Cat feeding: comparison between feeding types with dr. Valerio Guiggi

[@rosablu7419]

Video molto interessante. Non conoscevo l'alimentazione liofilizzata :)

[@SF-cn9sq]

Il mio gatto, Simba, è bravissimo in ciotola: mangia secco ed umido x gatto sterilizzato. Ama anche gli spinaci e come premio una tantum, tonno o sgombro in scatola, o anatra in umido - ma proprio una tantum, che non gli fa bene. Quel che non capisco è come vada matto per il pane al sesamo! E lí, ahimé, lo nascondo!

[@stefaniafei]

doc, tanti gatti non masticano proprio per nulla i croccantini e buttano giù direttamente, inoltre con tutto l'amido che contengono rimane parecchia "pappetta" in bocca, con il pH sbagliato...insomma, che aiutino a pulire i denti c'è parecchio da ridire...riguardo le diete a crudo e l'aspettativa di vita del gatto in natura: il proprietario rispetta delle regole igieniche che le prede in natura non hanno, non mi pare un confronto pertinente, specialmente perché vanno aggiunte la sterilizzazione, i vaccini, il calore di una casa e tutte le variabili che il gatto in natura non ha. grazie della completezza del suo intervento, spero sia utile a molti.

[@valerioguiggi]

Si, c'è tanto da dire, lo so :) Io mi sono basato più sulle fonti che sull'esperienza personale, per il resto si, ci sono più cose da dire, nel caso faccio poi un video sull'igiene dentale (per ora ne ho fatto solo uno sulla struttura boccale in cui dico che la masticazione è quasi inesistente). Per l'aspettativa, anche lì se non ho fonti scientifiche faccio delle considerazioni, sarebbe bello uno studio specifico però già (nel gatto) non c'è per la casalinga tradizionale (infatti ho messo quello sui cani), per cui è molto difficile dire qualcosa... certo che le cose che dici vanno aggiunte, ci mancherebbe, infatti era una frase messa lì per argomentare e un po' per far riflettere, sulle slide non l'avevo messa. Ho pazienti senior che seguono diete a crudo (però non ricordo di ex-pazienti deceduti, per qualsiasi motivo, che seguivano diete a crudo, per cui mi viene difficile fare anche solo una statistica di aspettativa di vita basata sull'esperienza); l'intenzione non era assolutamente quella di dire "le diete a crudo accorciano la vita" (anche perché non avrei le basi per dirlo). Per il resto, in 45 minuti che avevo ho cercato di fare il possibile :) Grazie per il commento!

[@stefaniafei]

hai detto un monte di cose, figurati, solo che questa cosa che "in natura i gatti campano meno" associata all'alimentazione è un giochino che fanno i produttori di mangimi, spacciando come un miglioramento della qualità della vita del gatto, ciò che loro offrono vs ciò che ha stabilito l'evoluzione. lì va messo un freno perché c'è chi ci crede che il cibo industriale sia migliore di una dieta biologicamente adeguata/evolutiva. le tecniche commerciali sono molto subdole...eh, sulle statistiche...dovrebbero essere tutti i veterinari a fare la loro raccolta dati sui propri pazienti, sì. sarebbe molto utile. grazie della risposta.

[@MicioGattoMiao]

Credo che nel video si siano evidenziati molto bene gli aspetti subdoli del marketing, cosa che peraltro evidenziamo sempre bene sia io che il dott. Guiggi in tante occasoni :) speriamo che questo messaggio finalmente passi!

[@valerioguiggi]

Si, che è una mossa di marketing lo so, e infatti non l'ho detto assolutamente con quell'intenzione (ci mancherebbe, nei gatti specialmente, come dicevo a proposito delle cose negative dei croccantini, ci sono sicuramente più risvolti negativi che positivi...). Poi è ovvio che le aziende mangimistiche "tirino l'acqua al loro mulino", come ogni altro tipo di azienda... io non lavoro per loro, quindi mi darebbe molto fastidio essere associato alle aziende perché ne voglio rimanere proprio fuori, non incontro nemmeno i rappresentanti :/ E credo di essere uno dei pochi vet che lavora così (poi non so, spero di no e che ce ne siano tanti come me). Per le statistiche... beh, non sono facili: se il gatto mio paziente muore e io non lo vengo a sapere, perché il proprietario non me lo dice per me (che magari l'ho visto l'ultima volta a 10 anni) può essere morto a 10 come a 18, diventa pressoché impossibile fare una statistica con questi presupposti. Per il gatto, poi, è ancora più difficile perché l'anagrafe felina (che potrebbe avere dei dati utili sulle date di morte, sempre se i proprietari le segnalano, che non è scontato...) non è obbligatoria. Quindi capisci la difficoltà di fare una cosa del genere...

[@stefaniafei]

lo so che lo sai, è il senso critico della gente che mi preoccupa ehehe per fare una raccolta dati magari sarebbe più semplice farla sulla longevità piuttosto che sulla morte. i gatti anziani continuano ad andare dal vet, di solito.