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«Il cibo e il divertimento come motore trainante dei Mall, come compagni immancabili delle attività̀ commerciali. Il centro commerciale non è il luogo dove andare per acquistare, ma dove recarsi per passare il tempo libero, all’interno del quale fare incontri, in sicurezza e comodità̀. Senza preoccuparsi di girare per ore alla ricerca di un parcheggio, o del timore della pioggia, perché́ andare al centro commerciale equivale a dire ‘non fare programmi', ed entrare in un mondo artificiale in cui l’offerta è varia e completa e si può decidere qualsiasi cosa una volta arrivati a destinazione». Fabrizio Capolei, partner dello studio romano 3C+t Capolei Cavalli architetti associati, ha firmato il progetto urbanistico e architettonico, racconta l’apertura del nuovo centro commerciale romano.
Il nuovo centro
Un traguardo raggiungo a 10 anni dalla prima pietra, a 12 dall’ottenimento della convenzione urbanistica. Investimento complessivo di circa 400 milioni di euro, incluse le opere di urbanizzazione.
La nuova architettura si distingue per il dialogo continuo tra esterno ed interno, usando la luce naturale per modellare lo spazio in tutte le sue sfaccettature e fare in modo che non si perda il contatto con il tempo che passa, attraverso il cambiamento naturale della luce. La scelta caratterizzante il progetto è la grande copertura vetrata, orientata in maniera da mitigare l'irraggiamento diretto del sole, anche con la presenza delle travi schermo.
Nel mix funzionale, per il divertimento, si distingue il cinema-multisala UCI Luxe, con sette sale, per una capacità di 550 posti - dove lo spettatore si accomoda su poltrone-salotto, reclinabili, con tavolino. Si aggiunge un Joy Village, con 9 sale hyper bowling, piste per gocart elettrici e spazi-giochi per bambini con l'assistenza di operatori specializzati e con l’installazione in prima assoluta nazionale del gioco virtuale “Hologate Arena”. E ancora, una palestra, McFit dall’aspetto industrial realizzata con materiali eco. Svago e ristorazione, ma anche servizi, come è un centro medico per esami e terapie e servizi di primo soccorso, e ancora una clinica veterinaria.
La piazza come «snodo»
«La piazza è concepita come uno snodo tra attività di diversa natura ed è un luogo dove poter ospitare eventi, mostre, manifestazioni e concerti». Il Piano di Recupero Urbano Laurentino (Pru), nato nel 2006 per la riorganizzazione funzionale ed urbanistica del quadrante Laurentino prevedeva, con lo strumento dell’Accordo di Programma, la realizzazione di una nuova centralità con una grande piazza civica, la nuova sede del IX Municipio, uffici privati, negozi e spazi per attività ricreative e per il tempo libero, con l’obiettivo «di restituire un maggiore “effetto città” ad un ambito dove appare inderogabile supplire alla carenza di spazi sociali ed aggregativi in genere, oltre a servizi per migliorare la vivibilità del quartiere. Si è partiti da qui, e nel 2020 ha preso vita questa operazione privata (promossa da Parsec 6 Spa), uno dei centri commerciali più grandi d’Italia, in un’area complessiva di 65mila metri quadrati, con 160 negozi, 40 tra bar, ristoranti e chioschi, un innovativo food garden, luoghi d'intrattenimento e svago. La proprietà ha affidato la gestione del centro commerciale nel cuore del Laurentino, a due minuti di auto dal Grande Raccordo Anulare, a Cushman & Wakefield, società leader internazionale nei servizi immobiliari.
Tra le opere realizzate anche un parcheggio interrato con 2.800 posti e uno ad uso pubblico su tre piani per 300 posti complessivi. Fiore all'occhiello è (e sarà) l’ampia piazza civica all’esterno del complesso - 15mila mq di superficie, superiore a quella di piazza del Popolo e realizzata ad oggi al 60% - che punta a diventare punto di riferimento per tutti i residenti del municipio e i visitatori.Non sono mancante le polemiche relativamente all’apertura del maxi-polo in queste settimane di pandemia, con critiche anche per la mancanza di opere pubbliche come previsto dal piano. «Tutela dell’interesse pubblico, garanzia del completamento delle opere pubbliche e salvaguardia di 2.500 posti di lavoro. È il risultato ottenuto dal Campidoglio grazie al lavoro degli assessorati coinvolti, delle commissioni capitoline, dell’aula e degli uffici: un dialogo necessario per definire i vincoli e gli impegni che permettono di tutelare l’interesse pubblico e allo stesso tempo garantire l’apertura del nuovo centro commerciale Maximo all'interno del Piano di Recupero Urbano Laurentino». È questo il contenuto di una nota del Campidoglio. In particolare, per quanto riguarda le opere pubbliche da completare si è precisato che «la piazza civica e il parcheggio oggi sono costruiti solo in parte. Inoltre, saranno realizzate nuove opere pubbliche, per un importo di 2 milioni di euro e da individuare attraverso il confronto con il territorio, per meglio garantire l’accessibilità ciclopedonale dell’area e integrare l’intervento con il quartiere vicino».