. Da qui parte la mia riflessione: ho sempre letto quello che mi assegnavano, (avevo una media di 10 libri all'anno, credo fosse buona), anche con piacere (la mia prof di italiano era una donna acculturata e di buon gusto). Ho letto così sia i grandi classici nostrani (Dante, Manzoni, Galileo, Machiavelli, Vittorini, Pavese, Verga ecc.), ma anche romanzi più moderni. Mi rendo conto che mi piace leggere, ma non so scegliere i libri. Questo secondo me è uno, sicuramente non l'unico, dei problemi che allontanano le persone dalla lettura. Leggere è un conto, ma quando si parla di scegliere dei buoni libri, non tutti sanno farlo, nè hanno voglia di imparare. Io stesso sono iscritto al tuo canale perché ho bisogno di qualcuno che mi dica: "Questo è un bel libro, puoi leggerlo" (i miei prossimi acquisti sono: l'arte di collezionare mosche, il nostro bisogno di consolazione e piccoli suicidi tra amici). Prima era la mia prof di italiano a istruirmi, ora è Matteo Fumagalli su KZbin, ma il discorso è lo stesso. Facciamo un esempio con le serie TV. Tutti conoscono, anche solo per sentito dire, anche senza averle mai viste, le più famose serie TV di successo, e se un giorno ti viene la curiosità di vederne qualcuna, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Con i libri è più difficile andare a colpo sicuro, nessuno ha voglia di buttare settimane intere appresso a dei libri che poi magari sono pure brutti. È forse una questione di pigrizia, ma leggere è molto dispendioso in termini di tempo e se può, la gente impiega il tempo in altro modo, e questo perché forse non si conosce l'immenso valore della lettura (come dici tu, non è il libro in sé, ma la lettura a darti gli strumenti per riflettere sulla realtà delle cose). Dal canto mio, penso che è tutto più semplice quanto hai qualcuno che, metaforicamente parlando, ti prende per mano in una libreria e ti indica cosa acquistare, altrimenti a stare da solo di fronte a scaffali e scaffali pieni di libri di prende l'angoscia e scappi.
@90Maud
@90Maud 7 жыл бұрын
Davide De Giorgi penso che in questo possa aiutare molto cercare sui vari social chi legge e pubblica recensioni o semplici opinioni. Non tanto per avere un consiglio, alla fine io vado per ispirazione perché le opinioni sono tutte relative, ma per entrare più nel mood motivante e stimolante per leggere 😊
@Erika-wn7qn
@Erika-wn7qn 7 жыл бұрын
video molto interessante, hai dato davvero un sacco di spunti su cui riflettere.
@jolene473
@jolene473 7 жыл бұрын
Amo la tua mente. Sei davvero un'ispirazione e vorrei essere brillante come te un giorno.
@stemas_444
@stemas_444 7 жыл бұрын
La mia professoressa di italiano, lettrice forte che più forte non si può, un giorno in classe mi aprì la mente con una semplice frase: "Io leggo per vivere". Ed è un concetto che ho reso particolarmente mio, in quanto lo riconduco perfettamente alla realtà; la letteratura è fondamentale per trasmettere un messaggio più o meno importante, per regalare al lettore un esperienza unica in grado di elevarlo e portarlo ad effettuare cambiamenti nella visione della propria vita e della vita in generale. Detto ciò, secondo me la tecnologia ha giocato un ruolo fondamentale nel declino dei lettori, e parlo anche per esperienza personale; in particolare ho adorato la tua riflessione sui "personaggi social", dal momento che condivido pienamente. Diveniamo noi stessi il personaggio che ci piacerebbe leggere; ridicolo e sensato allo tempo. Ci sono più scrittori perchè si sente la necessaria esigenza di affermare se stessi.. e una volta diventati dei personaggi noi stessi, perchè si dovrebbe aver bisogno di leggere altre storie? Spero solo che grazie a pensieri come il tuo, si possa avviare una sensibilizzazione in famiglia, a scuola, tra il gruppo di amici, per insegnare che non si legge per diventare cervelloni, si legge per essere ogni giorno la migliore versione di noi stessi. Grazie del video caro matteo, tanti baci xx
@elisamiranda8339
@elisamiranda8339 7 жыл бұрын
Grazie per la bella narrazione! Sono d'accordo con te: l'amore per la lettura è qualcosa a cui bisogna essere educati. Per questo ringrazio mia madre. Mi ha lasciato una silenziosa ma preziosissima eredità!
@michelemelillo3376
@michelemelillo3376 7 жыл бұрын
Porca puttana quanto cazzo hai ragione. Comunque volevo farti una domanda: tu in media quanti libri leggi in un mese (forse l'hai detto in un video che non ho visto ma vabè fa niente)?
@matteofumagalli92
@matteofumagalli92 7 жыл бұрын
Dipende dal periodo. In questo momento sto leggendo poco e lentamente, rispetto al solito, perché sono impegnatissimo. Quando ho degli orari più umani, tra i sei e i dieci al mese (dipende anche la lunghezza e la difficoltà dei libri, però).
@michelemelillo3376
@michelemelillo3376 7 жыл бұрын
un giorno raggiungerò il tuo livello, ne sono sicuro ahahah Ah, un'ultimissima cosa: hai notato che ultimamente si è diffusa fra alcuni giovani (soprattutto fra le ragazze) la moda di leggere libri solamente per sembrare profondi e acculturati quando in realtà non lo si è? Ci faresti un video?
@charlottelalalalala4171
@charlottelalalalala4171 7 жыл бұрын
Dai Matteo facci un videoooo
@MegaSpiderLOL
@MegaSpiderLOL 7 жыл бұрын
Matteo Giordano andrebbe bene se leggessero qualcosa di leggibile, ma effettivamente sembra che ora My dilemma is You e after la facciano da padrone. speriamo che sia almeno una base per cominciare a leggere qualcosa di meglio
@emiliaa5476
@emiliaa5476 7 жыл бұрын
Michele Melillo se uno è una capra ignorante e legge libri importanti e impegnativi non si sta fingendo un "acculturato" sta cercando di acculturarsi, io veramente non vedo il problema. Ci lamentiamo se si leggono le fan fiction (giustamente). Ci lamentiamo se si leggono solo young adult. Ci lamentiamo se si leggono libri impegnativi. E basta! Non va mai bene niente 😂
@fenomenologicamente
@fenomenologicamente 7 жыл бұрын
Sei un'opera d'arte mobile, ragazzo.
@matteofumagalli92
@matteofumagalli92 7 жыл бұрын
Awwww! :3
@lisadelbufalo271
@lisadelbufalo271 7 жыл бұрын
il problema secondo me sta nell'immediatezza dei mezzi di comunicazione di oggi. Se ieri le persone per conoscere si servivano di giornali,di libri (i più colti) oggi basta un accenno su facebook. E la cosa più grave per me invece é che la gente si basti di questo,della non ricerca,del non volersi arricchire. Il libro,per tante persone, è uno 'sbatti' perché porta al ragionamento (si spera) e noto,pultroppo che l'immediatezza dei social abbia spazzato via il concetto di impegno.
@francescabiscu2030
@francescabiscu2030 7 жыл бұрын
Comunque secondo me è vero che queste persone -parlo di youtubers come persone comuni- che decidono di scrivere un libro lo fanno principalmente a scopo egoistico: vi racconto della mia vita cosi voi potete allo stesso tempo ammirarmi e sentirvi vicino a me perché sono partit* dal nulla ma anche invidiarmi perché non sarete mai come me, oppure: vi parlo di cose stupide e superficiali cosi voi potete scappare della realtà e non accorgervi che ho fatto un mucchio di soldi.
@carmendimarco3218
@carmendimarco3218 7 жыл бұрын
dovresti fare il professore, saresti fantastico
@Sim0sama
@Sim0sama 7 жыл бұрын
Che cos'ha in più la lettura? Un libro lo si legge da soli. Bisogna essere capaci di stare da soli per apprezzare il contenuto di un libro, perché se non si è capaci di stare con se stessi non si può passare il tempo ad immedesimarsi nella vita degli altri. Questo non vuol dire essere solitari, ma solo passare del tempo da soli e scegliere come passa tempo la lettura.
@emmacabascia8562
@emmacabascia8562 7 жыл бұрын
Sicuramente la nascita dei social media ha spinto specialmente i più giovani ad accontentarsi dei contenuti offerti dagli strumenti digitali e a limitare l'uso del cartaceo. Io stessa, che porto sempre nello zaino di scuola un libro e che sfrutto ogni singolo momento morto per leggere in classe, vengo considerata dai miei coetanei un alieno privo di vita sociale (ho 16 anni). Questa cosa mi rattrista molto perché non sopporto veramente l'uguaglianza "lettore accanito (in età adolescenziale) = sfigato asociale", anche se ormai ci ho fatto l'abitudine! Bellissimo video Matteo e viva la buona letteratura! ;)
@90Maud
@90Maud 7 жыл бұрын
Emma Cabascia secondo me non è per niente per quello. Io ho iniziato a leggere più o meno alla tua età solo che quando io avevo la tua età i telefoni neanche si connettevano a internet 😂 e la situazione era la stessa 😕😕
@emmacabascia8562
@emmacabascia8562 7 жыл бұрын
Sarah V. Non lo metto in dubbio, ma questa dipendenza dallo smartphone ha peggiorato le cose, te lo assicuro
@chiara8744
@chiara8744 7 жыл бұрын
Video molto interessante. Personalmente apprezzo i video riflessivi perché a prescindere dal pensiero che si esprime, in ogni caso si dà lo spunto anche agli spettatori di riflettere a loro volta, che essi siano concordi o meno con ciò che lo KZbinr abbia detto. In ogni caso sono d'accordo con la maggior parte delle cose che hai espresso.
@sarasedicente2893
@sarasedicente2893 7 жыл бұрын
Ieri leggevo una cosa di Iosif Brodskij, che diceva tipo: "è facile esprimere se stessi, ma il punto centrale della poesia non è esprimere se stessi. La poesia è un'altra cosa. È anche un'arte e richiede una certa abilità tecnica".
@francescabiscu2030
@francescabiscu2030 7 жыл бұрын
Che belli questi video che mi ispirano sempre un sacco! Non avevo mai pensato all'uso dei social come una vera e propria narrazione, ma ho notato che quando sto di piu sul telefono la mia concentrazione -verso qualsiasi cosa, figuriamoci libri- viene sempre piu meno... spero di riuscire a sistemare questa cosa :(
@antoniamarra2660
@antoniamarra2660 7 жыл бұрын
che bel video Matteo :) devo dire la verità...io non sono una che legge molto, un po' per pigrizia, un po' perché sono di continuo davanti ai libri universitari e al pc (spesso proprio per via dell'università)...ma da quando ho scoperto il tuo canale mi è venuta voglia di fermarmi in qualche libreria per cercare qualche buon libro. Secondo me interesserebbe a molti dei tuoi iscritti un video in cui consigli libri di vario genere di lettura non troppo spinosa, per poter iniziare ad "educarci". Che ne pensi? un abbraccio e buona giornata!!!!
@IlParoliereMatto
@IlParoliereMatto 7 жыл бұрын
Giustissima l'osservazione sulla necessità viscerale che l'uomo ha di narrare storie, un bisogno che nasce con noi e che nel momento in cui viene svuotato di qualcuno pronto ad ascoltare trasforma il mondo in un perenne palco da cui tutti urlano cose a milioni di sedie vuote. Forse da piccoli avremmo dovuto osservare meglio il cartone "Papà castoro" per innamorarci del racconto quanto dell'ascolto. Bel video, ottima riflessione
@marcomolendini7364
@marcomolendini7364 7 жыл бұрын
I tuoi video sono un continuo riflettere. Mi dai sempre da pensare, e non é roba da poco. E adesso sto un pó riflettendo sul desiderio di scrivere un libro per esaltare il sè. A volte cerco di immaginare la sensazione che si prova nel vedere il proprio nome riportato, a grandi lettere, sulla copertina di un libro. Credo sia una cosa pazzesca. Non metto in dubbio che se vogliamo che un nostro libro sia pubblicato lo facciamo, soprattutto, per noi stessi, a prescindere da quanto siamo affezionati al suo contenuto. Ma nei momenti difficili non riesco a non pensare a quanto sia straordinario ció che ho scritto. Da oltre dieci anni coltivo le idee, solo da uno ho cominciato a raccoglierle, trasportandole su dei normali quaderni(ho da poco iniziato il sesto) e in questo lungo periodo c é stato un continuo evolversi delle idee. Io maturavo e loro facevano altrettanto, ovviamente. Ma l idea di base é rimasta invariata, tutto é iniziato da una strana, insignificante parola che un bambino ha usato per dare vita alla sua storia fantastica, un pó come fece Pirandello con il fu mattia pascal. Adesso ne ho 21(li compiró il 19 :)) e non hai idea di che storia stia uscendo fuori. Il libro lo scriveró, io VOGLIO che gli altri lo conoscano. Solo che gli altri conosceranno la storia dentro il libro, ma nessuno potrà mai sapere l intera storia che ruota intorno ad esso, di cui io saró l unico che ne farà pienamente tesoro. In base a queste mie esperienze mi sorge spontanea una domanda. Ma il libro lo sto scrivendo perché? Nel tentativo di ottenere fama, di essere sulla bocca di tutti(magaaari)? In parte si, ma perché voglio che la storia sia piú che conosciuta. Ma allora cos é che desidero davvero, qual é il traguardo che cerco di raggiungere? L esaltazione che si ricava dallo scrivere, o il distribuire , il mostrare un' opera divenuta parte di me(forse la migliore), di cui ne sono orgoglioso e che non puó assolutamente rimanere sotto la mia scrivania? Non so quale sia la risposta corretta perché credo di poter cadere nel soggettivo perció, prima di esprimermi, aspetteró che l esperienza si completi del tutto. Non scherzavo mica dicendo che mi fai riflettere :*
@irenesiragusa7546
@irenesiragusa7546 7 жыл бұрын
Condivido e sottoscrivo tutto. In effetti mi sto interrogando molto sul mio rapporto con la scrittura e con la lettura. Sono arrivata per ora a dire che non puoi voler scrivere se non sei un lettore visto che il desiderio di emulare (perché di questo si tratta) l'autore del proprio libro preferito viene perché siamo conquistati da una bella emozione e vogliamo riproporla in chiave personale, dando il nostro punto di vista e rendere poi il prodotto (cioè la storia) aperto e fruibile a tutti, famosa in questo senso. Sto trovando molto interessante provare a scrivere una dichiarazione poetica sia di io "scrittrice" che di me lettrice per capire dove voglio andare, cosa mi aspetto e cosa pretendo da un libro o dai miei scritti (pretendere inteso come cosa mi aspetto dal libro in quanto tale, mezzo attraverso cui interrogarmi, emozionarmi, riflettere...)
@irenesiragusa7546
@irenesiragusa7546 7 жыл бұрын
ah, poi curioso il paragone fra serie tv e nuove storie. Nonostante i miei studi nel campo dell'informatica, rimango molto analogica e legata al passato (foto stampate, penne stilografiche..) e che forse, con questa corsa tecnologica siamo arrivati ad un punto in cui i libri appartengono ad un'altra epoca? O meglio, i libri nascono dagli uomini per gli uomini come mezzo di comunicazione, che forse ora non bastano per trasmettere un messaggio e serve qualcosa di diverso? Potrei stare qui ancora a scrivere sul perché la letteratura e l'arte non posso essere obsolete ma è interessante riflettere su questo e chiedersi se forse la condivisione che traiamo dalla letteratura sia efficace oggi. Per farla in termini semplici, se ho un messaggio grande, una storia meravigliosa, il mio urlo che voglio (e ne sento l'irrefrenabile desiderio) di condividerlo con quanta più gente possibile, la scrittura, rimane un valido mezzo?
@fulgenzio89
@fulgenzio89 7 жыл бұрын
Ciao Matteo. Sono in prigione per un reato che non ho commesso, perciò mi scuso se non potrò seguire assiduamente i tuoi video.
@andreabertazzoli7695
@andreabertazzoli7695 7 жыл бұрын
Interessantissimo!!!
@martinacarniato1909
@martinacarniato1909 7 жыл бұрын
Parto dal presupposto, agguantando il tuo incipit, che la letteratura (come hai ben detto) non è intrattenimento, un modo per svagarsi o perdere un'ora, bensì è un'altra cosa dell'arte. Perché tutti scrivono e pochi leggono? Egocentrismo, una necessitazione di accrescere il proprio ego attraverso l'autoraccontarsi nelle tante frivolezze che poi becchiamo sul web. Il problema non sarebbe giunto, se l'editoria non fosse ferma al 'Pubblichiamo che vende'. Il dilemma (eheh) nasce nello scorgere come vengano apostrofati sempre i soliti romanzetti rosa in libreria. Non so se vi è mai capitato, ma non è struggente entrare nella Feltrinelli (ad esempio) e baccare davanti a te il trash pubblicizzato e messo in risalto come il nuovo fenomeno, e poi doversi andare a rintanare in un misero angolino per trovare dei classici? Io provo assoluta angoscia. D'altro canto, Ilenia nel suo vecchio video diceva bene: la letteratura c'è, ma si sta spingendo su altri binari che ne valorizzano i contenuti. Attualmente, pochi sono i lettori che realmente leggono e comprendono ciò che l'autore ha scritto, piuttosto mi sento migliorata se mi diletto in una lettura effimera e semplicistica, che mi darà anche, magari, l'idea di una relazione malsana, di uno stupro giustificato e di tante altre cose. Motivazione? 'Eh vabbé, lui è bello, si amano.' Questo sporgersi da parte dei giovani lettori che ahimé, miei coetanei, oggi sono i maggiori consumatori dell'oggetto quale il libro, per afferrare letture semplici non è altro un modo per (a mio parere) poter dire: ho letto, guarda, non importa cosa, ma ho letto. Movente? L'imposizione a tutti di questa magnifica arte. Bisogna leggere, si deve leggere, perché i ragazzi devono leggere? Ma dove e quando si deve e bisogna? Se ad una persona una determinata forma di espressione artistica non aggrada, sempre a mio parere, non dovrebbe essere costretto perché è tale la consuetudine dei fatti. 'I giovani non leggono', su questa cosa hanno battuto prima i social emergenti e poi le case editrici che hanno ben capito di non vendere poi così tanto sui buoni prodotti. Ad ogni modo, sono pensieri di una sedicenne che risulta davvero incallita sull'argomento. È affatto vero che non importa la trama (è il caso di Sartre che parla di nulla), ma come la prosa si allarga, si muove verso un lessico articolato, emozioni talvolta che paiono starti toccando la spalla. La questione editoriale è vecchia quanto la prostituzione, potrei dire, ed essa non è né da sottovalutare, né da farci troppe questioni. Sarà sempre così, un avvicinamento effettivo non prenderà mai luogo se prima non demoliamo il pessimo leggere dalle basi. un bacio, come sempre video magnifico ed ho condiviso pienamente tutto ciò che hai esposto.
@martinacarniato1909
@martinacarniato1909 7 жыл бұрын
mi correggo, è opportuno che ci sia anche il pessimo leggere, ma è pericoloso se ci si concentra solamente su quello. (È il caso delle adolescenti che sborsano quindici o di più euro ad ogni ed esclusivamente volume uscente da wattpad o efp)
@siriaqua
@siriaqua 7 жыл бұрын
ottime riflessioni, condivido molto
@francescabufera2800
@francescabufera2800 7 жыл бұрын
Bazzicando molto le piattaforme di scrittura come EFP, Ao3 e in misura minore Wattpad e vedendo quanti contenuti vengono pubblicati ogni giorno a me stupisce come oltre a una forma di Ego, vi sia anche una frequente incapacità di auto-valutazione - banalmente, che persone che non hanno la più vaga conoscenza né delle strutture narrative né delle regole grammaticali, si considerino capaci di padroneggiare tranquillamente la scrittura come forma espressiva creativa. Praticamente è come se io, che so disegnare tipo pittogrammi nelle caverne, ambissi e mi ritenessi in grado di imbastire una graphic novel :-/ Forse accade proprio perché la scrittura per essere valutata in modo consono richiede l'atto cognitivo della lettura; non c'è un primo livello di fruizione passiva ed estetica del prodotto come esiste nell'arte figurativa o nella musica. Venendo a mancare l'atto cognitivo (sia del leggere sia del venire letti), ecco che la scrittura diventa abbordabile a tutti e nessuno ha gli strumenti per auto-valutarsi acerbo, grezzo o scadente né tantomeno per comprendere e accettare le valutazioni altrui. E poi volevo commentare anche il resto del video ma ho già scritto un pippone, mi fermo qui.
@pincapallina5500
@pincapallina5500 7 жыл бұрын
Quello che dici è vero, e forse fin troppo. Il fatto è che oggi la scrittura sembra diventata alla portata di tutti, e se ne è dimenticato il suo valore intrinseco. È vero che nasce come un bisogno naturale dell'uomo, ma è anche vero che ognuno di noi è stato creato in modo tale da avere le capacità di esprimersi in una certa maniera, sotto diverse forme, che non siano per forza considerate nell'immaginario comune come "arte"; non so se si parli di indole o meno, ma secondo me si è un po' perso di vista questo concetto. Il senso ormai è diventato quello che "tutti possono fare tutto e non ci sono limiti di espressione". E la parola, la libertà di stampa e tutto ciò che altri in passato hanno lottato per guadagnare sono state stuprate da una massificazione di pensiero e un'oggettivazione dell'arte. Mi spiego meglio. Certe forme di arte appartengono a quel campo di esistenza che io inserisco nell'indole, anzi, qualsiasi forma di arte, comprese quelle meno canoniche. La scrittura, però, purtroppo ha acquisito un'accezione diversa. Tutti sappiamo scrivere, nel senso meccanico del termine, come dici tu, come se fosse un automatismo, ma non tutti sanno pensare, e non tutti sanno leggere (e per leggere intendo "con gli occhi della mente"). Ormai la scrittura è diventata alla mercé di tutti per una causa primaria che è un senso di egotismo che ci appartiene nel profondo. La scrittura non è più concepita come il mezzo, ma come il fine. Non è più concepita come una forma di espressione pura o una rivoluzione silenziosa, ma come un prodotto che si accaparra chi meglio lo sa vendere. Ed è sbagliato, è profondamente sbagliato, così come è sbagliato pensare che tutti siamo in grado di scrivere. E forse, più che sbagliato, è ingiusto perché è va dato a Cesare quel che è di Cesare. Se non fossimo (e parlo con la prima persona plurale perché mi tiro dentro anche io) attanagliati da questo egotismo allo stato puro, forse creeremmo meno confusione e impareremmo a lasciare fare determinate cose a chi le sa fare veramente. Con ciò non voglio dire che ora tutti coloro che non hanno mai seguito un corso di scrittura o che non hanno specifiche competenze a riguardo non possano concedersi il lusso di scrivere, perché sarebbe scorretto da parte mia, che non sono nessuno per poter giudicare l'operato di altre persone. Dico solo che se per una volta provassimo a spogliarci di questo senso di esibizionismo che abbiamo dentro di noi naturalmente, se provassimo per una volta a capire che non si può pretendere di scrivere una parola senza conoscere l'alfabeto, forse eviteremmo di improvvisarci scrittori. Perché prima di scrivere bisogna leggere, perché l'abilità deriva anche dall'esperienza e dalla pratica, il talento grezzo va raffinato e non esiste genio che non si sia documentato prima sull'operato di coloro che sono venuti prima di lui. Creare cultura significa anche ascoltare gli altri e non solo se stessi, e non si può scrivere senza prima apprendere.
@nicolaminto9306
@nicolaminto9306 7 жыл бұрын
Vorrei iniziare questo commento con un complimento. Sto davvero apprezzando il tuo canale perché tratti temi cardini - come nel caso di questo video - della letteratura, ma intrattieni con recensioni trash. Ogni tanto c'è qualche cliché, ma offri sempre punti di vista diversi, lasciando la libertà allo spettatore. Apprezzo tantissimo il clima di conversazione che si viene a creare, che viene poi enfatizzato dalla qualità video. Venendo al tema, la soluzione mi sembra molto più semplice per una grande fetta dei "non-lettori", ovvero - perdona la franchezza - ci pesa il culo. All'interno del gruppo sono presente anche io, credo di leggere solo due libri alla settimana: preferisco una lettura agiata, non una competizione. Il tema lo hai trattato anche tu, ma credo che tutti scrivano perché vogliono parlare di sé e tutti vogliono farsi gli affari degli altri. Che è poi il motivo per il quale tutti caricano dei vlog e tutti li guardano. Lo stesso collegamento tra libro e social posto da te è molto importante, per molte persone ricevere un "like" significa ricevere metaforicamente una carezza, ma la carezza non è fisica, che non ti viene nemmeno "data" a voce. Perché non viene data? Perché si continua a considerare il mondo virtuale dei social, come una realtà completamente diversa da quella reale e tangibile. Quante volte, ad esempio, abbiamo caricato una bella foto (escludendo i selfie) e abbiamo ricevuto un like, ma nessuno ci ha mai detto di persona "Mi è piaciuta tantissimo la foto"? Perché - proprio per gli stessi motivi di prima - i due mondi sono separati; il mio avatar (come hai detto tu) e gli avatar dei nostri amici, non sono nostri, sono la nostra rappresentazione. Il libro è tangibile e reale, quindi le stesse carezze che riceviamo nel mondo virtuale, possono finalmente prendere forma. C'è una grande necessità di empatia che sul web manca, quindi la si cerca proponendo i nostri grandi travagli del nostro percorso di vita in un libro. Si ha le prepotenza di mostrarsi, di farsi notare, come se tutti noi fossimo in competizione; come se nessuno avesse provato ciò che abbiamo sentito noi, siamo unici e tutti devono saperlo. A ciò, mi sembra giusto accostare anche l'istruzione, che ha una grande responsabilità da questo punto di vista. Durante i miei anni di liceo, le materie classiche (ma anche la letteratura) mi annoiavano, perché non attraggono nessuno. Non lo fanno perché si ha l'insolenza di pensare che, queste materie, si possano insegnare ed imparare solo in un determinato metodo. Le discipline vengono mostrate come dottrine e dal lato più cupo e noioso, che non fanno sicuramente scaturire alcun tipo di scintilla. A questo proposito, un libro che ho apprezzato è "A che servono i Greci e i Romani?: L'Italia e la cultura umanistica", del quale purtroppo non ricordo l'autore. Il tema della letteratura come strumento culturale è centrale in questi anni, la letteratura e le materie classiche, ci danno quegli strumenti per comprendere la realtà, che facilita la flessibilità del nostro pensiero. È facile dire "l'Italia è ricchissima di monumenti, è un paese importantissimo", ma se questi monumenti non li comprendiamo perché siamo senza una "cultura", di che cosa ci vantiamo? Di quattro sassi che non parlano? Riguardo all'argomento "Ci ricordiamo del libro per come è scritto, non solo della storia" sono d'accordo, ma in parte. "Delitto e Castigo" di Dostoevskij, mi ha impressionato per come fosse scritto, non per la trama che fa solo da cornice ad una psicologia descritta magistralmente. Invece, io ho amato un libro come "Atti osceni in luogo privato" (che sembra molto trash) di Marco Missiroli per la trama, la prosa andava in secondo piano. Il tema è davvero interessante, ma è un problema più grande di noi (che dopo io sia finito in altri temi culturali, significa altro). Ci sono dogmi da modificare (come quello dell'istruzione) che sono ben più radicati nella nostra cultura. Le domande che poni anche tu potrebbero avere nessuna risposta - o solo una - ma anche mille.
@MissAndDee
@MissAndDee 7 жыл бұрын
Secondo me nel frattempo stanno anche succedendo cose rassicuranti: stanno riprendendo vita le biblioteche e si scambiano di più libri usati (si stanno diffondendo anche gli audiobook 😱).
@Sam-cu8nk
@Sam-cu8nk 7 жыл бұрын
Interessante questa cosa. Inconsci narratori della nostra vita, della realtà che ci circonda, anche solo sistemando il nostro profilo social. Oltre all'appagamento di cui parli probabilmente c'è anche la sensazione sollevante di avere il controllo della nostra realtà. Il problema è la relazione e la ricerca della relazione, mancano. Una storia importante non la scriviamo per apparire, ma per scomparire, e per fare in modo che quella storia possa essere utile a tutti.
@valentinastyles3080
@valentinastyles3080 7 жыл бұрын
È un video veramente interessante, anche se personalmente leggere mi è sempre piaciuto fin da bambina e anche ora se non leggo almeno un libro alla settimana sento di stare perdendo tempo. Ovviamente ci sono dei generi che non mi piacciono, come i romanzi che parlano di guerra, che leggo per la scuola, ma sempre grazie ai libri di scuola ho scoperto nuovi autori, nuovi modi di trattare certi argomenti, come la migrazione. So che quello che hai detto é verissimo, lo condivido per quanto riguarda ciò che vedo nelle persone che incontro ma ci tenevo a dire che non è così per tutti. Continua con questi video bellissimi perchè fanno molto riflettere e sono piacevolissimi da guardare❤️
@ann-amo1823
@ann-amo1823 7 жыл бұрын
La riflessione che fai è molto interessante, sento di asserire che secondo me alla base di tutto ciò, potrebbe esserci anche una tranquillità di animo che spesso è assente o poco presente, anche a causa dei social, perché no, ed altre svariate ragioni che non si possono individuare tutte. Il modo di vivere è cambiato e di conseguenza anche il modo di reagire alle cose. Leggere storie, significa anche distaccarsi da una realtà, allontanarci magari da qualcosa che non ci piace o da qualcosa che vorremmo cambiare, mettere in discussione, come dici te, anche se delle volte ponendoci delle domande, le risposte potrebbero non arrivare e potrebbero causare ansia, brutte sensazioni, ma trovo che sia comunque necessario mettere in discussione. Guardare una serie TV o un film, si può benissimo farlo senza impegnarsi, si può essere passivi, vedere delle immagini che scorrono, non capirle, non voler tornare indietro ma cercare di comprendere andando avanti con le scene, nella lettura questo penso sia senza senso, le persone vogliono veramente mettere in discussione, vogliono cercare di comprendere di più? Delle volte mi sento quasi male, nell'avere la sensazione di non aver tempo di leggere determinati libri, sento quasi il bisogno di sbrigarmi, stile bianconiglio, per fortuna questa sensazione ogni tanto recede, altrimenti sarebbe un grande problema ma comunque sto fuorviando, è più semplice scrivere senza conoscere e farci delle domande e probabilmente produrre frasi senza un'anima ma con la sola voglia di elevarsi nel mondo, apparenza come tante cose, ormai è importante apparire, non essere. Leggere, vuol dire anche essere , decidere cosa ci piace e perché, per capire però il perché, non bastano due orette scarse, quando si finisce un libro si cerca anche di capire cosa si sia letto, se ci sia piaciuto, sono tante le domande, lo stesso succede anche per i film, ma in quel caso le persone si sentono più giustificate nel dire solo, sì mi è piaciuto, no non mi è piaciuto, non c'è un ragionamento, è tutto piatto e vuoto. Si legge sempre di meno, forse perché per molti sembra ci voglia così tanto tempo, io mi distraggo spesso, ma continuo e voglio essere alla ricerca di quel "qualcosa", sempre, purtroppo questo non si può insegnare, probabilmente bisogna volerlo, perché secondo me per leggere ci vuole molta più volontà rispetto ad altre cose. Detto tutto ciò, rimani la persona più piacevole da ascoltare, grazie per essere su KZbin e per avviare quel ragionamento che ormai sembra così lontano per molti! Ciao!
@teresamagni3430
@teresamagni3430 7 жыл бұрын
concordo pienamente con te.. p.s. non si può non notare quel newton Compton (??) sul comodino sullo sfondo ahah
@matteofumagalli92
@matteofumagalli92 7 жыл бұрын
Ahahhahahahaha, è Harry Potter 6! Ho tolto la sovracoperta per non rovinarla!
@teresamagni3430
@teresamagni3430 7 жыл бұрын
nooo, che delusione/figura di merda ahahahah
@arcobalenonero9959
@arcobalenonero9959 7 жыл бұрын
Hai ragione!
@cristinalago3086
@cristinalago3086 7 жыл бұрын
Tu si che sei un personaggio interessante Matteo :)
@chiarellaf.1584
@chiarellaf.1584 7 жыл бұрын
Oddio, ho fatto più o meno la stessa riflessione (con linguaggio meno forbito, lo ammetto).
@ellefe5588
@ellefe5588 7 жыл бұрын
Le tue parole mi fanno venire in mente ciò che Todorov diceva della letteratura e della sua funzione. E cioè che ha la capacità di farti conoscere la diversità, di metterti nei panni di personaggi che non avresti nemmeno pensato esistessero, di diventare per un attimo l'Altro. E qui mi allaccio ad un altro discorso, e lancio un'altra provocazione. Sarà che al mondo d'oggi apprezzare la letteratura, leggere opere diverse, anche di scrittori provenienti da diversi angoli del mondo non possa essere una medicina al dilagante razzismo di cui siamo circondati? Imparare a conoscere diversi sguardi e punti di vista attraverso la letteratura potrebbe insegnarci a rispettarli e accettarli anche nella realtà.
@ellefe5588
@ellefe5588 7 жыл бұрын
E aggiungo: le narrazioni di sé nei social e nei romanzi trash di autori non scrittori in fondo si assomigliano un po' tutte. Vengono consumate da altri perché in fondo ricordano la propria di storia: sono innamorato, ho un esame, mi sono lasciato, faccio un viaggio, che belli i miei amici. Cerchiamo di leggere, consumare, cose "facili": non richiede sforzo intellettivo leggere una mera variazione della nostra vita, non ci sembra di perdere tempo leggendo perché in fondo stiamo leggendo un po' anche la nostra di storia, e qui ritorna il nostro essere egocentrici. Con la letteratura vera e propria invece ci si deve scontrare con il diverso. E questo costa fatica. Stili di scrittura diversi, modi di ragionare diversi, approcci alla vita diversi, linguaggi diversi. C'è poco di noi stessi e molto di altri. Ed aprirsi al diverso costa fatica. Così è più facile rimanere nelle comode narrazioni social dei nostri simili, che sono un po' anche quelle di noi stessi.
@ShinkaSim
@ShinkaSim 7 жыл бұрын
per approfondire la "necessità di raccontarsi" ti consiglio "il cristallo e la fiamma" di Alberto Sobrero :)
@rossellarusso7159
@rossellarusso7159 7 жыл бұрын
Sono d'accordissimo!!
@robertarossi7843
@robertarossi7843 7 жыл бұрын
mi capita di dimenticare i libri che leggo o i film che guardo. a meno che un film non lo guardo sempre o non sia "leggero" lo dimentico. spesso. lo dimentico nel senso che mi ricordo vagamente la trama ma punto. ti succede mai? lo hai superato in qualche modo? grazie mattè
@90Maud
@90Maud 7 жыл бұрын
Marta Rossi succede anche a me, anche coi libri e film che mi piacciono un sacco :( credo sia solo una questione di memoria, infatti sono molto smemorata in generale
@aterg1183
@aterg1183 7 жыл бұрын
Marta Rossi stesso problema! anche se un film/libro mi piace un sacco poi ricordo solo a grandi linee la trama, dimentico molte cose... e ogni volta mi sembra che sia io a non prestare abbastanza attenzione,anche se ci sono stata attentissima e mi interessava. Spero matteo risponda e dica un po' cosa succede a lui
@LilyBelLungoLaViaDelVettore
@LilyBelLungoLaViaDelVettore 7 жыл бұрын
settimana scorsa ho fatto un video dove parlo di uno dei tanti aspetti riguardanti, la lettura. a giorni lo dovrei mettere on line. mi piacerebbe poi sapere la tua opinioni
@lorenzocavalieri7085
@lorenzocavalieri7085 7 жыл бұрын
esistono ma non si fanno vedere! comunque condivido in pieno tutto quello che hai detto complimenti per il video!
@forsakendish
@forsakendish 7 жыл бұрын
altro che Black Mirror.
@blackphilip8369
@blackphilip8369 7 жыл бұрын
Video interessantissimo, mi trovo d'accordo con te. Per quello che mi riguarda, il caso è praticamente opposto: ho sempre letto molto e più leggo e meno mi sento all'altezza di scrivere qualcosa 😂 Parlando invece di tecnologia, non sono assolutamente contraria al suo utilizzo e ritengo che siamo fortunati ad averla. Ultimamente però mi sentivo sempre più "sconnessa" e deconcentrata. Sto provando a fare un po' di "digital detox" e devo essere sincera: sto molto ma moooolto meglio. Ho bisogno di fare cose pratiche, vivere nella realtà.
@eloisasarti3407
@eloisasarti3407 7 жыл бұрын
È proprio vero, io stessa ammetto di trovarmi in un periodo di totale blocco dello scrittore e del lettore, e tutto questo probabilmente per una sorta di pigrizia, ma capisco perfettamente quello che intendi. È un peccato ciò che sta accadendo alle generazioni più piccole della mia (io sono nata nel '96). Però devo comunque contraddirti riguardo all'ultimo punto: se è vero che cinema e letteratura sono strumenti molto diversi, è anche vero che, una volta letto un romanzo, desidero che un punto saliente sia riportato fedelmente all'interno di una scena, ovviamente nel limite del possibile.
@matteofumagalli92
@matteofumagalli92 7 жыл бұрын
Il problema è che il regista è un artista tanto quanto l'autore di un libro. La trasposizione, a volte, non è fedele, perché la trama di un libro è lo strumento attraverso il quale il regista può sviluppare una propria poetica.
@eloisasarti3407
@eloisasarti3407 7 жыл бұрын
Vero, però alcuni registi tendono a snaturare il contenuto di un romanzo, e secondo me questa potrebbe essere una pecca.
@matteofumagalli92
@matteofumagalli92 7 жыл бұрын
Però un film tratto da un libro è un'opera totalmente diversa dal libro di ispirazione. Kubrick non ha mai scritto una storia originale e ha sempre stravolto i libri da cui ha tratto le storie perché erano coerenti con la poetica che voleva sviluppare nel suo cinema.
@eloisasarti3407
@eloisasarti3407 7 жыл бұрын
Kubrick è stato un regista eccelso, ma non credo che, ad oggi, tanti possano vantare un'inventiva del genere. Ricordo che, a 16 anni, lessi "Bianca come il latte, rossa come il sangue". Un romanzetto adolescenziale, ma che comunque, in qualche modo, mi aveva coinvolto. Il film, purtroppo, non è riuscito ad ottenere lo stesso risultato soprattutto perché non mi ha trasmesso la minima drammaticità. Credo che esistano registi in grado di assolvere al compito a cui ti riferisci, ma che non tutti, al contempo, possano ritenersi in grado.
@floatingwiththeocean6935
@floatingwiththeocean6935 7 жыл бұрын
like per chi lo guarda nel 2017!!!!! ah no aspetta...
@eloisasarti3407
@eloisasarti3407 7 жыл бұрын
floating with the ocean Commenti costruttivi prego.
@floatingwiththeocean6935
@floatingwiththeocean6935 7 жыл бұрын
era simpy
@eloisasarti3407
@eloisasarti3407 7 жыл бұрын
floating with the ocean sinceramente non tanto.
@Lalalala-fc4dh
@Lalalala-fc4dh 7 жыл бұрын
floating with the ocean a me ha fatto ridere😂
@saraguarino8130
@saraguarino8130 7 жыл бұрын
king
@eloisasarti3407
@eloisasarti3407 7 жыл бұрын
sara guarino commenti un minimo articolati prego.
@alessiaprotti4354
@alessiaprotti4354 7 жыл бұрын
Stephen? no, okay.
@saraguarino8130
@saraguarino8130 7 жыл бұрын
Desiree Contro ma sono libera di commentare come cazzo voglio o sbaglio?
@emanuelebinetti3143
@emanuelebinetti3143 7 жыл бұрын
SOMEBODY ONCE TOLD ME
@saraguarino8130
@saraguarino8130 7 жыл бұрын
Emanuele Binetti THE WORLD IS GONNA ROLL ME
@giuliagnessi3477
@giuliagnessi3477 7 жыл бұрын
sara guarino I ain't the sharpest tool in the shed
@saraguarino8130
@saraguarino8130 7 жыл бұрын
yourewastingmytime ok
@emanuelebinetti3143
@emanuelebinetti3143 7 жыл бұрын
yourewastingmytime SHE WAS LOOKING KIND OF DUMB
@eloisasarti3407
@eloisasarti3407 7 жыл бұрын
commenti costruttivi prego.
@Pandra91
@Pandra91 7 жыл бұрын
si da anche colpa a chi mette un libro 20 cucuzze (tipo King)...
@matteofumagalli92
@matteofumagalli92 7 жыл бұрын
Però esistono anche le biblioteche pubbliche, per chi non può permettersi di comprare un libro!
@Pandra91
@Pandra91 7 жыл бұрын
però non tutte le città hanno le biblioteche pubbliche...
@matteofumagalli92
@matteofumagalli92 7 жыл бұрын
Questo è grave! :( Per fortuna che, da questo punto di vista, si stanno mobilitando servizi come il prestito interbibliotecario. Quindi, pian piano, si spera che tutta la cultura diventi accessibile a tutti.
@eloisasarti3407
@eloisasarti3407 7 жыл бұрын
Andrea Barbasselli Infatti, più procedi verso il meridione, più queste si diradano.
@Pandra91
@Pandra91 7 жыл бұрын
ehm... già dal "sud" del lazio allora...
@bruschettaalpomodoro
@bruschettaalpomodoro 5 жыл бұрын
Perché questo video ha così poche visualizzazioni? Sono sconcertata.
@rosalindamattera2753
@rosalindamattera2753 2 жыл бұрын
Ci proverò: i libri sono una delle cose più belle mai inventate. Belle, ma di più. Per me sono un percorso. Io ho viaggiato mentre stavo leggendo un libro (attenzione, che credevo reale, meravigliosamente reale) e cercavo di attuarlo nella mia vita. Dei libri mi hanno ispirata a fare. Positivamente quindi hanno avuto un impatto di miglioramento della mia vita. Mi hanno fatto REALIZZARE quello che c'era solo sulla carta, quindi non un passatempo per svagare la mente, ma proprio un mezzo POTENTE da spingermi ad AGIRE!! Altri libri mi hanno (la nascita della tragedia di Nietzsche), contestualizzandolo alla mia vita, mi ha fatto capire davvero cosa significa la TRAGEDIA, e quello che c'è dopo, ovvero l'artista con sporto apollineo, e l'unico medium che abbiamo per uscirne ed elevarci. Per me certi libri sono delle rivelazioni sulla mia vita, sulla vita in generale. E non sono del tutto sicura che basti semplicemente vivere senza leggere e intuire tutto da soli. Un saluto.
@rosalindamattera2753
@rosalindamattera2753 2 жыл бұрын
Per non parlare poi del libro sulla borghesia americana di John Cheever (che adoro) Quello ti permette di avere una lucidità maggiore.. Non è mica poco?! A me è servito per autocorreggermi in comportamenti strani che avevo nella vita di coppia. E mi ha salvato molte volte. Quindi sì alla letteratura di alto livello, il più possibile. Il film mi sembra un po' meno potente, anche solo banalmente per la durata.
@lexymine
@lexymine 7 жыл бұрын
Quindi siamo tutti in una grande fanfiction e siamo tutti delle Mary Sue e dei Gary Stu? XD
@irenebernardi3954
@irenebernardi3954 7 жыл бұрын
Matteo sei geniale
@silvia7292
@silvia7292 7 жыл бұрын
Dico la verità: non capisco perché leggere debba essere una cosa tanto importante da risultare quasi obbligatorio. Può esistere gente a cui non piace leggere, la trovo una cosa completamente normale. (mi riferisco più ai commenti che al video in sé)
@simhgamedev
@simhgamedev 7 жыл бұрын
Letteratura e film... certo un discorso molto articolato e stutturato ( a parte che odio Ilenia Zodiaco e mi ha mortificato sentìrla menzionare ): ma la matematica e la musica dove stanno? Boh ci risono... nella mente io sono rimasto 13-14-enne punto e basta, non ci posso fare nulla: quindi forse sono fuori dal target di questo video.
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