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Questa canzone invita a partecipare a una cena immaginaria con i più grandi filosofi della storia, da Socrate a Nietzsche. Tra brindisi e riflessioni, si passa in rassegna il senso dell’esistenza, la ricerca della verità e l’enigma della libertà, senza mai trovare risposte definitive. Un viaggio onirico e immaginario che unisce le voci di epoche diverse in un unico, appassionato dialogo sul mistero della condizione umana. Grazie per il vostro supporto, che mi aiuta ad andare avanti, Max
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La cena dei filosofi
Socrate alza il calice, dice "Beviamo, amici,
Il vino è la verità, ma nessuno la conosce.
Io so di non sapere, e questo mi basta,
Ma ditemi, chi tra voi ha trovato una risposta?"
Nietzsche ride amaro, il suo sguardo è tagliente,
"Il Dio che adorate è ormai morto per la gente.
Io cerco il superuomo, che danza sulla fine,
Ma ditemi, voi altri, avete un motivo per esistere, infine?"
Alla tavola dei saggi, brindiamo alla follia,
Siamo persi tra domande, nessuno ha la via.
Tra tutta questa gente
La cena immaginaria durerà tutta la notte
Platone sorride piano, e parla delle idee,
"Il mondo che vedete è solo un'ombra, lo sai bene.
Il vero è nel pensiero, oltre il cielo, oltre il mare,
Ma ditemi, cos’è reale se non possiamo toccare?"
Confucio parla di virtù, di equilibrio e armonia,
Sartre fuma in silenzio, pensando all'esistenza e guardando la via.
Aristotele analizza la sostanza e il divenire,
Cartesio dubita per poi poter capire
Kierkegaard, pensoso, parla d'amore e fede,
"La scelta è un salto cieco, nell'abisso o nelle stelle.
E allora mi domando, chi di noi saprà volare,
Quando arriva il momento di dover saltare?"
Alla tavola dei saggi, brindiamo alla follia,
Siamo persi tra domande, nessuno ha la via.
Tra tutta questa gente
La cena immaginaria durerà tutta la notte
Kant sorseggia piano, rigido e preciso,
"Le regole morali sono l'unico mio viso.
Ma ditemi voi tutti, sapienti e saggi,
La libertà esiste solo se rispettiamo i nostri ingaggi?"
E mentre discutono del senso dell'amore,
Spinoza sorride, tutt'uno col Creatore.
Diogene con la lanterna cerca l'uomo vero,
Hobbes ricorda che il lupo è nel sentiero.
Alla tavola dei saggi, brindiamo alla follia,
Siamo persi tra domande, nessuno ha la via.
Tra tutta questa gente
La cena immaginaria durerà tutta la notte
La sera avanza lenta, ma il dialogo è acceso,
Tra domande senza tempo e risposte senza peso.
E nel calice si specchia la ricerca dell'eterno,
Un brindisi all'ignoto, al mistero sempiterno.
E così passa la notte, tra dubbi e discussioni,
Tra brindisi e parole, tra eterne riflessioni.
La verità è fuggita, nessuno l'ha trovata
La cena immaginaria
durerà tutta la notte
durerà tutta la notte
durerà tutta la notte
durerà tutta la notte